Come il Suv all’improvviso

Suv

Questa cosa del “non generalizziamo” a volte non la capisco proprio.

Esistono rari casi in cui generalizzare si può e si deve.

Per dire: un qualsiasi essere più o meno senziente che possiede un SUV abitando a Milano (quindi in una città in cui il massimo della pendenza è rappresentato al limite da un sampietrino fuori posto) è oggettivamente, inconfutabilmente, incontrovertibilmente un monumentale pirla.

E intendo una cosa del tipo che tu hai Skype, nella finestra “quale numero vuoi chiamare” scrivi “pirla” – così, generico -, e dopo tre squilli lui risponde.


(* previous title of this post was: “Fare di tutta un’erba dei fasci”)
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50 Commenti

  1. penso di aver colto il senso del post, ma mi sembra che tu abbia saltato un pezzo, dopo il secondo trattino:così sembra quasi che chiunque abiti a milano è un pirla (oddio, da quando ho lasciato una città di mare del Sud solo per venirci a prendere uno stipendio, un po’ pirla mi sento…) mentre la diversa affermazione “chiunque possegga un suv è un pirla, ma fosse anche solo per quanto consumano…..” è pienamente condivisibile.

    Non pensi pero’ che il contesto Tragico in cui da ieri si sta inserendo questa guerra ai suddetti sia del tutto prescindente dal fenomeno suv? dalla dinamica dell’incidente mi pare che se ci fosse stata una panda a metano le cose sarebbero andate allo stesso modo…
    Mi si potrebbe obiettare “il fatto che fosse “un” cayenne dà la matematica sicurezza che il tutto sia legato allo stare in strada da perfetto coglione”. Giusto.
    Ma in fondo quello che penso è che se è vero che tutti gli amanti dell’inutilità dei Suv devono starsene fuori dalle palle questo non lo si scopre certo per via di quello che è capitato ieri a Milano: quella è stata una tragedia, probabilmente causata da un pirla, solo accidentalmente anche possessore di Suv.

    Oh, so che riferimenti all’incidente di ieri nel tuo post non ce n’erano, ma mi premeva cmq dire, anche in maniera un pò confusa, come la pensavo su questa storia: ho scroccato uno spazio :-)

  2. Facciamo che il tema sia il titolo. Che il testo del post, a parte la prima frase, è un po’ cioè al limite Scamarcio 2.0.
    Diciamo che uno, in certe situazioni, è pirla indipendentemente dal SUV.
    E che magari sono più cretini quelli che ti fanno un’intera paginata sui SUV, distinguendo pure fra quelli buoni e quelli cattivi. Ho pure appreso che c’è un SUV buono della Fiat, che forse avranno acquistato in due. Con quello magari si scorrazza nei boschi. Mentre ce ne sono di brutti, quelli che sputano emissioni tossiche tali che non si capisce perché esista l’ecopass. Destinati ad ammazzare, insomma.
    La domanda è: se il pirla in questione fosse stato al volante di una Punto catalogata Euro 10 a fini ecopass, la paginata informativa sull’auto sarebbe stata destinata a Veltroni, agli incidenti sul lavoro o alla Moratti? E lui, il pirla, sarebbe stato meno pirla?

  3. Cicciocotroneo: hai ragione, era saltato un pezzo. Per quanto riguarda i riferimenti all’incidente di lunedì, beh, ce n’erano. Già solo il titolo.

  4. vorrei aggiungere le seguenti equazioni:

    SUV = PIRLA
    NERO = AGGRESSIVO REPRESSO
    PORSHE = COJONE… mangiateli i soldi

    grazie per la attenzione

  5. info fuori posto:

    Neri, il sistema di inserimento commenti e’ efficiente come un Suv nero Porshe a Milano

    qualcosa di piu’ semplice?

  6. Per non parlare poi di quelli che possiedono un blog multiautore…

    In effetti la casistica tenderebbe a confermare che un 60% dei possessori di tale veicolo son soggetti che potrebbero incutere anche un po’ pena. Quello dei SUV (e molti affini) è però uno dei casi in cui, da anni, mi vien da chiedermi se i primi da “biasimare” non siano le istituzioni.
    Per quanto i possessori di tale veicolo pagheranno ben più di una panda, il bollo etc. , evidentemente non lo pagano abbastanza. La spesa dev’ essere proporzionale dal dissuadere dall’utilizzo o almeno compensare i disagi arrecati al resto della collettività.
    Personalmente ,già prima che ci fosse il fenomeno dei SUV diffusi , mi trovavo nella stessa situazione con le Moto da corsa.
    Trovo intollerabile che uno debba venir preso di soprassalto da uno spavento o almeno un fastidio causato da una marmitta rombante fino a un numero di decibel disumano. Per non parlare del fatto che tali mezzi, tranne dilettare gli immaturi, non si sa a cosa servino. Il progresso degli scooteroni fa si che ve ne siano di molto belli molto comodi ma anche agilissimi e performanti.
    Ovviamente ciò certi individui non basta . Basta farsi una girata fuori porta al weekend per imbattersi in decine di centauri che si comportano (velocità folli , “pieghe” spavalde , invasioni di corsie a paletta etc) come se il chianti* ( *mettere il vostro fuori porta), fosse LagunaSeca.
    Certo le moto costano tanto e il bollo è altino , rispetto ad altri mezzi a 2 ruote , ma fosse per me ,dati i disagi che causano, li moltiplicherei almeno per 5.
    Estenderei tale approccio anche ai SUV e similari oggetti rompiballe .

    olà
    p.s. in tutta onestà fossì una madre benestante con figli plurimi , avendo un capiente garage etc. , non dico lo comprerei, verosimilmente per vari motivi eviterei, ma non potrei escludere che il pensiero mi potrebbe sfiorare. Le moto da corsa (fighissime per carità) son certamente molto più “ingiustificabili” dei chiaccheratissimi fuoristrada.

  7. Il problema è che il pirla che sale sul suo SUV, sa benissimo che gli altri pensano che sia effettivamente un pirla.
    Quindi diventa uno stronzo.

  8. Art. 190 del Codice della Strada:
    “[…]
    2. I pedoni, per attraversare la carreggiata, devono servirsi degli attraversamenti pedonali, dei sottopassaggi e dei sovrapassaggi. Quando questi non esistono, o distano più di cento metri dal punto di attraversamento, i pedoni possono attraversare la carreggiata solo in senso perpendicolare, con l’attenzione necessaria ad evitare situazioni di pericolo per sé o per altri.
    3. È vietato ai pedoni attraversare diagonalmente le intersezioni; è inoltre vietato attraversare le piazze e i larghi al di fuori degli attraversamenti pedonali, qualora esistano, anche se sono a distanza superiore a quella indicata nel comma 2.
    […]
    5. I pedoni che si accingono ad attraversare la carreggiata in zona sprovvista di attraversamenti pedonali devono dare la precedenza ai conducenti. […]”

    Art. 191 del Codice della Strada:
    “1. Quando il traffico non è regolato da agenti o da semafori, i conducenti devono dare la precedenza, rallentando e all’occorrenza fermandosi, ai pedoni che transitano sugli attraversamenti pedonali. I conducenti che svoltano per inoltrarsi in un’altra strada al cui ingresso si trova un attraversamento pedonale devono dare la precedenza, rallentando e all’occorrenza fermandosi, ai pedoni che transitano sull’attraversamento medesimo, quando ad essi non sia vietato il passaggio.
    2. Sulle strade sprovviste di attraversamenti pedonali i conducenti devono consentire al pedone, che abbia già iniziato l’attraversamento impegnando la carreggiata, di raggiungere il lato opposto in condizioni di sicurezza.
    3. I conducenti devono fermarsi quando una persona invalida con ridotte capacità motorie o su carrozzella, o munita di bastone bianco, o accompagnata da cane guida, o munita di bastone bianco-rosso in caso di persona sordo-cieca, o comunque altrimenti riconoscibile, attraversa la carreggiata o si accinge ad attraversarla e devono comunque prevenire situazioni di pericolo che possano derivare da comportamenti scorretti o maldestri di bambini o di anziani, quando sia ragionevole prevederli in relazione alla situazione di fatto. […]”

    Chi compra un SUV e lo usa per andare in centro a Milano, poi, è una lucida testa di cazzo.

  9. Io prima di tutto farei un’indagine per verificare che macchina abbiano i testimoni che dichiarano di aver visto dei pedoni tagliare la strada a un SUV.
    Così, per togliermi lo sfizio di scoprire che faccio bene a pensare che su 10 9 abbiano un SUV e il decimo una Smart.
    No, dico, alzi la mano chi da pedone taglierebbe la strada a un SUV.

    Poi da milanese comunico a chi milanese non lo è (Gino?) che dire che a Milano i pedoni facciano quel cazzo che gli pare significa guardare il mondo dall’altezza di un SUV.
    Milano è l’unica città al mondo nella quale i pedoni ti ringraziano quando li fai passare sulle strisce come se gli avessi fatto chissà quale favore.
    SULLE, strisce, non fuori.
    Questo perché l’eventualità di vedersi concedere la precedenza, che da qualche parte chiamano “diritto”, in questa città è rara almeno quanto l’incrociare una suora in un sexy shop (in divisa, dico)

    Poi per scendere proprio a fondo nel livello della generalizzazione, sempre da milanese mi permetto di apportare una piccola correzione:
    L’argomento SUV è l’unico che, quando lo si affronta, permette di usare il genere femminile.
    Non “i proprietari” ma “le proprietarie”.
    A milano sono 8 su 10, ci vanno a far la spesa ché altrimenti le sei bottiglie d’acqua fitness non ci stanno nel baule e bloccano due corsie lasciandola “ma non sono nemmeno 2 minuti!” in seconda fila (semrpe) fuori dalla panetteria per sei ore.

    Si può usare tranquillamente il genere femminile ché quasi sempre ci si azzecca.

    Se si parla di smart si può dire “le more con la frangetta”
    Se di Punto “Gli anziani col cappello”
    E via così.

    E poi non ci sono nemmeno più le mezze stagioni.

  10. Questo post e soprattutto questi commenti sono degni della peggior demagogia che si fa su albanesi e rom. Solo che non ve ne accorgete.

  11. Zak: io l’ho detto “che stronzata”, ma forse sono stato troppo ermetico. Il proprietario del Suv in questione abita in Svizzera, quindi quella scemenza della pianura eccetera è, appunto, una scemenza.
    Comunque intendevo proprio “che stronzata”.

  12. i maragli ancora convinti di impressionare il mondo con una sgommata: la Golf

    i politicamente corretti = la Multipla

    le neopatentate con l’aria da “stasera facciamo casino in discoteca” = la Yaris

    i puttanieri da viale = le Audi A3

    gli ecologisti = la panda 4X4 vecchio modello

  13. Premesso che io vivo in Svizzera, posso assicurare che è sufficiente una Panda 4×4 anche in Inverno per arrivare dovunque, comunque un fuoristrada in certe zone si può anche capire. A Milano no. Troppo grosso, consuma e quindi inquina di più, il peso superiore contribuisce più velocemente a danneggiare il manto stradale, si fa più fatica a parcheggiarlo, la vista posteriore è limitata e solo a vedere chi li guida la parola “cafone” ti viene in mente subito dopo pirla.

    Comunque, pedoni o no, è il guidatore responsabile del proprio veicolo, a meno che non venga investito da altri prima. In città la velocità deve essere appropriata alla visibilità della strada e da possibili punti ciechi dai quali potrebbero spuntare pedoni, come dietro a tram e autobus. A meno che qualcuno non salti davanti alla macchina con intenti suicidi bisogna potersi fermare in spazi ragionevoli alle condizioni sopra esposte. Sarà una rottura di palle, ma io faccio il taxista e ogni giorno percorro sui 150 km in città, se non dovessi prestare attenzione massima avrei già stirato pedoni e ciclisti a go go.

  14. “Io prima di tutto farei un’indagine per verificare che macchina abbiano i testimoni che dichiarano di aver visto dei pedoni tagliare la strada a un SUV.”
    non so che macchina abbiano, però di solito le telecamere non guidano.

  15. Scusa eh, è che prima non si apriva il link e non ero riuscito a leggere la notizia:

    Estraggo:
    “[…]Nelle immagini estrapolate dalla telecamera comunale che ieri ha ripreso l’incidente tra un autobus e un tram in corso di Porta Vittoria si intravedono le “sagome” dei pedoni che secondo Marco Trabucchi gli avrebbero tagliato la strada mentre era al volante della sua Porsche Cayenne. Lo affermano gli inquirenti, spiegando però che le immagini “sono molto sfuocate” e che “bisogna ripulirle per renderle più chiare”.[…]”

    Stra-estraggo:
    “Si intravedono”
    “sagome”
    “che secondo MT gli avrebbero”
    “però”
    “sono molto sfuocate”

    Ora non so come tu sia abituato a leggere le notizie, ma da me una notizia del genere non significa nulla SOPRATTUTTO perché trattando di immagini riprese, se dimostrassero la tesi del “passante” il testo sarebbe un filo diverso e gli inquirenti sarebbero giunti alla soluzione/conclusione.

    E così mi pare non sia.

    L’articolo dice solo che in uno degli incroci più pieni di pedoni di Milano visto il via vai da e per il tribunale, le telecamere hanno ripreso delle sagome di passanti (ma dai) e che alla vista di un paio di nuvolette scure nelle riprese l’autista ha esclamato “Eccoli! Sono loro! Visto? Che vi dicevo?!!!”

    Poi nulla vieta di pensare che una volta ripulite le immagini si vedrà uno sui pattini tagliare la strada al SUV, ma se allo stato attuale quell’articolo è per te sufficiente per dare per chiarita la dinamica, spero tu non faccia il magistrato di mestiere.
    (né il giornalista)

  16. Ma io mi chiedo, se l’incidente fosse stato causato da una proletarissima Panda, vedremmo gli stessi stupidi commenti?

  17. Ma se c’era mia nonna col carrarmato avremmo visto gli stessi commenti?

    Si perchè io sono stupido uguale quindi il mio commento non migliora.

    Cmq se vendessero carriarmati (ovviamente con inserti in pelle) Milano sarebbe un campo di battaglia.

    E una macchina cosi alta è un carrarmato lanciato a velocità. Chiunque abbia visto un incidente Suv contro altro veicolo sa cosa succede.

    Metteterli a patente C è la soluzione migliore , altro che tasse e suvtax che non risolvono una cippa.

  18. Murmur da un sacco di cose per scontate. Tipo il SUV è oggetto di critica perché status-symbol che a noi comunisti (?) darebbe fastidio. Davvero troppo.

    A me dell’incidente di Milano me ne frega il giusto, cioè niente. Ma se volete dichiariamo il post “locale”.

    I SUV, in città della vecchia Europa tipo Palermo, dove nessun politico pensò mai che fare una metropolitana sarebbe stata un’iniziativa carina, sono uno scandalo, un’appendice dell’infantilismo che ci circonda.

  19. Io non ho un suv e credo che non lo prenderò mai, ma ‘sta crociata contro i macchinoni mi sta sul cazzo. Li si accusa di pericolosità per le altre auto, ma sono sottoposti ai crash test più severi, e in ogni caso per strada c’è sempre qualcuno più grosso di te, tipo i migliaia di furgoni e camioncini che infestano Milano. Tra l’altro non è vero che siano particolarmente inquinanti: rispettano tutte le normative del caso e consumano come una berlina grazie a motori spesso evoluti, tipo i diesel di ultima generazione e i benzina a iniezione diretta. Non è neppure vero che siano poi così ingombranti: sono alti, ma spesso occupano lo spazio di una normale berlina ed è uno spazio che nei parcheggi in fondo basterebbe far pagare. Per quanto mi riguarda, i Suv basterebbe vietarli alle donne: sono loro le regine delle quattro frecce fuori dalle scuole o per andare a far la spesa. Due piloti di Formula Uno, Trulli e Fisichella, hanno un Suv e dicono che è semplicemente l’ideale per la famiglia. Il problema delle dimensioni allora dovrebbe valere anche per le monovolume, pure quelle in crescita in tutte le città. ho l’impressione che ‘sta faccebda celi del classismo: spesso i Suv sono visti come una macchina arrogante e invadente, costosa, forse di destra. Ma i suv ce li hanno anche a sinistra, e non a caso la Fiat ha messo fuori un Suv 4 per 4 a basso prezzo.
    Per il resto mi pare una fobia. Il sindaco di Londra Ken Livingstone ha detto: “Quando si vede qualcuno andare con un 4 per 4 nelle vie di Londra si è obbligati a pensare che sia un vero idiota”. E fa pagare, mi pare, 35 euro per ogni suv che entri in città. In diverse città della Francia opera un gruppo eco-terrorista che danneggia i Suv parcheggiati e ci scrive sopra, con lo spray, “Io inquino e disturbo”.
    In California c’è addirittura succede la stessa cosa e c’è un gruppo evangelico che ha coniato il seguente slogan: “Ma Gesù guiderebbe un Suv?”.
    Insomma, sulle auto è meglio star calmi. Per me, ad esempio, è un pirla totale chiunque abbia una Bmw. Indovinate che macchina ha Neri.
    Per quanto riguarda la mortalità pedonale, Repubblica di recente, è incappata in due disavventure nel pubblicare alcuni dati appunto sulla mortalità pedonale. La prima è stata spedire un cronista a fare un reportage per le vie di Roma, città che che notoriamente è comandata dai pedoni: altrove, per esempio a Milano, comandano gli automobilisti che sono più disciplinati e però anche veloci, e se sgarri ti stirano. La seconda dissaventura è stata notare che in una certa zona romana vengono investiti soprattutto stranieri, come se la cosa avesse un significato particolare e non che è semplicemente la zona che divide il Colosseo dalla Fao, dove non trovi un italiano manco a pagarlo. Ma a parte queste sciocchezze, c’è da notare che le proposte per limitare le morti pedonali, formulate soprattutto dalle solite associazioni di consumatori, appaiono punitive solo per chi guida: fissare i limiti a 30 allora, elevare le sanzioni, disegnare sagome mortuarie per le strade, cose del genere. Io avrei anche un’altra proposta: multare i pedoni, come avviene in tutta Europa. Ridare significato, ossia, alle strisce pedonali, partire dal principio il pedone non ha sempre ragione: anche perché nel 50 per cento dei casi, come spiegano i dati, è proprio del pedone la colpa. In città, ormai, serve una patente anche per andare a piedi.
    Ciao.

  20. Unendo due commenti mi viene da dire che Gesù non guida un SUV solo perché guida una carro armato.
    Nella fattispecie un panzer.

    Detto questo aggiungo due cose.
    La prima è ovviamente la mia firma alla moratoria contro i SUV alle donne.
    Fanne una lista e ti do il mio contributo per andare al senato.

    La seconda è sulle dimensioni.
    Mai avuto tu una 500 (vecchio modello)?
    Immagino di no.
    Ecco, io sì e ti garantisco che i danni che le può fare un SUV in parcheggio non sono nemmeno lontanamente paragonabili a quelli che le può fare una berlina lunga uguale.
    Ed è poi un problema, come si diceva sopra, di approccio alla guida.
    Se hai in mano una berlina guidi in un modo, diciamo così “simile alle altre macchine intorno alla tua”.
    Se sei al volante di un coso per ammaccare il quale ci vuole o un altro SUV o un, appunto, carro armato, pare venga spontaneo assumere la guida definibile “chi se ne frega ho una possibilità su 1.000.000 di farmi male” e viaggi di conseguenza.

    A parità di dimensione, la cosa in città ha conseguenze parecchio diverse.
    Ma, ripeto, le puoi conoscere solo se hai guardato un SUV da dentro una 500 vecchio modello.
    Nemmeno lo vedi l’autista, così come lui non vede te.
    Solo che a parità di ciecità quello che ci perde se tu e lo sapete entrambi.
    Ecco, traducilo in modo di guida.

    Poi ultima cosa, quel fatto là dei furgoni.
    Ah! Quanto c’hai ragione.
    Nelle classificazioni in effetti avevo omesso:
    Furgone: peruviani.

    Da quando i trasporti all’interno dell’area urbana milanese sono in mano ai sudamericani, si rimpiange il caro vecchio barese padroncino strafottente, che almeno ci metteva solo la strafottenza.
    Questi ci hanno sommato pure il modo di guidare di caracas (per dire) ma a Milano.
    Un mix che ha cancellato anni di lotta per la difesa della loro integrazione.

  21. Dimenticavo, per Murmur:
    Io me ne accorgo eccome.
    Infatti butterei nel naviglio sia gli albanesi che i rom.

    La differenza è che ai primi ancora concedo un test ogni tanto a campione, sempre fallito comunque (ma sarà la zona, vai a sapere).
    Ai secondi invece no, vado proprio per categoria e li butterei a camionate.

    Rispondimi solo se come me hai le finestre con vista sulla baraccopoli in Bovisa, grazie.
    Altrimenti scrivi la tua risposta alla sinistra arcobaleno, ne saranno felici.

  22. @Pepitol

    Io non dò nulla per scontato, mi limito a ragionare.

    Se l’incidente l’avesse causato un’ utilitaria, i giornali l’avrebbero sottolineato? Sicuramente no.
    Noi staremmo qui a parlarne? Sicuramente no.

    E se invece fosse stato causato da una Ferrari o una Lamborghini, credi che qualche polemicuccia giornalistica sugli “spericolati al volante delle supercar” ci sarebbe? Io dico di sì.
    E noi staremmo qui a parlarne? Io dico molto probabilmente sì.

    Ora, tu hai un’ottima capacità dialettica (ti invidio) ma abbi l’onestà intellettuale di ammettere che sì, una parte importante della critica ai SUV risiede nel fatto che siano uno status-symbol, e che si dà per scontato che chi lo guidi si senta il padrone della strada.

    Se così non fosse, ce la dovremmo prendere anche con le monovolume che ingombrano spesso più di un SUV.

    Per il resto concordo con F.F. (sempre che il post sia davvero il suo)

  23. @murmur
    Se ul me nonu al g’aveva i rot, a l’era ‘na cariola.
    Si parla di quello che si vede: se l’incidente l’avesse causato mio nonno con le ruote, si sarebbe parlato di quanto strano fosse il fatto che mio nonno avesse le ruote.

    Qui si discute del fatto che, generalizzando, chi ha un suv è un pirla. Mi pare che il concetto di Gianluca sia chiaro:
    La variabile “suv” genera la costante “pirla”.

    Non si parla ne di panda, ne di moto, ne di monovolume, sulle quali si possono fare tutte le ottime generalizzazioni sullo stile di piti.

    I veicoli a trazione posteriore sono fighi da guidare per motivi di natura tecnica. Quindi chi si compra una moto o una macchina sportiva avrà sempre una buona ragione per farlo. Chi invece si compra un macchinone da ostentazione del lusso sarà sempre un pirla.

  24. Perché non riesco piu’ a postare il mio commento? E’ un problema tecnico o GN che censura?

  25. Volete che vi spieghi anche per quale buon motivo una famiglia numerosa si possa comprare una monovolume? O per quale buon motivo un team sportivo o una tribù di negri si possano comprare un pulmino? O per quale buon motivo uno spedizioniere o una band musicale possano comprare un furgone?

  26. Sì ma che Bmw c’ha il Neri? Dipende anche dal modello, eh.

    (operazione trasparenza: io c’ho una Y del ’96 e mi stanno sul cazzo solo quelli che guidano a minchia di cane, indipendentemente dall’auto)

  27. Al di là delle varie definizioni dei guidatori di SUV a Milano (o in altre grandi città), “pirla”, testa di cazzo”, etc.: mi sembra che il problema evidenziato da Neri, tra le righe ma non troppo, sia proprio quello di certi status-symbol, o meglio “motus-symbol”: come del resto la Volkswagen aveva definito la sua nuova Golf dell’epoca in un noto spot pubblicitario; e in proposito ricordo ancora molto bene un profetico articolo di Stefano Benni di almeno 15 anni fa (se non 20), dedicato alla “new cafonery”: nel quale in sostanza il Nostro affermava che in Italia era ormai in atto una nuova ondata di stucchevole mania, da parte di nuovi arricchiti e “nonpotreimavoglio”, per lo status-symbol automobilistico, più che mai per i “fuoristrada”, ben rappresentato del resto da nomi beceramente aggressivi, tipo “Feroza” o simili (e non c’era ancora la “Tigra”!!): una seconda, ancor più terrificante “rivoluzione antropologica” del popolo italiano, aggiungo io, all’insegna della peggior idiozia consumista, dopo quella dei primi anni 60, a suo tempo annunciata e descritta dal grande Pasolini. Aneddoto (vero): quand’ero ragazzo chiesi per ridere a mio padre di regalarmi una bella Porsche per far colpo sulle ragazze, ben sapendo quel che mi avrebbe risposto; ed infatti lui mi disse: “Caro mio, guarda che se sei un coglione e non un tipo in gamba lo sei sia quando stai su una Porsche che quando ne scendi…cerca di conquistare le donne con ben altre risorse!!” ; morale, ovvia, banalissima, ma ragionevole: che bello sarebbe se tanta gente (che in parte compatisco sinceramente) cominciasse a smettere almeno un pochino di voler piacere e volersi far accettare per quello che è e che sa fare ed esprimere, invece che per quello che ostenta…

  28. errata corrige: l’ultimo periodo del mio post ovviamente era questo: “…”cominciasse almeno un pochino a voler piacere e volersi far accettare per quello che è e che sa fare ed esprimere, invece che per quello che ostenta…”. Scusate tutti

  29. @Murmur
    premetto che in città uso la bici da sempre.

    Lo ammetto senza giri di parole, o meglio, so che è cosi e basta. Ma non possiamo ridurci a discutere i problemi (perché il mercato del Suv è un problema nelle nostre città) sulla base dei punti di vista meno accreditati o di chi non solo è stolto, ma se ne vanta.
    E sono un problema, (lascio stare ingombro, visibilità e pericolosità in ambiente urbano) perché come detto dal noto giornalista, le Suv inquinano più o meno quanto altre macchine. In realtà inquinano un po’ di più, ma non scandalosamente di più.
    Sono un problema appunto per questo. In altre parole,in Italia, TUTTE le grandi città hanno un enorme problema d’inquinamento. A Palermo si sfora il tasso di polveri sottili ormai sette giorni su sette; vivere dove il sottoscritto dimora equivale a fumare 14 sigarette al giorno (io ho smesso di fumare porca puttana) e non ci rendiamo conto dell’assurdità di una affermazione tipo quella del noto giornalista e che tradotta vuol dire: usiamo la tecnologia per produrre macchine più grandi e potenti che inquinano quanto quelle più piccole e meno potenti di 15 anni fa, quindi tutto a posto.
    Beh, non è a posto proprio niente, perché il problema dell’inquinamento l’hanno creato proprio quelle macchine che inquinando quanto un SUV, inquinavano comunque troppo.

  30. @F.F.
    Hai frainteso, siccome ero un pò dubbioso sullo “stile” del commento, e siccome relativamente spesso ti “scippano” la firma nei commenti, mi era sorto il dubbio. Non ho pregiudizi ideologici pro o contro di te.

    @Hans Regali
    Prendo atto che, usando il trito e ritrito espediente del nonno e della carriola, eviti di rispondere alla mia domanda. Nulla di male, basta saperlo.

    Vogliamo mettere una tassa sui SUV? Ok, basta che ci sia una ragione plausibile.

    Li si vuole tassare perchè inquinano troppo? Non si può, perchè inquinano quanto una berlinona o una sportiva, e inquinano meno di un’utilitaria euro2.

    Li si vuole tassare perchè sono pericolosi per ciclisti e pedoni? Neanche questo ha senso, perchè se vai a controllare i test EuroNCAP vedrai che non sono mediamente più pericolosi di altre categorie. C’è molta più differenza tra modello e modello all’interno della stessa classe, che tra le diverse classi di veicoli.

    Li si vuole tassare perchè ingombrano troppo? Di nuovo irragionevole, perchè a parte alcuni SUV che hanno francamente dimensioni eccessive, si vede che la maggior parte ha ingombri paragonabili a quelli di una grossa berlina, addirittura alcuni SUV ingombrano quanto una media.

    Si dirà, i SUV però sono troppo alti e impediscono la visuale: vero, ma ciò vale anche per le monovolume e i multispazio.

    Per come la vedo io, a me e a te non deve interessare se uno compra un SUV o una monovolume perchè ha 7 figli, perchè è single e la sera vuole caricare 7 puttane, o perchè vuole avere il cofano più lungo degli altri.

    Poi al limite una tassa mi può anche stare bene, ma come ho detto che paghino anche monovolume e simili.

  31. Asili, guardi che la risposta di suo padre vale per qualsiasi auto. Se uno è in gamba lo resta anche su una Porsche. E magari se la merita pure, gusti a parte. Non è che tutti i fighi del paese stiano su una Opel Agila o in bici.
    Né che tutte le donne debbano guidare una macchinina, prima e seconda marcia, per fare la spesa.
    Basta saper guidare. Cosa che non è un’esclusiva maschile, ma che un po’ c’entra con l’essere in gamba.

  32. http://www.fueleconomy.gov/feg/byclass.htm

    x fare i paragoni su consumi e inquinamento.
    Le SUV da 5.7 ton di CO2 anno fino a 15,2 (differenze di per se allucinanti).
    Macchine normali (gli americani le chiamano ovviamente piccole) da 4.4 fino a 10.2

    Differenze risicate? È vero, che ce ne frega. Tanto l’inquinamento mica è un problema.

  33. @Murmur
    se non ti piace il trito e ritrito espediente provo a essere più chiaro:
    Con i se e con i ma non si va da nessuna parte. L’incidente è stato provocato da un suv, non da una utilitaria, evidentemente se ciò ha fatto discutere è perchè c’è già una sensibilità diffusa (o psicosi collettiva se preferisci) verso tale categoria.
    Se vuoi una risposta più sintetica alla domanda “Se l’incidente l’avesse causato un’ utilitaria, i giornali l’avrebbero sottolineato?”
    la risposta è “Non mi interessa. Me ne preoccuperò quando accadrà.”

    Le strade sono luoghi pubblici, quindi ci deve interessare come e da chi vengono utilizzate. Tassare di più uno che si compra un suv perchè ci deve caricare 7 puttane da mostrare agli amici, mi sembra più socialmente utile che tassare di più uno che si compra una panda per andare a lavorare.

    @Virginia
    L’affermazione “chi va in suv è un pirla” non determina le affermazioni “chi va in bici è un figo” o “chi va in panda non è un pirla”.

    Per restare in topic: secondo voi chi va in suv è un pirla?

  34. Nella legge, NON SCRITTA, della strada per cui il più grosso ha ragione … il tizio col Suv, che è rimasto coinvolto nell’incidente ha torto…
    Tram e autobus sono nettamente più grossi…

    ps
    come consideriamo chi guida i mezzi carriattrezzo ??

  35. Io mi limiterei a fare controllini fiscali più frequenti (ed efficaci) a quelli che comprano i suv ed in generale macchine di un certo importo (anche in leasing), ma anche barche, n. immobili, etc.
    Ma siamo in Italia: quindi niente.

  36. io definirei F.Facci
    come il SUV nero Porche dei giornalisti

    SUV = PIRLA
    NERO = AGGRESSIVO REPRESSO
    PORSHE = COJONE… mangiateli i soldi

    ma con danni minori

  37. Ma il problema è l’auto o il guidatore? No perché la questione Suv non è nuova, prima del nome glamour si chiamavano fuoristrada. Negli anni ’80 la macchina del demonio era il Range Rover, (infatti si pagava il super bollo.) A distanza di anni siamo ancora allo stesso punto, allora perché non raccogliere le firme e fare un bel referendum dove si propone di vietare i Suv in Italia. Motivazione: perché ci stanno sulle scatole! Siamo in democrazia, se la maggioranza è d’accordo li eliminiamo, altrimenti ce li teniamo. Almeno risolviamo il problema alla radice e ci occupiamo d’altro!

  38. Che fissa con i referendum, deve trattarsi di un’epidemia.
    Visto che il 51% delle emissioni di CO2 proviene dalle macchine in circolazione, io chiederei vetture fate più con le meningi e meno ai fini di appoggiarci le chiappe delle fighe che le propagandano.

  39. SUV o non SUV: chi inquina deve pagare, chi ingombra deve pagare, chi causa incidenti deve pagare. Per dire: se abiti in centro a Pavia e hai un Humvee[*], devi paghi il giusto, ovvero UN BOTTO.

    [*] non e’ un esempio teorico: ce ne sono almeno 2

  40. Cara Virginia, certamente come dici tu il saper guidare c’entra, e non poco, aggiungo io con l’essere in gamba; ed è ovvio che io, e mio padre prima di me, intendessimo dire che non è l’auto a fare il “figo”: nè che chi va in Porsche o simili sia automaticamente un coglione, e neanche che sia un “figo” chi va in Panda od Opel Agila; ma il problema qui è statistico e insieme culturale, secondo me, prima ancora che economico o sociale: è la casistica, mi sembra, a dirci che chi usa – spesso con prepotenza – un SUV o un Porsche dove tra l’altro non può neanche usarli al meglio (ossia in città, e non in montagna o in autostrada) in genere è solo una povera nullità, che non avendo di meglio nella propria vita (interessi, hobby, etc.), ha bisogno di questi status-symbol per sentirsi importante e per “rimorchiare”: cioè appunto un povero coglione, o pirla, se preferisci. Poi a vedere in giro, anche solo qui da me in Sardegna, ad esempio sulla strada statale che collega la cittadina dove vivo col capoluogo, le prodezze criminali commesse da chi guida SUV, superberline o carrarmati del genere, il dubbio che detti guidatori siano degli stronzi prepotenti figli di buona donna non mi sfiora neppure: perchè è un’aurea CERTEZZA. Tant’è che essendo io un grandissimo figlio di puttana “forcaiolo e giustizialista”, quando guido da solo (senza mia moglie e mia figlia di nove mesi)la mia Ford Focus “station wagon” a velocità ragionevole e con prudenza, come sempre faccio; e qualcuno dei signori in questione mi taglia la strada o mi supera per il rotto della cuffia mentre sopraggiungono auto dall’altra parte, mi sentirei divinamente autorizzato a: 1- inseguire (quando possibile, senza mettere a repentaglio la mia e l’altrui vita) il pirata in questione; 2- bloccarlo al primo semaforo rosso; 3-uscire fulmineamente dalla mia auto investendolo con le offese più invereconde; e 4- al minimo accenno di reazione violenta del suddetto pirata alle mie sacrosante rimostranze, sferrargli un bel destro sul suo mento da coglione, o meglio ancora, imprimergli una bella testata “alla sarda” in faccia…poi ovviamente non faccio mai nessuna di queste cose perchè sono una persona civile, un marito e un padre di famiglia, che non deve e non può rischiare la vita, le ossa e la galera per pusillanimi di quel genere; e mi accontento di commentare da solo, tanto ai CC o alla Polizia Stradale delle mie rimostranze non può fregargliene di meno, tanto LORO su quella strada a far controlli NON CI SONO MAI (Paese di merda). Se poi mi si obietta perchè me la prenda più (ma neanche tanto, eh) per le spericolatezze di SUV e simili che per quelle di Panda, Clio o Golf, etc, rispondo che è perchè: 1- nel caso dei primi, dette puttanate sono potenzialmente molto più pericolose per chi può restarvi coinvolto, data la stazza di detti veicoli, i cui guidatori invece rischiano poco o nulla; 2- perchè le suddette puttanate sono spesso l’ennesimo atto di prepotenza (criminale, in questo caso) di chi alla guida di quelle auto già ne compie tanti altri, tipo invadere completamente i marciapiedi fottendosene altamente del prossimo. Termino con un esempio che parla da solo: l’anno scorso, alla guida della mia auto di allora (una vecchia Fiesta cinque porte) e con mia moglie incinta seduta accanto a me, attendevo il verde nella corsia di sinistra di un semaforo: allo scattare del verde medesimo il possente fuoristrada nella corsia di destra (che se non vado errato per il Codice della strada avrebbe dovuto darmi la precedenza), partì furioso nel mio stesso istante e fece di tutto per sorpassarmi (a destra, appunto), tagliandomi la strada(stretta, per la cronaca), mentre io per qualche istante (sbagliando profondamente, lo riconosco) cercavo di tenergli testa per imporgli non già le “mie ragioni” ma il rispetto della legge contro la sua prepotenza, facendo venire quasi i capelli bianchi a mia moglie: dopo di che io desistetti, arrendendomi mio malgrado alla legge del più forte; ma oggi, una cosa del genere potrebbe anche costare a quel signore un solenne cazzotto in pieno viso, più per riguardo a mia moglie che a me.

  41. Caro Gianluca,
    ti ho mandato un messaggio ma non ho capito se ti è arrivato o meno. Mi illumini?
    Ciao!
    Dino Manetta

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