Gita comunitaria a Genova

viadelcampDopo il MartCamp arriva ViadelCamp,  evento internettar-bloggheresc-cultural-gastronomico che si svolgerà a Genova il 7 febbraio: il programma e le informazioni per iscriversi le trovate, al solito, sul sito.

Se tutto va bene forse (forse) abbiamo pure alcuni pass gratis per la mostra su De Andrè (speriamo).  Chi s’è stufato di De Andrè e intende passare diversamente il pomeriggio potrà comunque aggregarsi al giro di passeggio & cazzeggio nelle vie del centro storico.

E il viaggio? Una comitiva di milanesi partirà non in pulmino ma in treno dalla Stazione Centrale. I non milanesi possono comunque organizzarsi a loro volta in comitive.

Orari di ritrovo e altre informazioni saranno pubblicate via via sempre sul sito dell’evento.  Attenzione, però:  chi intende partecipare si iscriva, altrimenti l’organizzazione, già difficile in quanto autogestita e collettiva, va a bagasce.

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9 Commenti

  1. bello, ce vengo. anche per vedere gli ateibus, che tanto sarebbero piaciuti a faber. (v. linco, se vuoi)

  2. una domanda: anche il treno FS da Milano a Genova sarà web2.0, partecipativo, wiki, bottom-up e UGC?

    Ovvero:

    – ogni blogger potrà guidare il treno per 5 minuti a testa?

    – i capostazione lungo il percorso saranno tutti blogger che hanno fatto almeno 1 volta l’inter-rail nella loro vita?

    – gli addetti agli scambi dei binari saranno tutti blogger che hanno giocato almeno una volta al trenino?

    – nel malaugurato caso di un incidente, verremo soccorsi da blogger che giocavano a fare il dottore?

    ;-)

  3. Quei simpatici stakanovisti di repubblica mi (ci) hanno copiato la battuta dell’ateobus.

    A questi divertenti burloni ricordo che noi le battute le famo gratisse: se loro le usano per un lavoro pagato ci passino l’equivalente di un panino e un pompelmo secondo il prezzario della Salaria o il salario della prezzaria.

    Aggiungo un incoraggiamento a quei redattori senza autostima (né ateostima): se le battute le ve le trovate da soli sarete più orgogliosi di voi stessi e i vostri partner se ne accorgeranno.

    E poi di battute ne famo di molto meglio.

  4. Son dei gran copioni, è vero. Anche “Riscopri la tua musica”, molto usato da Radio Capital, copia la headline del programma opensource Amarok.

  5. è per questo che quando si discute di diritti d’autore i più accorti fanno presente che anche senza “lavorare” c’è un sacco di gente che produce ricchezza della quale altri si appropriano e poi sfruttano

    gli stessi che monetizzano le idee degli altri sono poi quelli che vorrebbero una protezione speciale per le proprie, stupirebbe il contrario, ma è ovvio che che la battaglia sull’open source e in generale sul copyright contiene questioni che vanno ben oltre la stretta rilevanza monetaria

  6. Va be’, è una cosa un po’ lunga per essere trattata incidentalmente e come ot, però io sono d’accordo con chi vuole una tutela – monetaria e non – delle proprie opere. Opensource non significa esattamente rinuncia de plano ai diritti d’autore.

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