Si sta come d’autunno sugli alberi il Foglio

ferrarainblack.gifNon ho niente da dire sull’asilo: c’è il cretinetti che gioca nella sabbionaia, c’è lo stronzo che ti prende a botte, c’è la preputtana in erba che strizza l’occhio, c’è il bilioso, c’è il biliare, c’è l’atrabiliare, c’è il ciccione: c’è il mondo in nuce, in stato germinale. Sull’asilo io non ho nulla da ridire: è lì che sono cresciuto in anni fondamentali, insieme a uno che, poi, è diventato un killer. E’ colpa della maestra se quello lì ha ammazzato più persone? Cosa devo dire, io della maestra? La mia maestra era una stronza, tutto il quartiere Calvairate aveva già detto tutto di lei, era inattaccabile da quanto la comunità locale l’aveva sputtanata. E lei ci godeva nella sputtanatura, ci si ravvoltolava come i maiali nel fango mucoso della porcilaia…
Sul Foglio, invece, qualcosa da dire ce l’ho. E’ mesi che Giuliano Ferrara strema gonadi mediatiche con la questione del mandato linguistico. Dice che l’Unità pratica su di lui un serialkilleraggio saussuriano. Argomenta sull’aggressione implicita nell’uso dell’aggettivo ‘strano’. Poi, l’altroieri, ecco cosa appare sul suo giornale, scritto ovviamente senza firma: appare “il messicano Miguel Guillermo Martinez ex miliziano e addestratore di gruppi paramilitari di estrema destra sudamericana”. Ora, si dà il caso che io conosca personalmente il signor Martinez, che costui collabori in forma gratuita su Carmilla, che sia il gestore del leggendario sito Kelebek e anche si dà il caso che il signor Martinez sia un onesto e pacifico intellettuale che da anni si occupa di controcultura. Io adesso pubblico qui sotto la smentita al Foglio di Miguel Martinez: smentita la cui pubblicazione sulla testata diretta dal Direttore, ovviamente, non è sufficiente a ricompensare moralmente Martinez a fronte di un attacco tanto indegno da superare il mandato linguistico e da entrare diretto diretto nella sfera della diffamazione con risvolti penali. A Giuliano Ferrara, su consiglio del GOLPISTA, inviai un appello accorato e circostanziato a smetterla con questa storia del mandato linguistico, in un momento in cui Luttwak chiede in tv la chiusura di siti editoriali gestiti anche da scrittori. Appello caduto nel nulla: Ferrara non cerca il disinnesco, bensì la deflagrazione linguistica – chissà mai che dalle parole non si passi ai fatti.



LA SMENTITA DI MIGUEL MARTINEZ PUBBLICATA OGGI DA ‘IL FOGLIO’
“Spett.le direttore,
Sul Foglio di martedì 2 dicembre, in un articolo anonimo dal titolo ‘Rossi
e neri. Il 13 dicembre manifestazione per la ‘resistenza’ irachena con
preti, nazi e no global’, mi trovo qualificato come ‘ex miliziano e
addestratore di gruppi paramilitari di estrema destra sudamericana’. Una
definizione inqualificabile per chi, come me, vive facendo semplicemente il
traduttore di manuali tecnici e non ha mai usato un’arma in vita sua.
Premesso che non sono mai stato in Sudamerica, l’unico ‘gruppo
sudamericano’ di cui io abbia fatto parte (quattordici anni fa e in Italia)
è un circolo teosofico di nome Nuova Acropoli, diretto da due persone di
origine ebraica – Delia Steinberg Guzman e Fernando Schwarz – e che ha una
prospera sede in Israele, come potete verificare dal sito dell’associazione
stessa: http://www.acropolis.org/.

Miguel Guillermo Martinez
kelebek@imolanet.com

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4 Commenti

  1. Ma Ferrara ormai sono 20 anni che non ha più nulla da dire. Eppure siete ancora li a leggere quelle 2 pagine di cazzate? Non è più semplice comprare Rat-Man in edicola al posto del Foglio visto che quello è più culturale? Quando riempie la televisione ( 12:9 l’hanno inventato per la sua pancia, credo), non è più facile cambiare canale?

  2. facevo bene a chiedere il testo della tua mail (chissà cosa hai scritto…) , perché non mi sembra la richiesta giusta quella di “smetterla con questa storia del mandato linguistico, in un momento in cui Luttwak chiede in tv la chiusura di siti editoriali gestiti anche da scrittori”, smetterla? casomai “continuarla” ma anche sul caso Luttwak, quella del mandato linguistico e affini non era una cattiva idea, certo poi bisogna vedere come la si porta avanti (e mi riferisco a Ferrara se non si capisce)… l’articolo e la ritirata in rotta il giorno successivo su Martinez e gli altri del campo antimperialista è veramente da vergognarsi per chi vorrebbe campagne di civiltà contro il “killeraggio mediatico”. Sulla sottoscrizione / manifestazione di quelli dell campo antimperialista ho i miei dubbi, che Il Foglio abbia trattato la cosa con scarsissima professionalità no, è una certezza. Magari poi andatevi a vedere il sito del Martinez, un ex teosofo simil stirneriano, magari un po’ rivoluzionardo ma sembra simpatico.

  3. ecco, di nuovo OT se non fosse che anche qui l’imbarazzo della smentita… Possibile che nessuno dica qualcosa sulla falsa lettera di Marcos pubblicata dal Manifesto? Io quando l’ho letta credevo ad una beffa del Manifesto stesso! (anche se non ne capivo bene il senso). Invece si scopre che la hanno ritenuta autentica (!) e ora fanno gli offesi con gli autori della burla. Wu Ming? :-)

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