Graziani anticipa la poesia di Natale, nel caso non dovesse arrivare a mangiare il panettone

Ciccio GrazianiCampioniGira voce che gli sponsor non siano soddisfatti dei risultati, e che Mediaset, dopo aver acquistato la squadra del Cervia e i cartellini di tutti i giocatori (sia di quelli che fanno già parte del reality, che di quelli che entreranno successivamente); dopo aver messo in piedi uno studio televisivo a Mirabilandia, dopo aver fortissimamente voluto e poi costretto una conduttrice in ascesa come Ilaria D’Amico ad immolarsi per la causa; dopo aver implorato Sky di tramesttere in diretta le partite del Cervia e di riservare al programma una finestra quotidiana nel canale riservato al Grande Fratello; stia meditando di chiudere “Campioni – Il sogno“.

Compagni dai campi e dalle officine, non possiamo permetterlo!
E non solo perché uno come Gullo va tutelato e preservato in quanto patrimonio dell’umanità che si raccoglie davanti ad un televisore ma, soprattutto, perché a Campioni mancano ancora ventuno settimane prima dell’epilogo e, si sa, all’interno di un palinsesto, se reiterata giorno per giorno, la solita sbobba prende via via il sapore di una Saint Honoré.

Dicono che non funziona, perché parla di calcio e pertanto non riesce ad appassionare le donne (il che è vero, fateci caso: valutate i risultati dei vari reality e vi accorgerete che a votare sono solo le donne). Quindi un appello: donne, appassionatevi!
Fosse anche solo per non rinunciare a momenti di sublime televisione rappresentati da siparietti come quello che andiamo testé a descrivere, che ha visto protagonisti l’allenatore del Cervia Ciccio Graziani e Fulvio Collovati, ospite d’onore, il quale, incredulo di ciò che stava avvenendo, aveva stampata in faccia un’espressione che significava, in maniera inequivocabile: “Perché cazzo mi hanno invitato in questa puntata? Fà che la Gialappa’s non stia registrando! Perché, perché?”.

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  • GRAZIANI: Gaetano [Scirea, n.d.t.] per essere un grande calcisticamente era ‘na persona straordinaria. Ma sai che una volta io… Un giorno glielo voglio fare leggere. Non l’ho mai fatto leggere a nessuno. A Antonio [Cabrini, n.d.t.] glielo feci leggere, una volta, che era qui a Milano Marittima, ‘na volta m’è venuto a trovà… Io ti parlo di sette-otto mesi fa… L’ho sognato come se… l’avessi vissuta, la cosa.
  • COLLOVATI: A Gaetano?
  • GRAZIANI: A Gaetano! Ma una cosa incredibile! Mi so’ svegliato… Erano le quattro della mattina… a casa… e guardavo come dire: ma è vero o no? Ho sognato oppure l’ho visto davèro? Ci siamo parlati un po’, no? Ci siamo messi a chiacchierare del più e del meno e… ho provato a riaddormentarmi, e non ce l’ho fatta più a riaddormentarmi. Allora che ho fatto? Mi sono alzato, e so’ andato in cucina. E ho scritto, ti dico, in dieci minuti, ho scritto una cosa che… che… stranissima!
  • COLLOVATI: …Che non hai scritto in tutta la tua vita!
  • GRAZIANI: Esatto! In dieci minuti, tu scrivere… tu scrivere un pensiero verso… verso un compagno… è ‘na cosa incredibbile! [si alza per uscire dalla stanza] Vado a prènde questa cosa.
  • COLLOVATI: [dopo una decina di minuti] Ma dov’è andato a prendere questa cosa?
  • VOCE FUORI CAMPO: A Cesenatico.
  • COLLOVATI: Ah, a Cesenatico?

  • [Graziani, di ritorno dalla propria casa di Cesenatico, rientra nella stanza, parecchie decine di minuti dopo]
  • COLLOVATI: Vai Ciccio, leggi! No, mi fa piacere se leggi!
  • GRAZIANI: È stata ‘na cosa così… strana… così… veritiera, che quello che io ho scritto adesso qui, che ce l’ho, ti ripeto, da otto-nove mesi, sono riuscito a scriverlo la mattina verso le cinque, che non riuscivo più a dormi’, mi sono svegliato, mi so’ messo seduto a tavola… in cucina… e ho provato a mettere giù qualcosa che molto probabilmente io sono convinto che… mi diceva lui. Perché il giorno… la mattina, quando mi sono svegliato, mia moglie m’ha detto: “Ma che hai fatto stamattina, tutto aggitato!”… Dico: “Guarda, m’è successa una cosa incredibbile: m’è successo di sognare Gaetano, ma è come se… se… se io me fossi alzato e l’avessi…”
  • COLLOVATI: Sì, sì, comunicavi con lui…
  • GRAZIANI: …e poi so’ tornato a letto… ‘na cosa… che io ho detto: “Guarda cosa m’è venuto da scrivere”. E l’ho scritto in dieci minuti!
  • COLLOVATI: Eri un automa: ti sei messo a scrivere così…
  • GRAZIANI: Esatto!
  • VOCE F.C.: Quanti è che eravate nel sogno? Si ricorda il luogo?
  • GRAZIANI: Non me lo ricordo il luogo, no, non me lo ricordo. Il luogo non me lo ricordo, ma è come se avessimo… se avessimo… veram… se l’avessi vissuta, questa realtà. Dove non lo so, ma avevamo chiacchierato del più e del meno… si scherzava e si rideva come si faceva quando stavamo… quando stavamo in nazionale
  • VOCE F.C.: Poteva giocare i numeri…
  • GRAZIANI: …E ho scritto:

    A Gaetano

    Ti penso, ti penso spesso,
    alzo lo sguardo al cielo
    attraverso il grigio delle nuvole,
    e ti immagino sorridente e felice.
    A volte mi domando: “Perché è successo
    proprio a te? Ragazzo sincero, dov’è il nesso?”
    Beh, guardando la faccia di San Pietro
    ho subbito capito:
    mancava un vero capitano, in paradiso.
    Ci hai lasciato orfani di sentimenti veri
    fatti di lealtà, sincerità e còrettezza,
    cause di cui tu ti sei battuto con fermezza.
    Te ne sei andato via
    lasciandoci come ricordo la tua fotografia,
    la certezza che un dì ci rincontreremo.
    La gioia è che giocando ancora insieme vinceremo”.

  • [Graziani si guarda attorno orgoglioso, cercando di fare capire che la poesia è finita. Momento di silenzio, applausi imbarazzati dei giocatori del Cervia. Collovati si trae d’impaccio alzandosi e andando ad abbracciarlo]
  • COLLOVATI: Ciccio, ti devo abbracciare, ti è venuto spontaneo!
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50 Commenti

  1. Parliamo di Guantanamo e va bene, aridaje col fumo, che palle, ma ‘sto libro dovrà pur venderlo. Ecco Campioni mi sfugge, perché oggi è il 1° dicembre e un post sull’AIDS anche due righine si potrebbe fare, ma in fondo sono solo le undici del mattino.

  2. divertente. spero francamente che chiudano il programma perchè è noioso, inutile e, se possibile, abbassa ulteriormente il già ridicolmente basso livello qualitativo della tv italiana.

    le persone interessate al calcio non lo sono certo del cervia e di questi dilettanti allo sbaraglio ma piuttosto amano vedere del bel gioco. per 90 minuti.

    se avessere fatto solo una serie di speciali sul cervia forse avrebbe avuto + successo; tutti i giorni non ha alcun senso.

    mi restano due domande:

    1) che fine farà il cervia alla prossima stagione? sarà venduto?dichiarerà fallimento?

    2) qual’ è il ruolo delle assistenti pr dei giocatori?

    spero nella chiusura di amici ma la strada è lunga. se 52 milioni di persone hanno votato bush è abbastanza probabile che almento 8 guardino mario de filippi.

  3. Speriamo non ci tolgano Gullo!! Io sono una delle poche donne che lo guarda.. anche perchè nella fascia quotidiana non fa niente di meglio a quell’ora!!

  4. L’altra sera la Gialappa, a Campioni, ha fatto vedere un montaggio di 10 minuti di uno di ‘sti giocatori: un tipo incazzato, ma incazzato, ma incazzato…. sembrava l’Incazzato di “Se non è vietato è obbligatorio”

  5. Non sto scherzando affatto: per omofonie interne (gio/gio, ora/ere, eme/emo) e per la correttezza scientifica degli ictus, con significative variazioni sulle stesse omofonie (“GIòia” non corrisponde all’omotetico “GIOcàndo”), il verso “La gioia è che giocando ancora insieme vinceremo” è a dire poco splendido. Lascio perdere il resto, ma questo verso è bellissimo!

  6. lo scritto denota un uomo semplice, capace di sentimenti sinceri, che probabilmente tu non sai neanche dove stanno di casa

    tu, che nel frattempo guardi quella stronzata di programma in tv e ti senti migliore di lui, che il programma lo fa

    figurarsi

  7. Ciccio Graziani è campione del mondo.
    Il che significa che il suo mestiere l’ha fatto meglio di tutti nel mondo. Il che lo rende esente da qualsiasi tentativo di ridicolo da parte di piccoli snob.

    E la poesia non è affatto brutta. Meglio, senza ombra di dubbio, di tanti post di tanti autori che scrivono qui, non esenti da errori ortografici.

  8. Cari M e Rita, dai, possibile che non riusciate a cogliere il ridicolo della situazione? Non ci credo. Potrà anche essere la poesia più bella e genuina del mondo, ma in quel contesto è trash allo stato puro. Sublime e divertente, con un retrogusto amaro. Si chiama “Sentimento del contrario” :D

  9. Caro Davide, tu tenti di dare dignità pirandelliana a qualcosa che non ce l’ha.

    Il trah è negli occhi di chi guarda (nessuno obbliga nessuno a guardare certi programmi televisivi).

    Trash è Gianluca Neri che crede di non essere trash.

    Trash non è chi scrive una poesia ingenua e ci crede.

    Dentro Graziani probabilmente circola tanta di quella cultura vera, che se vedesse Gianluca Neri palleggiare su un campo di calcio non lo farebbe diventare oggetto di trash e tanto meno di derisione. Anche se Graziani non conosce la differenza tra avvertimeto del contrario e sentimento del contrario.
    Che ne sai del vero motivo per il quale una persona goffa possa palleggiare?

  10. A me “Mancava un vero capitano, in Paradiso” piace tantissimo. Per quanto insomma, penso che lassù di Autorità che ne sia quanta se ne vuole.

    Rita (Scina) = Rina Scita?

  11. Alla fin fine, la parità dei sessi è stata raggiunta: le mestruazioni per spiegare una presunta acidità non sono più esclusivo appannaggio degli uomini.

    Mi pare evidente.

  12. Dark, nella tua lingua “troll” significa “chi non la pensa come me”?

    Io condivido l’opinione che certe trasmissioni siano spazzatura. Non trash, proprio spazzatura.
    Guardarle non è fico, nè trash: è solo espressione dell’incapacità di occupare meglio il proprio tempo.
    Con il corollario che, fino a quando le guardate (con o senza la scusa di divertirvi), continueranno a propinarcele, e ci rimette tutta quella “TV dignitosamente divertente, e popolarmente culturale” della quale tutti parlano, che tutti auspicano, cui tutti aspirano, e che nessuno ha il coraggio di mandare in onda.
    Ciccio Graziani, almeno, si mette in tasca qualcosa, da questo “sistema” ottiene un guadagno.
    Voi, a guardarle, ci rimettete e basta.
    Dico “voi” perchè io, certe cose, non le guardo;
    questo mio atteggiamento è molto meno “snob” e arrogante di quello che pretenderebbe di guardarle solo per poterne ridere (dice lui, chissà se è vero).

  13. Chiedo perdono, non posso partecipare a questo flame, mi dispiace. Lascio qua i miei trolletti, sono ben addestrati. Attenzione che mordono.
    (Neri, prendila con umorismo stavolta)

  14. Noi saremo anche una conventicola, ma voi siete peggio. Essì, siete proprio simpatici. Dopo la blogstar, l’indie blog, il blog-rosicone, un altra categoria. Il CommentAttore di Macchianera, personaggio che in una logica stanislawskiana si cala in questo ruolo della coscienza critica della società civile (o della blogosfera tanto fa lo stesso). Ogni post é buono, ogni intervento pronto per il vaffanculo o la messa in stato d’assedio.
    Il vaffanculo già in canna, la pistola puntata.
    Eppoi cazzo, basta con queste vostre prosopee nei commenti, che tanto non le legge nessuno.
    Diamine, siete contenti? Siete diventati personaggi, Brontolo vi cita nei suoi post. Cazzo, fighissimi.
    Ma a questo punto apritevi un blog, cazzo.

  15. Nervosetto, Dark? Dormito male? La mammma ti ha sgridato perchè stai troppo su internet?

    Mettiamola così (prendi appunti): tutto ciò che uno pensa senza esprimerlo, è privato.
    Tutto ciò che uno pensa comunicandolo agli altri, è pubblico.
    Tutto ciò che uno pensa, comunica agli altri, e rende disponibile a un commento è criticabile (in positivo o in negativo).

    Il degnissimo Neri pubblica un post, con apposito spazio per i commenti. (caso 3)
    I passanti, commentano. (conseguenza dell’applicazione del punto 3)
    Alcuni sono favorevoli, altri esprimono perplessità (conseguenza degli imprevedibili casi della vita).

    Poi arrivi tu, e stabilisci che alcuni dei suddetti passanti (due-commenti-due) sono troll.
    Ti si risponde, e fai l’incazzato.
    A me pare che il troll sia tu, che sull’argomento del post non dici niente e ti limiti a polemizzare personalmente con i commentatori.
    Stanislawsky uno come te l’avrebbe cacciato a calci dopo due giorni.
    A presto, figliolo.

  16. “Noi”,”voi”.
    Chi?
    Guai a rispondere alle argomentazioni di chi ha qualcosa da dire (non io, che qui ho solo fatto il pappagallo), guai a riconoscere a qualcuno una capacità identitaria. Lo si categorizza, lo si bolla di prosopopea – o retorica, l’importante è non leggere – e si imbastisce un bel processo alle intenzioni.
    Se la pistola è puntata, allora meglio scendere in trincea, allineati e coperti senza confronto sul tema, che tanto chi dice il contarrio è un troll.
    Sarà. Resta il dubbio che crearsi dei nemici, anzi una categoria di nemici sia più facile che discutere.

  17. anch’io vorrei esprimere un ragionamento, che all’apparenza potra’ sembrare criptico e sottilmente contraddittorio, forse anche vago e ambiguo ai piu’, ma di cui a una seconda piu’ attenta lettura apparira’ chiara la logica stringente e la solida razionalita’ che non puo’ che richiamare Kierkegaard a quelli di voi che lo frequentano abitualmente anche nelle sue pagine meno conosciute, e scusate l’ardita metafora e il riferimento all’eloquenza Demostenea:

    Darkripper, tu sei un coglione totale

  18. Allora subito, dark, dato che io e anche altri stiamo ancora rotololandoci dalle risate.

  19. Dark caro, te sai che ti voglio bene, però non ti sei accorto di una cosa: i tuoi presunti troll sono tutti bloggers, e anche ottimi bloggers. E producono, producono molto, M compreso.

  20. The well-constructed troll is a post that induces lots of newbies and flamers to make themselves look even more clueless than they already do, while subtly conveying to the more savvy and experienced that it is in fact a deliberate troll.
    I commentatori dei blog in Italia non puo’ che rispecchiare i comportamenti degli italiani.

  21. “Io, oggi come quasi tutti i giorni, non ho molto da dire.

    E quando non ho molto da dire m’incazzo, divento sgradevole, e non guardo in faccia a nessuno. Oggi, per esempio, me la prendo con una defunta, e mi scuso quindi con tutti i lettori morti.”
    Blog? Questa é masturbazione.

  22. Adesso diventiamo seri.

    M ha scritto alcuni dei post più belli della storia della blogosfera italiana e li pubblica su Oce, un blog dove non è necessario leccare nessuno e dove il politicamente corretto non è obbligo. Per esempio un post intitolato “Il titolo lo trovo poi, che’ adesso devo chiamare Ornella” era divertente e profondo allo stesso tempo.
    I suoi post ricevono centinaia di commenti e non sono di persone scodinzolanti attorno a lui, perchè lui nei blog non ha nessun potere e non ne vuole.
    Da un suo commento Shangri-La, una delle blogger più in gamba e acute, ha fatto un post intitolato “MIGLIOR COMMENTO: Io sono di sinistra. Problemi?”

    Quindi prima informarsi, come dice Vlad.

  23. Dark, M è il più brillante di tutta la rete, lo stralcio che hai appiccicato ne è solo una delle innumerevoli prove… a volte vaffanculeggia come billy the kid, ma cos’è un vaffanculo senza mimica e sonoro? Solo dieci misere battute…

  24. Ma se siete cosi’ tanti e tanto bravi cosa ci fate sempre qui.
    Ho letto i commenti a qualche post di oce, francamente è uno slurp continuo
    e poi andate in depressione, perchè non vengono altri a slurpare M.
    Strani, siete proprio strani.

    Camerati basco a pero dai tornate su oce nero :-p

  25. Pioloimpazzito: si commentano da soli!! :D
    Che poi non c’é niente di male. E’ un forum, anche io scrivo su un forum e una mailing list. Non c’é niente di male.
    A me c’é di male di dover scartare continuamente puttanate di RInaScita e M nei commenti…

  26. Ciccio Graziani ha fatto il suo lavoro meglio di tutti almeno due volte, anzi, anche più di due, con Pulici. Ma il suo lavoro era tirare calci ad un pallone. Raffinati, potenti, ma pur sempre calci. Ecco, forse se la penna la prendeva a calci era meglio.

  27. Ciccio Graziani e Paolino Pulici, la Juve dietro di 4 punti, lo scudetto. Le randellate ai cremini con i Ray-Ban, i governi balneari. Il Boxer rosso. Giochi Senza Frontiere. Il Monello e gli occhiali a raggi X. L’Intrepido con l’Eternauta. Che tempi, raga!

  28. Darkripper, io scrivo qui si e no un commento al giorno, quindi scartarlo non sara’ troppa fatica per te

    fai lo zabaione al tuo mononeurone, vedrai che anche oggi ce la fa

  29. M, evidentemente non ce la fa a scartare.
    E’ preparatissimo su quello che scriviamo qui e ci viene a cercare anche su Oce.
    Poverello.

  30. Bah, è vero che a una lettura superficiale qualcuno potrebbe essersi fatto l’idea del branco.
    E’ anche vero però che, a creare la contrapposizione “noi” – “voi” è stato Dark (tuttora, questo gratuito “voi” è rimasto senza identità). E sono (siamo) intervenuti quelli che erano già nella discussione sul post. Se poi i commentatori di Neri sono più gente di altro blog che di MN, magari significa che Neri scrive nel posto sbagliato. ;-)
    Vis (ciao), trovo però gratuita l’accusa di “pubblicità”. Nessuno, prima delle sciocche e provocatorie parole di Dark, aveva menzionato altri blog. Nè è stato fatto dopo, se non su esplicita richiesta.
    Ipotesi: come da altre parti esiste (non in tutti) una nevrosi MN, forse anche su MN esiste (non in tutti) una nevrosi parallela.
    Consigliato psicologo in entrambi i casi.

  31. Darkripper, scusa, ma ti sei accorto che fino al tuo intervento i commenti di quelli che tu hai definito troll erano perfettamente IT? Critici quanto vuoi, ma si parlava della poesia e di quanto fosse più trash l’ironia su di essa che non la poesia stessa. Anzi, devo dire che si stava arrivando ad un punto interessante sull’umorismo pirandelliano.
    Poi sei arrivato tu, hai tranciato due giudizi col machete – senza nessuna attinenza col post, mi preme sottolineare – e la cosa è degenerata (se così si può dire, io mi sono divertito): devo dire che secondo me quello caricato a vaffanculo parabellum sei tu.
    Cercare poi altrove un pezzo di post da decontestualizzare e mettere sulla gogna, tra l’altro non riuscendoci, è esercizio feltriano della più bell’acqua.
    Mi auguro di rileggerti, magari questa volta più attento al tema del post che non alla difesa del fortino, che peraltro nessuno aveva attaccato: il primo e unico a parlare di noi e voi, caro, sei stato tu.

  32. Slow, dopo però sperticate lodi sulle capacità di M.
    Mancava solo che qualcuno dicesse quanto ce lo aveva lungo e poi eravamo davvero a posto.

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