Perché, Netflix, dimmi: perché?

Capisco che per la prima volta possiate non aver avuto l’impulso di cliccare su una nuova serie di Netflix, ma vi prego di farlo, subito, sulla nuova “docuserie originale” “First Team Juventus ”.
Davvero, vi prego, sono serio, ditemi: perché la voce fuori campo legge tutto a tre quarti della normale velocità? È una cosa inascoltabile. Sembra un documentario per persone con problemi di apprendimento.
Ti aspetti di sentire da un momento all’altro un avvertimento (letto-sempre-molto-lentamente) tipo: “Questo documentario è in bianco e nero. Ma è perché la squadra è in bianco e nero. Non lo dovete colorare”.
La sigla sembra quella di Controcampo o di una qualsiasi altra trasmissione sportiva Mediaset e, quanto al pathos nella trama, vi dico subito che nella prima puntata si parte addirittura con la partitella amichevole con la squadra primavera a Villar Perosa.
Giuro: a un certo punto ha parlato Allegri e, in confronto alla voce fuori campo, pareva Max Headroom.
Niente, a forza di dire che sono bravi e hanno cambiato la tv quelli di Netflix hanno prodotto una schifezza che perfino le nostri reti generaliste avrebbero vergogna a mostrare.

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