Al di là dell’atomica cinese

guccini.jpgFrancesco Guccini da Fabio Fazio, sabato a Che tempo che fa (RaiTre – quella che «fa schifo» a Pansa – ore 20:10).
Poi da queste parti ci sarebbe anche qualcuno che aspetta il nuovo disco: ma dopo il preside interpretato nel film di Pieraccioni e il nuovo ruolo in un nuovo film (“Ignazio” di Paolo Pietrangeli), e considerando le voglie condivise che spingono verso l’anno sabbatico, l’impressione è che toccherà aspettare parecchio. Dopotutto il nano a qualcosa è servito.

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9 Commenti

  1. Caro Macchia, ti rammento che Guccini è un (bio)diesel (alimentato a vitigni?) con scarsa ripresa ma dalla lunga durata, per cui per il disco dovremo concedergli almeno un altro biennio.
    Stanno per uscire un paio di suoi libri però:
    un giallo e una nuova raccolta di racconti.

  2. Sono quanrantanni che rigira un paio in più non faranno mica la differenza. I grandi artisti si sa raccontano sempre la stessa storia, dipanandola attraverso le opere di una vita. Guccini supera il concetto: è sempre lo stesso album (che era Folk Beat?) a cui aggiunge man mano nuove tracce…

  3. Si meritano anche i vari Ramazzotti…
    Forza Franceso, ti aspetteremo anche dieci anni fosse necessario, vecchio saggio di Pavana…

  4. Parafrasando: la musica appennina che noia mortaleee, sono quarantanni che si ripete sempre uguale.

    Comunque questione di gusti, niente di male. C’è a chi piace avere l’impressione che le cose non cambino mai, a dispetto di ogni evidenza :)

    Io preferisco ascoltare direttamente il primo Guccini quando mi gira.

    ciao

  5. proprio l’altra mattina ho parcheggiato in via Paolo Fabbri, quarantattttrè :)

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