Pareri non richiesti

Riporto integralmente un post che non è mio, è di benty. Me ne assumo la totale responsabilità. Anzi diciamolo, vorrei avere avuto le palle di scriverlo io.

Si può dire? Non sono particolarmente scosso per la morte dell’italiano in Iraq. Diciamo pure che non me ne frega un beato cazzo. Dispiace che sia morto eh, per carità. Sarà che il pietismo spettacolarizzato che si è scatenato mi fa troppo schifo e lo schifo per l’ipocrisia ha di nuovo prevalso sulla pietà, mi succede spesso. Mi sembra di nuovo che un morto sotto le telecamere valga di più di decine di morti non ripresi, da liquidare con un trafiletto sul giornale.

Il morto di ieri era un mercenario. Anche se non si può dire mercenario, che fa tanto “puttana”. Bisogna dire security. D’altronde non si può manco dire che siamo in guerra. Era una guardia del corpo. Era un ex soldato professionista. Era un ex buttafuori. Tutte categorie che non riscuotono esattamente la mia simpatia; categorie che ho sempre considerato come nemiche, molto più degli arabi, per dire. Nella mia squallida vita ho avuto molti più problemi con i buttafuori e con i militari di vario grado che con palestinesi che mi si fanno saltare addosso. Un mio problema di orizzonti limitati, o di scarsa immaginazione se volete. Quindi parto prevenuto, almeno lo ammetto.

Inoltre il ragazzo mi sa che era un po’ avido. Dispiace parlar male di un morto. Ma siccome ci pensano tutti gli altri a parlarne bene, lasciatemi questo sfizio allora. Da morto un ex soldato professionista, un ex buttafuori ed infine “bodyguard in territorio di non-pace”, diviene sempre un tipo tranquillo, per niente montato, buono e pacifico, praticamente una crocerossina. Riporto dal sito di Repubblica:

ha cominciato a collaborare con agenzie specializzate a Genova come addetto alla sicurezza nei locali notturni o come guardia del corpo. Ma sempre con grande rettitudine e con la bontà che lo contraddistingueva. Non ha mai picchiato nessuno, anzi interviene sempre per dividere le persone. A lui, così grande e grosso, non è mai piaciuto fare a botte.


Solo a me la sfiga di incontrare buttafuori faccedicazzo e militari arroganti. Quelli che muoiono lontano, e possibilmente in diretta TV, sempre degli emuli di Gandhi.

Però stavolta non è neanche plausibile tirar fuori la nenia dei soldatini morti al servizio della patria, che rischiano la vita per noi (?!) per due lire. No. Questo cercava un lavoro da diecimila euro al mese. Non gliene bastavano 700 di euro al mese e spaccarsi il culo come ogni poverocristo. E per questo, per soldi, ha rischiato la vita, e c’è rimasto secco. Fine della storia. Non venite a dirmi che pure questo lavorava per la pace almeno. Era propio uno di quelli che speculano sulla guerra, nel loro piccolo. Uno schifo: piccolo, ma sempre uno schifo, no? La cosa che mi dispiace di più è che di questo non se ne può neanche fare una colpa al Nano. Se non argomentando per qualche decina di righe sui danni del sistema che bla bla bla, quindi lascio perdere.

Passiamo al secondo punto della faccenda, quello che mi ha davvero shoccato: l’effetto informazione di regime. Ecco come è arrivata a mia madre l’informazione.

A. divieto di chiamarli mercenanari: per quella ragione i familiari erano da Vespa ieri: per chiarire che non erano mercenari. Erano soldati al soldo di qualche potente. Cioè mercenari. Ma non lo dite.

B. Noi non siamo in guerra. Siamo lì a fare/mantenere la pace. Noi ammazziamo loro (la settimana scorsa sparavamo sui civili, Repubblica titolava 12 bersaglieri feriti, 15 iracheni morti. Nell’ordine agghiacciante che vi ho riportato) loro ogni tanto ammazzano noi. Ma guerra non è.

C. A Nassirya sono pressochè contenti della presenza degli italiani, che si fanno tanto benvolere. Italiani brava gente. In missione di pace. La colpa è loro che si fanno esplodere.

update: Da Repubblica”Vi faccio vedere come muore un italiano…”. Sarebbero state queste le ultime parole pronunciate da Fabrizio Quattrocchi prima di essere ucciso dai suoi sequestratori con un colpo alla nuca.

Ecco come muore un italiano. Muore per andare a cercare un lavoro da diecimila euro al mese.

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17 Commenti

  1. E con questo, tanto perché lo sappiate (non cancello il suo commento: che resti a futura memoria per tutti), è cartellino rosso per Natalino Russo Seminara (avvertito giorni fa) su Macchianera.

  2. Giulia, fare un lavoro rischioso e quindi (giustamente) molto ben pagato fa di te una persona poco onesta? Non capisco.
    Io non “grido allo scandalo”, semplicemente mi disgusta chi vuole fare processi postumi ad una persona morta quando questo giova alla propria causa, mentre in altri casi si guarda bene dal farlo. Non ci siamo mai chiesti chi fossero gli iracheni morti sotto le bombe, per noi sono tutte vittime di questa guerra… i Benty, i Livefast, i Gianluca Neri sarebbero i primi ad urlare allo scandalo, se qualcuno si mettesse a passarli al vaglio dicendo “quello era un delinquente, quello era un poco di buono”.

  3. Particolarmente disgustosa poi la finta “ingenuità di Benty”, nel dire “dispiace parlar male di un morto, ma siccome ci pensano tutti gli altri a parlarne bene, lasciatemi questo sfizio allora”, come se lui pensasse davvero di essere l’unico a buttare merda sul cadavere di Quattrocchi. Mentre come si può bene vedere su questo blog e molti altri, lui è solo l’ultimo ad unirsi ad un misero branco di pecore parecchio numeroso.

  4. Sono costernato, sempre, per l’assassinio di un essere umano. Fatta la premessa, vi chiedo:
    se il Quattrocchi è un eroe, allora la bambina di 2 anni e mezzo, ribadisco due anni e mezzo, ammazzata a Città di Castello è una Madonna.
    Almeno, lui, nella sfortuna, ha avuto la fortuna di morire sul colpo e di un sol colpo. Lei, la bimba, è stata straziata, seviziata e massacrata in silenzio. Il silenzio degli innocenti (veri). Nessuno, però, si è preso la briga, di condannare di sdegnarsi e ribellarsi, almeno in questo luogo di saccenti menti virtuali, alla disumana e non so quanto animalesca, gli animali non ammazzano per il pianto di un piccolo, azione di un bastardo pezzo di merda. Non ho visto eroici Paladini brandire la spada per questa vicenda che, signori miei, ci qualifica tutti. Siamo anche noi delle merde, tutti, indistintamente. Avidi e famelici di spettacoli, di facili politiche e insensate giustificazioni. Smettiamola di rompere i coglioni con sterili ed inutili critiche. E’ sempre facile, dall’alto di comode, calde e sicure poltrone, sputare sentenze sempre e comunque.
    Ora fate pure, dite che sono uno stronzo, un quel che cazzo di pare, mi rimbalzate!

  5. Tony, in una zona di guerra non ci vai a fare un mestiere ben bagato. Ci vai a fare il soldato, il medico di Emergency (Dio, o chi per esso, li benedica tutti), o la puttana. Ti risulta che in Vietnam, durante la guerra, ci fossero le bodyguad o i buttafuori? Ovviamante mi spiace che sia morto, ma non dovevano neanche farcelo andare, in Iraq.

  6. Gomez scusa, se è per quello in Iraq non dovevano farci andare nessuno. Ma non è questo il punto.
    Mi chiedi che cosa mi risulta? Bene, io lavoro da quindici anni nella cantieristica industriale. E mi risulta che diversi miei colleghi siano andati a lavorare in Iran durante la guerra con l’Iraq. Mi risulta che altri siano andati a lavorare in Algeria durante la guerra civile. Altri hanno lavorato in Somalia, in Colombia, nell’Africa Subequatoriale.
    Non erano soldati, non erano medici di Emergency, e non erano puttane. Ecco che cosa mi risulta.

  7. Fabrizio Quattrocchio in Iraq ci è andato a lavorare, ha scelto di accollarsi dei rischi, ora è morto, perchè quando rischi non sempre ti va bene. Anche Senna è morto perchè faceva un mestiere ben pagato e rischioso. Dov’è la differenza? Piangiamo la morte degli uomini, ma non facciamone eroi, martiri o criminali. Sono mesi che in Iraq muore gente che lì cerca di viverci, che alla fine della guerra non torna a casa con migliaia di euro nel portafogli, perchè, oltre a non avere gli euro, non è nemmeno detto che ce l’abbia ancora, una casa. Ma un missile in un mercato non fa notizia, non ci fa discutere, perché sono vittime senza nome e senza volto, Fabrizio Quattrocchio invece aveva un nome, un volto e una voce e allora la sua morte vale di più. Finchè continuiamo a distinguere tra morti e numeri, finchè ognuno di quei morti non sarà un nostro morto, finchè una vita sarà più importante di un altra, continueremo a fare lo sporco gioco di chi di Fabrizio vuole farne un eroe. Del marketing.

  8. Chi vuole usare la morte di Quattrocchi per nascondere l’inconsistenza della propria politca e dei propri valori è un imbecille. Però devo dare ragione a Francesco Merlo, che oggi su Repubblica chiede ad Al Jazeera il video e ne auspica la messa in onda dicendo che non ci farebbe male vedere la morte di Quattrocchi ed il messaggio che ha voliuto mandare com il suo scatto d’orgoglio, di dignità e di rabbia. Nella guerra si mischia tutto, però un caso è la condanna di una decisione belluina e ferale come quella di dare vita a questo conflitto, un’altra e la condanna della violenza del terrorismo e del disprezzo della vita e dei valori di civiltà universali. Quattrocchi non è stato ucciso sotto l’accusa di colpe evidenti ma solo perché era andato in Iraq. Il suo scatto d’orgoglio e di ribellione nasce dall’ingiustizia di quella esecuzione. Sono queste cose che segnano i confini di ciò che è giusto da ciò che è sbagliato e ci aiutano a distinguere le ragioni ed i torti. Ha ragione il popolo palestinese, hanno ragione gli israelini che vogliono la pace, hanno ragione i volontari non armati che rinunciano ai propri agi e vanno a rischiare la popria sicurezza per aiutare il prossimo; hanno ragione quelli che manifestano pacificamente per dare voce a chi non ne ha, ha ragione chi si ribella al terrorismo infame e cieco. Ha torto chi non riesce a vedere al di là del proprio odio; ha torto chi non ricerca ostinatamente le strade per incontrare le ragioni dell’altro; ha torto chiunque approfitta di una condizione di debolezza dell’altro; ha torto chi cinicamente antepone il proprio interesse economico alla dignità dell’altro; ha torto chi dà un peso differente alle vite di migliaia di irakeni, come ai milioni di morti africani, e a quello di centinaia di occidentali; ha torto chi non riesce a tacere di fronte ad una morte infame come quella di Quattrocchi e dover per forza fare sbarramento alle domande che quella morte fa emergere dalla nostra coscienza. Sbagliato è l’assassinio di Sadat, quello di Rabin, l’idiozia di Bush, l’interesse di Cheney, l’odio e il nichilismo di Bin Laden. Facciamoci guidare dalle nostre emozioni perché i messaggi che ci vengono dalla nostra coscienza sanno distinguere tra il bene ed il male, ciò che è giusto e ciò che è sbagliato.

  9. Tra le tante pieghe di questo articolo ho visto rispuntare fuori il nome di Carlo Giuliani:era un criminale morto da criminale per mano di una persona pagata dallo stato per rendere inoffensivi i criminali schifosi come lui,qui non è permesso avere opinioni diverse verus est factus punto.
    Capitolo Quattrocchi:era un mercenario (checchè se ne voglia dire) pagato profumatamente per rischiare la vita in una zona di guerra,cio’non fa di lui un criminale (è un crimine essere pagati?)ma men che meno un eroe,semplicemente una vittima di una guerra tanto lontana quanto vicina a noi.
    Cio’che è deprecabile è effettivamente la spettacolarizzazione della fine miserevole di questa persona morta per mano di esaltati che non meritano fine migliore delle loro vittima (lungi da me essere un fautore della pena di morte:credo fermamente che l’ergastolo sia molto ma molto più appagante per la mia sete di vendetta);forse spacciare questa guerra per una missione di pace sta diventando più difficile ogni giorno che passa,forse sarebbe meglio mostrarla per quello che è:una guerra di interessi e vi dico che dal mio piccolo continuerei a sostenerla forse con un maggior vigore:chi di noi non vorrebbe la benzina sotto la soglia dell’euro?Quanti italiani aspettano con ansia la pacificazione di quella terra per andarci a lavorare e magari trovare quel posto di lavoro che qui non si trova?
    Che l’ipocrisia non offuschi le vostre menti (ammesso che ne abbiate una da offuscare)

  10. l’ ho scritto fra i commenti del blog del benty, e lo ribadisco qui: sono d’ accordo con quel che dici, anche solo per il fatto che ogni giorno muoiono persone ( chi guidando, chi lavorando, chi non facendo assolutamente niente, chi per colpa dell’ uranio impoverito o dell’ inquinamento).
    è stata eseguita una pulizia etnica in africa da 1 milione di persone in 100 giorni ( neanche i dannati nazisti ) a colpi di macete, ma non sono cose che c’ interessano ( o almeno non devono interessare la massa).
    chi è che stabilisce per chi bisogna versare più lacrime? la tv ? i mass media? o ogniuno di noi?
    gli eroi penso siano coloro i quali stanno rischiando la vita per salvarne altre ( tipo la croce rossa o emergency ).magari prendono le stesse cifre che avrebbe preso il quattrocchi, ma almeno svolgono un lavoro socialmente utile ( è uno degli articoli della nostra costituzione, per cui ogni cittadino italiano dovrebbe fare un lavoro utile alla società italiana).
    rimango comunque perplesso del fatto che l’ italia al momento del rapimento non sapeva quanti italiani stavano in iraq….. vi pare giusto che l’ accesso a un paese in guerra non sia regolamentato da nessun organo statale?
    qui ho letto commenti che si riferivano alla presunta superiorità della democrazia su altri modelli sociali…. ora la domanda è: cosa intendete per superiore? che si sta meglio? che siamo tutti uguali? che siamo liberi? ricordo a tutti che il nostro modello per sopravvivere, deve poter sfruttarne un altro. la prova lampante è il fatto che gli usa hanno attaccato afganistan e iraq per svuotare i propri arsenali ( gli usa sono il primo produttore mondiale di armi e da sempre rifornisce tutti coloro che pagano), e per mettere le mani sulle riserve petrolifere dell’ iraq ( come noi italiani, che stiamo a nassirya solo perchè ci sono i pozzi che il berlusca si è spartito con bush)….. dopo penso sia normale che l’ economina americana riprende!
    quindi in linea di principio con gli attuali canoni di democrazia, non ci potrebbe essere parità tra le nazioni, perchè ce ne devono essere alcune da sfruttare. mi pare semplice.
    ragionate gente, non si sono trovate armi di distruzione di massa perchè non c’erano, saddam è stato catturato ma non ne sappiamo niente, bin laden ( un uomo che dovrebbe viaggiare con un’ apparecchiatura per la dialisi ) non si sa dov’è.
    allora dov’è l’ uomo nero? dov’è il nostro acerrimo nemico? dove sono queste persone che hanno fatto tremare il mondo?
    attualmente c’è solo una nazione che potrebbe far paura al mondo e sono gli usa.

  11. Egregio Alceste,
    Se Lei definisce Quattrocchi (e gli altri tre) come mercenari, ne consegue che per la legge italiana loro possono essere considerati dei criminali, posto che arruolare mercenari è un reato (art. 288 C.P.; se ben ricordo si tratta di una norma introdotta da una legge del 1995 che dava esecuzione ad un accordo internazionale volto a contrastare il fenomeno dei mercenari).
    Posto quanto sopra, credo anch’io che il termine usato per definire il loro lavoro (“security”) sia solo un paravento. I loro compiti, a quanto si è capito, erano quelli di scortare il personale delle imprese civili che lavorano in Iraq su mandato americano; direi quindi che si tratta di un compito tipico delle cosiddette “truppe di seconda linea”, che in tempi di minore “privatizzazione” sarebbe stato svolto direttamente dai militari americani.
    Si tratta quindi in effetti di persone che svolgevano un compito paramilitare, ossia di mercenari.

    e custodir

    previsto dalla legge (.
    e non in ragione di visioninE CONDEGUE CHE SONO DEI CRIMINALI,

  12. …è un discorso da comunista che deve aver avuto tanti problemi per inserirsi nella leva militare, anche entrare in discoteca non deve essere stato facile per te. Non sentenziare se non hai mai provato e visto da vicino cosa significa questa professione, inoltre stronzo, Umberto Cupertino (uno dei 3 ostaggi rimasti) è un mio caro amico, sai cosa li ha spinti ad andare in Iraq? Lo stato italiano, che boigotta non riconoscendo il lavoro di sicurezza privata, spingendoti ad andare fuori dal tuo paese per guadagnare denaro, siamo l’unico paese d’Europa senza Albo Professionale di sicurezza privata, quindi non sputare sul corpo di una persona come quattrocchi, rispetta la sua anima, una persona potenzialmente preparata morta in paese straniero alla ricerca di un impiego che in Italia non è riconsciuto, ringraziamo la Patria! Continua a marciare con i No Global comunisti pezzi di merda, non siete altro che soldati senza bandiera!

    Memento Audere Semper!

  13. …è un discorso da comunista che deve aver avuto tanti problemi per inserirsi nella leva militare, anche entrare in discoteca non deve essere stato facile per te. Non sentenziare se non hai mai provato e visto da vicino cosa significa questa professione, inoltre stronzo, Umberto Cupertino (uno dei 3 ostaggi rimasti) è un mio caro amico, sai cosa li ha spinti ad andare in Iraq? Lo stato italiano, che boigotta non riconoscendo il lavoro di sicurezza privata, spingendoti ad andare fuori dal tuo paese per guadagnare denaro, siamo l’unico paese d’Europa senza Albo Professionale di sicurezza privata, quindi non sputare sul corpo di una persona come quattrocchi, rispetta la sua anima, una persona potenzialmente preparata morta in paese straniero alla ricerca di un impiego che in Italia non è riconsciuto, ringraziamo la Patria! Continua a marciare con i No Global comunisti pezzi di merda, non siete altro che soldati senza bandiera!

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  14. …è un discorso da comunista che deve aver avuto tanti problemi per inserirsi nella leva militare, anche entrare in discoteca non deve essere stato facile per te. Non sentenziare se non hai mai provato e visto da vicino cosa significa questa professione, inoltre stronzo, Umberto Cupertino (uno dei 3 ostaggi rimasti) è un mio caro amico, sai cosa li ha spinti ad andare in Iraq? Lo stato italiano, che boigotta non riconoscendo il lavoro di sicurezza privata, spingendoti ad andare fuori dal tuo paese per guadagnare denaro, siamo l’unico paese d’Europa senza Albo Professionale di sicurezza privata, quindi non sputare sul corpo di una persona come quattrocchi, rispetta la sua anima, una persona potenzialmente preparata morta in paese straniero alla ricerca di un impiego che in Italia non è riconsciuto, ringraziamo la Patria! Continua a marciare con i No Global comunisti pezzi di merda, non siete altro che soldati senza bandiera!

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