Incertezza dopo lo spoglio

Alla fine hai chiesto a tutto quello che c’era attorno, alla luce, ai lampi, quale fosse il senso delle nostre mani, e del suono, pure, di certe parole improprie, buttate lì per caso mentre in silenzio fugge quello per cui siamo cresciuti. Nulla è rimasto chiaro, mentre spattavi i miei calzoni e questo affare sghembo ti stropicciava contro, assurdo, nella sua voglia di caldo e amore, quanto le scuse che ci infilavi in mezzo.
«Non sul letto dove sta tua moglie», hai finto di pregare.
E io a implorare un badile in mano, mi capisci Alessi, per ribaltarle il volto e la sua ipocrisia.
«Tanto», le ho detto infine, «mai sapremo chi ha vinto».
Se il tuo diabolico now o lei che mi ha per sempre.

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12 Commenti

  1. Questo post mi ha messo tristezza. Sempre gli stessi presupposti, sempre gli stessi meccanismi, sempre le stesse conclusioni. Mi sto convincendo che nella voi vita voi uomini vi annoiate molto e ciò mi solleva un pò: io ho sempre ardentemente desiderato di non essere femmina, ma un semplice maschio.

  2. Ripongo “il tuo diabolico now” con gli altri imperdibili reperti macchianerici. Lì, tra il post più alto del mondo, e la prima volta ultratrentenne con le pentole ed i ferri da stiro.
    Come faremmo senza di voi, ragazzi?

  3. questo post mette in luce tutta la debolezza umana e l’impossibilità del controllo delle pulsioni: in questo caso, ti va bene avere la tipa di turno che ti gratifica e aumenta il tuo ego, ma provi compassione e noncuranza(lei mi avrà per sempre…sicuro?!?!)nei confronti di tua moglie. Non voglio assolutamente condannare, in fondo credo che siamo principalmente degli animali non molto evoluti, solo non mi pare il caso di scaricare il barile in maniera così poco equa.

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