Attrazione fatale

A Roma abita un buffo signore. Non che a Roma non si possano trovare altri buffi signori, ma il buffo signore di cui parlo io è il più importante tra i buffi signori, e forse pure tra quelli non buffi. Prima di lui, al suo posto, c’era uno che – ammettiamolo apertamente – era molto più buffo e forse, per quanto non è che gli volessimo proprio bene, gli volevamo più bene di quanto ne vogliamo a questo qui nuovo.
Come tutti i buffi signori, anche questo non dovrebbe contare nulla. Invece il nostro buffo signore ha un sacco di gente che lo sta a sentire. E sarà per questo che, di tanto in tanto, il buffo signore, senza che nessuno ne senta il bisogno, se ne esce con qualche sciocchezza assoluta, di quelle che volano in alto e fanno “bum!”.
Il buffo signore, ieri, si è affacciato alla finestra (cosa che potremmo fare anche noi, solo che la nostra finestra non è importante come la sua, e noi meno della finestra), ha alzato il ditino al cielo e solennemente dichiarato che lui non fa politica, no, epperò «marxismo e capitalismo hanno fallito».

Il buffo signore, poi, pur non avendone una e nessuno che stia lì a rinfacciargli di avere fumato in camera da letto o di avere dimenticato di alzare la tavoletta del cesso, è molto preoccupato per la famiglia. Sostiene sia minacciata «dalle legislazioni civili contrarie al matrimonio che, favorendo gli anticoncezionali e l’aborto, minacciano il futuro dei popoli». Lo dice, ma sia chiaro – lo specifica nel caso foste pervasi da un sano e provvidenziale desiderio di estinzione – che non sta facendo politica.

Siccome poi il buffo signore frequenta la mondanità e i comici più navigati, sa che non si può dire di aver conquistato il pubblico solo perché ha riso alla prima battuta, quindi ci ha messo il carico da undici, sostenendo che «il cristianesimo, integrandosi con le etnie indigene, ha creato in America latina una grande sintonia pur nella diversità di culture e lingue». Il che è un po’ come dire che se tu ci metti la testa e io la prendo a martellate, tu ti sei spontaneamente integrato al martello.

Chiude ad effetto, il buffo signore: «la Chiesa non fa proselitismo. Si sviluppa per attrazione».
Il paradiso dei papponi: “ehi, non è stata lei ad adescarlo, è lui che è un puttaniere”. E a te verrebbe da dire: ma come, e gli apostoli? I missionari? Comunione e Liberazione? L’Opus Dei? Radio Maria? Il Moige? I medici antiabortisti? I farmacisti obiettori? Invece non capisci che gli impatti tra le teste e i martelli sono causati da reciproca attrazione.

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31 Commenti

  1. Come hai deto tu è un buffo signore, ormai sembra di essere al circo, pagliacci, comici, nani e veline (com’era meglio quando erano solo nani e ballerine.
    C’era anche un’altro uomo che si presentò a quella finestra facendo ridere, le sue prime parole fecero soridere tutt’Italia, poi dopo più di vent’anni fece piangere il mondo. Nel frattempo spese questi anni seriamente a cercare di unire i popoli, credo sempre nel suo interesse però cercò la pace e usò Cristo come comune denominatore con gli altri.
    Tutto questo sembra ormai una barzelletta nei ricordi del suo sucessore del resto ad un grande Totò non non può succedere Boldi.

  2. Notiziola ANSA di ieri/oggi riportava che in GB alcuni licei vietano il crocifisso al collo (ma non altri simboli religiosi); vi saluto e mi reco lassù.

  3. per me, il punto centrale rimane capire come il buffo signore possa convincere milioni di buffi signori, che a me sembrano decisamente sprovveduti o forniti di una logica un po’ contorta, a fare (o più spesso solo a dire) quello che dice il buffo signore numero uno

  4. Stiamo attenti a non farci ingannare da certe apparenze. Sarà vero – come dice il Neri nel post – che a quell’altro “gli volevamo più bene” ma sotto a quell’enorme capacità di offrirsi in pasto al mondo (una capacità peraltro ben esaltata da una profonda conoscenza dei mezzi di comunicazione di massa) c’era comunque un buffo individuo che si circondò di uomini dell’Opus Dei molto più di quanto non stia facendo questo.
    C’era l’uomo che ha reso l’Opus Dei Prelatura Personale, svicolandola quindi completamente dal controllo dei vescovi diocesani. C’era l’uomo che ha santificato il fondatore dell’OD più rapidamente di Madre Teresa di Calcutta. C’era l’uomo che, fin dai primi anni di regno, ha castigato duramente i Gesuiti, rei di aver strizzato l’occhio ad una dottrina rivoluzionaria quale la Teologia della Liberazione, spazzandoli da quasi tutti i posti chiave del Vaticano e sostituendoli, appunto, con i nipotini di Francisco Franco.
    Il “Pastore Tedesco” non sarà altrettanto abile a rendersi simpatico alle masse – cattoliche e laiche – ma ha già iniziato, con le dovute cautele, un processo di restaurazione che è guardato con interesse dalle anime più “progressiste” della Chiesa.
    Certo, l’accento caricaturale non aiuta.

    Il tutto detto (scritto) da un valdese, giusto per puntualizzare.

  5. Questo papa è semplicemente terrificante: che ci sia una continuità di vedute con il predecessore non può essere un’attenuante del giudizio.
    Sto leggendo ora che in Brasile ha fatto dichiarazioni sull’evangelizzazione degli indios moderne più o meno quanto la mentalità dell’epoca in cui è avvenuta.
    Da voce a una chiesa rozza, aggressiva, senza respiro, arida. Le anime progressive della chiesa, i valdesi e tutti gli altri farebbero meglio ad aggiustarsi le lenti.

  6. Mah io non capisco tutta questa animosità contro Ratzinger che fa il suo mestiere di Papa, che è quello di difendere e diffondere idee conservatrici e finanche reazionarie, mica di proprugnare l’uso del condom. E il Papa ha anche il diritto di dire la sue sulle cose della Repubblica Italiana e di essere il capo di una potente lobby all’interno della medesima. E noi abbiamo tutto il diritto di rispondere con una pernacchia alle idee che proprugna il papa e la sua lobby. Il vero problema è che essendo questa una lobby religiosa s’ammanta di una specia di superiorità morale/etica intrinseca che nei pregiudizi di noi italiani ci fa vedere ogni critica ad essa come un atto riprorevole, una bestemmia, terrorismo insomma, quando invece rientrerebbe nella normale dialettica di una società civile se la stessa critica fosse fatta, che so, da un’associazione ambientalista ad una di caccia e pesca.

  7. Ho letto con stupore proprio di quelle frasi sull’evangelizzazione degli indios… Si respirava ancora quel sentimento tipo “che schifo vanno in giro tutti nudi”, si respirava nelle parole di Ratzinger una voglia di omologazione moralizzante (e cristocentrica) assolutamente deleteria che mescolata con le divinità locali ha portato alla distruzione e non all’arricchimento della società arcaica brasiliana.

  8. gianluca benedettissimo, ti rendi conto che macchianera è “l’organo di stampa” a più vasta diffusione tra quelli che hanno il coraaggio di indicare che il re – oh me, oh my – è nudo?

    ti rendi conto che l’universalità dei materialisti storici paninsulari, a partire da ogni e ciascun dirigente della CGIL fino al presidente della camera, non manca occasione per prostrarsi ai piedi del Santo Padre?

    gianluca, e arrivo alla domanda, dove le trovi le forze? come fai a non diventare semplicemente un satanista? io sono *molto tentato* dall’idea. credo che i satanisti siano l’unica categoria in aperto e palese contrasto con il vaticano, non possono essere poi così’ male.

  9. “Si parlò di organizzare un referendum per decidere democraticamente se Dio esisteva oppure no. Quest’idea divertì tutti quanti; ma tutti risero molto meno quando si accorsero che non si trattava di un’idea, bensì di un progetto in corso. Bisognava riconoscere che l’intenzione politica non era poi malvagia: c’eravamo ammazzati già abbastanza per questa storia di Dio.” A. Nothomb – Splendente come una padella.

  10. e infatti era stato proprio lui da teologo a bocciarla la Teologia della Liberazione … e adesso è andato a prendersi la rivincita da papa!

  11. PS: ho scritto troppo in fretta, intendevo “a ribadirglielo una volta per tutte”

  12. “Mah io non capisco tutta questa animosità contro Ratzinger che fa il suo mestiere di Papa…”

    … io non capisco tutta questa animosità contro Saddam che fa il suo mestiere di dittatore…

    … io non capisco tutta questa animosità contro Osama che fa il suo mestiere di terrorista…

    … io non capisco tutta questa animosità contro Provenzano che fa il suo mestiere di mafioso…

    ad libitum.

  13. Che l’omino buffo riesca a convincere altri omini buffi non è una cosa sorprendente, dato che l’omino buffo sostiene di essere il vicario in terra di un signore parecchio potente. Talmente potente da decidere, dopo morto, se farti flambé o mandarti a suonare l’arpa in camicia da notte fra le nuvole.

    L’altro omino buffo, quello prima, era uguale nelle azioni, ma più bravo a farle sembrare una roba figa. Aveva fatto l’attore, sciava, faceva le battute, gestiva i giornalisti senza timidezza, volava di qua e di là in continuazione. Ti credo che lo stavano a sentire: aveva il piglio del manager. Non fosse stato un omino in sottana, avrebbe potuto dirigere Confindustria con una mano legata dietro la schiena.

    Ma rimaneva, a credergli, il vicario di quello che, se non fai quello che dice lui, dopo morto ti fa flambé.

  14. C’è bisogno di ordine e disciplina, si stava meglio quando si stava peggio, viviamo in un mondo impazzito che non da più valore alla vita umana, i bambini abbandonati davanti alla televisione, i vecchi scaricati negli ospizi, i giovani si drogano e a Lampedusa hanno eletto vice sindaco una Leghista. E ci meraviglia il Papa?

  15. L’omino buffo è una sagoma: è a capo di un gruppo di uomini celibi che mai e poi mai si sposeranno, ma pontifica su matrimonio e famiglia. Ma chi gliele scrive? Il bagaglino?

  16. Il Papa c’è (praticamente, come la Chiesa tutta) sempre stato.
    Il problema non è lui o il fantomatico “divieto” (mi fa ridere la cosa) di parlare di politica.
    Il problema è di chi lo ascolta senza pensare.
    Ascoltare significa filtrare le parole di una persona nel tuo cervello.
    Magari puoi anche scoprire di essere d’accordo con lui. Oppure no.
    Ma solo dopo aver azionato il “filtro”.
    Ecco, col Papa spesso la gente si scorda di farlo e copiaincolla in automatico.
    Questo è il vero problema.

  17. Dopo cotanta dimostrazione di superiorità cultural-intellettuale e di balls of steel:
    pagliacci da circo, abiti griffati e stole pellicciate, i buffi seguaci sprovveduti e pappagalli, la vera storia del mondo culminata con l’avvento del Pastore Tedesco, la terrificanza, la versione lobby da spy story, l’etrno ritorno della dittatura, il fantastico referendum citato da Barynia (forse sarebbe meglio indire delle primarie), il lato confindustriale, l’Io non ho paura del lupo cattivo, ecc…
    La domanda sorge spontanea:
    quali sarebbero quelli non buffi?

  18. Le frasi terrificanti pronunciate in Brasile non sono quelle riportate dal Neri, che mi sembrano innocue, ma queste, se no non ci capiamo:

    “La religione cattolica non è mai stata imposta dai conquistatori ai popoli nativi del continente americano. Cristo era il salvatore che i loro antenati da sempre anelavano silenziosamente”.

    “L’annuncio di Gesù e del Vangelo -ha continuato il papa- non è stato in nessun momento, un’alienazione delle culture precolombiane, né fu l’imposizione di una cultura straniera”.

    Al di là di queste uscite avventate, la visita in America latina viene ormai considerata un fallimento, perché questo papato algido e anti-universalista non è riuscito a entrare in sintonia con uno dei continenti più entusiasticamente devoti. Si vede che non hanno attivato i filtri prima di ascoltarlo.

  19. A proposito della famiglia, per citare il buon Luttazzi, visto che tutti sti signori si dicono celibi ed illibati: “Se non giochi, non pretendere di fare le regole”

  20. Progressisti: “Non condivido quello che dici, ma sono pronto a lottare perchè tu possa dirlo. Tranne se sei il Papa”

  21. Murmur, hai presente la differenza tra la libertà di parlare e la libertà di criticare e anche sbeffeggiare ciò che viene detto?

  22. Mah, a dire il vero quello che si sente più spesso dire dall’altra parte (in maniera esplicita o meno) è che la chiesa non ha diritto di esprimere le opinioni che esprime.

    Riguardo poi la solita storia che i preti non possano parlare di sesso e famiglia perchè non fanno sesso e non hanno famiglia, è più o meno ridicolo quanto dire che i pacifisti non possano parlare di guerra, o i no-global di politica economica.

    Che ripensandoci, non è poi tanto ridicolo in effetti.

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