Che Guevara™

Che Guevara fotografato da Alberto KordaCapitalismo. La foto del Che col basco è bellissima soprattutto perché il fotografo, che avrebbe potuto farci i miliardi, preferì restar povero e non ne chiese niente. Bravo il fotografo – Korda – bravo il Che e brava Cuba. Adesso però quella stessa foto rischia di far chiudere nientemeno che Reporters sans frontieres, uno dei pochissimi soggetti onesti, e di sinistra, dell’informazione internazionale. Perché? Rsf aveva messo la famosa foto su un manifesto che denunciava, stavolta, la repressione dei giornalisti proprio a Cuba. Gli eredi del fotografo (che non c’entrano niente nè col Che nè con la foto, ma che capitalisticamente ne detengono i diritti) hanno fatto causa a Reporters sans frontieres e vogliono un miliardo di euri da loro. Se vincono la causa, addio Rsf e addio denunce dei bavagli ai giornalisti in più di cento paesi. La causa, probabilmente, è stata sollecitata dall’ormai rimbambito Fidel Castro. Fortunato il Che, ad essere morto per i compagni quand’era ancora un compagno.

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6 Commenti

  1. Non è che Korda non chiese nulla è che fino al 97 Cuba non aveva sottoscritto la convenzione di Berna e quindi dopo che Feltrinelli utilizzò la foto senza permesso nelle sue pubblicazioni, prima se ne appropriarono i movimenti di protesta e poi l’iconografia commerciale. Farne una questione di gretto capitalismo per la famiglia che non ha visto un soldo dopo che mezzo mondo se ne è approfittato mi sembra opinabile. Se poi la scelta è anche politica rimane il fatto che i detentori dei diritti, piaccia o no, hanno facoltà di contestare un uso che non approvano della foto. E quindi direi che Rsf si è mossa in modo quantomeno ingenuo.

  2. Fidel Castro ORMAI rimbambito? ORMAI rimbambito?

    Se fossi la tastiera di questo signore azionerei i miei tasti sino a far comparire sullo schermo “pulitemi”.

    Che schifo, che schifo.

  3. A proposito: ho visto la stessa foto sulla copertina di un settimanale scandalistico (non chiedetemi il titolo, ho rimosso) su una magliatta indossata da Tony Renis (!), con un titolo impressionante: un sanremo rivoluzionario! Per questo sì che farei causa…

  4. Fidel rimbambito! non diciamo bestemmie. e poi chi sarebbero questi giornalisti dissidenti lo sai? sono 75 persone pagate con stipendi 100 volte più alti di un giornalista normale dall’ambasciata degli stati uniti. non sono laureati o specializzati in giornalismo e tutti hanno ammesso dietro regolare processo, trasmesso in diretta tv, di essere al soldo degli usa. quindi, rsf, ha preso un grosso abbaglio, dimostrandosi come sempre più anche queste associazioni nate con scopi utilissimi, si stiano vendendo alle superpotenze occidentali. purtroppo quando incominciano a girare i soldi veri, in occidente c’e’ sempre chi ci guadagna, e per farlo deve vendersi al padrone.
    w Cuba, w la Revolucion, con Cuba hasta siempre

  5. Dispiace vedere che come sempre chi non è di sinistra liquida i nostri (sono di sinistra anch’io) giudizi e/o pensieri come banalmente ‘corporativi’. Con altrettanta superficialità mi verrebbe da dire che da destra non si fa altro che lanciare strali senza mai mettersi in discussione.
    Cosa che, ahimè, succede anche a sinistra, come ben dimostra il commento di Marcco, aprioristicamente schierato in difesa di Fidel e delle sue repressioni in stile ‘duro e puro’, e chi non è d’accordo è un servo del padrone. Essere di Sinistra, credo, vuol dire anche avere la capacità di farsi un esame di coscienza e di ammettere che volere il bene comune non può andare di pari passo col reprimere la libertà di opinione. I processi di Castro trasmessi in tv mi sembrano ben poco affidabili, non credi Marco? Sono d’accordo, viva Cuba e viva la rivoluzione che hanno fatto, ma poi bisogna governare bene, discutere con chi dissente, dare libertà a tutti, e – perchè no – fare delle elezioni…
    Per concludere, direi che bisogna difendere RSF, pur senza abbassare la guardia, e magari dire a Fidel che è ora che lasci il posto a qualcun altro per una transizione pacifica verso la democrazia, altrimenti quando morirà sarà un vero casino.
    Cordiali saluti.

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