Giuseppe Piero Grillo, mini-biografia non autorizzata / 4

Quest’ultima puntata è dedicata alla decodificazione di alcune balle su Beppe Grillo e di Beppe Grillo.
Anzitutto delle precisazioni. Come visto, Giuseppe Piero Grillo non ha solo fruito due volte di un condono fiscale tombale, ma anche di un condono edilizio nella sua villa di Sant’Ilario.
Come visto, poi, la pretesa di impedire la candidatura di chi abbia avuto delle condanne penali in giudicato (regola che non esiste in nessun paese del mondo) precluderebbe ogni candidatura di Beppe Grillo medesimo, che è pregiudicato per omicidio colposo plurimo. A questa condanna, raccontata nella puntata precedente, va aggiunto un patteggiamento per aver definito Rita Levi Montalcini «vecchia puttana» in un suo spettacolo del 2001 a Fossano, hinterland milanese: dovette pagare 8400 euro e la causa civile è ancora in corso, anche perché Grillo sostenne che la scienziata ottenne il Nobel grazie a un’azienda farmaceutica.
A proposito dei referendum promossi dalle piazze grillesche, invece, vediamo che anche il promotore Antonio Di Pietro invoca che un parlamentare non resti tale per più di due mandati: ma non ha detto che lui, di mandati, ne ha già collezionati cinque, per un totale di anni 11. Anche Marco Travaglio, venerdì, ha tuonato contro i finanziamenti pubblici all’editoria: ma non ha detto che il suo giornale, l’Unità, percepisce più contributi di tutti, e non «come tutti i giornali italiani» (parole sue, rivolte alla folla beona del V-day) bensì nella modalità assai più danarosa riservata alla stampa politica. Dalla Rai all’Unità, a essere precisi, Travaglio è pagato coi soldi dei contribuenti.
Per chiudere con la manifestazione di venerdì: Piazza San Carlo è grande 168 per 76 metri, dunque 12.768 metri quadri che moltiplicati per 3 (tre persone ogni metro, e sono già tante) dà 38.304 persone totali, non 120mila come dal blog di Grillo: «Eravamo in 120.000. Chi era presente lo sa e anche chi può informarsi in Rete».


Grillo non a caso riconosce solo la rete, per quanto la cosa, nel tempo, si sia configurata come un’ossessiva paura del confronto. Interviste non ne rilascia, ed è nota l’esperienza del giornalista Sandro Gilioli: nel gennaio scorso si mise d’accordo col comico per un’intervista di quattro pagine sull’Espresso, ma poi si vide respingere le domande perché definite «offensive e indegne»: tuttavia, una volta rese pubbliche, si sono rivelate del tutto ordinarie.

Poi c’è il capitolo libri: Grillo, semplicemente, è solito bloccare qualsiasi volume che lo riguardi. Nel 2003 fece diffidare e bloccare «Grillo da ridere» di Kaos edizioni, biografia a lui favorevole: la scusa fu che conteneva un’eccedenza di testi dei suoi spettacoli.
Nel 2007 invece ha diffidato e bloccato «Chi ha paura di Beppe Grillo?» di Emilio Targia, Edoardo Fleischner e Federica De Maria, scritto per Longanesi: tre studiosi che hanno seguito Grillo per anni. Longanesi, nonostante il libro il libro sia stato aggiornato due volte, ha infine lasciato perdere per evitare grane. Dopo che per analoghi motivi era stato rifiutato da ben 23 editori, è uscito per Selene edizioni giusto in questi giorni.
La biografia «Beppe Grillo» uscita invece per Aliberti, e scritta da Paolo Crecchi e Giorgio Rinaldi, è nelle librerie dal novembre scorso nonostante le minacce fatte recapitare ai due autori da Grillo a mezzo del giornalista della Stampa Ferruccio Sansa, figlio del suo dirimpettaio Adriano.
Tutte le cause, per risparmiare, sono promosse dallo studio legale del figlio di suo fratello Andrea. Va anche detto che l’atteggiamento di Grillo, casta di se stesso, probabilmente non è solo ascrivibile alla preservazione di un culto della propria personalità: semplicemente, vuole essere l’unico a guadagnare col proprio nome.

Sotto questo profilo, la definizione corretta del suo celebre blog, aperto il 26 gennaio 2006, è «sito commerciale»: come tale è infatti classificato. I numeri parlano chiaro: un anno prima del blog, nel 2004, Grillo ha fatturato 2.133.720 euro; nel 2006, due anni dopo, ne ha fatturati 4.272.591.
La politica del Vaffanculo sta rendendo bene.
Nel citato «Chi ha paura di Beppe Grillo», i tre autori hanno monitorato il sito per tre anni osservando come il comico, spesso con la scusa della battaglia per la democrazia e il finanziamento dei V-day, venda ogni genere di gadget: video del V-day, dvd dello spettacolo Reset, libro «Tutte le battaglie di Grillo» eccetera.
Anche i circolini politici fanno guadagnare assai: chi vuole aprire un fan club deve pagare 19 dollari per un mese (dollari, perché la piattaforma è negli Usa) che sono scontati a 72 per chi prenota un semestre. Per ora i circoli sono poco più di 500, ed è già un bel rendere.

Solo alla rete e a Grillo, dunque, dovremmo affidare le verità su Grillo. Ma sui condoni fiscali o edilizi, sulla rete, non c’è una parola. Grillo ha invece detto, per esempio: «Ho avuto una Ferrari, ma l’ho venduta». Fine. Salvo scoprire, certo non sulla rete, che di Ferrari ne ha avute due, più Porsche, Maserati, Chevrolet Blazer eccetera. Oppure, sempre parole sue: «Ho due case, una a Genova e una in Toscana». Fine. Salvo scoprire, certo non sulla rete, che una in effetti è a Bibbona, Livorno, 380 metri quadri e 5.600 metri quadri di terreno; ma risulta intestato a lui anche l’appartamento di Rimini dove stava con l’ex moglie, senza contare che la Gestimar, la sua società immobiliare gestita dal fratello, possiede i tre appartamenti a Marinelledda, poi una villa a Porto Cervo, due locali più garage a Genova Nervi e infine un esercizio commerciale a Caselle, oltrechè un garage in Val d’Aosta.

Oppure, ancora: «Ho avuto la barca, ma l’ho venduta». Salvo scoprire, certo non sulla rete, che di barche ne avute diverse; una forse l’avrà anche venduta, ma il panfilo «Jao II» di 12 metri, in realtà, risulta affondato alla Maddalena il 5 agosto 1997. C’erano a bordo anche Corrado Tedeschi (che oggi odia Grillo pubblicamente) con la sua compagna Corinne. La barca finì su una secca peraltro segnalatissima, e fu salvato dalla barca dei Rusconi, gli editori. Grillo fu indagato per naufragio colposo, procedimento archiviato.
Un’altra volta, il 29 maggio 2001, riuscì nell’impresa si insabbiare un gommone nel profondissimo mar ligure, alla foce del Magra: con lui c’era Gino Paoli, una sfiga senza fine.

Del condono tombale chiesto e ottenuto per due anni e per due volte dalla citata Gestimar, dal 1997 al 2002, diamo conto velocemente. Fu certo lecito, ma non obbligatorio. Il problema è che era esattamente il genere di condono contro il quale Grillo si era scagliato più volte, e in particolare con una lettera indirizzata al direttore di Repubblica nel giugno 2004. Se vorrà ne riparlerà Grillo medesimo, tra un vaffanculo e l’altro.

Difficile scacciare l’idea che Grillo non sogni di potersi ispirare un giorno a Michel Coluche, l’attore e comico francese che peraltro ebbe l’onore di conoscere sul set del film «Scemo di guerra» di Dino Risi: «Beppe si ingelosì molto del rapporto speciale che avevo con Michel», ha detto il regista al Corriere della Sera. Coluche, idolo del box office transalpino, nei suoi spettacoli metteva alla gogna i politici: e un bel giorno annunciò la candidatura all’Eliseo. Si ritirò solo all’ultimo, ma i sondaggi parevano garantirgli una messe incredibile di voti.
Forse qualcuno avrebbe potuto già insospettirsi dall’esordio cinematografico di Grillo: «Cercasi Gesù», dove appunto interpretava un Cristo moderno anticipando la sindrome «Joan Lui» dell’altro aspirante santone, Adriano Celentano. Anche la discesa in campo di Silvio Berlusconi nel 1994, e relativo successo, deve averlo alquanto impressionato. Come rilevato da Libero il 3 ottobre scorso, Grillo mise il suo primo bollino elettorale proprio su Berlusconi: «Sono da mandare via, da mandare via questa gente qua, da votare gli imprenditori, ecco perché sono contento che è venuto fuori Berlusconi: lo voglio andare a votare». E qui siamo appunto nel 1994. Nella primavera successiva, vediamo, Grillo modificò il suo giudizio e lo spruzzò di venature appena megalomani: «Candidarmi sarebbe un gioco da ragazzi, prenderei il triplo del Berlusca», disse a Curzio Maltese di Repubblica. «Mi presento in tv e dico: datemi il vostro voto che ci divertiamo, sistemo due o tre cose. Un plebiscito».
Poi, nel 2003, la svolta: «Per arrivare a Berlusconi dobbiamo essere diventati parecchio stupidi». Già covava.
Ma una vera discesa in campo, Giuseppe Piero Grillo, non l’ha ancora fatta. Deve ancora discuterne col commercialista.

4 / fine.

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50 Commenti

  1. Non condivido la scelta di citare le avventure sessuali di Grillo però Facci sta cercando solo di dare uno scossone ai fanatici.
    E’ accettabile sostenerlo, è sbagliato idolatrarlo.
    Grillo non è Dio, e quando dico questo penso in particolare a quei commentatori/insultatori che non entrano nel merito delle questioni; non vi ricordano un po’ gli estremisti religiosi?

    —————————
    Giusto per fare un esempio:

    Teolo: “Dio non esiste!”

    Cattolico: “Sacrilegio! Non sai di cosa parli! Stai zitto! Meriti le fiamme dell’inferno!”
    —————————

    In conclusione, Grillo è un uomo giusto? Può darsi, di solito le verità stanno nel mezzo…

    Ah… un ps: ero a Torino al Vday 2 e mi sono divertito parecchio!

  2. @BEA
    scusami, seriamente, potresti dirmi quali tra le cose che ho scritto ti hanno fatto decidere che io sia un misero di cui avere pena?

  3. Un bacio a Bea e a tutti gli altri portatori di ideali tanto carini e giusti: con la forza del vostro sdegno cambierete il mondo (voi invece rimarrete purtroppo sempre gli stessi)!
    Smack!!

  4. Facci
    Facci..
    ma ci Facci il piacere come direbbe Toto, sembri la versione con i capelli tagliati del comico di colorado cafè quello che gli metti il cd dentro e spara minchiate, dove è la tua fessurina? ti piace ferti mettere dentro i cd dai potenti!!ahaahah
    Prova una volta ad andare ad una trasmissione in tv e parlare senza abbassare gli occhi come fai sempre…ah è vero proveresti solo Vergogna! Scusa chiedevo troppo da una persona senza coraggio!
    ciao

  5. BEA, sono misero e ti faccio pena solo perchè non la penso come te?

    non mi conosci, non sai chi sono nè che faccio, cosa sono capace di fare, non conosci i miei pensieri, i miei ideali, le mie aspirazioni, le mie idee sul mondo e sulle persone, sulla religione, sui diritti e sui principi…

    non sai niente di me, ma il semplice fatto che su grillo la pensiamo in maniera diversa ti basta per giudicarmi? è questo il mio peccato, forse? avere un’idea diversa?

    non sta, forse, nella diversità delle idee, nel pluralismo delle opinioni, la vera essenza della libertà?

    ad ogni modo non intendo più replicare, per chi volesse insultarmi ecco la mai email : antoniochiaravalloti@hotmail.it

    p.s. ma ti passa mai per la testa, bea, che, qualche volta, potrebbe essere un altro ad avere ragione e non tu? a me si, continuamente. E’ quando ho imparato a valutare le opinioni altrui prima di giudicarle e, senza pregiudizi, anche accettarle e farle mie, quando ho capito che non c’è disonore nell’ammettere di aver perseguito un’idea sbagliata, che mi sono reso conto di essere diventato adulto.

  6. Ma non Facci ridere.

    Ti smonterei volentieri la tua inchiesta pezzo per pezzo maora non ho tempo. Appena mi ricconnetto aggiungo qualche altra cosa.

    Il servocraxi scrive:

    Anche i circolini politici rendono: chi vuole aprire un fan club deve pagare 19 dollari per un mese (dollari, perché la piattaforma è negli Usa) che sono scontati a 72 per chi prenota un semestre. Per ora i circoli sono poco più di 500, ed è già un bel rendere.

    Ora il grande giornalista non spiega che a guadagnare sul Meetup non è Grillo bensì l’azienda americana che fornisce il servizio Meetup. Infatti, io ho un mio gruppo Java (che è un linguaggio di programmazione), pago la stessa quota e non penso proprio quei soldi vadano a Grillo.

    A Facci, ha proprio ragione Travaglio che sei un farlocco di Giornalista.

    Giacchè mi trovo aggiungo un’ultima cosa.

    Riguardo l’omicidio colposo il Facci-endiere di arcore scrive:

    “Come visto, poi, la pretesa di impedire la candidatura di chi abbia avuto delle condanne penali in giudicato (regola che non esiste in nessun Paese del mondo) precluderebbe ogni candidatura di Beppe Grillo medesimo, che è pregiudicato per omicidio colposo plurimo.”

    Ora sicuramente esiste una differenza tra la colpa di Cirino Pomicino (corruttore) e Grillo che in macchina con Amici sbanda e non per volontà sua restano uccisi i suoi amici. Potrebbe capitare a chiunque. Secondo me bisogna fare dei distinguo tra reati e reati come fa Travaglio che non ha mai citato, ad esempio, quelle di Pannella ad esempio. Grillo non ha mai fatto distinguo ma, secondo me, non è in contraddizione perchè non si è mai candidato. Il giorno che lo farà cadrà in contraddizione.

    Ma questo superFacci non lo chiarisce.

    Ripasso più tardi a farti una seconda passata.

  7. Non ho mai mancato di fanculizzare Facci ogni volta che ha lanciato i suoi strali craxian-berlusconiani, ma quando ha ragione bisogna dargliela. Ho seguito anch’io Grillo all’inizio, ma basta guardare il suo blog senza il prosciutto sugli occhi per capire che è unbel mezzo per far soldi e che comunque il grillismo non porterà nulla di concretamente nuovo nel paese (ma molto nel suo portafoglio).

  8. A Facci-A.Da.Culo!
    Ma perchè non te ne vai a fare un lavoro serio e onesto come lavorare la terra invece di sparare cazzate a destra e sinistra. E’ vergognoso che in questo paese così bello possano esistere dei personaggi viscidi come te.
    te lo sei per caso mai chiesto se si consuma prima la tua lingua o il culo del tuo padrone???

  9. @ BEA – 27.04.08 15:55

    Azz … Bea, dopo che Sabina Guzzanti – che confrontata con le magagne di Grillo (la censura operata con metodo, sia nel blog che nel Meetup) – mi ha definito una specie di verme …

    testualmente:

    ===

    … caro giosby, tu non mi piaci non ti stimo e preferirei che non esistessi, ma il rispetto della democrazia vuole che ti rispetti … tratto da cartellino giallo giosby – sabinaguzzanti – 21/04/2008 …

    … l’ultima volta sono intervenuta per dire a giosby che in sostanza penso che sia una specie di verme, ma non l’ho detto con queste parole offensive, dio me ne guardi … tratto da em em … – sabinaguzzanti – 23/04/2008 …

    ===

    … adesso mi arrivi tu Bea e mi dici che ti faccio pena !

    Ma Bea, se io non esistessi tu potresti comodamente continuare ad evitare di confrontarti con ciò che affermo, ma siccome purtroppo esisto, e tu hai una facciata democratica da difendere, non sai semplicemente che pesci pigliare, e tenti la politica dell’allontanamento.

    Il percorso di Facci arriva però alla stessa mia conclusione: Grillo, che prospetta il cambiamento, è in realtà una nuova versione del solito andazzo all’italiana, fatto di inganni e apparenze …

    … perché la sostanza, quello che resta, quando togliamo il cerone, è triste e squallida.

    E infatti, ho scritto un racconto al quale sono allegati alcuni documenti comprovanti a quanto affermato. Introduce il lettore nella ragnatela del Grillo, un mondo fatto di intrighi, manipolazioni e tante falsità.

    Sinossi del racconto “La Ragnatela del Grillo”:

    http://new-italy.net/i-falsi-profeti/la-ragnatela-del-grillo/

  10. io credo che in questi commenti si respirino i motivi della distanza che gli elettori del centrosinistra hanno creato tra loro e i vincitori delle elezioni, nell’incapacità di ascoltare le visioni altrui, senza riuscire a scrollarsi di dosso lo sterilissimo antiberlusconismo in cui gettare acriticamente tutto quello che sta ‘dall’altra parte’.
    gli elettori del centrosinistra paiono qua sempre di più non in grado di analizzare e capire le questioni, stretti saldamente a innocui e per nulla costruttivi assiomi che si limitano a essere antiqualcosa.
    tutto questo a prescindere da chi abbia ragione o torto.

  11. Un lavoro del genere è lodevole, ma purtroppo completamente inutile.
    Gli italiani sono gente di fede, non di testa, e ragionano per santi e squadre di calcio, a cui applicano le relative categorie.

    Se qualcuno dimostrasse con prove provate che Padre Pio era un cialtrone nessuno dei suoi adepti cambierebbe comunque idea, e questo qualcuno si beccherebbe improperi e minacce.

    Cercare di far luce su come stanno le cose è – allo stato attuale dell’Italia e dei suoi abitanti – tutto tempo perso. Basta vedere il tenore delle reazioni. Ululano come bestie, li vedete? Perché bestie sono.

    Un cinico che trovi il modo di approfittarne non incontra certo la mia approvazione però, insomma, io lo capisco.

  12. Ballardini: tra i dati scientifici “assolutamente precisi” di Grillo includi anche la storiella dell’uovo che si cuocerebbe con il cellulare? O le mezze verità sull’idrogeno come carburante? O come quelle sulla macchina ad aria compressa? No, perché per vedere certe cose non serve essere persone che “hanno a che fare con la ricerca scientifica” , basta il diploma di liceo scientifico

  13. @ giosby

    il problema è che se tu non esistessi sarebbe un mondo più sensato, più bello. la politica dell’allontanamento? cioè? io personalmente tenterei non di allontanare, ma di sperare che persone che la pensano come te fossero pochissime.
    grillo tra intrighi, manipolazioni e falsità? ma che film guardi la sera?

    qui c’è gente che ha qualche problema

  14. Filippo te lo devo dire:mi hai deluso molto…perchè hai aperto i commenti a ‘sta mandria di pecore
    I 4 post erano fantastici,complimenti.

  15. MR perlomeno entra nel merito delle idee.
    Lodevole intento a mio modesto avviso, benché non condivida un approccio cosi “microscopico” alla questione.
    Purtroppo Facci non fa che confermare che Grillo fa tanta paura.
    Un caso di antiberlusconismo alla rovescia.
    Coerentemente, poiché ritiene che il popolo dei grillini sia una manica di deficienti (senza eccezioni!), colpisce il capo.
    Morto il guru, fine della storia.
    Io penso che sbaglia di grosso.

  16. Molte delle cose scritte da Facci sono interessanti e contribuiscono alla lettura del personaggio.

    Non mi piace Grillo, lo ammetto. Gioca a fare il guru, invece di contribuire al movimento ambientalista. Alza il rumore di fondo della discussione. Mescola verita` e puttanate, opinioni fatti provati. Mentre Luttazzi e` piu` equilibrato e si autolimita, Grillo va allo sbaraglio, senza sapere un granche`. Dove Jacopo Fo porta un contributo “artistico” alla discussione, Grillo pretende di essere preso come oro colato.

    Grazie Facci, per il tuo contributo che aiuta a riportare la discussione su un piano di realta`.
    Certo, manca la seconda parte del discorso, che fare di alcune questioni importanti sollevate o cavalcate da Grillo, pero` prima o poi ci si arrivera`(spero).

  17. in effetti di tutte le stronzate che avete sparato nei commenti non mi importa tanto. La questione dell’omicidio colposo invece mi ha colpito molto: veramente un essere spregevole…

  18. ThePetunias spara nel mucchio chiamando bestie tutti quelli che condividono le proposte di Grillo…complimenti mostri molta apertura mentale, ma forse sei solo vittima del bombardamento mediatico denunciato da Travaglio, un VERO giornalista (non come questo facci che sinceramente potrebbe andarsene a vivere in Tunisia, terra tanto cara al suo protettore Craxi)

    come dobbiamo chiamare allora tutti i fans di Silvio Berlusconi che si bevono tutte le palle che spara e che smentisce puntualmente dopo due giorni? tutti a pendere dalle labbra dell’oracolo di Arcore (o di villa Certosa, dipende dalla stagione). gente che va in giro con un magliore azzurro con su scritto “grazie silvio”…. propongo per la prossima stagione autunno/inverno un nuovo modello con la scritta “mangano eroe”

  19. @ carlo – 27.04.08 19:22

    Grazie.

    Ma il buon Filippo Facci ci ha già proposto un altro film: quattro belle puntate, piene e gonfie di fatti. Guarda, ho persino trovato un filmino su YouTube, Facci da Vespa:

    http://www.youtube.com/watch?v=0RV_HbRJwQY

    Ti invito poi a leggere i commenti, e qui aggiungo: tu stesso puoi verificare come tante persone si identificano con le magagne del proprio Guru, a partire dal fatto che per detta gente le tre vite umane spente per mano di Grillo non altro sono che l’effetto spiacevole di un avvenimento casuale, involontario … anche se consumato su una strada di montagna ghiacciata e non asfaltata … nonostante uno dei passeggeri fosse sceso dall’auto …

    Ed è proprio nel voler minimizzare o giustificare questo fatto che si spiega il fenomeno Grillo. Ma non solo, ci fa anche capire come è fatto un tuo mondo più sensato, più bello …

  20. Curiosa circostanza:
    tre possessori di Blog (the Petunias, Jova e Tambu) che insultano i commentatori.
    Tutti, ma sì chi se ne frega, a fare in culo quest’accozzaglia di commentatori.
    Magari organizzate il V-day ai commentatori: il vostro qualunquismo fa ben sperare.

    Assistiamo al nascere di un nuovo
    corporativismo. Figo.
    Per noi poveri commentatori esserci è sempre una grande soddisfazione.

  21. Per caso mi sono ritrovato un articolo di Repubblica sul 1 Maggio 2007 svoltosi a Torino, in cui si scrive che “Torino, città simbolo scelta dai sindacati per la manifestazione nazionale con lo slogan ‘L’Italia riparte dal lavoro’, il corteo ha sfilato fino a piazza san Carlo dove hanno parlato i leader sindacali davanti a 100mila persone.”

    Interessante che Repubblica sostenga come per il 1 maggio di Cgil, Cisl e Uil in piazza San Carlo possano entrare 100 mila persone, mentre per il V2 Day la capienza sia limitata a 40 mila.

  22. @ giosby

    ti appigli a cose senza senso. guarda quello che fa ORA grillo. un incidente può capitare. che c’entra questo con le battaglie che fa?
    ora andiamo a frugare nell’infanzia di grillo e scopriremo che rubava le caramelle gommose nei bar!!brrrr….che delinquente! in confronto berlusconi, dell’utri e mangano sono dilettanti.

    c’è un idiozia unica in giro. salvati!

  23. Boby: vedi che confermi quello che penso?
    Guarda cosa scrivi:

    “ThePetunias spara nel mucchio chiamando bestie tutti quelli che condividono le proposte di Grillo”

    Adesso rileggi il mio commento e dimmi: ho forse scritto una cosa del genere? E che c’entrano Travaglio e Berlusconi? Lo vedi che siamo sempre alla stregua di una squadra di calcio?

    Bisogna volere molto, molto, molto bene all’umanità, diceva quello, perché se no ecc. ecc.

  24. Complimenti Facci il sottolineare che il figlio ha problemi motori è una grandissima pagina di giornalismo, credo che qualcuno che faceva parte dell’Ordine si rivolterebbe nella tomba
    Facci chi ti dà da mangiare? Il Giornale… e il Giornale da chi prende i soldi, da Berlusconi? no caro mio tu sei pagato con aiuti statali legali perchè così dicono le leggi (fatte dai partiti), e dunque NOSTRI SOLDI, quindi che cazzo vuoi se uno si compra una due tre venti barche con i soldi SUOI e dico SUOI????

  25. Pepitol: ovviamente non metto nel mucchio _tutti_ i commentatori. Ma se anche lo facessi, se come dici tu “insultassi” i commentatori sarebbe una prospettiva per me rassicurante, perché io sarei un becero insultante e – ne consegue – gli insultati gente di raziocinio.

    Invece mi limito a constatare che c’è gente che ulula e manda affanculo a destra e a manca. Puoi negarlo?

    Ti prego di credermi: per puro egoismo preferirei vivere in un paese in cui il cittadino medio è un gradino sopra di me, invece che il contrario.

  26. Tre cose.

    La prima: non sto a replicare alle idiozie alla cui base c’è ignoranza pura. Non posso farmi carico dei probloemi di scolarizzazione del Paese.

    La seconda: opinioni a parte, un giornalista di lavoro riporta notizie e fatti pobsibilmente inediti (ciò che è la stragrande maggioranza della mia inchiesta) oppure riassembla fatti che si sapevano ma erano poco opportunamente sparpagliati. Il valore etico di queste notizie e di questi fatti, ossia siano ritenute interessanti o importanti rispetto ad altre, è un fatto palesemente soggettivo che non riguarda il giornalista, i cui scritti non è obbligatorio leggere. Unico requisito che si richiede è che notizie e fatti corrispondano a verità.

    La terza: in Tv, a due programmi, ho sostenuto che i commentatori del blog di Grillo sono in grande maggioranza dei deficienti: nel senso sia letterale sia vulgaris del termine. Nella mia inchiesta, e in questo blog, ho preferito non scriverlo: ho aspettato che lo facessero loro.

  27. caro petunias:

    “Cercare di far luce su come stanno le cose è – allo stato attuale dell’Italia e dei suoi abitanti – tutto tempo perso. Basta vedere il tenore delle reazioni. Ululano come bestie, li vedete? Perché bestie sono.”

    le ho scritte io queste cose allora?

    le tue parole sono state fraintese?ti ho male interpretato? (fraintedere, interpretare male…proprio quello che dice berluscuni…)

    berlusconi c’entra perchè qui si parla talmente male dei fans di grillo (cosa che io nn sono attenzione, condivido solo alcune idee) e si dimentica il livello dei suoi.

  28. @ alberto – 27.04.08 20:32

    Un incidente dici?

    Vediamo …

    Incidente = fatto casuale … fatto inatteso … su una strada di montagna ghiacciata e non asfaltata?

    Carlo Panella – 9 settembre 2007: l’unica cosa che si chiede a chi sia incorso in un tragico errore come questo, però, è che non si erga a moralizzatore. Invece no. Beppe Grillo si propone al paese come Masaniello contro una classe politica di immorali. Non può farlo. Lui, non può farlo. Quel suo errore terribile lo impedisce. Ed è incredibile che lui stesso, per primo, non lo comprenda e faccia finta di nulla.

    Alberto, per te l’opposto fa senso?

  29. Risposta esemplare, chi vuole capire capisca.
    Facci ti prego, continua la tua opera a riguardo dei falsi moralizzatori italiani.

  30. @pepitol grijander:io non ho mai insultato i commentatori,ma quelli che passano le loro giornate a inveire contro Facci,qualunque cosa lui scriva.A me per esempio Grillo sta sul cazzo ma non ho mai commentato un suo post in vita mia.Non è difficile,provaci,avrai anche più tempo per scopare.

  31. “La prima: non sto a replicare alle idiozie alla cui base c’è ignoranza pura. Non posso farmi carico dei probloemi di scolarizzazione del Paese.”

    esempi di qualche idiozia? (gli insulti nn valgono)

    “La seconda: opinioni a parte, un giornalista di lavoro riporta notizie e fatti pobsibilmente inediti (ciò che è la stragrande maggioranza della mia inchiesta) oppure riassembla fatti che si sapevano ma erano poco opportunamente sparpagliati. Il valore …”

    un giornalista riporta notizie e fatti ma devono essere comprovati e dimostrati…

    “La terza: in Tv, a due programmi, ho sostenuto che i commentatori del blog di Grillo sono in grande maggioranza dei deficienti: nel senso sia letterale……”

    forse esprimere giudizi così categorici su persone che nn conosci minimamente e di cui leggi solo due righe è un tantino azzardato, non credi?

  32. Leggiti caro,
    “Ululano come bestie, li vedete? Perché bestie sono”

    Costata quanto vuoi, ed effettivamente io non nego che ci siano insulti, ma estrapola a tuo rischio e pericolo.

    Certo, è più difficile cercare spunti, ma cosi è la vita anche al di là del magmatico mondo degli italiani che francamente m’interessa poco.

  33. Altre tre cose, in esclusiva per i deficienti.

    La prima: la disavventura sessuale di Grillo, io, se ci badate, non l’ho raccontata. Mi sono fermato prima: dicendo che Grillo tuttavia non si sarebbe fatto problemi.

    La seconda: dire che un figlio di Grillo è «nato purtroppo con dei problemi motori» è riportare un fatto, senza ometterlo, nella maniera più soffusa possibile: ben diverso sarebbe stato se fossi entrato nei terribili particolari.

    La terza: io sono un giornalista Mediaset e un collaboratore del Giornale e di altri periodici. Non fruisco – e la differenza è sostanziale – dei finanziamenti alla stampa politica: sia perchè Mediaset vive con la pubblicità (non col canone) sia perchè il Giornale non fruisce dei finanziamenti alla stampa politica: diversamente da Unità, Foglio, Libero, Europa, Liberazione eccetera.
    Il Giornale, ripeto, non fruisce di nessun finanziamemnto (è uno dei pochi) e ha solo i contributi indiretti che ha il Corriere, La stampa, Repubblica eccetera: agevolazioni postali, agevolazioni telefoniche ed elettriche. Poca roba: a mantenere il Giornale è una cosa che si chiama mercato.

  34. Grande operazione
    permetterà di dare un pò di ossigeno a questo blog

    Alla fine servirà solo a questo,
    quindi stop ai commenti

    Bel tentativo comunque

  35. Mi dica un acosa dott. facci: potrebbe per cortesia illustrarmi quali sarebbero questi 11 anni di dipietro deputato? e quali le 5 legislature, visto che di legislature da quando ha lasciato la magistratura ce ne sono state solo 3 (quattro con quella che sta per iniziare)?

    La ringrazio in anticipo, certo che saprà rispondere a questa mia curiosità.

    Andrea Ferrero

  36. Ecco, questa – lo scrivo per gli altri – è la classica domanda a cui non intendo rispondere. Se uno è ignorante, e non ha voglia nemmeno di documentarsi un minimo, io non voglio sopperire alle sue lacune. Internet è anche questo: c’è un sacco di gente che, poichè anonima e senza faccia, non prova più vergogna per niente al mondo. Internet parifica e inorgoglisce la rivendicazione dell’ignoranza.
    Giusto perchè sono il più noto dipietrologo italiano, autore di una biografia Mondadori (1997) più volte ristampata: dopo la laurea, nel 1979, Di Pietro diventò segretario comunale nel comasco; nel 1980 vinse il concorso da vice-commissario a Milano; nel tardo 1981 vinse pure quello da magistrato, con destinazione Bergamo dopo un tirocinio a Milano. Cominciò l’attività il 23 novembre 1981, mentre le sue dimissioni da magistrato le annunciò platealmente il 6 dicembre 1994, formalizzate nella primavera successiva. A molti era sfuggito che il 14 ottobre, dopo averla celermente chiesta, Di Pietro aveva ottenuto la nomina a magistrato d’Appello: questo, a margine di dimissioni già programmate, gli permise di elevare la soglia di pensione minima.
    Dopo vario peregrinare,anel 1997 Di Pietro fu eletto per il Pds nel collegio del Mugello: e scatta la previdenza parlamentare. Poi, l’anno dopo, il neo senatore fondò l’Italia dei valori: l’assidua presenza di Elio Veltri, che per via di un’artrosi alle mani percepiva una pensione d’invalidità, sottotitolò scherzosamente la nuova forza politica come Partito dei pensionati.
    Nel 1999 Di Pietro sciolse il suo partito nei Democratici di Romano Prodi e si fece candidare alle elezioni europee: eletto. Scatta la previdenza europarlamentare. Nell’aprile 2000 litigò con Arturo Parisi e si separò dai Democratici, mentre in settembre rifondò l’italia dei valori. L’anno dopo, correndo da solo, non superò lo sbarramento e perse persino nel collegio del Molise. Nel 2004 Di Pietro si associò ad Achille Occhetto e viene rieletto ancora parlamentare europeo, così che l’europensione non languisse. Rimase nella delegazione per le relazioni col Sudafrica e si occupò, lui, di libertà civili. Nel 2006 viene eletto alla Camera e tra un meno di mese sarà lo stesso. Fanno tre pensioni e cinque legislature. 1997-2008, anni 11.

  37. 1 – quale mai importanza può avere, ai fini di una “antibiografia” di Grillo, il fatto che un figlio di quest’ultimo sia nato con gravi problemi motori?

    2 – “La prima: non sto a replicare alle idiozie alla cui base c’è ignoranza pura. Non posso farmi carico dei problemi di scolarizzazione del Paese.”:

    questa è solo arroganza, arroganza e ancora arroganza: e poi dicono che certa intellighentsia di sinistra ha la puzza sotto il naso e disprezza gli avversari…ma una buona volta, Facci, tu chi cazzo credi di essere? Quali mai titoli accademici e/o sul campo hai meritato e dimostrato per dare dell’ignorante agli altri?

    Il problema dei tuoi “articoli”, Facci, è che, oltre ad essere in genere di una vacuità sconfortante, sono sempre e solo diretti contro gli stessi obiettivi, in perfetta coerenza con la monocorde linea padronale dei tuoi datori di lavoro, e per di più scritti livorosamente ad personam; oltre che triti, ritriti e strizzati, in una parola stantii.

    a jova: “Non è difficile,provaci,avrai anche più tempo per scopare” : questo è il tipico linguaggio da caserma di chi non ha niente da replicare al proprio interlocutore, e poi se pepitol scopa o meno nel suo privatissimo tempo libero saranno cazzi suoi, o no? E da quando in qua lo scopare qualifica una persona come più in gamba, più intelligente, più figa, eccetera, o è diventato obbligatorio? Il grande teologo Hans Kung e il suo opposto (a me inviso, ma non c’entra) Ratzinger probabilmente non hanno mai scopato in vita loro, eppure sono unanimemente considerati due menti quanto mai brillanti, e tanti altri come loro, sacerdoti e non…parola di ateo.

    Quanto a Panella, dovrebbe avere il buon gusto e la decenza di tapparsi la bocca e il culo su Grillo, lui che faceva parte di un movimento estremista come quello di Lotta Continua – mica le dame di San Vincenzo – che gridava e invocava cose terribili (per dirla con Moretti), compreso l’omicidio di Calbresi (del quale è comunque mandante morale): e che poi si è comodamente riciclato, insieme ad altri, con la mangiatoia di Merdaset, credendo di rifarsi una verginità su Grillo;

    e se quest’ultimo ha sbagliato, e molto, con quel terribile incidente, questo non lo obbliga certo A star zitto su tante nefandezze ben peggiori, perchè commesse volontariamente, di tanti nostri bravi politici: DATO CHE GRILLO NON SI E’ MAI CANDIDATO, E QUINDI PUO’ DIRE QUEL CAZZO CHE GLI PARE.

  38. Credo sia inutile che le ricordi, Dott. Facci, che le proposte di legge di Grillo del primo V-day si riferiscono ovviamente solo al Parlamento Italiano, ed ai criteri per la candidabilità degli stessi. Il parlamento europeo non c’entra nulla, non è mai stato nominato nè da Di pietro nè da Grillo. E nel parlamento italiano quella appena iniziata da Di Pietro è la terza legislatura, di cui peraltr le prime due sono entrambe di durata ben inferiore ai 5 anni ciascuna, come ben si evince dal suo puntuale riassunto biografico del personaggio in questione.

    Peraltro mi sembra di essermi firmato nel precedente messaggio, quindi non capisco perchè lei mi accusi di celarmi dietro l’anonimato.

    Cordiali saluti.

    Ferrero Andrea

  39. Dimenticavo, dott. Facci. Fossano è in provincia di Cuneo. La geografia, dott. Facci, è importante, altrimenti Fucksas si incazza.

    Andrea Ferrero

  40. E per fomentare il simpatico e cordiale clima aggiungerei: “Chi non salta Riotta è!”.
    Mi aspetto solo qualche “Voi” e “durerete ancora poco” o “vedrete”.

    Un dalemiano sorriso a tutti.

  41. Depurando dal classico insulto e via, il commentario stavolta è veramente interessante.
    S’è appreso che si può governare Codice Penale alla mano a mo’ di programma e la squadra è già pronta. Lì la quadra ce l’hanno in partenza. E a tal proposito, non essendo avvocato penalista, neppure giornalisticamente parlando, sento di vivere nell’illegalità. Da quella delle “melenzane” sono stata pure schedata al grido di Etica, Democrazia e Professionalità. Meraviglioso.
    Poi ci sono i disincantati, quelli che “e quindi? Benaltri sono i disonesti”, e via con la pappardella.
    E i perbenisti improvvisati, tipo ma lei come si permette di offendere.
    Giù giù sino alle discriminazioni sui titolari dei blog versus il popolo del loggione.
    Tutto ciò è fantastico. Il Bagaglino è Dante. Se solo Facci osa di chiudere i commenti guai a lui.
    Pensare che Grillo gode di un’assoluta libertà di espressione. Nessuna delle sue vittime con un minimo di senno si sogna di controbattere alle sue tirate populistiche. Viene vissuto alla stregua di un santone farlocco come ce ne sono tanti, piuttosto che come un bravissimo satiro. Tutti lo lasciano parlare. Qualcosa di giusto la dice, perché rispetto a Luttazzi ha ben altri autori. Quasi degli scienziati, come annotato da Ballardini, dato il budget di cui dispone, rispetto ai poveracci tipo Guzzanti, Luttazzi ecc.
    Però la tesi più intrigante, che neppure Le Carrè al suo meglio, è quella della paura, dell’antiberlusconismo su fronti opposti. Ma dico, Bertinotti non ci poteva pensare un po’, prima di essere cancellato a vantaggio di Di Pietro?

  42. Vedi Facci, io vorrei farti capire senza usare parole eccessivamente volgari quanto disprezzo provo per te. Faccio un tentativo.

    Tu rappresenti esattamente l’opposto di quello che persone come me intendono per onestà intellettuale.

    Non so se tu sia una persona intelligente. Spesso dai prova del contrario. Ma se cosi fosse ne sarei contento.
    Perchè una persona intelligente può prendere tutti i soldi di questo mondo, ma di notte nel buio della sua stanzetta non può che vergognarsi per quello che ha fatto. Per come nasconde le cose importanti per attaccarsi a quelle futili, banali, inutili.

    Facci mi auguro che la tua coscienza si vergogni per il punto a cui sei arrivato. Come giornalista, ma sopratutto come uomo.
    Addio.

  43. @ Carlo Asili – 27.04.08 21:48

    Scrivi: … e se quest’ultimo ha sbagliato, e molto, con quel terribile incidente, questo non lo obbliga certo A star zitto su tante nefandezze ben peggiori, perchè commesse volontariamente, di tanti nostri bravi politici …

    Per te, Carlo Asili, un abuso d’ufficio e/o edilizio ben peggiore dell’omicidio colposo?

    Chiaro allora: a questo punto un Grillo può sostenere un Di Pietro con le sue tre pensioni, come anche spacciarsi per ambientalista mentre cavalca le onde del mare con uno scafo de-luxe, maledire il condono e nel contempo usufruirne, appellarsi alla libertà dell’informazione mentre nel suo regno censura a tutto spiano … spegnere per semplice stupidità tre vite, cuccarsi poi la condizionale e infine atteggiarsi forcaiolo …

    Tutto quadra come un cerchio quadrato.

    Deve essere questa la ventata di aria nuova e pulita promessa dal messia :-)

  44. BUONASERA SIGNOR FACCI.. VEDO CHE ANCHE OGGI HA RICEVUTO MOLTI COMPLIMENTI ..GIOVEDI AD ANNOZZERO IL SIGNOR TRAVAGLIO SEGUIRA DANDOLE ALTRE NOZIONI DI GIORNALISMO .. POCO PER VOLTA ..INSULTO DOPO INSULTO , UMILIAZIONE DOPO UMILIAZIONE MAGARI ANCHE LEI POTRA CAPIRE CHE NON SIAMO TUTTI COSI COGLIONI COME LEI CREDE .. IN MERITO ALLE 120 MILA PERSONE DI TORINO E AL 1.300.000 FIRME NON COMMENTO , LE STESSE FIRME RACCOLTE SONO IN PARTE PER FARSI CHE PERSONE DI DUBBIA QUALITA E REPUTAZIONE SCRIVANO SUI GIORNALI … SCUSI MA PERCHE NON CI PUBLICA LA BIOGRAFIA NON AUTORIZZATA DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO INPECTORE ??? SAREBBE MOLTO UTILE A FAR CHIAREZZA SU MOLTE COSE ! NON TROVA ? BUON PROSEGUIMENTO … E NON DORMA SUGLI ALLORI , OGNI GIORNO PER LEI RISERVA TANTI BEI COMMENTI ..SINO A QUANDO NESSUN DIRETTORE LE PERMETTERA DI SCRIVERE … NEMMENO PER IL MANUALE DELLE CASALINGHE DI VOGHERA ! TRAVAGLIO VS FACCI : 10 A ZERO … CONTINUA COSI CICCIO !!!!CIAOOOOOOOOO

  45. Azz Bea addirittura hai stilato una lista di proscrizione? meno male che le tue convinzioni sono oggettivamente esatte al contrario delle mie.
    P.S. a proposito della querelle sull'”occhi bovini” Di pietro, andate un pò a chiedere alla gente che lo conosce sul serio nelle zone dove è cresciuto in Molise, ne sentirete delle belle! ;)

  46. Signor Filippo Facci,
    farebbe meglio a occuparsi dei contenuti. Mi spiego meglio: è giusto che in Italia le frequenze siano blindate e monopolizzate? E giusto che il giornalismo sia schiavo della politica? E’ giusto che le leggi siano scritte da pregiudicati che si annullano i reati? Ecc. tanti altri eccetera. Si risponde nel merito, non facendo i raggi x a chi pone i problemi.

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