…e l’atomica, contro l’AIDS, funziona!

Apro un post nuovo (e potrei farne a meno), perché effettivamente quello sull’anoressia, che è molto interessante, sta precipitando in una deriva pro/anti fumo (e quindi, presto o tardi, pro/anti Facci).

Forse è stata colpa mia. A un certo punto della discussione qualcuno (non ricordo nemmeno il perché) ha affermato questa cosa:


“Lo sai per esempio che risulta che i fumatori si ammalano di Alzheimer in percentuale molto inferiore ai non fumatori?”

Ebbene, io non lo sapevo; ma a naso fiutavo la stronzata.


Però non l’ho detto, perché sono un tipino educato. Ho solo detto che attendevo fonti attendibili. Nel frattempo temevo che si trattasse di un’estrapolazione viziata di dati statistici: è chiaro che molti tabagisti non fanno in tempo ad ammalarsi di Alzheimer perché muoiono prima di cancro ai polmoni. O alla pelle. O di infarto. Da questo punto di vista, non c’è dubbio che il tabagismo ci risparmi un sacco di spese mediche; ma allora perché non provare rimedi ancora più sicuri come, che so, l’eroina o la Jihad islamica? Conoscete eroinomani o kamikaze islamici che soffrano di Alzheimer? Io no. In attesa di fonti attendibili, fidatevi.

Va be’, scherzi a parte, aspettavo fonti attendibili e le fonti attendibili sono arrivate subito: mi è stato citato il British Journal of Pharmacology (senza specificare numero o annata) e il New Scientist del 9 ottobre 1993. Ok, quindi non è una battuta. Probabilmente non è neanche un’estrapolazione viziata. E’ una teoria. Chiedo scusa, sono il solito malfidato.

Prima di fare pubblica ammenda, però, faccio una cosa. Vado su google. Se fossi un esperto di queste cose saprei rintracciarli io, i link negati, ma non ne so niente, per cui faccio la cosa più banale del mondo. Digito alzheimer smoking. Et voilà (sento già qualcuno: “google non è la bibbia, studia, cresci, chiedi in giro, leggi i miei libri”; ok, però non ho tutto tempo. Ho solo mezz’ora).

Il primo risultato è una pagina che ‘sembra’ seria, ma senza bibliografia, che cita due esperimenti nei Paesi Bassi: nel 1998

, a prospective study from Erasmus Medical School in the Netherlands, showed that smokers were twice as likely as those who never smoked to develop dementia associated with Alzheimer’s Disease.

E un altro esperimento dello stesso laboratorio, nel 2004…

showing that year to year, the rate of mental decline was significantly worse among those who smoked. In fact, they could even measure a difference between individuals who had smoked in the past, but since quit, and those who had not smoked their entire adult lives. The study was much larger than previous studies, involving almost 10,000 people over 65 years old.

Il secondo risultato è l’abstract di un articolo della Reuters, il cui originale però non è accessibile. Il tono è abbastanza perentorio: “Smoking does not prevent Alzheimer’s, study concludes” (devo tradurre? “Uno studio conclude che fumare non previene l’Alzheimer”). E’ il risultato del lavoro di due ricercatori californiani. Che naturalmente non sono la Bibbia neanche loro, ma… siete sicuri che su questa idea del fumo anti-Alzheimer ci sia un vero consenso scientifico?

Il terzo risultato è un articolo della BBC. Che non è la Bibbia: è semplicemente la BBC. E titola: Smoking may double the risk of Alzheimer’s (Devo tradurre? Se fumi hai il doppio di possibilità di soffrire di Alzheimer). L’articolo dà conto di una ricerca condotta a Rotterdam; probabilmente è la stessa citata nel primo sito.

Il quarto risultato, infine, assicura che il fumo previene l’alzheimer; ma a parte la mia diffidenza un po’ idiosincratica per i file in pdf e i siti dai nomi evocativi come tobaccofreekids, c’è da dire che la bibliografia risale al 2000. La ricerca olandese è del 2004. Gli articoli che mi avete citato voi dinosauri, risalgono al 1993. 13 anni fa. Di positivo c’è che siete ancora vivi, brutte ciminiere.

Ma non è detto che non vi stiate ammalando di Alzheimer. Anzi, tutto sommato le possibiltà che vi stiate ammalando di Alzheimer sono abbastanza elevate. E questo spiegherebbe perché prima di dire sciocchezze non abbiate provato a fare una ricerchina su google. Una cosina semplice, di quelle che fanno i bambini in prima media. Io ci ho messo tre secondi. A scorrere i quattro articoli, dieci minuti. C’è anche da dire che non fumo.

Questo post si sarebbe anche potuto evitare, ma cercate di capirmi. Io ho una mamma, che ha paura (come tante) di ammalarsi di Alzheimer. Se un giorno capitasse in questo sito, molto ben indicizzato, potrebbe (tra le varie oscenità e il mio nome) assumere che persone degne di fede sono convinte, perché lo hanno letto su pezzi di carta molto prestigiosi, che fumare aiuta. Per cui, se stai leggendo, per favore, mamma, smetti. Non fidarti di questa gente. Si attaccano a ogni sciocchezza, proprio come i tossici per giustificare la loro dipendenza. Lascia perdere. Io ti dico che secondo me il fumo raddoppia le possibilità di ammalarsi di Alzheimer. Voi qua sotto dimostratemi il contrario.

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50 Commenti

  1. Un mio amico fumatore (e fino a qualche anno fa sostenitore del sesso senza preservativo perchè altrimenti non “sentiva” niente) è convinto che il fumo non danneggi i polmoni. Inoltre fino all’anno scorso, l’ultima volta che abbiamo toccato l’argomento, sosteneva che le immagini che mostrano i polmoni dei fumatori siano falsate e che i suddetti si consumino naturalmente…
    Eppure è un ragazzo intelligente, credetemi.

  2. Marta, se il tuo amico, come dici tu, non è scemo allora mi pare scontato che “voglia credere” semplicemente ciò.
    Io certo non sono d’ accordo con lui, anche se posso convenire sul fatto che il preservativo , si potesse scegliere, non è un idillio ( come si suol dire : un pò fare la doccia con l’ impermeabile) e che in effetti nelle foto dei polmoni mettono quelle di settantenni che si sono fumati un pacchetto intero da 25 anni e passa, se uno ne ha 35 e si fuma 6-7 al dì da 5 magari la situazione visivamente e tutt’ altra….

  3. C’è un dettaglio che taglia la testa al toro: ammettiamo pure che l’incidenza della malattia di Alzheimer possa essere ridotta dal tabagismo (fermo restando che su Pubmed si trova tutto e il contrario di tutto). Ciò non desta alcuno stupore se pensi che in medicina esistono altri casi ben più emblematici di rischio relativo invertito. (Il paradosso classico riguarda l’associazione tra fumo/rettocolite ulcerosa vs Morbo di Crohn. Nel primo caso la sigaretta protegge, nel secondo danneggia: e con ciò? Esiste un uomo sano di mente che inizierebbe a fumare per proteggersi dalla rettocolite ulcerosa?)

    Il punto allora è che se anche il fumo proteggesse dalla demenza di Alzheimer, aumenterebbe comunque l’incidenza della forma vascolare.

    Per farla breve, il problema è sempre uno. Il relativismo. :D

  4. Fumare fa male. Lo dico io e lo dicono tutti.

    e poi, scusate la franchezza, ma puzzi, butti un sacco di soldi, sei (ormai) socialmente inaccettato, ti si ingialliscono le dita, prendi un sacco di raffreddori d’inverno per uscire a fumare dai locali, io non bacerei mai una donna che fuma (argomento insignificante, sono d’accordo con voi).

    Non fumate. Lo so che è un sacrificio enorme, non lo nego. Ma starete meglio.

    Poi magari uscite di casa a 25 anni, belli sani, vegani, biondi e muscolosi e un’auto vi spedisce all’altro mondo.

    Che ci volete fare, shit happens…

  5. Leonardo passa dalla parte del torto.
    Per confutare degli studi ne cita altri, anche se, sorry, te lo dico: avete scambiato google per lo scibile umano.
    Le ricerche secondo le quali la nicotina è misteriosamente l’unica cura contro l’alzheimer sono diverse a autorevoli, ma ciò a cui dedicai un intero libro è proprio la necessità di diffidare della famosa junk-science.
    Esistono prove tangibili di effetti benefici su alcune patologie. Il British Medical Bulletin del 1996 ne descrisse alcuni: i fumatori hanno una minor incidenza percentuale di tumori intestinali, di diabete, del morbo di Parkinson, di nevralgie al trigemino, di tumori del sistema nervoso centrale; le donne sviluppano meno fibromi dell’utero; fumare durante la gravidanza, poi, riduce i rischi dei disordini ipertensivi.
    Il più rilevante e clamoroso dei benefici riguarda però una delle peggiori e purtroppo diffuse disgrazie del genere umano: il Morbo di Alzheimer. Per quanto comprensibilmente sottaciuto, il fumo è l’unico metodo di prevenzione oggi conosciuto per questa malattia. Il New Scientist del 9 ottobre 1993, citato da Leonardo, sottolineò come i fumatori mediamente dimezzano le possibilità di contrarre questo morbo e che, paradossalmente, più si fuma e più questo rischio appare ridotto. Si giunge a incoraggiare i medici affinchè convintano gli ultrasessantenni a fumare, per quanto – scrive la rivista – l’argomento non sia seriamente proponibile per via della campagna anti-fumo. “Val la pena di ricordare – si legge – che la nicotina è l’unica sostanza che offre piacere e che ha un effetto positivo sul cervello. L’alcool non ha queste qualità. Anche la più leggera delle cannabis produce sintomi di paranoia nel 30 per cento dei consumatori”.
    Che dire, anche qui? Niente. I benefici del fumo sul morbo di Alzheimer paiono realmente assodati, ma per il resto lascia sbigottiti anche la ridondanza di studi e ricerche anche autorevoli – apparentemente – che anche sostengono qualsiasi cosa anche sui benefici del fumo: e circa la loro affidabilità non pare il caso di avere due pesi e due misure. Il Center for Disease Control degli Stati Uniti, per dire, in una ricerca, ha sostenuto che i fumatori hanno una vita media più corta dei non-fumatori; in un’altra ricerca ha poi sostenuto che i fumatori hanno la vita media di un anno e nove mesi più lunga di quella dei non-fumatori.

    Fate la chiave di ricerca “fumo negli occhi” and “Macchianera” e vedrete, credo, davvero, più o meno tutto quello che si può dire sull’argomento. I parvenu non rompano i coglioni.
    Per il resto, extra libro, guardate quanti ne avevo messi via.
    E sono tutti seri.
    E vi premetto una cosa: secondo me, tutto sommato, non fumare è meglio.

    – Il Center for Disease Control degli Stati Uniti (mica cazzi) in una ricerca ha sostenuto che i fumatori hanno una vita media più corta dei non-fumatori; in un’altra ricerca ha poi sostenuto che i fumatori hanno la vita media di un anno e nove mesi più lunga di quella dei non-fumatori. Se volete i particolari ve li fornisco.

    Poi:

    – I non fumatori, e specialmente gli ex-fumatori di sigarette, corrono un rischio più alto di contrarre colite ulcerativa. Dati da Lorusso, D.; Leo, S.; Miscianga, G.; Guerra, V. “Cigarette smoking and ulcerative colitis. A case control Study.” Hepato-Gastroenterology 36(4): 202-4, Aug. 1989.

    – I globuli rossi dei fumatori di sigarette contengono più glutatione e catalase e proteggono le cellule endoteliani dei polmoni contro i metabiliti ossidanti meglio che i globuli rossi dei fumatori. Dati da: University of Colorado. Refine, J.E.; Berger, E.M.; Beehler, C.J. et al. “Role of RBC Antioxidants in Cigarette Smoke Related Diseases.” Studio iniziato nel Gennaio 1980 ed ancora in corso.

    – I fumatori hanno una minore incidenza di trombosi postoperativa che i non fumatori. Dati da: Guy’s Hospital Medical School (England). Jones, R.M. IInfluenza del fumo nella morbilità postopeartiva” (“Influence of Smoking on Peri-Operative Morbidity.”)

    – I fumatori sono più magri dei non fumatori, anche quando ingeriscono più calorie. Dati da: Kentucky State University. Lee. C.J.: Panemangalore. M. “Obesità tra donne selezionate in Central Kentucky” (“Obesity Among Selected Elderly Females In Central Kentucky.”). Studio finanziato dal United Stated Diebetes Association, concessione 0942. University of Louisville. Belknap Campus School of Medicine. Satmford, B.A.; Matter, S.;
    Fell, R.D., et al. “Cigarette Smoking, Exercise and High Density Lipoprotein Cholesterol”, finanziato dalla American Heart Association.

    – Il fumo migliora le prestazioni motorie del corpo. Dati da: London University, Institute of Psychiatry. O’Connor, K.P “Differenze individuali nella psicofisiologia del fumo e del comportamento del fumatore” (“Individual Differences in Psychophysiology of Smoking and Smoking Behaviour “)

    – La nicotina può capovolgere gli effetti negativi della scopolamina per quanto concerne le prestazioni mentali. Dati da: University of Reading, Department of Psychology (England). Warburton., D.M.;
    Wesnes, K. “Gli effetti del fumo da sigaretta sul processo umano d’informazione, e il ruolo della nicotina in tali effetti” (“The Effects of Cigarette Smoking on Human Information Processing and the role of Nicotine in These Effects”)

    – Le sigarette con alto contenuto di nicotina sono quelle che, in comparazione con sigarette con meno nicotina, producono il più alto beneficio del processo informativo. Dati da: 0574. University of Reading, Department of Psychology (England). Warburton., D.M.;
    Wesnes, K. “Gli effetti del fumo da sigaretta sul processo umano d’informazione, e il ruolo della nicotina in tali effetti” (“The Effects of Cigarette Smoking on Human Information Processing and the role of Nicotine in These Effects”)

    – Il fumo migliora il processo informativo nel cervello umano. Dati da: University of Reading, Department of Psychology (England). Warburton., D.M.;
    Wesnes, K. “Gli effetti del fumo da sigaretta sul processo umano d’informazione, e il ruolo della nicotina in tali effetti” (“The Effects of Cigarette Smoking on Human Information Processing and the role of Nicotine in These Effects”)

    – L’ipertensione (alta pressione del sangue) è assai meno comune nei fumatori. Dati da: Shanghai Institute of Cardiovascular Diseases. Chen, H.Z.; Pan, X.W.; Guo, G. et al.”Relation Between Cigarette Smoking and Epidemiology of Hypertension.”)

    -I casi di ipertensione ed emorragia dopo il parto sono assai meno comuni nei fumatori. Dati da: University of Tasmania (Australia). Correy, J.; Newman, N. Curran, J. “An Assessment of Smoking in Pregnancy.” )

  6. mah, conosco pneumologi, oncologi e chirurghi che fumano deliberatamente pur conoscendone le nefaste conseguenze, quindi?

    quindi per aggiungere two cents al pensiero di papa ratzinger qui sopra bisogna solamente dire che il fumo PUZZA!

    andreste in giro per strada sapendo, per esempio, che puzzate di ascella?

  7. L’articolo della BBC (Thursday, 20 April, 2000,
    Smoking ‘does not prevent Alzheimer’s’) fa riferimento ad una ricerca su più di 34.000 medici maschi inglesi seguiti per decenni, pubblicata sul British Medical Journal, che è disponibile online aggratis:
    BMJ 2000;320:1097-1102 ( 22 April ): ‘Smoking and dementia in male British doctors: prospective study’.
    Pure interessante è un editoriale nello stesso numero: BMJ 2000;320:1087-1088 ( 22 April ): ‘Smoking and the brain’.
    Citazioncina: “Tobacco companies began to sponsor conferences on dementia, perhaps because it seemed to offer them a lifeline in an otherwise relentless sequence of findings about the deleterious effects of smoking.”

  8. Da ragazzino giocavo per le strade delle borgate dove la costruzione forsennata di strada provocava l’abbandono dei bidoni di catrame che d’estate si liquefaceva ad uso di certi giochi orribili che vi risparmio..
    Me lo ricordai lucidamente verso i venti anni quando mio fratello studente di medicina mi infilò di nascosto in una lezione di anatomia..
    Il poveretto, 45enne, era morto di embolia celebrale. Il “mastro” settore dopo aver accertato la causa della morte approfitto del povero corpo per far lezione…
    La prima cosa che tirò fuori dallo sterno divaricato furono due straccetti neri che colavano qualcosa che somigliava molto al catrame…
    Erano i polmoni.. di un ventennale fumatore..
    Appena uscito buttai il pacchetto di Turmac (a quel tempo andavano..)
    Credo che sia un esperienza che dovrebbero fare quelli che dicono che le foto sono false..

  9. Ma non c’è differenza tra una sigaretta “già fatta” e una fatta rollando una cartina piena di tabacco? E un sigaro e la pipa (che in genere non si aspirano ma si assaporano in bocca, mi pare) sono dannosi come le sigarette? Leggevo anni fa che le grandi multinazionali del tabacco addizionano i propri prodotti in modo da dare dipendenza e quindi spingere i fumatori a rimanere tali. Non so come sia, da non fumatore mi chiedo se ci sia differenza tra i diversi “modi” di fumare, e se ciò influisca sulle conseguenze per l’organismo.

  10. Kluz, anch’io sono del parere che il mio amico voglia credere a quello che vuole. Ho scritto che è intelligente (e per fortuna ancora non dimora in pianta stabile all cimitero) perchè lo è davvero. Anzi, più della media, però si è fissato. Sei sicuro che i polmoni che mostrano siano solo di vecchietti?

  11. Se Facci ne capisse qualcosa di epidemiologia si asterrebbe dal citare fonti bibliografiche vecchie di 20 o 30 anni e provenienti da report interni di oscuri centri di ricerca del terzo mondo(scientificamente parlando), o almeno si degnerebbe di citarli completi di coordinate corrette per il loro reperimento.
    Vorrei anche ricordare che le pubblicazioni scientifiche sono per gli addetti ai lavori, l’uomo della strada ci puo’ leggere tutto e il contrario di tutto; se volete interpretare questa mia ultima osservazione come l’oscurantismo di un tecnocrate fate pure.
    PS: gli studi di psicologia sul fumo non hanno una grande rilevanza sulla sua nocivita’.
    PS2: sono un fumatore e non pretendo di convincere me stesso o chi mi sta intorno che fa bene ed e’ bello, in un puerile tentativo di giustificare il mio vizio.

  12. Leo l’affermazione era mia ed era inserita in un contesto nel quale non pretendeva di avere alcun valore scientifico. La qual cosa potrebbe non avere alcuna rilevanza se poi il tuo post non fosse la prova tangibile di un’ottusità che non ti permette di vedere al di là del tuo naso.
    Ciò che ti interessava era poter fornire pubblicamente almeno un dato, un misero dato che potesse confermare le tue incrollabili certezze e a costo di apparire ridicolo con le tue ricerchine su google, finalmente ci sei riuscito. Ora puoi dormire tranquillo, la nicotina, come tu già ben sapevi, è dannosa e basta e tutto il resto non ha alcuna importanza.
    Prima che il sonno del giusto ti accolga tra le sue braccia, sappi comunque che pur non potendotelo impedire, ti invito d’ora in avanti a non citare più le mie parole affermando candidamente che non ricordi né il perché né chi le ha pronunciate e a maggior ragione quando hai intenzione di inserirle in un post infarcito di citazioni la cui pretesa è proprio quella di smentirmi.
    Io non ho la possibilità di dedicarti su questo sito “così ben indicizzato” un post nel quale affermare con tanta sicumera che le sciocchezze le dirai tu, ma posso assicurarti che se il fumo fa male ed è dannoso, il tuo integralismo è molto più pericoloso di qualsiasi sigarette.

    Avevi fiutato la stronzata e a costo di cagare un post come questo, sei finalmente riuscito a dimostrare che il tuo fiuto non aveva sbagliato.
    E adesso puoi finalmente annusare a pieni polmoni (ovviamente intonsi dal fumo delle sigarette) il frutto delle tuoi sforzi.

  13. Kalman, sei un povero buffone.
    Cerca di farti notare per qualcosa di tuo, anzichè per riflesso di quel che scrivo io. Io due anni fa gli studi mondiali su tutti li ho raccolti tutti, capisci? Tutti.
    Tu saresti il tecnocrate e noi l’uomo della strada? Ma lèvati, buffone, negativo dei miei coglioni.

  14. in ogni caso la stronzata è che la cannabis da paranoia nel 30% dei consumatori. Dato che l’ultima stima (2005) parla di 3.800.000 persone abbiamo un milione di paranoici in giro. Certo che se chi fa questi studi si rifornisce in Svizzera di Ww o di Haze da 19% Thc , o li fa su campioni di 50 topi apriti cielo. Insomma fumate cannabis e non altro. Ricordate che l’hashish viene tagliato perlopiù con lucido da scarpe.Forse questo su google non lo trovate :P

  15. Non ti rendi conto di quanto sia ridicola la tua affermazione? Il fatto di avere raccolto tutti gli studi immagino ti valga una bella laurea in medicina e (perche’ no?) anche una bella specializzazione in oncologia, una una in cardiologia e una in neurologia.

    TU non hai i titoli per giudicare la bonta’ di una pubblicazione scientifica e lo dimostra la tua completa incomprensione di quanto la correlazione statistica sia un concetto pericolosamente sfumato negli studi epidemiologici.

    Detto questo, appurato che sei un polemista da due soldi, mi impegno ad ignorarti e a non commentare piu’ in nessuna discussione che ti veda protagonista.
    Mi sono levato, buffone fascista dei miei coglioni.

  16. Dunque, in breve:
    1) il fumo fà male. Di sigaretta comunque (la carta bruciando produce quantità importante dei veleni che portano a rischi importanti per il tumore del polmone);
    2) pipa e sigari, che non si aspirano, producono meno rischi per i polmoni ma importanti rischi per il tumore della bocca e dell’esofago (altrettanto gravi);
    3) l’Alzheimer è meno frequente tanto è più alto il titolo di studio (chi è in tempo e non l’ha fatto: si laurei!);
    4) io fumo: sconsiglio tutti dal farlo; statisticamente morirò di incidente stradale, perhé per lavoro faccio 4500 km al mese su strade provinciali…

  17. questa casa dell’alzheimer e del fumo è nota e risaputa. si sa anche -grossomodo- il perchè, qualcosa che ha fare con l’aceltilcolina.

    detto questo, non vedo il problema. il fumo fa male per tante altre ragioni, quindi anche se proteggesse dall’alzheimer, il rapporto costi – benefici non sarebbe certo a favore del fumo.

    cos’è che non vi è chiaro?

  18. Vertigoz, in effetti non c’è nulla di oscuro: quando a qualcuno tocchi la sua dipendenza (qualsiasi tipo di dipendenza), comincerà a dare in escandescenze, ad aggredirti dicendosi aggredito, ad inventarsi scuse e legittimazioni patetiche, a negare l’evidenza, etc.

  19. Il fumo fa bene

    Facci è intelligente

    La mafia non esiste

    L’uomo non è mai stato sulla Luna

    George Bush è in realtà un vulcaniano

    Mio cugino conosce un colpo segreto che se te lo da dopo 3 giorni muori

  20. mi ritorna in mente una striscia di Bloom County, vintage fine anni 80.

    Opus rivolto a Steve Dallas:
    “Fai bene a fumare. Ti dà la stessa espressione e lo stesso odore di James Dean”. “Ma James Dean è morto da 20 anni”. “Appunto”.

    (una roba così, fumo un paio di sigarette l’anno, sono a rischio Alzheimer, ack)

  21. Alla lista delle “verità” è stata stilata (“Il fumo fa bene”, “Facci è intelligente”….) manca un ulteriore punto.
    “I salutisti non sono dei cretini”.

  22. Chiarisco che fumare come faccio io fa male di sicuro (me ne accorgo) oltrechè essere una schiavitù e una dipendenza.

  23. Si può convenire che il fumo è negativo nell’immediato.
    Si può convenire che l’eccesso è negativo e non solo per il fumo.
    Si può convenire che se il fumatore (o il coprofago o l’alcolista) trae piacere da e lo fa senza disturbare (e quelli ‘poi si cura e paga la collettività’ gli venga un cancher) saranno cazzi suoi.
    Si può convenire che il fumatore (o il coprofago o l’obeso) possono essere ottime persone e ottimi amici e non necessariamente degli stronzi che la stronzaggine è trasversale.
    Si può convenire che Facci potrebbe regalare una copia del suo libro ai partecipanti alla discussione: non per avarizia, non perchè sia immorale fumare ma perchè sarebbe immorale comprare un libro sul fumo (o per una qualsiasi altra ragione buona per scroccare un libro)
    Si può convenire che l’ironia a-la-leonardo è notevole ma se il senso di quell’ironia è, papalepapale, “hai detto una cazzata”, quello che ha detto può prenderla male
    Si può convenire che rollare è meglio di comprare già rollato per tranquillizzare igi (guarda una sigaretta, le vedi quelle sottilissime righe parallele ?)
    Si può convenire che, statisticamente, moriremo tutti.
    Si può convenire che il nick luigidildo, alla fine di quel commento, è un gran nick ma forse ho sbagliato io a leggerlo.

    Si può convenire che tutti gli studi e le fonti e le bibliografie e chi li finanzia in questo 3d è solo la solita inutile gara a chi ce l’ha più lungo e si fa prima se si abbassano i pantaloni e le signore, non partecipanti, non guardano ?
    Quelle che dicono che non conta la lunghezza possono guardare…

  24. Avete mai notato che quando le donne pronunciano la fatidica frase “Per me le dimensioni non contano”, alla parola dimensioni brillano loro gli occhi? [cit.]

  25. Boh….Leonardo, direi che tocca aprire un’altro post.
    Qualcuno, magari Facci, ha per caso fatto una statistica sulla media dei commenti che portano un post, indipendentemente dall’argomento trattato, a finire in cazzi o passere? (piu’ probabile la seconda)

  26. Se la Ragione è in zona fumatori, io senza dubbio mi siedo dalla parte del torto. Ma mi sembra di abere ragione.

    Parto da un presupposto: nessuno qui consiglierebbe a qualcuno di fumare per prevenire l’Alzheimer. Nessuno.
    Però ne parlate. E’ un’ipotesi accademica (comunque i danni collaterali della cura sarebbero troppi), fumosa, che per un certo periodo è stata presa in esame seriamente dai ricercatori (che però, se ho capito bene, ultimamente l’hanno rigettata).
    Però ne parlate. E’ un argomento di conversazione su un blog. Non si uccide nessuno.
    Non si uccide nessuno?

    Vi ricordate la faccenda dell’olio di colza? Un tale postò da Beppe Grillo una sconcertante rivelazione: l’olio di colza poteva sostituire il gasolio nei motori diesel. Ne parla più nessuno? No, perché è una sostanziale stronzata. Il motore parte, ma i danni collaterali per il motore sono troppi. Però la notizia c’era sul sito di Beppe Grillo (per molti “era” di Beppe Grillo), e tanta gente si avvelenò il motore convintissima di risparmiare denaro e idrocarburi.

    Facci può imprecare contro i parvenu; il problema è che Internet è fatta dai parvenu, che possono arrivare qui senza avere capito i precedenti del discorso e FIDARSI DI QUELLO CHE SCRIVETE. Da questo punto di vista forse più di Facci fa male uno che dice “questa casa dell’alzheimer e del fumo è nota e risaputa”. Era risaputa, certo: come molte leggende urbane che possono nascere precisamente qui.

    Io non ho naturalmente la competenza per studiarmi la bibliografia suggerita da Facci. Da un punto di vista di ignorante scientifico, faccio presente che le ricerche più importanti sono sempre le ultime: per secoli i più illustri scienziati hanno creduto nell’esistenza dell’etere. Poi Michelson ha inventato l’interferometro.

    Vis, il problema non è che io ho l’accesso e tu no. Il problema è che la sciocchezza, almeno stavolta, l’hai detta tu. Il che non era assolutamente rilevante; infatti avevo preferito non citare il tuo nick. E giuro che non ricordavo il perché avevi tirato fuori questo argomento, che con l’anoressia c’entrava nulla. Avevo dieci minuti di tempo ed ero molto più interessato a scoprire se il fumo davvero previene l’Alzheimer.

    Il che non è. Questo è importante. Ieri lo credevi; oggi (spero) no.

    Del resto, di che stiamo parlando? Se una delle massime autorità pro-fumo dichiara esplicitamente che “non fumare è meglio”, direi che il discorso è chiuso. Tanto peggio per i tabagisti a cui ha spillato soldi con un libro che giustifica la loro dipendenza. E’ giusto che gli stupidi paghino i furbi, ogni tanto.

  27. Cito senz’altro Leo:
    “E’ giusto che gli stupidi paghino i furbi, ogni tanto.”
    Aggiungo che i fumatori lo fanno ogni giorno, ingrassando le multinazionali del tabacco che per decenni gli hanno raccontato panzane (tipo quelle sulle sigarette ‘light’). E come si vede continuano.
    E perché dovrebbero smettere, in effetti?

  28. Non ho seguito la conversazione sull’anoressia e le derive logiche sulle problematiche del fumo…ma questo dibattito è da matti :-D
    Aldilà delle speculazioni scientifiche, la cosa più ridicola sono le frasi della “polizia antifumo”.
    Ma a voi, che ve ne frega se uno fuma o meno, se è anti sociale (ma vi siete bevuti il cervello? Voi scegliete i vizi in base al potenziale sociale?), Mi devo sentire sfigata se fumo, pur essendo consapevole dei danni che provoca? In quanto fumatrice posso mai autoconvincermi che non faccia male?
    Per poi continuare con affermazioni stile il fumo PUZZA (naaa?), e io aggiungo anche l’Arbre Magique e lo zampirone.
    Ma vivete e lasciate vivere.

  29. Leo, nessuno ha consigliato di fumare per proteggersi dall’Alzheimer e/o dal Parkinson (a proposito, anche nalla tua “fonte” preferita – Wikipedia – c’è scritto alla voce Parkinson).
    Esistono studi _autorevoli_ per verificare la questione. Facci te ne ha elencati diversi, altrettanti potrei elencartene io.
    Ne esistono di sicuro anche che sostengono il contrario, compresi quelli che hai citato.
    Bene, però né Vis, né Facci, né io abbiamo detto che fumare fa bene, né che sia consigliato fumare per proteggersi dall’Alzheimer. Non lo fa nessuna delle ricerche, che mirano solo a capire *perché* la nicotina protegga dall’Alzheimer. Il motivo di tali ricerche è piuttosto semplice: se si capisce *perché* la nicotina ha quell’effetto, forse si riesce a trovare un’applicazione senza dover fumare un pacchetto di sigarette al giorno.
    Ricerche serie e motivate.
    Tu però non dici “sembra che la nicotina protegga dall’Alzheimer ma è meglio comunque non fumare”, no, tu diventi il guru, l’esperto, quello che prende due ricerche che possiamo tranquillamente dare per altrettanto affidabili e decide che una “è una stronzata” esattamente come “a naso” fiutavi senza bisogno di verifiche.
    Tu, che evidentemente non sei né medico, né biologo, né scienzato in senso lato (altrimenti sapresti distinguere un fonte da un’altra e non useresti Google ma semmai http://tinyurl.com/cafxb ), parti con una tesi e cerchi solo quello che lo dimostra, ignorando tutto il resto.
    Fai pure, vivi pure nelle tue certezze, ma faresti un favore ai lettori che vorresti proteggere se fossi lievemente più obiettivo.

  30. “Se una delle massime autorità pro-fumo dichiara esplicitamente che “non fumare è meglio”, direi che il discorso è chiuso. Tanto peggio per i tabagisti a cui ha spillato soldi con un libro che giustifica la loro dipendenza. E’ giusto che gli stupidi paghino i furbi, ogni tanto”.
    E’ in arrivo una (minaccia di) querela sul binario tre…

  31. Sì, Griso, “solo” le multinazionali, certo.
    Una volta c’erano i monopolii, oggi non so…

    Leo, i sillogismi che usi sarebbero pure scientifici.
    Però stonano, non so, c’è qualcosa di non armonico, qualcosa che mi sfugge.
    Cioè, non mi convince che il ragionamento per cui quello che legge grillo, per poi fondere il commonrail con l’olio di colza, e quello che legge facci, e diventa tabagista perchè ha paura di cuzzarsi l’alzheimer, siano lo stesso tipo di imbecille.
    Forse perchè ci son di mezzo i blog e allora pensi sempre che quel tipo di imbecille generalmente non è in grado di usare un pc, di usare internet, di leggere i blog e di usare google…

    Non capisco il senso, davvero, di questo fare a gara (tanto più che continui a proclamarti fuorigara, ignorante in tema: eppure è semplice raccogliere quel tot di informazioni sul web per sentirsi o mostrarsi esperto) sostenere che facci o grillo potrebbero avere sulla coscienza i rispettivi imbecilli ?
    Salvare gli imbecilli da se stessi ?
    Te lo chiedo non perchè siano affari miei, ma perchè vedo (e magari sbaglio io a vederlo ma non credo di esser l’unico) un solo scopo in tutto questo:

    “Se la Ragione è in zona fumatori, io senza dubbio mi siedo dalla parte del torto.”

    ed è estremamente sgradevole, è l’ennesimo dare addosso: roba che magari non incita al fumo ma certo non ti incentiva a smettere.
    Leo, puoi sederti dove ti pare e di certo lo fai:
    puoi scegliere di non sederti con degli intellettualmente interessanti tabagisti preferendo la zona non fumatori dove ci sono quelli dell’olio di colza e dell’alzheimer.
    Solo, se posso, non dire: non mi siedo con voi perchè puzzate, perchè fumate, perchè mangiate merda e non mi piace.
    Perchè è vero, è giusto, è umano pensarlo.
    Ma dirlo non è simpatico…

  32. Sapu, ho parlato di multinazionali per 2 motivi:
    1) nell’editoriale del British Medical Journal che citato, si ricorda che hanno finanziato ricerche sull’argomento, come per decenni ne hanno finanziato altre tese a ‘dimostrare’ che il fumo poi non era mica vero che facesse tanto male;
    2) personalmente non ho nulla contro il concetto di ‘multinazionale’ (ho qualcosa in più contro quello di ‘monopolio’, semmai), ma questo è un blog di sinistra, quindi la maggior parte dei lettori, in teoria, dovrebbe essere sensibile all’argomento, tanto più che le multizionali del tabacco sono, appunto, tra le più ciniche in circolazione.
    Poi dici:
    “è estremamente sgradevole, è l’ennesimo dare addosso: roba che magari non incita al fumo ma certo non ti incentiva a smettere.”
    A parte l’ennesima lagna piagnona dei poveri piccoli perseguitati, a me qualcuno che rischia di farsi venire un tumore per far dispetto a me non sembra tanto intelligente, né lo voglio salvare per forza da se stesso: sono sgradevolmente darwinista, per queste cose.

  33. Essere simpatico non è la mia priorità.

    Joe, stai prendendo in giro unicamente te stesso.

    A differenza vostra, non ho mai detto di essere un esperto e anzi, ho pubblicamente ammesso di non esserlo per nulla. Io ho scritto “Se fossi un esperto di queste cose saprei rintracciarli io, i link negati, ma non ne so niente”; e poi: “Io ti dico che secondo me il fumo raddoppia le possibilità di ammalarsi di Alzheimer”; i guri non si esprimono così, direi.

    Il fatto poi che un non-esperto, con una minima ricerchina su google riesca a sbugiardarvi in tre minuti secondi, secondo me dà una dimostrazione abbastanza empirica di chi tra noi nei prossimi anni ha maggiori probabilità di ammalarsi di alzheimer.

    Il continuare a sbandierare bibliografie mediche su cui io – ripeto – non ho competenza (ma voi l’avete sul serio?), non ci sposta un centimetro dalla questione: sul fatto che la nicotina prevenga l’alzheimer non esiste consenso scentifico. Non-esiste. L’ultimo esperimento che ho trovato io provava anzi il contrario. Tu puoi avere tutta la bibliografia che vuoi: anche gli inquisitori di Galilei avevano un sacco di bibliografia, dalle prime opere di Keplero su su fino ad Aristotele. Tutti studiosi serissimi, che però non avevano ancora fatto l’esperimento di Galilei. La scienza funziona così. Non è un gioco a chi ha la bibliografia più lunga.

  34. Leo, continui a non capire, a me se il fumo previene o meno l’alzhiemer, non me ne frega una benemerita mazza. Davvero, non so più come dirlo, non so più come spiegarti e spiegare a tutti questi crociati della campagna contro il fumo, che non sono in cerca di motivi né per smettere, né per continuare a fumare. Sostanzialmente sono cazzi esclusivamente miei e non capisco da cosa derivi questa ansia di convincermi (convincerci) quanto sia dannoso fumare.
    Fumare fa male, devo ripeterlo? Devo scriverlo maiuscolo? Bene, lo so e non ci crederai, ma lo sapevo anche prima della lezioncina impartita con questo post.
    Ciò detto non ritengo che questa sia una platea all’altezza di affrontare una discussione ragionando con la propria testa per cui vi lascio alle vostre certezze da manuale delle giovani marmotte e me ne vado a cena fuori in un ristorante con il locale fumatori.

  35. *Tu* hai chiesto una fonte attendibile per un’affermazione che non ho fatto io. Io ti ho fornito una fonte attendibile.
    Tu non mi hai sbugiardato, visto che non c’era nulla da sbugiardare dal momento che non ho mai professato che quella fosse la vera e unica Verità, ho solo riportato quello che dicono alcuni ricercatori (BTW, caro selezionatore di fonti, il numero e l’annata di quello che ho citato c’è scritto in cima all’articolo, bastava leggerlo).
    Tu hai fornito altre fonti che dicono esattamente il contrario di quella/e che ti ho citato.
    Dici che non è serio decidere quale studio sia più affidabile sulla base dalla bibliografia, ma in compenso tu hai arbitrariamente deciso che invece si deve usare la data di pubblicazione.
    Né tu né io abbiamo le competenze per stabilire cosa sia vero.
    Non esiste consenso, come dici tu, tra chi questi studi li fa, figurati se ho la presunzione e l’arroganza di stabilire cosa sia una stronzata e cosa no. Non mi permetto e infatti non mi sono permesso.
    Tu invece evidentemente sei dotato di entrambe, presunzione e arroganza, visto che ti senti in potere di stabilire cosa sia una stronzata; tra l’altro trattando – nemmeno tanto velatamente – quelli che ti hanno fornito alcune fonti attendibili come furbi che la fanno pagare ai fessi.
    Io non ci guadagno nulla, ho solo risposto a una tua richiesta.
    Tu stai facendo la figura di quello che ormai aveva deciso che era una stronzata e tutto ciò che dimostra il contrario viene abilmente (si fa per dire) ignorato.

    Spiacente, Leo, hai pisciato fuori dal vaso un’altra volta.

    P.S. Per verificare che le mie competenze non sono in ambito medico ti basta una ricerchina veloce con Google – dovresti saperla fare. Il mio nome e il mio CV sono pubblici. A differenza dei tuoi.

  36. Bravissimo Joe Tempesta.
    Leo si è comportato da piccolo truffatore. Voi non vi permettete di valutare, io sì: e vi dico che è considerato assodato che la nicotina protegge da Alzheimer e da Parkinson. Non è la verità rivelata, ma è una base di sperimentazione che si serve di levazioni sul rapporto tra la nicotina e questi morbi ma non per far felice la Philip Morris o la Philip Facci, ma per capire se da questa scoperta si possa ricavare una cura o una prevenzione.

    Sono un po’ stufo di Macchianera: lo uso come palestra, ma gli sparring partner sono sempre più scarsi. E poi che sfiga: i pochi validi spesso sono dalla mia.

  37. Leo, dovevi immaginare cosa ti aspettava. Ti sei messo contro l’esercito più potente del mondo: quello dei fumatori, esercito amato, coccolato e drogato dalle multinazionali del tabacco, pronto a sacrificarsi fino alla morte (nello specifico, tumore ai polmoni) per difendere il diritto di farsi uccidere dalle suddette.

  38. “The data show that the protection of nicotine is partly via nicotinic receptors. Our results suggest that nicotine may be beneficial in retarding the neurodegenerative diseases such as AD.”

    Da dove viene? Cosa significa?

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