TheClassifica 134 – Gnam, gnam, su, prendete un pezzo di Sarah

In settimana sono stato a cena da Bruno Vespa e Alessio Vinci. Abbiamo mangiato Sarah Scazzi. Una delizia, sapete – e non finiva mai!!! Ce n’era per tutti!! Gnam, gnam, si sfamavano quei professionisti esemplari. “Che brutta storia, sì”, annuivano gravemente lì accanto – masticando Sarah Scazzi – i criminologi bisognosi d’amore e di una casa al mare. “Povera, povera Sarah”, scuotevano la testa giornalisti, opinionisti, giallisti, avvocatipsicologimedicilegali bisognosi di attenzione e di una rubrica su un settimanale. Addentavano e trangugiavano e ripetevano “E’ il PUBBLICO che ha questa curiosità morbosa”. Scuotendo la testa mentre digerivano Sarah Scazzi, spolpando le ultime ossa, versando una lacrimuccia nel togliersi un capello biondo dai denti.

Beh, chi sono io per negare al PUBBLICO un’intro su Avetrana? Siete stati VOI a farmelo fare. In fondo siamo qui per parlare di Salento: sono arrivati, come previsto, i Negramaro al n.1. Un oggetto strano, i Negramaro, non trovate? Una rockband tesa, enfatica, anche furiosa a volte – che ha un frontman che si strazia come Eleonora Duse. Un cocktail che io non avrei tentato, eppure eccoli nella storia come primo gruppo italiano live a San Siro (lo stadio italiano più prestigioso – non certo il più arduo da riempire – per un concerto rock). Sapete, ogni tanto penso quello che segue. (clic)

Ogni tanto penso che Giuliano Sangiorgi potrebbe cantare indifferentemente le sue dolenti storie di sentimenti sovradimensionati su basi r’n’b alla Tiziano Ferro invece che sulla musica dei suoi colleghi.

(en passant: colpo di reni di Tiziano, che dal n.94 sale al 76 e timbra la settimana numero 107 in classifica)

Ma tornando ai Negramaro e alla loro musica, dell’ultimo disco mi impressiona come i cinque alle sue spalle si siano votati a sottolineare con stile operistico le sue impennate emozionali. Gli strumentisti sono più che in secondo piano, sono al terzo o al quarto. E forse questo è il prezzo da pagare per arrivare a San Siro: così come è significativo che Laura Pausini sia stata la prima cantante italiana a riempirlo, ecco che ai Negramaro fa gioco una melodrammatica pausinità rock buona per intercettare tre quarti delle delusioni d’amore presenti nel Pubblico Registro delle Delusioni d’Amore, dove tutti noi abbiamo messo una firma prima o poi.

(…non l’ho copiata da una canzone, questa cosa qui) (mi è venuta mentre scrivevo) (è abbastanza terribile, e quel che è peggio, mi ricorda lo stile “heart boiled” di un nostro mitico rocker da supermercato) (potrei tornare indietro e cancellarla, ma non sarebbe sportivo)

Con Zucchero che scende al n.2, al n.3 c’è – copioincollo dal lancio dell’agenzia Agi – un “nuovo successo anche per Renato Zero che con Segreto Amore regala a tutti i suoi fan un vero gioiello musicale. Il ‘best of’, con due inediti, racchiude 15 brani assenti dal mercato da almeno 25 anni, attraverso i quali Renato ripercorre uno dei periodi più fecondi della sua creativa carriera”.

Carino a fare questi regali ai suoi fan – certo, per i regali io non chiedo 19,32 euro (prezzo di www.rockol.it) ma bisogna capire Renato: non solo non gli costruiscono Fonopoli, ma è già la seconda volta in un decennio che l’Agenzia delle Entrate lo angustia. Non ti preoccupare, Renatone, patteggia anche stavolta e potrai cantarci il tuo nuovo, ispirato regalo: “Tutti intorno ad un sorriso ruota questa vita mia stare sempre lì sospeso, che pazzia. La stanchezza non la sento, ma ogni tanto muoio”.

(…hahaha, che brodo di palta! Quest’uomo mi spezza dalle risate)

Anche al n.4 una nuova entrata! Bruce Springsteen, detto il Boff (in effetti, solo da me. Che indomito babbeo che sono). N.4 è un po’ pochino per il Boff in Italia, dove è quasi popolare quanto il suo maestro, MiticoLiga. In Germania e in Spagna è andato al n.1. E persino in Svezia. Nel Regno Unito no, è settimo mi pare, ma lì non ha mai attecchito del tutto (al n.1 ci sono i Take That) (eh beh). Forse i discepoli di Bruu

(uuuu)

uuce stanno aspettando che The promise venga mantenuta per Natale, e in grande stile: sulla letterina consegnata alla fidanzata (…o ai figli) hanno scritto che non vogliono il doppio cd, ma il beautiful reward da novanta euro.

Anche al n.5 una nuova entrata! Work in progress di Lucio Dalla & Francesco De Gregori, con un album che non mi stancherei mai di ignorare. Anche al n.6 una nuova entrata! Carmen Consoli – l’ho vista a X Factor presentarne il singolo nuovo con l’aria schifata, dicendo praticamente che le toccava per contratto, quindi che ci poteva fare. Ah, i tempi in cui avrebbe dato qualsiasi cosa per fare un disco. Ironicamente, questa raccolta si chiama Per niente stanca. Ironicamente, il brano Per niente stanca non è tra i 40 che compaiono sul doppio malloppone.

(a che punto siamo? Uf, che palle, un’altra nuova entrata)

Anche al n.7 una nuova entrata! Ed è – sì, un’altra raccolta! Di Nek. Dite quel che volete, ma tra Nek e Biagiantonacci preferisco Nek (…ora mi apposto lì seduto in attesa del primo che commenta “E tra vaiolo e tubercolosi?” e via arguteggiando)

E con questo, basta nuove entrate in top ten: resiste al n.8 Alessandra Amoroso, rientra Paolo Conte (era al n.12) (e ora che l’ho sentito devo ammettere che non è palloso come temevo, forse è il suo disco migliore da vent’anni a questa parte). Chiude, monna Shakira al n.10. Non è invece riuscita a entrare in una top ten così rinnovata (e così italiana) Rihanna (n.11). Che pacco, no? Rihanna di qua, Rihanna di là, il suo ombelico va su tutti i magazine, ma il suo cd rimane nei magazzini. Escono dalla top ten, spazzati via dal vento del cambiamento, tutti i dischi dal n.12 al n.17: Emma Marrone, Marco Mengoni, James Blunt, Jamiroquai, Depeche Mode. Con buona pace di tutte le fesserie sulla classifica giovane che ho scritto la settimana scorsa, haha! Scivola al n. 22 la raccolta di Bon Jovi. Ma a precipitare davvero è Valerio Scanu, dal n.2 al n.24. Uhm.

Uhm.

Vabbè, chiudiamo qui che è ora.

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16 Commenti

  1. Madeddu, ma il Negramaro Sangiorgi Giuliano è lo stesso energumeno che ha rovinato il lavoro del chirurgo di Emilio Fede?

    Questo pezzo tuo sopra è scoppiettante come non mai, sei miticissimo come la Amoroso!

  2. vero, bel pezzo! (il tag fantastico)
    una curiosità: perché negli elenchi alcuni nomi sono in grassetto altri no?

  3. Madeddu, l’attacco a carrarmato e il seguito a flautini è copiato dai King Crimson di 21st Century Schizoid Man + I Talk To The Wind, vero? E’ quasi smaccato.

  4. Per scoprire chi abbia ucciso la ragazza gli inquirenti indagano, su chi copuli furiosamente con il suo cadavere in diretta tv invece non sussiste il minimo dubbio

  5. Applauso all’incipit, applauso al prosieguo, STANDING OVAAAAAATION PER TEEEEEE alla fine.

    ma una domanda mi preme: dei Negramaro e di Sangiorgi pensavi lo stesso fin dal primo singolo o è solo che adesso la merda è davvero troppa per essere ignorata?

  6. Valerio Scanu e il suo crollo di vendite sono vittime della attuale congiuntura, via…. sai, i soldi sono pochi e si fa presto, come ai tempi dello shock petrolifero, a rifugiarsi nel vintage: le madri delle scanine stanno mettendo via i soldi per acquistare l’album della reunion dei Take That.

  7. Madeddu, ma c’è qualche parte un’indice di TheClassifica? O sono io che non trovo il link?

  8. Uf, sempre a commentare, voi. Sempre a rispondere, io. Dopo il decimo, s’intende. Ebbene:

    @Pietro: come canta Ramazzotti, “In fondo un po’ di amaro sempre c’è”. E se lo dice lui.

    @Eve: per non esagerare. No, davvero. Di solito quando ho sei nomi di fila, ne boldizzo uno sì uno no. Speravo nessuno me lo chiedesse mai.

    @Stone, ti ringrazio – ma il disco di Paolo Conte e quello di Shakira valgono almeno 9 euro e 99.

    @Azzurra: tu sei un matto sontuoso. Complimenti. Il nick è dovuto alla chat di questo sito, sì?

    @GianniNardo: mmmh. Sai, non è che io abbassi il mio riverito pollice di critico davanti ai Negramaro. Cosa che faccio – in modo del resto più trasparente – per Renatone. I Negramaro sono musicalmente a pieno regime, e i testi e il cantato di “drama queen” Sangiorgi sono a loro modo impeccabili, non posso contestare che lo slancio sia vero: forse l’enfasi e il melodramma a cuore aperto (la copertina, che sventola ventricoli e aorte è tutt’altro che criptica in questo senso) non fanno per me, così come l’abuso di cipollla in cucina. Però a un sacco di gente piace, questo chiede alla musica, l’emozione vivida e smisurata. Tipo: “Fermale tu queste cazzo di lacrime!”. Non è tempo per sottigliezze, direi.

    @Shengo: haha, tu sei un uomo cinico e baro. Però, calendario alla mano, attribuisci alle ex Takethattine una precocità sessuale abnorme.

    @Rob: oh, guarda che se ti legge Joe Cocker, gli viene un attacco epilettico. E non se ne accorgerebbe nessuno.

    @mr: no, non credo. E non credo nemmeno sia previsto da Grandmaster Neri – “Dissapore” ha un indice? Che figata “Dissapore”, io ci divento matto – per questo uso le metafore delle cipolle eccetera, ampiamente a sproposito, temo. Sono uno che mangia malissimo. Per me Spizzico spakka.

    @diamonds: Saviano che si contorce mormorando “Sparami addosso – bersaglio mancato – provaci ancora – è un campo minato” porterebbe l’audience di “Vieni via con me” alle stelle.

  9. sono pienamente d’accordo, ho come l’impressione che l’essere Diva da parte di Sangiorgi abbia deviato l’attenzione della band dalla musica, ricoperta di questa emo-tività so italian.

    di cose buone nel primo (e in parte nel secondo) disco ne ricordo parecchie, per quanto mi siano sempre sembrati dei Subsonica neomelodici (e con le stesse tematiche di Santa Maria Nazionale).

    ed è un peccato, c’era stoffa, almeno a mio avviso.

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