Quando il gioco si fa duro… (Diendpersonaltrets!)

Avvertenza: post serio. Troppo serio per i miei gusti.
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Esiste in tutte le compagnie l’elemento folle che – per come si comporta, per quel che dice, per quel che fa – ha stampato sulla maglietta un bersaglio da freccette per le prese per i fondelli.
I blog, rappresentando spesso una realtà distorta, non fanno eccezione.
Capita passino le Sonie Cassiani, le Laure Bogliole, i Carli Formenti: gente che delle tue prese per il culo ne fa una malattia, si incazzano come lombrichi sul cemento sotto la tua lente d’ingrandimento che riflette il sole. Poi loro si fanno una ragione delle tue prese per il culo, e tu del fatto che esistano.
Alla fine gli vuoi pure un po’ di bene.
Non finisce tutto a tarallucci e vino, perché loro continuano a odiarti. Ma quel che conta è che, alla fine, per davvero gli vuoi un po’ di bene.

Poi, un giorno, ti capita tra le balle un mitomane.
Perché – ricordate? – il primo assioma di internet è che il mondo è composto per la maggior parte di mitomani. E la rete ha avuto, per lo meno, il grande merito di metterci a parte di questa triste realtà.

La mitomane che ti è capitata in sorte si definisce “Blogger per la pace“, ma non si fa scrupoli a telefonare ai datori di lavoro di un povero cristo che l’ha citata (citata e basta) sul proprio blog per chiederne il licenziamento in tronco.
Il povero cristo si fa spupazzare per due ore dagli avvocati aziendali, preoccupati del fatto che il nome della società sia stato anche solo citato nel contesto della vicenda e, per sua fortuna (del povero cristo, intendo), deliberano anche loro che trattasi di mitomane.
La blogger per la pace si risente in quanto il suo nome appare citato nella stessa pagina in cui appare la parola che fa riferimento al mestiere più vecchio del mondo. Epperò non si fa scrupoli a dare – per vie traverse o, man mano che passa il tempo, sempre più dirette – della puttana ad un’insegnante che, oltre al peccato originale, ha da scontare anche quello di averle fatto notare che le foto delle torture ai danni di prigionieri iracheni pubblicate dalla mitomane sono tratte da un film porno. E che la bufala è già stata svelata dai giornali di tutto il mondo. Che poi, uno dice: con tutte quelle la cui autenticità è stata riconosciuta e che girano su internet, ma vabbè.

Di entrambi (il povero cristo e l’insegnante), la mitomane pubblica numero telefonico e indirizzo di casa su uno a caso dei propri siti (altro segno distintivo della mitomane-tipo: non si accontenta di un solo blog; gliene serve almeno uno per ciascuna delle personalità multiple che si ritrova a dover gestire). Anzi, no, a voler essere corretti: pubblica indirizzo e numero di telefono della mamma del primo, e del compagno della seconda.

Tu che fai, allora? Hai individuato i tipici segni distintivi della mitomane (sai quel che rischi, quindi), eppure parti lancia in resta alla difesa della privacy dei suddetti.


E’ lì, in quel preciso momento, che “Mitomane Personale®” inizia a dare di matto: parla a vanvera di legge sulla stampa; di marchi registrati; di gerenze; di società di capitali inclini alla tortura nei suoi confronti; di fantomatiche denunce sporte presso qualsiasi istituzione, dal Presidente della Repubblica, giù giù fino allo Sportello Anagrafe. Millanta un titolo di giornalista che non ha, ma che le spetterebbe di diritto – a suo dire – in quanto “ufficio stampa” dei propri blog e di inesistenti associazioni pacifiste prive persino di atto costitutivo. Indice manifestazioni e si affretta a pubblicare l’elenco completo degli aderenti, includendo più volte sé stessa, con i vari pseudonimi che ha assegnato alle singole personalità multiple. Quindi, per dire, succede che al raduno dei “Bloggers per la pace” indetto da Loredana Morandi aderiscano entusiasticamente “Lunadicarta” (che è Loredana Morandi), “Lunattivissima” (sempre Loredana Morandi), l’associazione “Giustizia Oggi” (ancora Loredana Morandi), e l’associazione dei “Giuristi Democratici” (Loredana Morandi, ça va sans dire). Lei le chiama “manifestazioni”; in realtà esce da sola a fare due passi.

Insomma, ce l’hai fatta. Sei finito nel mirino. Hai anche tu, finalmente, tua tua “Mitomane Da Passeggio©” personale.
Si attiva in totale autonomia, senza che sia nemmeno necessario premere il pulsante “ON”: scrive alle polizie (canoniche e postali) di mezzo mondo, con la sola e immotivata esclusione del Commissario Rex, di Montalbano, di Fox Mulder e di Grissom di C.S.I.
Una strana dimenticanza – pensi tu – da parte di una che ogni 16 giugno commemora in piazza la barbara uccisione del commissario Cattani.

Il chip emotivo di “Mitomane Personale®” (da qui in poi, semplicemente, “M.P.”) si rivela incompatibile con la sua rete neurale, e va in corto circuito: appoda alla sezione dei commenti di Macchianera spacciandosi per un’altra delle “sysop” (definizione sua) “concorrenti” e si difende all’accusa di aver pubblicato recapiti e numeri di telefono di casa di suoi presunti “nemici” citando una legge che vige nella sola repubblica di Bananas e in qualche cantone Svizzero, ovvero: “Se sei un marchio registrato sei sottoposto alla legge sulla stampa e devi avere la sua gerenza”. Nel caso un blog non ce l’abbia, gliela mette lei, la gerenza. E se non trova il tuo indirizzo mette quello della tua mamma, o del tuo compagno, o della maestra di terza di tuo figlio. In un solo colpo si sostituisce nell’ordine: al Garante della Privacy, all’Ordine dei Giornalisti, alla Polizia Postale, alla Magistratura, al ministro Urbani. Si sta facendo giustizia da sola. E’ diventata Zorro.

Tu, beata ingenuità, pensi sia venuto il momento di chiamarla a voce per vedere se è possibile mettere a posto le cose. O riportarla alla ragione. O, almeno, farle un filo di paura, che c’è già un’intero studio legale impegnato a studiare il suo caso, supportato da un’equipe composta da: tre paleontropologi, un tecnico per far funzionare la macchina del Carbonio 14, il bis-nipote di Sigmund Freud, e Paolo Crepet.
Fortunatamente (sia benedetto il famoso ibrido telefonico), decidi di registrare la telefonata. Che non va come dovrebbe: mi becco per sei volte (contate) “Lei è un cretino!”, io le faccio presente che si sta spacciando per giornalista, ripeto più volte “Millantato credito!” con la stessa foga che Socci ha riservato alla sua serie di “Perchéééééé?”, poi riattacchiamo entrambi. Ma prima l’avevi avvertita: “Premetto che sono io, e sto registrando la telefonata: se vuole può riattaccare”. Legalmente inattaccabile: o avverti, o metti un bip in sottofondo che avvisa l’interlocutore del fatto che le cazzate che dirà saranno tramandate ai posteri.

Ho scritto “fortunatamente” mica a caso, perché nel giro di qualche minuto “M.P.” torna a rivolgersi via e-mail a tutte le istituzioni che ha sentito nominare, nonché all’intero Corpo di Polizia italiano (con particolare riguardo, chissà perché, per la sede di Roma e quelle decentrate di Trento e Perugia). Ha, in pratica, creato una mailing list. E, anzi, i nostri più sentiti auguri alla Sovrintendente trentina e al Vice Questore Aggiunto perugino che così si sono conosciuti e han deciso di sposarsi a luglio.

Scrive, “M.P.”, testuale:

Informo tutti i providers e le autorità che il signor Gianluca Neri questa sera ha dato corso ad interrogatorio ai danni di mia figlia Stella minorenne. Egli ha dato corso alla pubblicazione di una foto che mi riprende per sbeffeggiarmi. La foto non è pubblica, ma vincolata dai diritti siae del fotografo al quale io non concedo la divulgazione della mia immagine. Ciò comporta che il signor Neri viola la mia privacy ed inoltre mi espone a pubblico ludibrio e all’insulto gratuito. […] L’interrogatorio sostenuto da mia figlia minorenne al telefono ad opera di Gianluca Neri, finisce domattina sulla fedina penale di questo illustre sconosciuto. […] Sai a me non me ne importa proprio nulla del tuo cult per le sysop delle chat, quando un delinquentello comune come Gianluca Neri interroga mia figlia minorenne al telefono.

L’“interrogatorio ai danni della figlia Stella, minorenne”, debitamente registrato in formato digitale e a disposizione delle eventuali autorità che si occuperanno del caso si è così svolto:

– Tuuuuu…. Tuuuu…
– Pronto?
– Buonasera, vorrei parlare con Loredana Morandi.
– Chi è?
Gianluca Neri.
– Mammmaaaa? Telefono!

Continua, “M.P.”, sempre testuale, buttando lì anche un sagace riferimento all’insegnante di cui sopra:

Al più tardi domattina la persona sarà denunciata penalmente per molestie procuratemi nel corso dell’ultimo mese a causa di una sysop di sito commerciale, la sedicente esperta in fotografie amatoriali pornografiche.

Epperò, alla fine, qualche collo a imbuto nella rete neurale di “M.P.” ha reso te un molestatore di bambine, e Lia di Haramlik una zoccola di professione.

Poi sbraca definitivamente, irrimediabilmente, in un delirio che ormai solo il Serenase, forse, è in grado di sedare:

Tutto ciò in corso di una vera campagna denigratoria ai miei danni, più la pubblicazione del mio numero abitativo privato preso di mira da telefonate di minaccia e squilli telefonici anche notturni. Sarà da me richiesto l’immediato oscuramento del sito www.macchianera.net per istigazione a reati ai danni del singolo nella privacy familiare e per tutti i possibili danni materiali e morali derivanti e/o successivi. (reati xenofobi e del razzismo). Si informano inoltre gli Internet Providers, che sia i funzionari Poltel di Trento, che i funzionari competenti di Poltel Perugia hanno avuto modo di sentirmi di persona sui fatti.

“M.P.” decide di tradurre il messaggio anche in inglese, immagino nel caso in cui Jack Bauer si trovi a passare da Trento o da Perugia. Si infila il Pesce Babele di Altavista nell’orecchio (senza accorgersi che lui, nel giro di qualche secondo, è uscito dall’altra parte: del resto, quando “M.P.” ha deciso di farsi il buco su entrambi i lobi, l’orefice ha sparato un solo colpo), e lancia la traduzione automatica. “Richiesta oscuramento sito” diventa “Asks situated darkening web”.

Riporto fedelmente:

The immediate darkening is asked for the situated one web for the publication of private, protected photos from copyright. Mr. Gianluca Neri, holder of the situated one web, has already tempted to harassments and telephone personal threats to the damages of the petitioner from part of customers. Mr. Gianluca Neri, tempts other customers to threaten me to the telephone and like physical person.

La mail si conclude con la frase “Questa brutta storia deve finire!” tramutata, come per magia, in un fantastico “The End personal threats!”.

Se avete un filo di pazienza residuo, la storia arriva finalmente alla provvisoria conclusione (e dico “provvisoria” con cognizione di causa: le “M.P.” hanno in dotazione, ubicata sul groppone, una batteria al litio che fa una pippa persino a quella dell’iPod) con “M.P.” che si lancia in un acrobatico accostamento tra il sottoscritto e un gruppo di presunti (da lei stessa) camorristi che nel 1991 e nel 1992 fecero lo scalpo alla MorandiMobile (che uno se la immagina anche, la “M.P.”, presso gli uffici dell’assicurazione, tentando di spacciare per buona una constatazione amichevole firmata “Raffaele Cutolo”).

Così racconta, “M.P.”, quei terribili momenti:

Mi decido a dare finalmente pubblicazione di una foto della mia auto, a seguito di uno dei tanti eventi dannosi determinati dalla serietà e dalla professionalità personale. E’ opera della camorra, che dopo un attentato, e nonostante tutti i nomi fossero indagati su più procure, si prese briga di seguirmi fin sotto casa per tagliarmi le 4 ruote con il coltello solo per minacciarmi. Era il 26 maggio 2002. Gli altri segni, che reca l’auto sono dovuti ad un attentato subito nella notte fra il 12 e il 13 marzo 2001. Nel corso dell’attentato 14 uomini, fra i famigli e gli affiliati al gruppo camorrista emergente dell’area ex Cutolo, attaccarono a calci e pugni la mia automobile, recando danni ingenti alle fiancate e spaccando tutti i vetri. Gente come Neri a me non piace, perchè non esiste alcun senso in quel che afferma e che scrive. Tutto quanto concerne la credibilità di persone di quello stampo e solo il nulla. Spazzatura culturale… La legge è uguale per tutti.

“Ricordo, ancora oggi, di essere stata estratta fortunatamente indenne, coperta di vetri” conclude “M.P.”, omettendo di specificare che il tutto accadde pochi secondi dopo aver scoperto sulla macchina lo specchietto di cortesia.

Finito il racconto, le brutte notizie: nel caso vi siate appassionati alla storia, è giusto sappiate che della mia “Mitomane Personale®” non sentirete parlare più. Dal sottoscritto, per lo meno. Mai più.
Perché le “M.P.” sono come il puzzo di fritto dei ristoranti cinesi: ti si attaccano addosso, in eterno, affinché tutti sappiano che, un giorno, hai ceduto al richiamo di un involtino primavera. Ti salgono in groppa come nemneno uno zainetto dell’Invicta sa fare, e l’unica strada percorribile, a quel punto, è la rimozione chirurgica (per quanto si dice sia in via di sperimentazione una soluzione meno cruenta basata sugli ultrasuoni).

In conclusione, tocca prevenire le prossime mosse: checché ne dica Loredana Morandi, sappiate che nei casi in cui:

  • l’Occidente venga invaso dalle cavallette;
  • si sciolgano le calotte polari;
  • o, peggio ancora, a Natale torni sugli schermi un nuovo film dei Vanzina;

beh, non sono stato io.

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50 Commenti

  1. raga, correte a vedere quello che ha appena pubblicato qui … da non crederci…
    un attentato di 14 uomini fra i ‘famigli’ e gli affiliati di Cutolo, mica cazzi!

  2. ho i sensi di colpa: sto sghignazzando delle disgrazie altrui (in questo caso la labilità mentale – o furbesca cattivissima fede? io e bea dobbiamo ancora metterci d’accordo) di madame.

    scusate le macchie d’olio, ma ho appena sformato la focaccia e ne sto mangiando una fettona, bella bollente (‘usti, scota!)

    :D

  3. che figata!
    basta insultare in modo scombinato gianluca neri e un altro paio di blogger in giro per qualche blog e di colpo diventi una celebrità!
    Ti mettono la foto in giro, fanno banner in tuo onore. E poi dici scemenze e questo ti chiama pure a casa. E poi dicono che Gneri è un attaccabrighe… ;-)

    Davvero tutti sono in cerca del proprio quarto d’ora di… vergogna! :-D

    *************************************************
    siamo la canticchiante e danzante merda del mondo

  4. Alcuni dei motivi per eliminare “giuridicamente” M.P:

    1) usa il pacifismo come trampolino di lancio delle proprie vanità e del proprio egocentrismo (ergo, si fa un favore ai pacifisti);

    2) pacifista nelle parole e nei discorsi pseudo-politici, è in aperta contraddizione col proprio mondo di rapporti interpersonali, dove è tutt’altro che a favore della soluzione diplomatica, bensì guerrafondaia, aggressiva, offensiva sempre (ergo, si risolve una questione di coerenza);

    3) fa agli altri quello che non vuole sia fatto a se stessa (ergo, la lezione è evangelica)

    4) si dimostra che nel web non tutti i comportamenti sono leciti e che quelli illeciti sono punibili proprio come nel mondo fuori (ergo, si fa un favore a tutti i naviganti)

  5. EEhm Ehm, Tom io e te non abbiamo ancora trovato un accordo sulla “signora”, ma un pezzettino di focaccia me la daresti?

    Il mio moroso ha provato a cucinarmi la farinata (credo si chiami così, quella con la farina di ceci) ma non è venuta proprio benissimo…. non è che ci passi anche la ricetta?

    Grazie :-)

  6. Io ho PAURA della persone stupide. Uno stupido è molto più pericoloso di un criminale. Sul lavoro mi hanno creato più problemi i clienti stupidi che i truffatori. Personalmente, avrei una paura terribile di questa Morandi.

  7. Dopo il record per il post kilometrico, potremmo battere anche quello per il numero di commenti. Il tutto su una vicenda delirante. Solidarietà a Gianluca, quando saremo tutti in prigione a Perugia potremo organizzare una chat col bluetooth chiamata “Macchianera” (noto delinquente dei fumetti e questa non può essere una coincidenza, caro il mio Neri impostore).

  8. Tratto tipico della branca della crimialità organizzata merdionale – insulare definita camorra (nell’accezione N.C.O., dal nucleo originario del fondatore Raffaele Cutolo) prendere “a calci” le autovetture dei nemici.
    I “black block”, frangia estremista del popolo “no global”, o “g8ini”, o altrimenti”di Seattle”, usano, sovente, immergere gli avversari in dentro delle colonne di cemento all’invero non calcificato, onde provocarne la rapida presa attorno alle membra dei malcapitati. E questo è quanto.

  9. aderisco, ma per ora solo dalla parte di quelli “non ancora denunciati”. per vie che sarebbe lungo riferire, mi trovo a un solo grado di separazione dalla conoscenza diretta della Morandi. e comincio ad averne paura.
    certo che ai vecchi tempi, con le cassiani e i formenti, era tutta un’altra cosa. il mondo sta andando a rotoli, proprio vero.

  10. Be’, non sono i VIP quelli che hanno il molestatore personale? Complimenti e auguri :)

  11. Al di la della questione, mi viene in mente che “Luna di carta” fu il titolo di una canzone di Peppino di Capri sul finire dei ’70. Era la versione italiana di “How deep is your love” dei Bee Gees. Così, ammesso che possa essere utile alleggerire.

  12. BARBARI INCIVILI!
    Vi permettete di ridere di questa situazione ignorando il lacerante dramma umano di una persona che si ritrova tale individuo come madre!

  13. Per il puzzo di fritto dei ristoranti cinesi c’è rimedio..ma ormai la suspance ha raggiunto topici livelli…prosegui su…anima

  14. Per il puzzo di fritto dei ristoranti cinesi c’è rimedio..ma ormai la suspance ha raggiunto topici livelli…prosegui su…anima

  15. A me è andata ancora bene: dopo un mio commento è capitata sul mio blog e mi ha dato del “fascio”. E in effetti lo sono: mi fingo di sinistra da quando capisco di politia e sono iscritto all’ANPI da quando ho 14 anni solo perché così posso fare da quinta colonna per i miei camerati e passare sottobanco informazioni di prima mano…
    Anzi, Gianluca, se hai voglia di fare un banner con su scritto “Questo blog è stato insultato da Loredana Morandi”, lo metto volentieri.

  16. GNeri, perché non le aizzi contro Camillo e Rolli, pensa come si divertirebbero con una blogger per la pace che in confronto Wolfowitz è Gandhi.

  17. vi prego, presentatela a shad3y (shad3y.splinder.it)
    l’unica cosa che differisce tra loro è il sesso del figlio “minorenne”.

  18. Blog-kooks

    Io no, ché da qualche tempo la mia intolleranza nei confronti di troll, net-kook e roditori vari è aumentata e la soglia di attivazione dei kill file (reali e mentali) si è conseguentemente abbassata. Però, prima o poi qualcuno dovrà pensare ad un byno…

  19. Secondo me se la presentassimo a Rolli avremmo modo di osservare una tipica forma di annichilimento tra particelle elementari.

  20. vieri non ha concretizzato. neri ha concretizzato fin troppo. mandiamo a fare in culo questa signora che non conosco ma che mi ha fatto due palle così. potrei non intervenire? certo. non intervengo. andate a fare in culo tutti.

  21. non ho parole… Capisco cosa vuol dire perche’ a mio tempo ho avuto anch’io una perseguitatrice personale. Hai tutta la mia solidarieta’!

  22. splendida bea e adorati tutti, la ricetta è facilissima: prendete al discount un rotolo di pasta per pizza (marca vitesse) già pronta e tirata, lo stendete su una teglia usa e getta (che poi non serve lavare), ci versate una buona mezza litrata di extra vergine sopra, una quintalata di rosmarino e una badilata scarsa di sale grosso. infornate a 230° per 15 minuti circa, e gnam gnam

    in questo commento, ogni riferimento a madame è puramente casuale

  23. Grazie Tom per la ricetta, mi sa che la proverò presto visto che a questo grado di difficoltà posso attentarmi anche io :-))

    … speriamo che anche la signora la legga così potrà nutrire sua figlia con qlc che ha imparato sul Blog di GNeri!!!

  24. ehi ma cosa è successo? Leggete qui pare che stia per mollare:
    “Chiedo scusa a tutti, se mi sono fatta prendere la mano… Mi perdonino quelli, che ho fatto arrabiare e che sappiano che tutto e’ stato fatto, in difesa della moralita’ delle persone, delle gerenze normografiche della stampa, della mia dignita’, di donna… dell’ufficio stampa… perche’ io non sono come voi, io c’ho dei valori.

    Per questo, smetto per un po’ e vado in un posto, tanto tranquillo con tanto verde e, tanti animali e poche medicine spero.”
    tratto da http://www.bloggersperlapace.splinder.it

  25. azz! scusa non avevo letto darkripper..
    Se hanno “bombato” il sito mò sono cazzi amari per TUTTI gli utenti internet.
    …Oppure adesso inizia il divertimento, dipende dai punti di vista…

  26. ma sei sicuro che sia stato bombato davvero?
    Non è che il genio in gonnella stia facendo tutto da solo?

  27. Peccato che fisicamente non sia il massimo, perchè oltre che una voce suadente e una tale gentilezza e raffinatezza di modi non hanno pari. Forse sono pari solo ad una palata di merda.

  28. (sospiro) aggiungendomi alla precisazione di Daniele Di Stanio, preciso anche che ho scritto una “lettera aperta” alla signora, chiedendole, per favore, di cancellare i dati del “povero cristo” e assumendomi, come logico, tutte le responsabilità di quanto ho scritto: è sotto gli occhi di tutti e non vi è nulla di offensivo, solo ho commesso “l’errore” di parlare prima di “lei” e poi di una vicenda che riguardava mie considerazioni su una ragazzina che si prostituisce nei pressi di Rebibbia. Questo fu il casus belli che, oltre a tutto questo polverone, ha creato problemi a Davide, un amico che, fra l’altro, non scrive per Indignato da mesi.

  29. Basta, la signora ha ragione, siete una brancata di comuni criminali razzisti xenofobi e pedopornografici culattoni milanesi. E io come voi, in più sono pure toscano e domani mi autodenuncio.

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