Il Grande Elenco Telefonico della Terra e pianeti limitrofi (Giove escluso) /22

Il Grande Elenco Telefonico della Terra e pianeti limitrofi (Giove escluso)(…continua /21)

–  Mi sta dicendo che morirò?

–  No, in realtà io non avevo alcuna intenzione di dirglielo. E’ stato lei che lo ha capito.

–  E succederà… oggi?

–  Senza ombra di dubbio.

–  Che cos’è che la rende così sicuro?

–  “Il Grande Elenco Telefonico della Terra e pianeti limitrofi (Giove escluso)” non ha mai sbagliato.

–  Su niente?

–  Su niente.

–  Un piccolo errore, magari…

–  No. Posso limitarmi a riportare che un anno è uscito con una copertina di una tonalità di viola davvero raccapricciante, ma non direi che lo si possa considerare un errore.

–  Lei, comunque, dica quello che vuole: io non morirò oggi.

–  Mi sembra un’affermazione azzardata.

–  Io so che non morirò oggi: mi sento benissimo.

–  Questo non vuol dire: anche escludendo la salute, esistono decine di migliaia di altri modi di morire.

–  Bene, allora mettiamola così: io, oggi, mi rifiuto di morire, in qualsiasi modo.

–  Non sente puzza di gas?

–  A dire la verità sì, come fa a saperlo?

–  Tipico. Le consiglio di andare a chiudere i rubinetti del gas.

–  Ma io non li ho lasciati aperti.

–  Controlli.

–  Sono aperti.

–  Come le dicevo poco fa, “Il Grande Elenco Telefonico della Terra e pianeti limitrofi (Giove escluso)” non sbaglia mai.

–  Io non so cucinare, non mangio mai a casa e ho uno scaldabagno elettrico: sono sicuro di non avere usato il gas.

–  Mi creda: c’è un motivo se “Il Grande Elenco Telefonico della Terra e pianeti limitrofi (Giove escluso)” non sbaglia mai.

–  Tutti possono sbagliare.

–  Non se i redattori che lo compilano sono talmente permalosi da controllare minuziosamente che ciò che hanno scritto risponda a verità.

–  E che differenza ci sarebbe con un qualsiasi altro giornalista dell’universo?

–  La differenza sta nel fatto che loro fanno in modo che si avveri.

–  Mi sta per caso dicendo che hanno intenzione di uccidermi?

–  Non sia esagerato: stanno solo facendo in modo che si verifichino le condizioni per cui lei possa, accidentalmente, morire.

–  Ma io non ho sentito entrare in casa nessuno.

–  Mi sembra logico: sono piuttosto bravi nel loro mestiere.

–  Di chi stiamo parlando?

–  Dei puliziotti, ovviamente.

–  E sarebbero?

–  Poliziotti che puliscono: arrivano, si occupano del lavoro sporco e se ne vanno senza lasciare alcuna traccia.

–  In pratica, se ho capito bene, il lavoro sporco sarei io, e questi tizi sono dei killer.

–  Non credo amino essere chiamati così ma, del resto, non credo che nessuno abbia mai avuto il tempo di chiamarli così. Un proverbio delle mie parti dice: “La prima cosa che vedi è un succhiotto, l’ultima un puliziotto”.

–  E fa rima anche nella sua lingua?

–  No: mi sono permesso di adattarla alla sua, mantenendo la consonanza.

–  C’è un motivo, secondo lei, per cui nel bel mezzo del corridoio che porta al bagno c’è una saponetta per terra?

–  Direi che il motivo è quello che le ho appena spiegato.

–  E spiega anche perché la saponetta è dello stesso colore del pavimento e perfettamente mimetizzata, immagino.

–  Esatto.

–  Quindi anche quei fili elettrici scoperti che toccano il tappeto del soggiorno, dice che prima non c’erano?

–  Suppongo di no.

–  Bene: credo che uscirò da questa casa.

–  Glielo sconsiglio caldamente. A meno, certo, che non desideri essere investito da un autobus mentre attraversa regolarmente sulle strisce pedonali; o colpito da un vaso accidentalmente caduto da un balcone; centrato da un proiettile vagante proveniente da una rapina in corso due isolati più avanti; punto sulla giugulare da un calabrone; spiaccicato da un meteorite; dilaniato da…

–  Ho capito.

–  Detto in tutta franchezza: lei sta solo posticipando un evento certo. Se sopravvivesse a questa giornata lei sarebbe il primo essere vivente di questa galassia ad avere avuto la meglio contro “Il Grande Elenco Telefonico della Terra e pianeti limitrofi (Giove escluso)”.

–  E’ assolutamente necessario che ripeta il nome per intero, ogni volta?

–  Certo. La casa editrice è molto rigida su questo aspetto e lei, a questo punto, capirà anche il motivo per cui nessuno ha questa grande voglia di contestarla.

–  Può rimanere in attesa un attimo?

–  Sicuro.

–  …

– 

–  Ecco… rieccomi. Grazie.

–  Qualche problema?

–  Se per “qualche problema” intende un lampadario sufficientemente pesante che rovina a terra senza alcun motivo poco dopo che si sono passato sotto, beh, in quel caso, sì, direi che ho “qualche problema”.

–  Stanno rispolverando tutti i classici.

–  Lei sa quali saranno le prossime mosse?

–  Le hanno già sostituito l’acqua con l’acido fluoridrico?

–  Come faccio a saperlo senza assaggiarla?

–  L’acido fluoridrico è una delle poche sostanze in grado di intaccare il vetro. Controlli le bottiglie nel frigorifero: si sono fatte opache?

–  Direi di sì: stanno diventando bianche.

–  Significa che stanno per sciogliersi. Le consiglio di portarle in un luogo all’aperto, possibilmente senza respirare, nel frattempo.

–  Sul balcone va bene?

–  Può andare.

–  Fatto. Immagino che dovrò iniziare a bere solo acqua di rubinetto.

–  Potrebbe, certo… sempre che non abbiano contaminato con il Polonio l’impianto idrico.

–  Dice che l’hanno fatto?

–  Lo darei quasi per scontato. Non faccia scorrere l’acqua: il Polonio è un composto radioattivo tossicissimo. Ne bastano tre nanogrammi per uccidere un terrestre. E di solito ci vanno con la mano pesante… Cos’era quel rumore?

–  Sono le bottiglie sul balcone che si sono liquefatte in una nuvola di fumo.

–  Tra qualche minuto potrà dire addio anche al balcone.

–  Quante possibilità ci sono non dico che io resti vivo, ma che non facciano esplodere tutto il quartiere nel tentativo di farmi fuori?

–  Diciamo che i puliziotti sono persone molto risolute che non si accontentano del pareggio.

–  Mi perdoni se glielo faccio notare, però lei mi sembra piuttosto tranquillo per essere uno che fino a qualche minuto fa sosteneva io rappresentassi l’unica speranza di sopravvivenza per la sua specie.

–  E’ che nel frattempo ho avuto modo di pensare.

–  A cosa?

–  Ricorda quando le ho detto che “Il Grande Elenco Telefonico della Terra e pianeti limitrofi (Giove escluso)” non sbaglia mai?

–  Credo l’abbia ripetuto una decina di volte, ormai.

–  Ebbene, avrei dovuto tenerlo a mente quando ho dedotto che, siccome mi aveva risposto lei, al numero giusto, ma nell’anno sbagliato, doveva esserci stato un errore o un contatto.

–  Invece?

–  Invece no. La TimeCallTM con opzione Genesi ha questa particolarità: rintraccia il proprietario della linea nel giorno della sua attivazione.

–  Quindi?

–  L’anno era quello giusto. Anche il giorno era quello giusto: molto semplicemente lei oggi morirà, e la compagnia telefonica riassegnerà la linea a quelli che avrebbero dovuto essere i destinatari di questa telefonata, ovvero il servizio informazioni della società che ci ha regolarmente venduto la Terra.

–  Detesto doverlo chiedere, perché ho come l’impressione che per me la situazione si stia mettendo male, ma tutto questo che cosa significa?

–  Che per vari motivi, tra cui il fatto che non è bene indispettire gli editori del “Grande Elenco Telefonico della Terra e pianeti limitrofi (Giove escluso)” e, non ultimo, la sopravvivenza della mia specie, è imprescindibile – oserei dire essenziale – che lei muoia, oggi.

(continua… /23)

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