Top Toons

Ci sono ristretti ambiti in cui ognuno si concede il lusso di antipatizzare la propria immagine. E’ quando facciamo mostra di tollerare appena le opinioni di chi osa confrontarsi con la nostra competenza in fatto di calcio / automobili / vino / cinema / rock eccetera. Lo facciamo anche se percepiamo, dalle espressioni attorno a noi, di apparire gradevoli come una vescica puzzolente.
E’ quel certo fervore, quella passione che ci fa travalicare; nel mio caso riguarda il Cinema d’Animazione che, se notate, già dall’inizio non chiamo I Cartoni Animati. Anni di fervorini ad amici e conoscenti in difesa di questa ultima grande arte amanuense ha addestrato il mio entourage a sopportare questo snobismo a fin di bene. Quantomeno i sopravissuti.

Infatti, con fredda albagìa ho progressivamente allontanato quelli che: 1) pensano che i Toons siano solo “roba per bambini” 2) pensano che i cartoni giapponesi siano fatti tutti col computer 3) pensano che i cartoni animati li faccia tutti Walt Disney (lui personalmente) 4) non sanno fischiettare la musichetta di Gustavo della Hungarofilm 5) Non notano nessuna differenza fra le medie produzioni televisive nipponiche e quelle di Hayao Miyazaki. 6) Concludono le loro considerazioni sull’argomento con la frase “Però il più bello resta sempre La Carica dei 101“…

Guarda la Top Toons di Casa Celi-Grassilli


In epoche più sfaccendate, organizzavo visioni casalinghe, al limite del lecito, di tutto ciò che riuscivo ad aggiungere alla mia collezione di vhs: da Homo-pre-internet, dovevo perciò attendere la vacanza oltreoceano o oltremanica di qualche volenteroso sodale che accettava di partire avvolto in una lista di ordinazioni. Oggi le cose sono molto cambiate: la Rete spegne rapidamente la sete di opere qui da noi introvabili, mentre i miei amici, gli amici che pensavano di aver chiuso i conti con i Cartoni, subiscono la nemesi delle richieste competentissime dei loro pargoli.

A casa mia, ora, spendo l’energia di un tempo nel dragare e arginare le maree provenienti da almeno 4 canali satellitari dedicati all’animazione, al fine che Emma e Gioconda, dopo una prima infanzia tenuta al riparo dalla coprofilìa televisiva, si gustino la loro quota di catodico maneggiando prodotti ben fatti e sempre con una scintilla di fantasia dentro.
E ci riesco, amiche e amici assillati dallo stesso problema, nonostante da poco sia arrivato Murdoch a incasinare tutto e a impoverire il palinsesto.

Per finalizzare internettianamente questo outing alla celluloide, ho pensato di fornire qui agli interessati un’arbitraria classifica dei dieci “Toons“, o serie animate, che hanno avuto il maggior successo presso le mie discendenti, da quando sono spettatrici abilitate. Naturalmente il giudizio di Emma si prende, come dire, più seggi, perchè dall’alto dei suoi 5 anni e mezzo vanta un’anzianità di consumo animato che la treenne (quasi) Gioconda non può avere. Scusaci Gioca, è la dura legge del maggioritario… Pensa che Iris non ha nemmeno raggiunto il quorum!
Il giudizio delle titolari del dicastero è leggermente spostato (pochissimo, lo giuro), dai voti della giuria di qualità, ovvero mia moglie ed io. Dunque cliccate qui se volete visionare la nostra Animated Top Ten 2003. Anzi, lanciamo una bolgproposta trasversale: postateci le vostre Top Toons, e confrontiamole…

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5 Commenti

  1. …esattamente quelli che gli fai vedere “Ghost in a shell” e gli domandi “dove sono le immagini lasciate fisse per risparmiare i frame??”…allora rispondono “si però sono di un’altra cultura…”

    XaB!

  2. Mio figlio si guarda sempre la melevisione… La classifica sarebbe con tutto quello che viene trasmesso lì. Vale lo stesso ??

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