…e l’atomica, contro l’AIDS, funziona!

Apro un post nuovo (e potrei farne a meno), perché effettivamente quello sull’anoressia, che è molto interessante, sta precipitando in una deriva pro/anti fumo (e quindi, presto o tardi, pro/anti Facci).

Forse è stata colpa mia. A un certo punto della discussione qualcuno (non ricordo nemmeno il perché) ha affermato questa cosa:


“Lo sai per esempio che risulta che i fumatori si ammalano di Alzheimer in percentuale molto inferiore ai non fumatori?”

Ebbene, io non lo sapevo; ma a naso fiutavo la stronzata.


Però non l’ho detto, perché sono un tipino educato. Ho solo detto che attendevo fonti attendibili. Nel frattempo temevo che si trattasse di un’estrapolazione viziata di dati statistici: è chiaro che molti tabagisti non fanno in tempo ad ammalarsi di Alzheimer perché muoiono prima di cancro ai polmoni. O alla pelle. O di infarto. Da questo punto di vista, non c’è dubbio che il tabagismo ci risparmi un sacco di spese mediche; ma allora perché non provare rimedi ancora più sicuri come, che so, l’eroina o la Jihad islamica? Conoscete eroinomani o kamikaze islamici che soffrano di Alzheimer? Io no. In attesa di fonti attendibili, fidatevi.

Va be’, scherzi a parte, aspettavo fonti attendibili e le fonti attendibili sono arrivate subito: mi è stato citato il British Journal of Pharmacology (senza specificare numero o annata) e il New Scientist del 9 ottobre 1993. Ok, quindi non è una battuta. Probabilmente non è neanche un’estrapolazione viziata. E’ una teoria. Chiedo scusa, sono il solito malfidato.

Prima di fare pubblica ammenda, però, faccio una cosa. Vado su google. Se fossi un esperto di queste cose saprei rintracciarli io, i link negati, ma non ne so niente, per cui faccio la cosa più banale del mondo. Digito alzheimer smoking. Et voilà (sento già qualcuno: “google non è la bibbia, studia, cresci, chiedi in giro, leggi i miei libri”; ok, però non ho tutto tempo. Ho solo mezz’ora).

Il primo risultato è una pagina che ‘sembra’ seria, ma senza bibliografia, che cita due esperimenti nei Paesi Bassi: nel 1998

, a prospective study from Erasmus Medical School in the Netherlands, showed that smokers were twice as likely as those who never smoked to develop dementia associated with Alzheimer’s Disease.

E un altro esperimento dello stesso laboratorio, nel 2004…

showing that year to year, the rate of mental decline was significantly worse among those who smoked. In fact, they could even measure a difference between individuals who had smoked in the past, but since quit, and those who had not smoked their entire adult lives. The study was much larger than previous studies, involving almost 10,000 people over 65 years old.

Il secondo risultato è l’abstract di un articolo della Reuters, il cui originale però non è accessibile. Il tono è abbastanza perentorio: “Smoking does not prevent Alzheimer’s, study concludes” (devo tradurre? “Uno studio conclude che fumare non previene l’Alzheimer”). E’ il risultato del lavoro di due ricercatori californiani. Che naturalmente non sono la Bibbia neanche loro, ma… siete sicuri che su questa idea del fumo anti-Alzheimer ci sia un vero consenso scientifico?

Il terzo risultato è un articolo della BBC. Che non è la Bibbia: è semplicemente la BBC. E titola: Smoking may double the risk of Alzheimer’s (Devo tradurre? Se fumi hai il doppio di possibilità di soffrire di Alzheimer). L’articolo dà conto di una ricerca condotta a Rotterdam; probabilmente è la stessa citata nel primo sito.

Il quarto risultato, infine, assicura che il fumo previene l’alzheimer; ma a parte la mia diffidenza un po’ idiosincratica per i file in pdf e i siti dai nomi evocativi come tobaccofreekids, c’è da dire che la bibliografia risale al 2000. La ricerca olandese è del 2004. Gli articoli che mi avete citato voi dinosauri, risalgono al 1993. 13 anni fa. Di positivo c’è che siete ancora vivi, brutte ciminiere.

Ma non è detto che non vi stiate ammalando di Alzheimer. Anzi, tutto sommato le possibiltà che vi stiate ammalando di Alzheimer sono abbastanza elevate. E questo spiegherebbe perché prima di dire sciocchezze non abbiate provato a fare una ricerchina su google. Una cosina semplice, di quelle che fanno i bambini in prima media. Io ci ho messo tre secondi. A scorrere i quattro articoli, dieci minuti. C’è anche da dire che non fumo.

Questo post si sarebbe anche potuto evitare, ma cercate di capirmi. Io ho una mamma, che ha paura (come tante) di ammalarsi di Alzheimer. Se un giorno capitasse in questo sito, molto ben indicizzato, potrebbe (tra le varie oscenità e il mio nome) assumere che persone degne di fede sono convinte, perché lo hanno letto su pezzi di carta molto prestigiosi, che fumare aiuta. Per cui, se stai leggendo, per favore, mamma, smetti. Non fidarti di questa gente. Si attaccano a ogni sciocchezza, proprio come i tossici per giustificare la loro dipendenza. Lascia perdere. Io ti dico che secondo me il fumo raddoppia le possibilità di ammalarsi di Alzheimer. Voi qua sotto dimostratemi il contrario.

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50 Commenti

  1. una signora amica mia è manager del centro contro la sclerosi multipla più brillante d’Italia(secondo studi probabilmente orientati).Per motivi che mi sfuggono spesso la patologia oggetto del post e quella da me ora menzionata vengono associate.E,per quello che mi è dato da sapere,almeno fino a qualche anno fa non si avevano certezze nemmeno sul non avere origine virale(a quel tempo la cura più trend,anche in base alle risultanze della ricerca,era quella con le punture di vespa,o ape)

    OT spero che le denuncie relative a liti nate intorno alle discussioni da blog si effettuino da questo momento in poi solo via Dvd,modello Diario.Quasi incruente

  2. Rossa, io lo conoscevo un immortale……….
    Ok, letto tutto.
    Indipendentemente da chi puo’ avere o meno ragione,(per me ha ragione f.f., ma è solo per una questione di attrazione fisica).
    cazzo, in un commento di 30 centimetri un’immagine mettetela…..eccheccazzo!

  3. Fino agli 50, in Australia, negli sciroppi per la tosse c’era, come principio attivo, dell’eroina (che pare abbia effetti trabilianti come calmante). Ma questo non significa che iniettarsi eroina in vena sia una buona cura per la tosse (la fonte sono gli studi della fondazione Soros; mi dispiace non trovo piu’ il link)

  4. Leo, io non so più come dirtelo: anche perchè a quanto pare è perfettamente inutile.

    1) Esistono infinite ricerche.

    2) Esistono infinite ricerche che si contraddicono l’un l’altra, alcune perchè sono spazzatura, altre nomnostante siano serie.

    3) Ho questo (alla junk science) ho dedicato un libro che non parla solo di ricerche sul fumo, ma sul cibo, sul bere, sul vivere, su tutto, sulla scienza allarmistica, eccetera.

    4) Alcune ricerche, da anni, dicono che la nicotina è l’unica blanda e apparente cura contro l’alzheimer. Te ne trovo un milione.

    5) Altre ricerche, da anni, lo negano. Te le trovo un milione.

    6) ci sono dei casi di medici anglosassoni che hanno consigliato a persone anziane di fumare qualche sigaretta. Pochi casi. Celati casi. Ne parla un libro che ho.

    7) A me risulta (non è roba che trovi su internet) che i benefici della nicotina (della nicotina, ho detto) sull’alzheimer siano dati per assodati dalla maggioranza degli specialisti. Che vuoi che ti dica, mi risulta questo.

    8) Col cazzo che “qui si sta discutendo di un singolo punto, fumare previene o no l’alzheimer”, perchè messa così è da scemi e io ho cercato di approfondire e di spiegare delle cose, se non ti fa schifo. Forse ad altri non lo fa.

    Tu invece sei uno stronzetto cher ha fatto la ricerca con google sino a beccare la sovrastante ricerchina ma saltandone cento altre che dicono il contrario. Andate a vedere, gente. Guardate quante ne ha saltate prima di trovare quella fatta su misura per la sua maionese.

    Se mi dici, Leo, che io non ho “detto nulla di chiaro in riguardo”, e con ciò intendi che non io abbia risolutamente “risposto sì” o “no”, e punto, è perchè non è possibile risolutamente, e l’unico che ci ha provato, con un post presuntuoso e superficiale e pirla, sei tu.
    Vuoi un “sì”? Eccotelo: sì.
    Da quanto ho letto (e ho letto tanto) credo che la nicotina possa davvero far bene all’alzheimer, ma non ci farei un post. Nè lo farei sulla minor incidenza percentuale di tumori intestinali dei fumatori, oltrechè di diabete, di nevralgie al trigemino, di tumori del sistema nervoso centrale; e nemmeno su fatto che le fumatrici sviluppano meno fibromi dell’utero. Poi c’è il Parkinson: vuoi le ricerche secondo le quali la nicotina lo previene? E dopo che faresti? Ne cercheresti altre che dimostrano il contrario? Ne troveresti a iosa. forse. Cominci a capire?

    C’è una cosa che forse non è chiara a tutti: la nicotina ha un effetto sul cervello, un effetto positivo. Perchè cazzo credi che la gente fumi?

    Per quanto riguarda la comnpetenza, “tu non hai la conpetenza” a me non lo dici”, perchè sei il parametro sei tu io di competenza ti copro la casa: sei tu che non sai un cazzo, non io, e quest genere di discussioni le ho fatte a ben altri livelli.

    A proposito, il tuo amico Doll, che citi, solo due anni prima aveva fatto una ricerca in cui diceva il contrario, lo sapevi? E comunque. tre anni dopo la ricerca da te citata, pur saltando l’alzheimer. ammetteva: “Il morbo di Parkinson fa parte di quel piccolo gruppo di malattie che sono meno frequenti nei fumatori. … L’osservazione fu fatta oltre 30 anni fa, ma è stata replicata molte volte. L’effetto protettivo è grande, secondo i dati raccolti. I fumatori hanno un 60% di riduzione di rischio in comparazione con coloro che non hanno mai fumato, con consistenza tra studi in differenti circostanze. Visto in retrospettiva, il fatto che due grandi studi abbiano trovato una simile riduzione di rischio elimina la possibilità che l’associazione sia spiegabile dalla differenza in sopravvivenza tra i fumatori e i non fumatori” (marzo 2003)

  5. Facci,
    è da tre giorni che stai impestando questo thread di pipponi che non c’entrano, capisci? Non c’entrano.
    Il quesito è semplice semplice (proprio come dici tu: cretino). Fumare previene l’alzheimer? I fumatori hanno meno possibilità di ammalarsi di alzheimer?

    Punto per punto
    1) Esiste un numero elevato, ma finito, di ricerca scientifiche.
    2) Esistono tantissime ricerche che si contraddicono l’un l’altra, e tu ne hai citato un sacco per dimostrare la nicotina ha effetti positivi; ma nessuna di quelle che hai citato parla di effetti positivi del… fumo (che è quello di cui qui stiamo parlando)
    3) Hai dedicato un libro alla junk science. Mi fa piacere. Lo comprerò. Tu compra il mio. Però, scusa, chi se ne frega di te e dei tuoi libri? Si parlava di effetti del fumo sul cervello.
    4) Sei in grado di trovare un milione di ricerche sulla nicotina come “blanda cura” MA (da quel che ho capito) nessuna di queste ricerche prova che assumere la nicotina via sigaretta, per via degli effetti collaterali.
    5) Sei in grado di trovare anche un milione di ricerche che lo negano MA hai deciso che ha ragione l’altro milione, perché? Perché tu vendi i libri ai fumatori, mica a quegli altri. Vabbè, e chi se ne frega?
    6) Ci sono dei casi di medici anglosassoni che…. Valore statistico dell’osservazione? Inferiore allo zero virgola uno.
    7) A te risulta che i benefici della nicotina sull’alzheimer siano dati per assodati dalla maggioranza degli specialisti. Però su Internet non c’è: si sono dimenticati di scriverlo. Però risulta a te, e te sei un uomo d’onore rispettato dalle Alpi al Manzanarre. Vabbè, ok, hai ragione, mi fido. Però, sai qual è il problema? Che non stiamo parlando dei principi attivi della nicotina. Quand’è che ti sei messo in testa di fare l’avvocato della nicotina in questo thread? Stai perdendo tempo. Qui ci stiamo chiedendo se FUMARSI la nicotina prevenga l’alzheimer. E’ davvero così difficile da capire?
    8) Messa così è da scemi, esattamente. Internet è per scemi. Il punto è questo: non stai discutendo con uno più brillante di te, che ti ha messo nel sacco perché è più ferrato di te. Stai discutendo con uno scemo. E non ne stai uscendo molto bene, credo.

    “Andate a vedere, gente. Guardate quante ne ha saltate prima di trovare quella fatta su misura per la sua maionese.”

    Ma andate pure. Digitate “Alzheimer Fumo”. E’ il secondo risultato. Il secondo.
    E Facci non l’ha fatto! Da anni assume per oro colato una ricerca pubblicata dal British Medical Journal. L’ha citata sopra questo thread, tre giorni fa! Ed è stata smentita dalla stessa rivista!

    Ma Facci non se ne rende conto, perché non l’ha nemmeno letta bene, e se ne esce con la pura perla :

    “A proposito, il tuo amico Doll, che citi, solo due anni prima aveva fatto una ricerca in cui diceva il contrario, lo sapevi?”

    Certo che lo sapevo, lo dice lui! Ed è proprio questo il punto! Diceva una cosa, ha fatto una ricerca migliore e ha cambiato idea. Come fanno gli scenziati, che sono persone serie. Mentre i giornalisti esperti di junk science, se non si tengono aggiornati, scivolano anche loro nel junk journalism.

    Hai letto tanto sull’argomento? Bravo. Ma il giorno dopo Doll ha cambiato idea, e non te ne sei accorto. O non hai voluto accorgertene.

    “E comunque. tre anni dopo la ricerca da te citata, pur saltando l’alzheimer. ammetteva: “Il morbo di Parkinson…”

    La tragedia di un uomo ridicolo. Facci, lascia perdere Parkinson. Qui si sta parlando di Alzheimer. Alzheimer. Come te lo devo dire?

    Di onesto c’è che ammetti di non poter dire un sì o un no. E allora, perché cianci tanto? Internet è per gli scemi. Gli scemi hanno bisogno di sapere se il fumo previene o no l’alzheimer. Gli studi di Doll, gli studi di Rotterdam, dimostrano che no, non lo previene. Punto. Il giorno che uno scenziato riuscirà a dimostrare il contrario, scriveremo un altro post.

  6. Se un poveraccio. Vero.
    L’unico fumo che fa sicuramente male è quello che continui a sololevare nel tuo gioco delle tre carte.
    Ma siccome sono stufo di offendere la mia intelligenza, sono tantopiù stufo anche di dar soddisfazione pubblica a un bambinetto in malafede (e dire che mi avevano avvertito) col suo tono esagitato da punti esclamativi.
    Siccome non sono scemo come Leo, io ho parlato direttamente della nicotina, e non del fumo, perchè la nicotina è contenuta nel fumo. Non è un discorso a parte, perchè tutto nacque dal fatto che alcuni osservatori si accorsero (da qui gli studi) che I FUMATORI SI AMMALANO MENO DI ALZHEIMER, e questa non è un’opinione: è un fatto, con la differenza che alcuni vedono una correlazione, altri invece non la vedono (ho fatto gli esempi succitati sulle correlazioni ridicole, per farti capire, ma tu niente) e pensano insomma che sia un caso. Se tu minimamente conoscessi come funziona il mondo delle fondazioni e delle case farmaceutiche e della maggior parte degli studi, aggiungerei che molti la correlazione sono pagati per non vederla, o per non renderla nota. Ma è un altro discorso, direbbe il cretino.
    A ogni modo: a chi mi scrive, in privato, posso fornire i link di altri studi SUCCESSIVI a quello citato dal bambinetto (che è del 2000, lo studio) che contrastano con quello che il bambinetto chissà perchè ha elevato a vangelo. Scoprendolo, peraltro, dopo aver già scritto il post.
    A chi mi scrive posso anche fornire tutta l’escalation mondiale degli studi sul tema, ma è roba di cui vi farete poco perchè non sono su internet.
    Ho cercato di mettere questa roba (i link) anche in un commento, sin da ieri, ma per qualche ragione non compare. Ho anche chiamato Neri, boh, non si capisce.
    In conclusione: fumare previene l’alzheimer? SI.
    I fumatori hanno meno possibilità di ammalarsi di alzheimer? SI.
    Ma è un dato statistico, non ancora scientifico al 100 per cento perchè non c’è convergenza: ci sono quelli che dicono che la nicotina (che vuoi che dicano gli scienziati? Le Camel?) previene di sicuro, altri che negano, poi ci sono quelli che non sanno un cazzo ma hanno certezze granitiche (google, sapete) e pestano merde, salvo agitarsi e replicare disonestamente se qualche deficiente pari suo magari l’incoraggia a farlo.
    Ai programmi di Funari avresti fatto un figurone.
    Voi altri continuate a divertirvi con lo scemo: parlo almeno di quelli che in realtà non ci stanno capendo un cazzo (Leomuri) ma vedono solo che mi dai contro e sono contenti come lo sarebbero se pestassi una merda anch’io.
    Cosa che non è accaduta nonostante aabbia detto e scritto quste cose sui giornali e in tv, davanti a giudici ed esperti che mi avrebbero fatto un culo cosmico, nel caso.
    Buon divertimento col tuo gnegne dell’ultima penosa parola.

    Leo, vuoi un po’ di link del cazzo tipo i tuoi che dimostrano che la nicotina faccia bene all’Helzheimer?
    Eccoli:

    http://www.data-yard.net/10q1/neuro-nico.htm

    http://www.forcesitaly.org/italy/download/doll-protection.pdf

    http://www.data-yard.net/10o/tea-tobacco.htm

    http://www.data-yard.net/10n1/cotinine_good.htm

    Ora invece vuoi un elenco di studi seri e storici che su internet non ci sono? IO li metto, ma tanto non sai farci un cazzo.

    Duvoisin RC, Eldridge R et al. Twin study of Parkinson disease.
    Neurol 1981; 31:77-80. 12 pairs. 1.0 ever/never; 0.4 current; all nonsignificant.

    Ho SC, Woo J, Lee CM. Epidemiologic study of Parkinson’s disease in Hong Kong. Neurol 1989;39:1314-1318. 34 PDs; ever/never 0.6 (0.2-1.3).

    Tanner CM, Chen B et al. Environmental factors in the etiology of Parkinson’s disease. Can J Neurol Sci 1987;14:419-423. 35 PDs; ever/never
    0.67 not significant.

    Bharucha NE, Stokes L et al. A case-control study of twin pairs discordant for Parkinson’s disease: A search for environmental risk factors.
    Neurol 1986; 36:284-288. 41 PDs; ever 0.4, p30py 0.6 (0.3-1.2).

    Tanner CM, Koller WC et al. (abstr) Cigarette smoking, alcohol drinking and Parkinson’s disease: cross-cultural risk assessment. Movement Disorders 1990; 5(suppl 1):11. US: 150 PDs OR 0.2 p0.05, male
    0.38 p<0.001.
    Baumann RJ, Jameson HD et al. Cigarette smoking and Parkinson
    disease: 1. A comparison of cases with matched neighbors. Neurol 1980;30:839-843; and Haack DG, Baumann RJ et al. Nicotine exposure and Parkinson disease. Am J Epidemiol 1981;114(2):191-200. 237 PDs. ever/never both sexes 0.46 p<0.001.

    Godwin-Austen RB, Lee PN et al. Smoking and Parkinson’s disease. J Neurol Neurosurg Psychiatry 1982;45:577-581. 350 PDs; ever 0.52, current 0.40; dose-response 1-19=ref., 20+ 0.76 cur.

    [*] Hellenbrand W et al. Smoking and Parkinson’s disease: a case control study in Germany. Int J Epidemiol 1997 Apr;26(2):328-339. 380 PD pts. Ever s 0.5 (0.3-0.7), P<0.00005; current s 0.2 (0.1-0.4), versus never.
    Dose-response.

    [*] Kahn HA. The Dorn study of smoking and mortality among U.S.
    veterans: report on eight and one-half years of observation. In: Haenszel W, ed. USDHEW NCI Monograph 19, 1966. 400 PDs; ever RR 0.36, current RR 0.30, vs. never.

    Marttila R, Rinne UK. Smoking and Parkinson’s disease. Acta Neurol Scand 1980; 62:322-325. 443 PD; ever/never 0.7 significant (Baron’s calculation).
    Kessler II, Diamond EL. Epidemiologic studies of Parkinson’s disease. Am J Epidemiol 1971;94(1):16-25. 468 PDs; both sexes ever/never 0.66, p<0.05.

    ***

    Ancora una cosa. Ai tuoi cari non far vedere neppure la vostra amata Wikipedia, perchè dice: “La nicotina ed i suoi metaboliti sono oggetto di ricerca per una serie di malattie, tra cui il morbo di Alzheimer ed il morbo di Parkinson”.

    A te stesso, invece, auguro di cominciare a fumare.
    Alla luce della sottostante:

    SALUTE: RICERCA USA, NICOTINA SPERANZA CONTRO SINTOMI DEPRESSIONE Roma, 22 set. (Adnkronos) – La speranza e’ di trovare una cura efficace contro la depressione e non di vanificare gli sforzi profusi da milioni di persone per smettere di fumare. Sta di fatto che un gruppo di ricercatori del Duke University Medical Center (Center for Nicotine and Smoking
    Cessation) ha scoperto che la nicotina puo’ essere d’aiuto per ridurre i sintomi del ‘male di vivere’. E in tutta la sua sensazionalita’, la notizia, criticata ancora prima di essere resa nota, viene pubblicata su ‘Psychopharmacology’.

  7. Facci è molto arrabbiato e se ne va. Poi tornerà a insultare un altro pochino. Poi dirà di nuovo che è stanco e se ne andrà. Poi stara via per un po’, qualche settimana, perché si vergogna lui stesso di certe cose che scrive. Poi tornerà e insulterà tutti di nuovo e poi si stancherà. Facci è noioso.
    E poi si contraddice un po, diciamo.

    Filippo Facci, ore 10:31

    “e mi dici, Leo, che io non ho “detto nulla di chiaro in riguardo”, e con ciò intendi che non io abbia risolutamente “risposto sì” o “no”, e punto, è perchè non è possibile risolutamente”.

    Filippo Facci, ore 14:03
    “In conclusione: fumare previene l’alzheimer? SI.
    I fumatori hanno meno possibilità di ammalarsi di alzheimer? SI”.
    Lo so che sei tanto stanco, ti capisco, però, mi concedi un ultimo sforzo?

    Perché alle dieci e mezza del mattino sostenevi che non era possibile risolversi sul problema, e alle 14:30 ti sei risolto? Cosa è successo esattamente che ti ha fatto cambiare idea?

    Dai, vieni qui. Non fare il broncio.

  8. Leo: “Cosa è successo esattamente che ti ha fatto cambiare idea?”

    Avrà scoperto di non avere l’alzheimer.

  9. Per gli altri: la risposta è già contenuta nel commento da cui (suo solito) ha estrapolato frasi a suo uso e consumo. Se non ha ancora capito il significato di studio statistico, è un problema di neuroni, di malafede o – mi dicono – di tutt’e due.
    Allora, ora guarda la lavagna, che poi facciamo un bel video che finisce su google: “I fumatori hanno di fatto, statisticamente, meno possibilità di ammalarsi di alzheimer?, Sì. Ma questo significa che i fumatori, di fatto, dimostrabilmente, abbiano meno probabilità di ammalarsi di alzheimer? No.
    Per quanto riguarda gli sfottò che ti stai permettendo, Leo, ti avviso che il tuo post-patacca è cominciato parlando di tua madre e parlando di tua madre potrebbe finire.
    Quindi datti una calmata, perchè l’ultima volta che m’hai fatto incazzare hai dovuto eliminare un post con la coda di pirla tra le gambe.
    Non esagerare. Ciao.
    Ps: se sparirò per un poco (davvero poco) è perchè domani vado sotto i ferri. Ricordate la caduta dal tetto? Beh, praticamente non ho più l’uso di una mano.

  10. penso che stiamo assistendo a un bell’incontro-dibattito(colpi sotto la cintura a parte).Ma si rischia di trascendere nel pleonastico e non giovare alla causa della rara seria ricerca se,da pulpiti autorevoli,non si dice a chiare lettere che in sintesi,la comunità scientifica è al 70% un vero e proprio baraccone politico,con cortigiani e saccenti persi in un turn-over

  11. Il dibattito è stato appassionante, ma a tratti deprimente. Devo dire da parte di Leo, per quel mi riguarda e per quanto vi possa interessare.
    Forse sarebbe meglio definirla una gara di dialettica e retorica che però poteva finire prima.

    Riguardo alla preoccupazione di Leo che i numerosi lettori di questo sito (per definizione scemi, in quanto utenti internet) possano pensare che la nicotina (e di conseguenza ANCHE il fumo) abbia effetti positivi nella prevezione di malattie degenerative, in seguito a un’affermazione contestuale inserita in un commento, fa semplicemente sorridere.
    Va bene cercare portare acqua al proprio mulino, ma credo che nessuno consideri macchianera un organo di informazione scientifica e, più in generale e senza offesa per gli autori, un luogo virtuale dove prendere tutto per oro colato.

    Siamo inoltre dotati di spirito di vaglio e autocritica e ti ringraziamo per lo sforzo informativo, ma è iniziato con arroganza e con arroganza finisce.

  12. Mi dispiace per avere trascinato alla polemica una persona alle soglie di un’operazione chirurgica. Questo sì. Cercherò di andarci piano, da qui in poi.

    Facci mi accusa di estrapolare frasi. Nel frattempo stava modificando un suo commento sopra (ha aggiunto tutta una bibliografia). Ringrazio per la bibliografia, ma avrei da eccepire sulla correttezza.

    Però stiamo parlando con Facci! Uno che mi avvisa che se continuo così lui… offende mia madre! Capite, uno che ricorre ad argomenti così, di sicuro ha ragione.

    L’ultima volta che ho fatto incazzare Facci, lui mi hai minacciato di querela, e io, che a queste cose cerco di dare un’importanza relativa, ho deciso di cancellare tutto. Il coraggio lo riservo per cose un po’ più nobili. Subito dopo Facci è sparito da Macchianera per un bel po’.

    Il punto è sempre questo: vuoi querelarmi anche stavolta? Per cosa? Sarei molto curioso di saperlo. Ti ho insultato? No (tu hai insultato me). Ho detto cose false o fuorvianti su di te? No, direi di no. E allora? La grande paura che non mi fai!

    E veniamo alle cose serie:

    Ce l’avevi con me perché “il bambino” (io) aveva citato uno studio del 2000. A parte che in precedenza ne ho citato uno del 2004; la bibliografia che hai citato sopra, se l’ho interpretata bene, va dal 1971 al 1997. Come a dire: una volta eri bravo a fare le ricerche. Una volta. Poi i tempi cambiano. Ed è inutile che te la prendi con me.

    Naturalmente io non posso leggere le ricerche. Né, potendo leggerle, le capirei. Ma questo è il punto: tu puoi? Sul serio? Posso avanzare dei dubbi sulla tua competenza medica?

    Invece ho dato un’occhiata a quelli che tu chiami “i link del cazzo”. Solo al primo, gli altri li riservo per dopo.

    Parla di una ricerca che si basa su un dato (“several studies have shown that people with a history of cigarette smoking have lower rates of neurodegenerative diseases like Parkinson’s and Alzheimer’s disease”) discutibile; per esempio, la ricerca di Doll lo smentiva. (Faccio sempre presente l’obiezione di Facci a Doll: non può avere ragione perché prima era di parere diverso. Certo, certo, indubbiamente, basta che non tocchi i miei parenti).

    Comunque la ricerca arriva alla seguente conclusione: “In those at risk for Alzheimer’s and other neurodegenerative diseases, nicotine may act much like the neurotransmitter acetylcholine. It may send signals to help suppress microglial immune response and limit excessive brain inflammation”.

    Questo secondo Facci equivale a dire che il fumo previene l’alzheimer? Ma dai.

    Sarà un caso, ma ogni volta che qui qualcuno prende in mano una delle cose citate da te, non ci legge la stessa cosa che ci leggi tu.

    Dopodiché citi Wikipedia. Gran mossa, ti sei ricordato che mi piace wikipedia. Wikipidea però parla (giustamente) di ricerche sulla nicotina. Se quelle ricerche fossero giunte a risultati incontestati, Wikipedia si affretterebbe a farlo sapere.
    Al limite potresti anche farlo tu. Vai su Wikipedia, alla voce alzheimer. Lì ci collaborano anche dei medici. Scrivi che diverse ricerche hanno provato che il fumo previene dall’alzheimer. Vediamo cosa succede. Sarebbe interessante.

    Infine, è da un po’ che sto analizzando questa frase.

    “I fumatori hanno di fatto, statisticamente, meno possibilità di ammalarsi di alzheimer?, Sì. Ma questo significa che i fumatori, di fatto, dimostrabilmente, abbiano meno probabilità di ammalarsi di alzheimer? No”.

    Ma allora perché ti incazzi così tanto? Allo stadio attuale, fumare non previene l’alzheimer. Fine. In attesa di studi ancora più approfonditi.
    In bocca al lupo.

  13. Si incazza perché sono due giorni che sta facendo dei distingui concettuali validi che alla fine portano alla stessa conclusione, dimostrabilmente ma non statisticamente.

    Quella della mamma (povere mamme e sorelle, sempre al centro delle risse) è una battuta, non ne farei un caso.
    Un consiglio: al posto tuo la finirei qui perché anche tu ti stai attorcgliando su te stesso.

  14. ah, siete ancora qui.
    ma……cioè…..alla fine aveva ragione leo?!?….
    in effetti quest’ultima frase di facci è inequivocabile:
    “Ma questo significa che i fumatori, di fatto, dimostrabilmente, abbiano meno probabilità di ammalarsi di alzheimer? No”.
    gesù…anche questo posso dire di aver visto…leonardo che s’infila in una polemica avendo ragione…

  15. Beh auguri a f.f. allora.
    p.s.
    certo che nel ring di buona domenica…avrebbe fatto piu’ effetto quest’amabile scambio di idee.

  16. Leo non aveva ragione a prescindere: in primo luogo perché la frase da cui è scaturita tutta questa discussione non voleva assolutamente intendere quello che lui vuole farci credere che intendesse cioé un’affermazione spacciata come verità scientifica e da cui voleva salvarci, mettendoci in guardia:
    “Joe, io fumo da una vita, so che fa male e non riesco a smettere ma se mi chiedessero di parlare dei danni del fumo e di cosa psicologicamente rappresenta, credo che la mia “testimonianza” non sarebbe sminuita dal fatto che non ho mai smesso.
    E potrei anche raccontarti delle bugie che si raccontano e ci si raccontano per giustificare questo vizio. Lo sai per esempio che risulta che i fumatori si ammalano di Alzhaimer in percentuale molto inferiore ai non fumatori? E poi io non le fumo quasi mai fino in fondo e se oggi ho fumato di più domani fumerò meno e poi insomma dai con tutto lo smog che respiriamo le sigarette saranno il meno….
    Questo per dirti che anche io, come tutti nel loro piccolo e senza che il tabagismo (nonostante il nome) sia ancora riconosciuta una patologia medica, mi racconto e racconto un sacco di fregnacce.
    Un po’ di tolleranza per le debolezze altrui (e non uso volutamente malattie che altrimenti tocca parlare di pietà) non guasterebbe”.

    Poi, se anche si voleva intavolare una discussione su questo, poteva finire due giorni fa. Era solo una lotta a cercare di contraddire la virgola pur di avere l’ultima parola.
    E, ripeto, se poteva essere affascinante (a parte le incursioni degli integralisti anti fumatori) alla fine ha sfiorato l’assurdo, calcolando che Facci ha dovuto specificare più volte che l’affermazione aveva una sua valenza scientifica se non dimostrata, almeno statistica; che gli studi si contraddicono e che non c’è una certezza, ma nemmeno si può negare in assoluto; che, ovviamente, il fatto che la nicotina possa dare benefici alla prevenzione non significa che fumare faccia bene, ma non si può negare che in questo assunto (e nel ruolo circoscritto) siano i fumatori a trarne beneficio.

    A me non sembra difficile da capire, ma forse è Facci che mi ha ipnotizzato.

  17. Filippo Facci ha di fatto, statisticamente, meno possibilità di essere cocainomane di Falloppio?, Sì. Ma questo significa che Facci, di fatto, dimostrabilmente, abbia meno probabilità di essere cocainomane di Falloppio? Chissà…

  18. Io sono basito.
    Se i leomuri non capiscono questa frase:

    “I fumatori hanno di fatto, statisticamente, meno possibilità di ammalarsi di alzheimer?, Sì. Ma questo significa che i fumatori, di fatto, dimostrabilmente, abbiano meno probabilità di ammalarsi di alzheimer? No”.

    Io non ho davvero più niente da dire.

  19. non so che diavolo sia un leomure,
    però ho la sensazione di non appartenere alla categoria, perchè la frase la capisco benissimo:
    non puoi dimostrare che fumare riduca le probabilità di ammalarsi di alzheimer
    e…vi prego, non ditemi che NON era questo il punto

  20. “leomuri”..come si puo’ non amara quest’uomo?
    Se mai dovessi avere una relazione omosessuale sarei vivamente combattuto tre il Dr.House e l’inventore del termine “leumuri”

  21. verità scientifiche controvertibili(tranne una,che è di Leonardo:”internet è per scemi”.Per quanto mi riguarda la quadratura del cerchio).Adoro

  22. Quando dico che Internet è per gli scemi, non faccio una battuta. Siamo tutti senz’altro persone intelligenti e capaci di giudizio, come dice raGazza ladra, MA siamo anche, tante volte in una giornata, degli scemi.

    Specie quando si parla dei nostri vizi: tutti abbiamo le capacità critiche per capire che non dobbiamo bere, fumare, drogarci, ecc. Ma beviamo, fumiamo, ci droghiamo. I vizi sono proprio il limite del nostro giudizio.

    Ognuno poi combatte la sua piccola battaglia quotidiana, con gli strumenti che trova dove può. Avete presente la collana “for dummies” (=”per scemi”)? In Italia ho visto soltanto i manuali di informatica. Negli USA invece impazzano manuali for dummies di ogni tipo. Vanno molto forte quelli di medicina e farmacologia, per ovvi motivi. La gente non vuole pagare i dottori e si cura da solo con un manuale “per scemi”.

    Ora, Internet, con tutta la più buona volontà, è esattamente la stessa cosa: un enorme manuale “per scemi”. Per quanto voi possiate essere persone di giudizio, se volete veramente approfondire un problema in tutte le sfaccettature, studiate altrove (come ha fatto Facci, del resto). Se invece venite qui, volete risposte chiare è semplici (for dummies, appunto). Per cui la domanda deve essere posta in modo chiaro e semplice: il fumo previene l’alzheimer, sì o no?

    La risposta di Facci, devo dire, non è molto chiara. Fumare, secondo lui, riduce “statisticamente” le possibilità ma non “dimostrabilmente” le probabilità.

    Mah. Secondo me si fa prima a dire così: fumate pure, ma non fatevi illusioni: il fumo, allo stadio attuale delle conoscenze, non previene l’alzheimer.

    Se poi Facci o altri vogliono postare altre centinaia di articoli sugli effetti della nicotina sul cervello, allargando il discorso al parkinson o ai reggiseni che incidono sul cancro alla mammella, prego: continuo a pensare che sia un espediente un po’ pretestuoso per allontanare l’attenzione dall’unico argomento di questo post: fumare non previene l’alzheimer.

    A proposito, ho dato un’occhiata agli altri famosi “link del cazzo” (anche voi fatelo). Onestamente, non riesco a capire la strategia di Facci.

    1. Del primo link avevo già parlato sopra.

    2. Il secondo è l’articolo di Doll del 1998. Facci lo linka dopo che io gli ho fatto leggere l’abstract di un articolo del 2000 in cui Doll, dopo una ricerca più approfondita, ha cambiato idea. Secondo Facci il fatto che Doll abbia cambiato idea lo rende inaffidabile. Capite? La teoria della relatività generale elaborata da Einstein nel 1915 non ha nessun valore, perché lo stesso Einstein nel 1905 la pensava diversamente. Smontare le antenne, subito.

    3. Il terzo parla di morbo di Parkinson. La differenza tra Alzheimer e Parkinson è nota anche ai bambini.

    4. Il quarto avverte che “cotinine showed potential for the treatment of Alzheimer’s and Parkinson’s as well as symptoms of schizophrenia.” Da qui ad affermare che l’assunzione di cotinina via sigaretta prevenga l’Alzheimer c’è di mezzo il solito mare.

    Naturalmente esisteranno articoli più calzanti, su Internet: Facci però mi ha lincato questi. Eppure io, quando ho dovuto cercare articoli che illustrassero la mia tesi, ho fatto davvero in pochi secondi.

    Penso che Facci abbia preso questo thread come un prolungamento delle polemiche sul suo libro. In realtà io avevo posto una domanda molto semplice, che richiedeva una risposta altrettanto semplice. Parkinson e co. sono argomenti molto interessanti, magari un’altra volta ne parliamo. Ma trovo fuorviante mettere tutto sul fuoco ogni volta.

  23. “I fumatori hanno di fatto, statisticamente, meno possibilità di ammalarsi di alzheimer?, Sì. Ma questo significa che i fumatori, di fatto, dimostrabilmente, abbiano meno probabilità di ammalarsi di alzheimer? No”.

    in italiano ed in statitica, questa frase non ha senso!
    F.F.
    “ma ci facci il piacere”

  24. Oh, adesso Leo fa quello che si è calmato perchè pena che non replicherò più, perchè ormai sono andato sotto i ferri.
    Sentite, fatevi spiegare da qualcuno i rudimenti della scienza statistica, visto che non capite neppure il significato di una frase scritta in lingua italiana. Qualcosa (quando parlavo dei coefficienti di rischio) ho cercato di accennare, ma arguisco che forse molti di voi (sicuramente Leo) ignori che tutti gli studi sul fumo, per esempio, non sono studi ‘scientifici’, ma studi statistici. E ho fatto altri paradossali esempi di studi statistici, di sopra.
    Probabilmente ignorate molte altre cose, arguisco pure: che per esempio non c’è neppure nessuna prova ‘scientifica’ che il fumo faccia male (anche se io penso che lo faccia, ma si tratta di stabilire quanto e in che termini) bensì solo prove statistiche.
    Il 99 per cento delle ricerche di tipo alla rmistico che finiscono sui giornali (se non sono allarmistiche non ci finiscono, sui giornali) è sono ricerche statistiche. Capita la frase? Ovvio che questo sia valido anche per la nicotina (contenuta nel fumo delle sigarette) sicchè ““I fumatori hanno di fatto, statisticamente, meno possibilità di ammalarsi di alzheimer?, ma questo non significa che i fumatori, di fatto, dimostrabilmente, abbiano meno probabilità di ammalarsi di alzheimer?”.
    Rilevato è diverso da dimostrato.
    In conclusione – devo andare – non è dimostrato scientificamente che il fumo proviene l’alzheimer, non è dimostrato scientificamente che fa male all’alzheimer, è dimostrato statisticamente (da alcune e numerose ricerche, ma non da tutte) che i fumatori allo stato dell’arte si ammalano meno di Alzheimer. Alla prossima vi faccio dei disegni.

  25. Ecco, Facci, già che vai in ospedale puoi approfittarne per chiedere ai vari medici se il fumo previene o no l’alzheimer. Così ti tieni in esercizio e quando torni ci racconti! Mi raccomando, eh?

  26. il target del mio giornalista preferito:
    essere chiari
    vendere libri o articoli
    intrigare il lettore e conoscere l’italiano (e le buone maniere)
    accessori:
    l’umilta’ di non assurgere a fiero detentore della verita’ rivelata

    stai suggerendo di fumare per combattere l’ alzaheimer?
    Stai suggerendo di comprare il libro?
    Stai suggerendo di studiare statistica da te (che ben conosci la differenza tra probabilita’, frequenza, margine di incertezza ed inferenza statistica?)
    Ritengo sia piu’ onesto ammettere:
    Ipotesi 1- tengo famiglia, fateme campa’
    Ipotesi 2- F.F. ha ragione, voi siete delle schiappe, quindi e’ cosi’! ed ora lo dico a Mamma

    F.F. per cortesia, dimostri di non essere una persona violenta e disonesta!

  27. F.F. va in ospedale.
    Berlusca in ospedale.
    Leo, come ti senti?

    che sia un complotto? da domani smetto di fumare, lo giuro!

  28. Scusi sig. Facci, ma tra le tante cose che ignora dovrebbe annoverare la conoscenza della lingua italiana. Infatti dire “fumare previene l’alzheimer” e dire “la nicotina previene l’alzheimer”, c’è una profonda differenza. Infatti ho provato a fare un test con dei bamini di quinta elementare, e loro hanno confermato questo fatto.
    Ora appena si rimette dalla sua operazione (spero nulla di grave) pensi a seguire un bel corso di italiano. Mi sembra il minimo conoscere bene almeno una lingua prima di voler parlare di scienza.

    Saluti.

  29. Caro Leo,
    grazie per la specificazione, ma non mi ero offesa né credo gli altri. Mi sono divertita un po’, ma vedo che continuate a dare specificazioni inutili: for dummies, per me è convincermi di trovare delle risposte che non siano date da uno specialista, soprattutto per quanto riguarda la scienza medica.
    Adesso, a me sembra che le risposte siano state date anche dal punto di vista logico oltre che informativo, che è il massimo che voi possiate fare.

  30. però..almeno per il mio caso,questo posto(a proposito,dove siamo?ricordo solo che ero uscito per comprare le sigarette)è per scemi.Con tutta la cultura che si sviscera in televisione e sui tabloid non dovremmo nemmeno azzardarci a coltivare la curiosità oltre la siepe.Statisticamente parlando(ricordo che da pischelleti quando si voleva provocare qualcuno gli si domandavano lumi sulla natura delle certezze di cui si rendeva portatore.Solitamente alla terza rimostranza la cosa trascendeva in qualcosa di diverso dalla conversazione,che aveva comunque “il fascino di un delirio”)

  31. Ho finito solo ora di leggere tutti i commenti armato di caffè e sigarette…
    Non ho nulla da aggiungere dal punto di vista del topic ma… qualche considerazione personale.
    Mi sono divertito molto ma la saccenza armata da un italiano retorico e ridondante del Facci mi stanno molto sui coglioni. E non provo neanche pena per la sua operazione. Se scriveva di meno magari la mano se la salvava.

  32. Se ogni commento ha necessitato un minimo di 5 minuti per essere scritto, voglio far notare ai presenti che per dieci ore degli adulti maggiorenni e vaccinati hanno dato prova di grandissima inutilità.
    E così come è una libera scelta occupare il proprio tempo libero a proprio piacimento, così è perfettamente nel mio diritto giudicare inutile una polemica del, dal e sul Nulla.
    (E con questo ho speso anche io i miei 5 minuti in questo tritatutto)

  33. I problemi, in Italia, nascono quando parlano i “tuttologi”. Sarebbe interessante capire quanto i due contendenti sappiano di Medicina. Il medico bravo si distingue da quello meno bravo in quanto capace di escludere dal suo interesse studi impostati in maniera scorretta. Nel mare magnum delle pubblicazioni scientifiche bisogna sapersi orientare, e per farlo bisogna avere l’esperienza e la competenza.
    E’ per questo che questa è una cattiva discussione ed il libro di Facci un brutto libro (letto e rivenduto da Melbookstore… Forse è ancora lì!).

  34. Io mi sono accorto di non avere ancora augurato in bocca al lupo a Facci. In bocca al lupo, sul serio.

    Gwendolen, come ho spiegato sin dall’inizio, io non sono un esperto in medicina. Non è mio costume millantare competenze. Sono una persona qualunque (dummy) che si chiede se sia vero, come ha sentito dire, che il fumo previene l’alzheimer, e che dopo qualche ricerca (superficiale) conclude: no. Per ora nessuno specialista in medicina ha corretto questa mia affermazione.

    Credo che abbiamo tutti capito benissimo quello che Facci sostiene: secondo lui (che non è un esperto in medicina, e che io sappia nemmeno in filosofia della scienza) esistono verità dimostrabili e verità statistiche.

    E’ una visione affascinante. Ma va a infrangersi contro un solido muro, che si chiama Realtà.

    E nella realtà la medicina è una scienza sperimentale. Ed è una scienza pratica. Le ricerche statistiche, quando sono fatte in modo serio e condiviso dalla comunità scientifica, portano a delle conoscenze effettive. Ci salvano la vita, talvolta (altre volte ce la fottono, certo: ma il bilancio è davanti a noi, ed è in positivo).

    Dalle ricerche statistiche dipendono spesso le composizioni dei medicinali che compriamo nelle farmacie. Non esistono, che io sappia, medicinali da banco contro l’alzheimer a base di nicotina, perché l’evidenza statistica di cui parla Facci è tutt’altro che evidentem (e va da sé che in teoria qui si dovrebbe parlare di fumo, e non strettamente di nicotina: ma questo ormai gli è stato detto una dozzina di volte, penso che lo capisca benissimo).

    Dalle ricerche statistiche dipendono le leggi dello Stato, che in determinati casi si prende cura della salute dei cittadini: anche se Facci non è d’accordo – come sappiamo benissimo, ma qui non si parla unicamente delle sue opinioni. Sui pacchetti delle sigarette ci troviamo scritto che il fumo fa male, perché è statisticamente vero.

    Io non disprezzo affatto una scienza che basa parte delle sue acquisizioni sulla ricerca statistica. Non la disprezzo, perché a volte ho bisogno delle sue cure. Del resto anche Facci non credo abbia mai rifiutato di assumere un farmaco perché i suoi effetti erano provati “statisticamente” ma non “dimostrabilmente”.

  35. Gli studi sono, per forza di cose, statistici.
    Si vede che non avete mai visto come si imposta un lavoro scientifico, come nascono gli articoli che vi divertite a citare.
    I lavori scientifici possono facilmente essere costruiti per dimostrare una tesi. In questo Facci ha ragione: si può trovare tutto e il contrario di tutto.
    E’ qui che entra in gioco la competenza e la preparazione del medico. Io dico: come fate a sostenere una tesi senza essere medici? Come fate a comprendere le sfumature metodologiche e scientifiche di certe affermazioni?
    Non è facile persino per chi ha esperienza trentennale come medico, figuriamoci per chi, senza alcuna colpa per carità, non ha mai toccato con mano un polmone.
    Siamo un paese di tuttologi. Lo dico senza polemica. Questa discussione, come anche le confutazioni di Facci, non hanno alcun valore nel dibattito scientifico. Confondono le persone, che poi vengono in ambulatorio a chiedere assurdità o a pretendere cure “assurde”.
    Che Macchianera assoldi un medico per queste delicatissime questioni. Non sarebbe meglio?

  36. io alla fine ho capito che il post di leo era presuntuoso e cazzaro e si concludeva dicendo ” Lascia perdere. Io ti dico che secondo me il fumo raddoppia le possibilità di ammalarsi di Alzheimer. Voi qua sotto dimostratemi il contrario”.
    E’ lui che si è riempito la bocca di studi come per dimostrare delle cose con supponenza, facci è stato più laico e ha spiegato il metodo e i limiti delle ricerche stesse e quindi anche se sbraita è stato più puntuale e nel suo modo umile. io alla fine ho cercato su google nicotina e alzheimer e mi pare che abbia ragione lui. poi che esistono verità dimostrabili e verità statistiche non è mica un’opinionr di facci, è una cosa ovvia.

  37. Leo,
    l’unico vero obiettivo di questo farraginoso 3D sta nella riga 3 del tuo post iniziale.

    Non sei nè medico, nè epidemiologo, nè statistico, nè biologo – come risulta evidente dai tuoi interventi.
    Quindi non pretendere di imporre a noi “dummies” le tue faziosissime conclusioni.

    Perchè magari noi siamo molto meno “dummies”, e parecchio più scafati di te, e sgamiamo in fretta vecchie ruggini, peraltro molto mal celate.

    Non entro nel merito (?) della discussione. Essendo ingegnere e ferrato in statistica, vi dò un consiglio: parlate di cose che conoscete, ad esempio: NON parlate di statistica.

  38. Quanno,
    mi guardo bene dall’intervenire nel merito di ricerche statistiche. Ripeto: non millanto competenze che non ho. Non ho fatto che citare articoli divulgativi, che parlano di ricerche mediche.

    Se come ingegnere e ferrato in statistica hai qualcosa da eccepire sul materiale che ho citato io (o su quello che ha citato Facci), fai.

    Non ci vuole molto a sgamare vecchie ruggini, specie quando Facci le mette in piazza. Ma quella famosa terza riga era una battuta. Io credo che sia possibile discutere di queste cose anche nonostante Facci e il suo protagonismo. E poi basta, finché torna lui non mi sembra giusto attaccarlo.

    Da ingegnere e ferrato in statistica, dimmi una cosa soltanto: il fumo previene l’alzheimer, o no?

    Tutto il resto (me, Facci, le ruggini, ecc.) ha un’importanza molto relativa.

  39. vedi Leo, io credo che le persone intelligenti si rivelino tali non dalle risposte che danno, ma dalle domande che fanno.

    credo anche che le persone intelligenti capiscano quando è ora di smettere di perdere tempo.
    quindi ti lascio l’ultima parola, e anche quella dopo.

    p.s.
    tu, di cosa ti occupi nella vita?

  40. La tua domanda non è molto interessante.

    Come hai detto tu, non sono né medico, né epidemiologo, né statistico, né biologo. Sono uno qualunque che ha fatto una domanda, questa sì (a mio parere) interessante.

    Il fumo previene l’alzheimer, o no?

    Non hai risposto.

  41. Secondo me è inutile sciorinare studi trovati sul net a sostegno delle proprie opinioni senza averne le competenze.
    Resta il fatto che FF, avendo scritto un libro – di quale valore non ha importanza – ha studiato più di te la questione e tu non puoi cercare di essere all’altezza facendo delle ricerchine veloci per dimostrare che sei più figo di lui.
    Mentre però tu stai seduto comodo sul velluto della giusta causa, lui, da fumatore, ha detto più volte che il fumo fa male.
    Per quanto riguarda lo specifico dell’Alzheimer, stai sprecando argomenti contorti quando il ragionamento di FF è semplicissimo e non ci vuole un ingegnere per comprenderlo.
    È provato statisticamente che la nicotina (senza incartarsi di nuovo sulla questione fumo-nicotina, per favore) protegga dall’Alzheimer. Ma i risultati statistici non inducono la medicina ad affermare con cognizione di causa, e quindi ufficialmente, che fumando sia probabile curare il male. Se questa affermazione può apparire contraddittoria per uno statistico, evidentemente per un medico è rilevante. Finchè non trova la causa di questi risultati statistici.

  42. è scientificamente provato che le marcie su Roma vengono meglio in autunno(se non la scrivevo non dormivo.Sono uno scimmunitto e bebo binho)

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