28 Commenti

  1. Ma sono i politici di sinistra a non essere piu’ quelli di una volta, o sono gli elettori di sinistra ad essere cambiati in peggio? O tutte e due le cose!

  2. su un muro tempo fa vidi scritto: “non c’è più il futuro di una volta”; la scritta era fresca e tra un po’ già me la sarò dimenticata
    però lì per lì mi sono quasi commosso

  3. Cinzia, sei sicura di quanto affermi?
    Berlinguer viene eletto segretario del P.C.I. nel 1972
    Nel 1972 il P.C.I. è al 27,15%
    Nel 1976 la percentuale del P.C.I. è del 34,37&
    Nel 1979 la percentuale “scende” al 30,38%
    Nel 1984 la percentuale è del 29,89
    Fonte:Wukipedia.
    Tralascio le elezioni amministrative negli stessi anni dove i successi erano molto più consistenti.
    Oggi qualsiasi partito farebbe carte false per conseguire una percentuale del 20%.

  4. No,quando c’era lui i treni non arrivavano in orario. E non si stava neanche granchè bene,dal momento che si era in piena Democrazia Cristiana e stava per fiorire il garofano corrotto dello sdoganato Craxi. Niente di tutto questo. Quando c’era lui c’era una persona onesta a capo di un grosso partito che,almeno allora, era consapevole del delicato ruolo che era chiamato a svolgere. Quando c’era lui c’era un uomo coraggioso che aveva preso le distanze dai cattivi maestri e che mirava a creare un comunismo,una sinistra tipicamente italiana. Quando c’era lui c’era la politica fatta per passione, c’era la questione morale e lo schifo per la logica del potere per il potere. Quando c’era lui non c’erano le furbate di D’Alema e di Fassino e le loro manovre elettorali chiamate Partito Democratico; non c’era chi strizza l’occhio a chi strizza l’occhio al terrorismo. Quando c’era lui non si correva il rischio di cancellare una (bella) storia per riscriverne un’altra,ricca di derive neocentriste, con i margheritini clericali.
    Di quando c’era lui non ci è rimasto niente.

  5. Io ho nostalgia di una classe politica completamente rinnovata. Di futuro. Ma perchè noi trentenni italiani ci ritroviamo a rimpiangere Berlinguer? Non è mica giusto.

  6. scusate la domanda…

    Berlinguer muore nel 1984, cioe’ 23 anni fa.

    Io ho trentanni e nel 1984 avevo 8 anni. Nel 1984 stavo per iniziare ad avere i primi sturbi ormonali, imparavo a giocare a tennis contro il muro del cortile e leggevo Topolino.

    A parte il puro interesse storico per la figura di Berlinguer, come potrei provare “nostalgia” per un politico che non ha mai fatto parte della mia personale vita politica?

    Non è una domanda polemica la mia. Vorrei solo capire.

    Grazie

  7. io ho dei ricordi di berlinguer legati ai racconti di chi lo ha consociuto politicamente e ha creduto in lui. mi ricordo le facce dei miei genitori il giorno della sua morte, e qualche momento prima di quando è stato male la prima volta. mia nonna che ne parlava con la panettiera.
    sono del 1973. ho imparato a leggere a 5 anni. fino a 15 ho letto il topolino e poi ho letto molte cose della vita sociale e politica italiana. sono andata a parlare con chi ha fatto le lotte di berlinguer e ho cercato di rubare tutto il rubabile, i modi, gli accenti, le convinzioni, i principi. ho cercato di far entrare berlinguer (non solo lui) nella mia esperienza politica.
    sono una comunista che se ci fosse ancora quel pci voterebbe più felice e convinta. anche se berlinguer non l’ho mai visto. anche se ne riconosco alcuni errori, per giunta in alcuni casi macroscopici.

    non so se si può chiamare nostalgia. qualcuno la definisce “credo politico”, scremando il termine credo da una classica connotazione fanatica e acritica.
    conosco un sacco di gente che crede in dio pur non avendolo mai visto. ma solo per sentito dire.

  8. Come anche i diessini debbono ammettere a denti stretti, la Storia ci ha solo insegnato che Berlinguer aveva torto e che Craxi aveva ragione.

  9. Lunar vanno bene le percentuali, che credimi conosco bene quanto te, ma ricordi una sola volta un governo P.C.I.? Anche con qualche alleanza che ne so P.S.I.? Come sarebbe stato logico? Percentuali che oggi i Diessini sognano la notte ma poi? Mai al governo, alla fine questa è la filosofia dei duri e puri fino alla fine grandi consensi ma non ci si sporca mai le mani con l’amministrazione dei problemi veri, con le mediazioni e i compromessi che alla fine sono purtroppo necessari.

  10. Di Berlinguer non ho ricordi diretti ma mi basta sapere che fu il primo nel 1981 a sollevare la “questione morale” per capire il livello superiore rispetto alla classe politica di allora.
    Rispetto a quella di adesso se penso che l’erede in teoria è Fassino mi viene da piangerere

  11. Cinzia,
    certo. nelle amministrazioni locali il P.C.I. governava e anche bene. Il problema, tanto per cambiare, è il governo nazionale. Oggi come allora avevamo tra le palle il Vaticano, gli americani, i poteri forti (ma de chè, so quattro pezzentelli). La verità è che questo paese è per sua natura ingovernabile. Comandano tutti e non comanda nessuno. Poi arriva un tizio con la bandana, prende quattro testine, qualche dentista, qualche ingegnere, altri che non avrebbero superato neanche il concorso per usciere e li fa ministri. Ecco, un paese mediocre merita tutta la classe politica che si ritrova.

  12. Lunar su questo mi trovi d’accordo. Magari il concorso da usciere con tanto di raccomandazione, come da italica tradizione, lo avrebbero pure passato, dai perchè deniigrare così menti eccelse quali Schifani, Vito, Calderoli…..

  13. Cinzia, il Pci amministrava come le Dc poteva solo sognare di fare numerose Regioni e numerosi Comuni. Usaisamonster, da quando -fine anni ’60,se non ricordo male- Berlinguer prese le distanze dall’Unione Sovietica, altro che rubli…Arrivò giusto un attentato alla sua vita, in Cecoslovacchia,se la memoria non mi inganna. Un tir passò sulla macchina sulla quale viaggiava Berlinguer, morì l’autista,lui si salvò per puro caso.
    Al Governo Berlinguer non ci è mai andato,vero, ma dall’opposizione ha ottenuto risultati per operai e ceto medio che neanche mille governi D’Alema riuscirebbero ad ottenere, il tutto con l’aiuto dei sindacati che eran pieni di gente come Guido Rossa, ucciso da quegli imbecilli delle Bierre. E qui chiudo.

  14. Una sola cosa Fulvius, purtroppo sono finiti gli anni 60 e 70, non trovi che i tempi e le teste siano cambiate? Non solo la politica?

  15. Io di anni ne ho 23,sono di Padova e quell’anno mentre nascevo “dolce Enrico” ci lasciava.. non ha fatto parte della mia vita politica,non ha fatto parte della mia memoria reale..

    Fa Parte però della mia memoria storica.. l’ho studiato,l’ho ammirato ne ho fatto spesso la mia guida.. Ancor oggi a rivederlo una lacrima segna il mio viso.. mi ha regalato molto,mi ha insegnato molto..anche se indirettamente.

    Simobolo di una civiltà e di una classe politica oramai troppo lontana.

    Ci manchi Enrico.

    Grazie.

    E Grazie a chi ha avuto l’onore di ricordarlo!

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