Potendo scegliere, avrei baciato il trans

La foto di Sircana con un trans non è mai esistita; e se anche esistesse, diciamolo, non avrebbe fatto così tanto schifo.

(UPDATE: Pare che la foto invece esista. C’è gente che ci tiene molto a questa cosa, mah. Il punto della frase precedente era: che esista o no, non me ne può fregar di meno).

Ma la cosa fantastica è che parlando di questa foto, mai esistita, ci siamo fatti passare sotto il naso uno scatto ben più schifoso e compromettente, in cui un rappresentante della maggioranza di governo (uno che di nome fa Romano, e il cui cognome inizia con P) è sorpreso in atteggiamenti lascivi con un personaggio veramente ripugnante. Un tizio che qualsiasi trans onesto si guarderebbe bene da sfiorare con un tacco a spillo.

E sì, insomma: lui.

Bello schifo, eh?
Potendo scegliere, era meglio il trans. Mille volte meglio.

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22 Commenti

  1. Virginia, sono convinto che c’era modo e modo, di incontrarsi con il capo di una non-democrazia. Speravo che si sarebbe parlato di Cecenia e di Politovskaja, tutto qui.

    Riassumo la tua posizione.
    – Se un esponente di un governo di centrosinistra intrattiene relazioni di grande simpatia con il leader di un paese non democratico che massacra ceceni e ordina esecuzioni di giornalisti, tu non trovi niente da ridire, perché sarebbe ingenuo.
    – Se un esponente di un governo di centrosinistra va a trans nel tempo libero, tu sei molto incuriosita.
    – Se ci andasse uno del governo di centrodestra, tu non saresti ugualmente incuriosita, perché loro non mettono la serietà nei manifesti elettorali.

    Mah.
    Secondo me è inutile che ne discutiamo. Abbiamo proprio due concezioni diverse della decenza.

  2. Non era mia intenzione aver ragione ma, come detto a Virginia, solo aggiungere un contributo del quale ognuno può fare ciò che gli pare.
    Sull’auspicio di avere un giorno una corretta regolamentazione per tutti, posso solo dire che credo che un paese che ha bisogno di un garante della privacy non sarà mai in grado di tutelarla, nemmeno se piovessero provevdimenti a ritmo di uno al secondo.
    Questa polemica messa su dai soliti due direttori sulla libertà di stampa negata perché non si lascia pubblicare una foto che ritrae un trans, poi, mi sembra tanto la storiella del dito e della luna, con la differenza che in questo caso i due saggi sono convinti che basta che loro dicano “Guarda il dito” perché il paese pecora lo faccia, incapace di notare da solo la luna nonostante sia discretamente più grande del dito che loro vorrebbero noi guardassimo.
    ‘notte a te.
    (e un ciao gigante a Leo, sempre grande)

  3. Riguardo a Sircana: tutti dicono di non giudicarlo.
    Possibile non ci sia uno che se la sente di dire che lo giudica in una qualsiasi maniera (pervertito ? inaffidabile ? prgressista ?) e giustificare il suo giudizio ?

    Leo, a parlar male di Putin, stai attento quando fai il the: bustine di zucchero ben sigillate…

  4. Leo,
    a questo punto della storia occorre cambiare strada, cambiare post. ;)
    Lo scandalo non è il bacio dato a Putin o la foto di Sircana che si ferma con la sua macchina in un viale della capitale frequentato da trans. Nossignori. Lo scandalo è che qualche coglione sborsa per questo scatto la bellezza di 100 mila euro. CENTOMILAEURO.
    Avete capito si perchè questo paese è infestato dai Corona.

  5. La cosa bella è che ancora nessuno ha chiesto / ha detto dove dovremmo comprarlo il gas, invece che da quel trans, pardon, da quel cattivone di Putin.
    Sempre che non si voglia comprare da quel sant’uomo di Gheddafi (che in effetti lo compriamo pure da lui, solo che non basta) o da quell’altra buonanima di Ahmadinejad (idem con patate).

  6. Esatto, Joe. Trascuri però il fatto che è una questione di modi, mica di fabbisogno di gas.
    Devo ancora capire chi al mondo si sia rifiutato di incontrare Putin o l’abbia fatto con modo e modo.
    Qui per perseguire la causa delle belle idee, non si mettono i piedi per terra. Senza giocare al piccolo Premier come al piccolo CT.
    Si ricama sul bon ton del premier ideale, si sorvola sul trans e nel frattempo si chiude la chiavetta del gas.
    Oddio, magari, per non sporcarsi le mani, si potrebbe ricorrere a un bel focherello, tipo i cowboys dei film anni 50.
    Oppure si potrebbe intimare ai cattivoni che se non fanno i buoni noi non gli si compra il gas, che tanto abbiamo il nostro falò in appartamento.
    Magari invece si può convocare un tavolo coi talebani e pattuire con loro una qualche fornitura, in cambio di una loro riduzione di decapitazioni.
    Son proposte, le butto lì.

  7. Quando il governo è andato in Cina, tra i radicali c’è chi ha storto il naso perché la Bonino, ministro del Commercio Estero per l’appunto, non ha fatto una partaccia al premier cinese per il basso rispetto dei diritti umani. La Bonino ha risposto che era lì come rappresentante del Paese, non come militante radicale. Non ci sarebbe stato nemmeno bisogno della precisazione, ma evidentemente si vede di sì.
    Nel caso in questione se Leo ha in antipatia Putin perché nel suo paese i giornalisti vengono uccisi (cosa che per quanto mi riguarda so benissimo: rimpiango ancora il grande Antonio Russo, sulla cui morte a distanza di anni non è stata ancora fatta chiarezza) è suo diritto e ha pienamente ragione. Il problema è che Prodi *è* l’Italia, non un Leo o un Joe Tempesta qualsiasi. In quanto tale deve innanzitutto pensare al bene del Paese che rappresenta, anche se questo significa accogliere Putin e sorridergli pure. Fare buon viso a cattivo gioco, si chiama. O più propriamente ragione di Stato. Può piacere o non piacere, ma funziona così. Senza scendere poi nei dettagli di come dovrebbe fare un piccolo Paese privo di materie prime e dalla forza militare appena simbolica a mettersi contro una potenza mondiale ricca di risorse naturali. Bisogna anche essere realisti…
    Certo, se il 70 percento del nostro fabbisogno energetico fosse soddisfatto dall’energia nucleare (altro non c’è, parliamoci chiaro) allora forse si potrebbe sbeffeggiare un po’ (ma solo un po’, ché la Russia resterebbe una potenza) anche Putin.

    In tutto questo comunque non capisco cosa c’entrino le foto pruriginose.

  8. Non c’è problema, Joe, te lo spiego.

    Le foto pruriginose sono infotainment. Siccome, come hai spiegato abbastanza bene, non abbiamo nessuna speranza di influire veramente sulla politica vera (perché abitiamo in un piccolo Paese senza materie prime) ci distraiamo con l’infotainment.

    Ma c’è modo e modo. Qui addirittura abbiamo deciso che dell’incontro tra Prodi e Putin non ce ne frega niente, perché tra uomini di mondo si sa come vanno queste cose: c’interessa invece moltissimo delle foto di un governativo col trans.

    Questo menefreghismo da morbosetti, spacciato da “io so come vanno le cose di questo mondo, e voi siete tutti degli ingenui”, è abbastanza rivoltante. Se Putin ammazza i giornalisti io non ho molte soluzioni, tuttavia continua a interessarmi il problema. Molto di più delle frequentazioni private di Sircana.

    Poi, per carità, io è da anni che discuto con gente molto più intelligente e competente di me. Gente che ha ritenuto giusto invadere Afganistan e Iraq, perché non era mica ingenua.

  9. Caro Leo il problema non è l’infotainment o come cazzo si dice , dato che i Novella 2000 e i Cronaca Vera (con marziani che atterranno avounque) sono cose con cui il populino ama intrallazzarsi. Così come ama la caduta del potente (a’ la bastille!!).

    Temo molto di più l’informazione che si ritiene seria e non approfondisce temi importanti. In ogni caso i russi sono brave persone e gli iraniani pure. I governi autoritari e che disprezzano le regole democratiche non possono essere prese a bombe sulla testa (american way of democracy) piuttosto foraggiamo i sindacalisti e i rompicoglioni locali (oppure mandiamo la i nostri che una svecchiata ci vuole)

    I veri problemi oggigiorno sono la crisi della democrazia rappresentativa ( che qualcuno si sogna pure di esportare non avendo capito evidentemente neanche il significato della parola demos) , l’immobilismo delle elitè (gerontocrazia), clientelismo , precariato etc etc.

    La politica e i rapporti con l’estero sono complicati e difficili da comprendere , perchè da saccentoni come siamo guardiamo le cose solo dal nostro punto di vista , ignoriamo a fondo le condizioni politiche sociali e umane dei paesi su cui disquisiamo.
    Quindi non ti preoccupare se qualcuno non se ne (pre)occupa , egli sa di non sapere e si concentra sui problemi locali non per miopia ma perchè umanamente ritiene di poter andare più a fondo o forse essere più incisivo.
    My two cent.

  10. Sì però mentre Putin era a Bari con Prodi, oltre alle scemenze delle foto di questo e quello succedeva anche che un giornalista e il suo autista venivano rapiti in Iraq (l’autista veniva sgozzato), i due rapiti in Nigeria venivano liberati, si correva il primo MotoGP della stagione, Mastella se ne andava da AnnoZero.
    Tra tante notizie concomitanti, alcune anche molto preponderanti, tu hai scelto di accostare la visita di Putin proprio con la foto di Sircana. Perché? Per essere uno a cui non interessa nulla delle frequentazioni di un politico, è una scelta quantomeno bizzarra.

  11. Joe, in riferimento al tuo “Sì però”.

    Mano al calendario:
    – Questo post è del 17/3.
    – Il caso “foto a Sircana” era scoppiato il 16/3.
    – Prodi e Putin erano a Bari il 14/3. Hanno firmato 10 accordi bilaterali.
    – Clem Mastella ha lasciato Anno Zero, direi, l’8/3
    – Mastrogiacomo era sequestrato da 10-11 giorni, e il 17/3 non si era ancora saputo della decapitazione dell’autista.

    Perché ho scelto proprio la foto di Sircana? Perché è la cosa più squallida di cui sento da molte settimane a queste parte.

    Poi c’era l’equivoco “foto compromettenti”: anche una normalissima foto di Prodi con Putin è, in un quelche modo compromettente. L’imbarazzo a ricevere un tale che non rispetta i diritti umani non è un’invenzione mia: ne hanno scritto un po’ su vari giornali.

    Ma ieri sera da Vespa e Mentana si stava parlando di Mora & Corona: non su Novella 2000, non su Cronaca Vera; sulle principali trasmissioni di approfondimento. Che fanno cagare, lo so, non è uno scoop. Ogni tanto però qualcuno noiosamente deve ripeterlo.

  12. Alle presidenziali russe 2008 si presenterà l’ex-campione di scacchi Garri Kasparov. Sarà lui stesso a concorrere o qualcuno che la sua organizzazione (nata per abbattere il regime di Putin e dei suoi tirapiedi) insieme all’appoggio di liberali, esponenti della sinistra e alcuni nazionalisti, sosterrà. Tutti i membri della famiglia di Kasparov residenti a Mosca vivono sotto scorta.

  13. Che Putin non sia uno stinco di santo lo sanno un po’ tutti, ma Prodi ha dovuto fare il bravo impiegato, che gli piaccia o meno, ha incontrato prima i vertici ENI, poi Putin in privato prima di partecipare al summit sul clima del G8. Con quale risultato? Siamo terzi per crescita nella produzione di CO2 e senza il merdano di Putin, (chissà perché non ce l’hanno i buoni) ci faranno pagare penali, e siamo sulla strada del raddoppio nazionale con la riconversione di alcune centrali a “carbone” (senza pensare ai problemi ambientali legati alla sua estrazione). Perciò trovo unicamente sconfortante e non scandaloso, dover trattare con alcuni soggetti, ma Prodi lo deve fare e potrebbe non piacergli pure a lui, ma non credo abbia scelta, mica può comportarsi come ha fatto con Bush (o il suo ambasciatore in Italia), qui si rischia che le tubazioni si buchino perché qualcuno ha più freddo di noi e noi che tubi buchiamo dopo?

    Chi si ferma per le strade a trattare o fare sesso, in molti comuni italiani rischia il sequestro dell’auto, perciò Sircana per soddisfare i suoi gusti sessuali, potrebbe anche scegliere una strada diversa, ma d’altronde hanno fatto loro un detto popolare: “Fate come vi dico ma non come faccio” e in questo ci puoi mettere un Di Pietro che apre bocca contro il governo, o la maggioranza che scende in piazza contro se stessa, questo è lo scandalo, queste sono le cose che la gente non capisce ma che deve vedere per forza sotto i suoi occhi. Poi che qualcuno paghi 100.00 Euro, significa che gli va bene ed ha prospettive ottime per il futuro, se io fossi oggetto di uno scoop fotografico con valori degli scatti a quei livelli e visto i tempi che corrono, sarei tentato di ricattare chi incassa e chiedergli il 50%. Tre o quattro scatti all’anno per un triennio e poi uno si fa un villino con giardino e garage, (la piscina più avanti).

  14. Non c’è nessuna incongruenza tra le sue abitudini o curiosità sessuali e il suo incarico. Fa bene a non dimettersi (perché avrebbe dovuto?) e a insistere per la pubblicazione, a questo punto.

  15. un’agnizione sconvolgente.Dopo le dichiarazioni di ieri Sircana resta uno dei pochi uomini per cui valga ancora la pena di occuparsi la politica con un briciolo di serietà

  16. Ora le foto le abbiamo viste tutti. Personalmente, non mi importa nulla della vita privata di Sircana.

    Il punto per me è un altro: è che se Sircana, o qualunque altro politico, diventa ricattabile per le sue abitudini private, non sarà più libero di rappresentarmi secondo convinzione, ma dovrà sottostare agli interessi di terzi.

  17. chi l’avrebbe mai detto: una onorata carriera di signorilità webbica, ed eccomi qui a grossomodo spammare come l’ultimo dei watch replicas men.

    essendo questo il mex n.69, l’ora non di punta, il post ormai in esaurimento, spero che Neri me lo perdonerà

    tant’è. però gli è che anche noi di scandaloitaliano un bacino da prodi lo vorremmo:

    http://scandaloitaliano.wordpress.com/2007/03/21/prove-tecniche-di-democrazia-elementare-perche-firmare-la-lettera-aperta-a-prodi-per-fare-chiarezza-su-italiait/

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