Pareri non richiesti

Riporto integralmente un post che non è mio, è di benty. Me ne assumo la totale responsabilità. Anzi diciamolo, vorrei avere avuto le palle di scriverlo io.

Si può dire? Non sono particolarmente scosso per la morte dell’italiano in Iraq. Diciamo pure che non me ne frega un beato cazzo. Dispiace che sia morto eh, per carità. Sarà che il pietismo spettacolarizzato che si è scatenato mi fa troppo schifo e lo schifo per l’ipocrisia ha di nuovo prevalso sulla pietà, mi succede spesso. Mi sembra di nuovo che un morto sotto le telecamere valga di più di decine di morti non ripresi, da liquidare con un trafiletto sul giornale.

Il morto di ieri era un mercenario. Anche se non si può dire mercenario, che fa tanto “puttana”. Bisogna dire security. D’altronde non si può manco dire che siamo in guerra. Era una guardia del corpo. Era un ex soldato professionista. Era un ex buttafuori. Tutte categorie che non riscuotono esattamente la mia simpatia; categorie che ho sempre considerato come nemiche, molto più degli arabi, per dire. Nella mia squallida vita ho avuto molti più problemi con i buttafuori e con i militari di vario grado che con palestinesi che mi si fanno saltare addosso. Un mio problema di orizzonti limitati, o di scarsa immaginazione se volete. Quindi parto prevenuto, almeno lo ammetto.

Inoltre il ragazzo mi sa che era un po’ avido. Dispiace parlar male di un morto. Ma siccome ci pensano tutti gli altri a parlarne bene, lasciatemi questo sfizio allora. Da morto un ex soldato professionista, un ex buttafuori ed infine “bodyguard in territorio di non-pace”, diviene sempre un tipo tranquillo, per niente montato, buono e pacifico, praticamente una crocerossina. Riporto dal sito di Repubblica:

ha cominciato a collaborare con agenzie specializzate a Genova come addetto alla sicurezza nei locali notturni o come guardia del corpo. Ma sempre con grande rettitudine e con la bontà che lo contraddistingueva. Non ha mai picchiato nessuno, anzi interviene sempre per dividere le persone. A lui, così grande e grosso, non è mai piaciuto fare a botte.


Solo a me la sfiga di incontrare buttafuori faccedicazzo e militari arroganti. Quelli che muoiono lontano, e possibilmente in diretta TV, sempre degli emuli di Gandhi.

Però stavolta non è neanche plausibile tirar fuori la nenia dei soldatini morti al servizio della patria, che rischiano la vita per noi (?!) per due lire. No. Questo cercava un lavoro da diecimila euro al mese. Non gliene bastavano 700 di euro al mese e spaccarsi il culo come ogni poverocristo. E per questo, per soldi, ha rischiato la vita, e c’è rimasto secco. Fine della storia. Non venite a dirmi che pure questo lavorava per la pace almeno. Era propio uno di quelli che speculano sulla guerra, nel loro piccolo. Uno schifo: piccolo, ma sempre uno schifo, no? La cosa che mi dispiace di più è che di questo non se ne può neanche fare una colpa al Nano. Se non argomentando per qualche decina di righe sui danni del sistema che bla bla bla, quindi lascio perdere.

Passiamo al secondo punto della faccenda, quello che mi ha davvero shoccato: l’effetto informazione di regime. Ecco come è arrivata a mia madre l’informazione.

A. divieto di chiamarli mercenanari: per quella ragione i familiari erano da Vespa ieri: per chiarire che non erano mercenari. Erano soldati al soldo di qualche potente. Cioè mercenari. Ma non lo dite.

B. Noi non siamo in guerra. Siamo lì a fare/mantenere la pace. Noi ammazziamo loro (la settimana scorsa sparavamo sui civili, Repubblica titolava 12 bersaglieri feriti, 15 iracheni morti. Nell’ordine agghiacciante che vi ho riportato) loro ogni tanto ammazzano noi. Ma guerra non è.

C. A Nassirya sono pressochè contenti della presenza degli italiani, che si fanno tanto benvolere. Italiani brava gente. In missione di pace. La colpa è loro che si fanno esplodere.

update: Da Repubblica”Vi faccio vedere come muore un italiano…”. Sarebbero state queste le ultime parole pronunciate da Fabrizio Quattrocchi prima di essere ucciso dai suoi sequestratori con un colpo alla nuca.

Ecco come muore un italiano. Muore per andare a cercare un lavoro da diecimila euro al mese.

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50 Commenti

  1. Pienamente daccordo con quanto scritto.

    Altra cosa.

    Di cosa si accusa i guerriglieri? Se sono in guerra con delle nazioni occupanti, se vedo un uomo armato sparo. E’ normale, non mi sembra ci sia niente di strano. La percezione che possiamo avere noi, non é quella che ha il fante, di qualunque esercito sia.

  2. Che dire….anche se 100 ti scriveranno che sei una merda, non ribatteranno (o se lo faranno, lo faranno con parole di forma) perchè quello che hai scritto, a parte le tue posizioni personali, è VERO. Il tipo era semplicemente uno che rischia la pelle per soldi e uno su 100, di chi fà questo mestiere, muore. Le vere merde sono quelli che lo fanno diventare un eroe per scopi puramente di propaganda. Sentire i vari politici che sviolinano in TV..beh..quello fà veramente ribrezzo !! PreZ

  3. Sinceramente non capisco il senso di questo post. Il secondo punto sulla classica propaganda e le stronzate retoriche strappalacrime sulla pelle di un ragazzo ammazzato, e’ sicuramente condivisibile. Non e’ certo la prima volta che i media danno la patente da eroe a chi non se la merita. Ed e’ giusto continuare ad arrabbiarsi per questo.
    Il primo punto del post sinceramente non lo capisco. Non si e’ scossi dalla morte di una persona uccisa in quella maniera? I mercenari e i buttafuori se le vanno a cercare? Uno antipatico e ure stronzo puo’ morire con un colpo in testa, cosi’?
    Mi sa che non sono l’unico ad avere le ideee confuse.

  4. Mi hai tolto le parole dalle dita. Condivido pienamente il tuo post.
    Tra l’altro ieri sera ho sentito anche un parente che accusava lo stato che obbliga un povero italiano ad andare in Iraq per cercare lavoro.

  5. Si…i buttafuori non lo so, ma i mercenari se le vanno a cercare…E sull’essere scossi per UNA persona morta in zona di guerra…ma lo sai, anche solo per sentito dire, quanti sono morti e ne muoiono..che ne sò…in Algeria a causa del fondamentalismo…eppure non è che se ne sente parlare più di tanto, forse le vite che non sono italiane valgono meno. PreZ

  6. Merde comuniste che non site altro! come vi permettete di sputare in faccia agli Eroi della Patria! Meritate di scomparire dalla faccia della terra! Con voi che siete tanto allergici al pulito e con TUTTE le carogne musulmane di questa terra faremo del sapone per lavarci gli zebedei per i prossimi diecimila anni. Se avete un po’ di coraggio dovreste andare a farvi saltare in aria come i vostri luridi amici palestinesi! Pertite per l’Irak e iniziate a combattere, se volete dimostrare quanto siete intelligenti! Che si sia inizio allo scontro finale per la dominazione della terra! Da una parte Noi, l’Occidente, dall’altra voi luridi pezzenti schifosi e i vostri amici arabi puzzolenti! W l’Italia! A Noi! AARGHHH (N.D.R.: Pasqualino ha un travaso di bile e schiamazza a terra con una bava verde che gli cola da un lato della bocca. Lo ricovereranno nel letto vicino a quello di Bossi, dove una volta ristabiliti ingaggeranno feroci gare di rutti e scozzetti alle infermiere terrone)

  7. concordo su quasi tutte le cose del tuo post…ma una cosa mi permetto di sottolineare(non per critica personale, ma per aprire forse una riflessione)…
    “Non sono particolarmente scosso per la morte dell’italiano in Iraq” e’ forse questa la frase chiave:
    che neppure la morte di una persona uccisa con un colpo alla nuca possa scuotere.(indipendentemente dai motivi)
    ….siamo cosi assuefatti?

  8. PreZ, figurati, sono d’accordissimo con te, ma non e’ questo il punto. Ripeto, se parliamo di cattiva informazione, siamo sulle stesse posizioni. Il mercenari sa i rischi a cui va incontro, prende i soldi proporzionali a quel rischio. Muore saltando su una mina e via, ce lo possiamo dimenticare, anzi, come dici tu, manco lo sappiamo. Quattrocchi e’ stato freddato in una maniera indecente,e non perche’ era un mercenario o panettiere o buttafuori o pacifista, ma perche’ italiano e occidentale. Questo modo di fare lascia scossi esattamente come tutte le esecuzioni sommarie in tutti i paesi del mondo. Questo penso.

  9. Quanta gente che non ha una lira prova a svoltare?Molti ci provano facendo il culo,altri vendendo la coca.Lui ci ha provato rischiando scientemente la vita:è quindi indegno di pietà?Per voi,dementi bastachestatecontro,lo è perchè giunto lì in virtù della guerra scatenata da un’oscena nazione democratica contro un povero regime dittatoriale ed arretrato.Questo vi qualifica.

  10. In un post così generalmente azzeccato le generalizzazioni da scuole medie sui buttafuori e sui militari stonano un po’…

  11. giordano: quando ammazzano un trafficante di coca che stava cercando di “svoltare” *normalmente* il TG1 non lo definisce un eroe. la guerra contro il povero regime dittatoriale non mi pare abbia migliorato di molto la situazione. mi astengo dal darti del demente, ché non credo che tu lo sia.

  12. Non è indegno di pietà, semplicemente non si capisce perchè farne un eroe.

  13. david: in effetti quel che dici ha senso. ma che possiamo farci io e benty se abbiamo avuto problemi coi buttafuori? :-)

  14. condivido. la dichiarazione prima di morire sa molto di spavaldo e testa calda. anche se in genere non mi piace generalizzare e dire che i bodyguard sono così, i camionisti colà, i tassisti cosà… fa tanto 4-salti-in padella per la mente. ci sono pure quelli che.. s’arrangiano. E poi penso ancora che ci sia qualcuno che va da quelle parti convinto veramente di portare la pace. pochissimi ovviamente.

  15. Chiunque egli sia stato, resta una vittima “civile” di una guerra alimentata da ispirazione neocoloniale e invasato integralismo che ne genera altro. Resta una vittima di un governo che ridicolmente fa la parodia del “fronte della fermezza” e decide di seguire l’alleato americano fino in fondo, senza preoccuparsi che in fondo ci sia la pena della morte.

  16. Leggo alcuni commenti che mi fanno dubitare che molti non sappiano bene quanto siano le cifre in ballo. Un soldato (esercito ita.) in missione in Iraq prende uno stipendio che va da un minimo di 6000 Eur ad un max di 12000 Eur al mese (dipende dai gradi), chiedete pure a conoscenti/parenti sotto le armi. E’ una scelta, molti non ci vanno, nessuno però è obbligato ad andarci, tantomeno dei liberi professionisti come quei 4 che hanno catturato. Attenzione: questo non significa nulla, è solo un dato che mi sembra molti non sappiano. Non entro nel merito del post.

  17. così abbiamo scoperto che ci sono professioni “che se uno muore chissenefrega”.
    tutti a dire che erano mercenari, ma se fossero solo dei “buttafuori che si sono allargati un po’ troppo”?
    giusto che vengano assassinati.
    così, tra l’altro si alleggeriscono le colpe degli assassini (tanto siamo in guerra).
    e magari loro co hanno creduto che c’era la pace ed i soldi fanno comodo…
    la loro ideologia non mi piace, il loro lavoro non mi piace, ma quella ultima frase (che non a di lui un eroe, sia ben chiaro) è il segno forse di una dignità che è venuta fuori all’ultimo momento, con le sole parole che conosceva.
    un po’ più di rispetto e pietà.

  18. Cervelli spappolati

    Tutte le occasioni sono buone, per certuni. Sempre la solita solfa, sempre. La solita piccola storia ignobile di chi si indurisce simulando uno spirito critico che non cede di fronte a nulla, di chi fa l’ecumenico fingendo di amare l’umanità…

  19. Quella che hai richiamato è una litania sui vizi (originari) dell’informazione.

    Però si capisce che uno sfogo simile non ti sarebbe venuto per Carlo Giuliani, e che hai colto l’occasione per dire la tua sulla tragedia e la follia dell’Iraq.

    E concludi che “in fondo se l’è andata a cercare”.

    Hai avuto problemi con i buttafuori e gli uomini in divisa ma non con arabi o terroristi? spero per te che i tuoi orizzonti restino limitati.

    Vedi, a me ha fatto una pena infinita la piccola Maria.
    Perchè era piccola e innocente.

    Questo ragazzo non era piccolo e forse neppure innocente. Ma al di là dei titoli dei giornali e della figura penosa di Frattini la sua morte ha avuto risonanza perchè molti rispettano uno che ha mostrato coraggio davanti alla morte.

    E in questo credo non ci sia nulla di male.

  20. Quella che hai linkato è una litania sui vizi (originari) dell’informazione.

    Però si capisce che uno sfogo simile non ti sarebbe venuto per Carlo Giuliani, e che hai colto l’occasione per dire la tua sulla tragedia e la follia dell’Iraq.

    E concludi che “in fondo se l’è andata a cercare”.

    Hai avuto problemi con i buttafuori e gli uomini in divisa ma non con arabi o terroristi? spero per te che i tuoi orizzonti restino limitati.

    Vedi, a me ha fatto una pena infinita la piccola Maria.
    Perchè era piccola e innocente.

    Questo ragazzo non era piccolo e forse neppure innocente. Ma al di là dei titoli dei giornali e della figura penosa di Frattini la sua morte ha avuto risonanza perchè molti rispettano uno che ha mostrato coraggio davanti alla morte.

    E in questo credo non ci sia nulla di male.

  21. Quella che hai linkato è una litania sui vizi (originari) dell’informazione.

    Però si capisce che uno sfogo simile non ti sarebbe venuto per Carlo Giuliani, e che hai colto l’occasione per dire la tua sulla tragedia e la follia dell’Iraq.

    E concludi che “in fondo se l’è andata a cercare”.

    Hai avuto problemi con i buttafuori e gli uomini in divisa ma non con arabi o terroristi? spero per te che i tuoi orizzonti restino limitati.

    Vedi, a me ha fatto una pena infinita la piccola Maria.
    Perchè era piccola e innocente.

    Questo ragazzo non era piccolo e forse neppure innocente. Ma al di là dei titoli dei giornali e della figura penosa di Frattini la sua morte ha avuto risonanza perchè molti rispettano uno che ha mostrato coraggio davanti alla morte.

    E in questo credo non ci sia nulla di male.

  22. Quella che hai linkato è una litania sui vizi (originari) dell’informazione.

    Però si capisce che uno sfogo simile non ti sarebbe venuto per Carlo Giuliani, e che hai colto l’occasione per dire la tua sulla tragedia e la follia dell’Iraq.

    E concludi che “in fondo se l’è andata a cercare”.

    Hai avuto problemi con i buttafuori e gli uomini in divisa ma non con arabi o terroristi? spero per te che i tuoi orizzonti restino limitati.

    Vedi, a me ha fatto una pena infinita la piccola Maria.
    Perchè era piccola e innocente.

    Questo ragazzo non era piccolo e forse neppure innocente. Ma al di là dei titoli dei giornali e della figura penosa di Frattini la sua morte ha avuto risonanza perchè molti rispettano uno che ha mostrato coraggio davanti alla morte.

    E in questo credo non ci sia nulla di male.

  23. Vorrei solo chiarire che della morte di un essere umano non posso essere contento. Non voglio fare distinzioni fra morti, ma credo di aver diritto ad avere una diversa reazione a seconda dei casi, ed il dovere di essere sincero a riguardo. Rivendico la facoltà di essere indifferente davanti alla morte di una persona il cui operato in Iraq resta dubbio, che sulla guerra irachena, nel suo piccolo, ci speculava, che non era lì a proteggere un campo scout, ma nel migliore dei casi degli interessi economici. Vorrei sapere se ho il diritto di fottermene. Non me la sento davvero di piangere solo perchè il morto è italiano, essendo una persona con cui credo di non condividere nulla. Li avete sentiti gli amici che accusavano lo Stato italiano di integrare troppi stranieri e di non creare le condizioni per far lavorare gli italiani onesti? Le condizioni sono guadagnare 10.000 in un mese? Non ho mai detto che gli sta bene che l’abbiano trucidato perchè faceva il buttafuori o perchè era un soldato. Ho manifestato solo in anticipo i miei pregiudizi sulle catgorie stesse, e sul fatto che siano beatificati a prescindere, una volta morti. Ho peccato di sincerità, ma il mio post era diretto ai miei 30 lettori giornalieri, che più o meno sanno come la penso. Ho detto che se ti vai infilare in situazioni del genere per soldi una sorte del genere magari la metti in conto. E che a chiamarti eroe, o a commuovermi perchè la tua morte avviene sotto le telecamere non ci penso neanche. Mi ha colpito più come sulla sua morte ci abbiano speculato tutti, da Vespa alla Repubblica. Scusate se non sono abbastanza sensibile da commuovermi per un morto solo perchè lo uccidono in diretta. Ne riparliamo fra qualche mese del cordoglio nazionale, quando le telecamere si saranno spente e comincerà l’europeo di calcio. Scusate la lunghezza.

  24. Mi pare che i commenti di Alberto e Teoclave, che hanno distorto parecchio i concetti espressi da Benty, siano quelli di due persone che dalle righe di questo post abbiano letto solo quello che gli faceva comodo leggere, allo scopo di poter poi postare la loro risposta preconfezionata ad hoc contro certi pensieri (di terzi) che nel post non ci sono ma che loro vogliono far credere ci siano. Tutto questo per dire: secondo me c’avete capito meno della metà d’un cazzo. Contorto, eh? Non l’ho manco riletta…

  25. Stanno cercando di fare del “ragazzo” un eroe perché questo giustifica moralmente e ideologicamente un intervento bellico fatto interamente a scopo di lucro e mascherato da “cosa buona e giusta”. Lui ha detto la cosa giusta al momento giusto, e il Reparto Marketing deve aver goduto come poche volte negli ultimi anni.

    Che la cosa abbia funzionato lo dimostra la quantità di gente che grida allo scandalo quando si prova a mettere in discussione la rettitudine e la probità di uno che in Iraq non c’era andato per mantenere la pace, ma perché lo pagavano gran bene. Soldi veloci, con un mitra in mano. Lui sapeva che c’era il rischio, ma forse aveva visto altri amici tornare incolumi dal Kosovo o dalla Bosnia, e ha detto vabbè, capirai, c’è più probabilità che io vada sotto un autobus.

    È morto cagandosi addosso come chiunque altro, ma ha avuto la presenza di spirito di buttare uno slogan. Gli occhi che aveva nel filmato dei passaporti la dicono lunga su come muore un italiano: spaventato, disperato e fottuto.

  26. i nostri soldati sono in Iraq per proteggere le chiusure di contratto che l’ENI ha stipulato e per garantirci un minimo accesso ai pozzi. Il ragazzo è morto facendo il suo dovere, che piaccia o meno. La favola dell’eroe serve per ammansire le proteste, ma ne riparleremo appena faranno fuori il secondo. Per quanto riguarda il pietismo nazionale farà la fine di Nassirya: quanti si ricordano quanti ragazzi sono morti credendo di essere lì per la bandiera? Cmq la parola mercenario indica uno che per molti soldi prende un’arma e spara contro qualcun’altro, ma non per legittima difesa come una bodyguard fa. almeno questo, concediamoglielo.

  27. il fatto è che ognuno piange i suoi morti e butta un po’ merda su quelli degli altri.
    la destra l’ha fatto con Carlo Giuliani, adesso tocca alla sinistra (una parte almeno).
    fino a prova contraria, ed i giornalisti servono a questo, dobbiamo considerarli dei Bodyguards, se verrà fuori che facevano dell’altro ne prenderemo nota.
    quanto al fatto che sapevano del rischio, è vero, allora quando ammazzano un portavalori per rapinarlo, dovremmo dire: lo sapevano che quello era il loro lavoro?
    certo ii contesto era diverso, ma tutti i capi aveva gridato che c’era la pace.
    quanto ai soldi, chi può va all’isola dei famosi… gli altri si arrangiano

  28. Perfetto Alberto,
    “tutti i capi aveva gridato che c’era la pace”.
    Il problema è anche questo: chiamare le cose con i loro nomi. Se chiamo un tombino “uscita di sicurezza”, prima o poi succede che qualcuno, per fare prima, finisce dritto nella merda.

  29. Cara Giulia, Quattrocchi è morto con onore, se non riesci a comprendere questo, non sò proprio cosa dirti.

  30. Giordanobruno: in zona di guerra ci vanno i militari. che allo stato attuale delle cose sono tutti mercenari. come sai, in iraq è un po’ difficile difendere la patria. e fin qui, a differenza dei pacifisti, io non ho nessun problema. quello che mi lascia allibito è la stupidità di certa gente. sei un panettiere che fa il buttafuori, per dio, non un congedato di carriera delle sas. devi essere veramente stupido per pensare di cavartela in una tale situazione. capisci quello che voglio dire? stanno erigendo ad esempio una persona che è l’archetipo dell’idiozia assoluta e della mancanza radicale di buon senso. secondo te è eroico farsi ammazzare per qualche migliaia di euro? ma ti dirò un’altra cosa. purtroppo l’idiozia di quattrocchi è stata alimentata da questo osceno circo mediatico. che ci ha continuato a presentare l’iraq come un paese qualsiasi del terzo mondo, sostanzialmente pacificato e solo pronto ad accogliere le ong che scalpitano. e ancora adesso quante palle che ci vomitano addosso. invece l’iraq è un paese in guerra. le cose che puoi fare sono solamente due. scappare o ammazzare. la security, no.

  31. Secondo me è “eroico”(non nel senso di Pietro Micca,è un eroismo diverso,forse minore,da vita quotidiana)rischiare la pelle per portare a casa i soldi che servono a farsi una famiglia.Dopodichè il problema è sempre quello:se pure Quattrocchi è stato superficiale,ciò significa che gli sta bene?Cmq su una cosa hai perfettamente ragione:in guerra ci vanno i militari,perciò spero che là ne arrivino molti di più e che comincino a fare le cose per bene,d’altronde,come sempre è stato(e nel caso degli Usa per fortuna),chi sconfigge in guerra un paese poi impone le sue condizioni,o no?

  32. Se… Mah!
    Se… Mah!
    Se… Mah!
    Il problema qual’è? Dobbiamo essere tutti egualmente, identicamente, addolorati, indignati e arrabbiati?
    Siamo persone, non busti di marmo, ci possono anche essere delle differenze tra i nostri modi di vedere la vita.
    Ciò non toglie che ognuno di noi nel proprio intimo vive la tragedia odierna con dolore, ma si tratta di sentimenti, l’uno diverso dall’altro. Dio ci scampi da chi vorrebbe omologare anche i sentimenti.

  33. Gianfilippo, anche se non mi dici niente è uguale, guarda. Abbiamo già capito che la nostra visione della vita è radicalmente diversa.

  34. conferirei il premio “Semplicità fatta persona” a Natalino Russo Semianara per il suo ultimo post-capolavoro…

  35. Mercenari? No.
    Eroi? Ma non scherziamo.

    Mi dispiace per la vita persa di una persona, ma sinceramente mi dispiace di più quando chi ci rimette la pelle, lavorava per campare.

    10.000 euro al mese? Ma non erano 1000 al giorno? Così forse si sono subito contraddetti… stai a vedere che 10.000 sono regolarmente dichiarati e gli altri 20.000 sono in nero.
    Per quale motivo questi mercenari pensavano di valere tutti questi soldi? Forse, perchè rischiano la vita.

    Appunto.

  36. Si può dire? Non sono particolarmente scosso per la morte di qualche centinaio iracheni. Diciamo pure che non me ne frega un beato cazzo. Dispiace che siano morti eh, per carità. Sarà che il pietismo spettacolarizzato che si è scatenato mi fa troppo schifo e lo schifo per l’ipocrisia ha di nuovo prevalso sulla pietà, mi succede spesso. Mi sembra che quei morti sotto le telecamere valgano di più di decine di migliaia di morti non ripresi nel mondo, da liquidare con un trafiletto sul giornale.
    I morti iracheni erano dei terroristi. Anche se non si può dire terroristi, che fa molto “pezzi di merda”. Bisogna dire “resistenza”. D’altronde non si può neanche dire che siamo in guerra (la guerra che l’Islam ha dichiarato alla democrazia). Quegli iracheni erano ex soldati di Saddam. Erano fondamentalisti. Tutte categorie che non riscuotono esattamente la mia simpatia; categorie che ho sempre considerato come nemiche, molto più degli israeliani, per dire. Nella mia squallida vita ho avuto molti più problemi con i terroristi e coi seguaci di Arafat che con i soldati americani che lanciano qualche bombetta sulle moschee. Un mio problema di orizzonti limitati, o di scarsa immaginazione se volete. Quindi parto prevenuto, almeno lo ammetto.

  37. Sui morti di Nassiryia, mesi fa, scrissi un post, con tutta la memoria che potevo. Scrissi:


    No. Non sprecherò altre parole su quei morti.

    Volevo farvi solo una domanda.

    Volevo chiedervi se sapete chi è Annalena Tonelli.

    O meglio, chi era. Perché un mese fa dei vigliacchi senza nome le hanno sparato e l’hanno ammazzata.

    Ma forse, non vi ricordate. Eppure un mese è maledettamente breve. Non ve ne vorrò per questo. Non è colpa vostra.

    Fatemi un favore. E fatelo a voi stessi. Andatela a cercare. Appuntate in un angolo della vostra mente quel nome e quei gesti di cui leggerete.

    Sputerò in faccia a chiunque avrà ancora voglia di usare a sproposito la parola eroe.

    A sei mesi di distanza, il mio pensiero non è cambiato. Pietà, compostezza, desiderio di giustizia alle famiglie di chi quotidianamente muore. Ma cazzo, c’è modo e modo di essere eroi.

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