The Classifica 50 – X Factor di sinistra, Amici di destra?

Nelle ore in cui il Parlamento veniva definitivamente esautorato dal neofascismo allegro – ed era l’ex vecchiofascista Fini, mica i ComeSiChiamano, a farlo notare – il Paese era ipnotizzato 1) da un paio di tette giganti 2) dall’assalto combinato della telemusica. I giornali (buoni, quelli) non parlano d’altro. Con buona pace del caro adagio “La musica in tv non funziona”, sembrerebbe un’offensiva che nemmeno Israele quando si sveglia di buon umore: canzonette ad alzo zero, e non certo sparando nel mucchio. Ogni bersaglio è stato colpito con le armi appropriate: canzonette impoverite per una generazione lobotomizzata (Amici), canzonette dum-dum per il pubblico del trash-chic (X Factor), canzonette al neutrone per i pensionati (il Porta a Porta su Sanremo), canzonette terra-aria per la sinistra dolente (la serata per De André di Fabio Fazio, più seguito anche del Grande Fratello avec tettona: una vittoria, finalmente! Che sia il momento di candidare un morto?).

(…se siete già passati da questa rubrica probabilmente l’avete già capito: se conduco il quadrupede per il pollaio a questo modo, è perché sulla top 10 di questa settimana non c’è niente di rilevante da dire) (tranne la fine dell’autarchia: per qualche motivo che francamente mi sfugge, Enya dopo un tot di settimane di anonimato è balzata al n.6) (ma se credete che abbia qualcosa da dire in proposito, avete un’opinione esagerata della mia invero lauta attitudine allo sproloquio)

Quindi, torniamo alla tettona.

Nah, non è vero: l’ho detto per far salire l’audiweb – torniamo invece a questa cornucopia di telemusica, perché qualche differenza c’è.

Togliamoci subito il pensiero di Sanremo: sbaglierò, ma quest’anno è l’anno in cui va definitivamente a picco. L’unico modo di rilanciarlo, posto che sia il caso, è ricordarsi che è stato il primo reality della tv (dite di no? E se vi dico: gruppone di isterici spiaggiato in riva al mare, battibecchi continui, telecamere ovunque, eliminazioni progressive – adesso vi ricorda qualcosa, sì?). E contaminare la formula con quelle dei reality, appunto; tanto più che i Gemelli Diversi o Dolcenera sono più interessanti sott’acqua in apnea che in qualsiasi attività canora.

No, la musica in tv non è più Sanremo e non è il Festivalbar, che l’anno scorso è spirato senza tante storie. La musica in tv pare – e sottolineo, pare – avere le nuove modalità di Amici e X Factor. Oh, l’affascinante contrapposizione. Voi cosa dite: Amici è di destra e X Factor di sinistra? Cospetto, è proprio dura. Vediamo: X Factor è Sony, Amici è Warner. X Factor è Rai, Amici è Mediaset. X Factor mette in scena dei cantanti, Amici mette in scena dei velleitari (e non lo dico per stima dei cantanti – se ne aveste incontrati quanti ne ho incontrati io, usereste “Dio cantante” come bestemmia; lo dico perché Amici scientemente si regge sull’ansia di fama molto più che X Factor). X Factor ha prodotto Giusy Ferreri, Amici ha prodotto Marco Carta. X Factor ha fatto vendere parecchi (ma parecchi) dischi, Amici ha fatto guardare parecchia tv e fare parecchie (ma parecchie) telefonate da un euro. Fondamentalmente, X Factor è la vecchia politica, Amici è il nuovo regime. Amici è una modalità di telecrazia in cui la cooptazione dell’approvazione di popolo, abilmente manovrata dietro la finzione delle estenuanti discussioni tra losconi di risibile autorevolezza come Platinette e la Celentano, è più evidente che in X Factor, dove si è ripetuto il meccanismo da Prima Repubblica tipico di Sanremo: quello che vince (gli Aram Quartet) non è quello che piace di più alla gente. Con Amici, invece, il popolo ha obbedito e ha comprato il disco di quello che era evidentemente il cavallo della Maria, un esemplare di gioventù italiana oligofrenica e dislessica.

(ed ora, pausa e citazione)

(“A differenza della Sinistra, che per esistere pensa solo a litigare, il reality sa bene che i problemi sociali non si risolvono mai”) (cfr. Aldo “sticazzi” Grasso sul Corrierùn di ieri)

(riprendiamo il sermone)

C’è una diffusa sindrome di Stoccolma secondo la quale attaccare la Maria è banale e poco intelligente, perché dal punto di vista professionale è praticamente un genio. Come dice Tiger Woods: ‘sta mazza. I 16 anni di tv della Maria sono stati 16 anni di putridume come nemmeno il suo maritozzo piduista (piduista, piduista, PIDUISTA) aveva mai perpetrato, nemmeno quando si sentiva simpatico e faceva Orazio. Dall’alto del suo genio, la Maria ha cannoneggiato due generazioni a colpi di tronisti e liti da portinaie, di balletti agghiaccianti con lei medesima protagonista (per la nota gherminella che le faceva lucrare in sede Siae) e televoti farlocchi, di Costantino e Garrison. E, parlando di musica, di Marco Carta e Roberta Bonanno. Che Carta abbia anche venduto qualche disco è fisiologico, visto che il diktat arriva da un programma che è riuscito a far comprare ai ragazzini anche le stupide magliette con scritto “Amici”. Ma che abbia venduto molto ma molto meno di Giusy Ferreri è perfettamente comprensibile: X Factor, baraccone buffonesco in cui finalmente l’anima in pena Morgan ha trovato una sua dimensione, ha realmente la canzonetta al centro, mentre Amici è ben altra cosa. Amici è il sistema di manipolazione del consenso che ci attende – in parole povere, la politica e le elezioni che vedremo (o che già vediamo, fate un po’ voi), e ancora di più: la scuola, l’università, la selezione post-darwiniana della razza. Verremo tutti valutati da Jancu e Platinette e la Maria per come cantiamo, balliamo e diciamo minchiate., e sopravviverà il più adatto, diventando sindaco, ministro, premier. La vita sarà più facile.

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33 Commenti

  1. Italiani lobotomizzati dalla tv e regime. Un’analisi così originale sulla situazione politica italiana non l’avevo mai sentita.

  2. La televisiùn la g’ha la forssa del leun
    La televisiùn la g’ha la forssa del leun
    La televisiùn la te ‘ndurmenta come un cujun

  3. La canzone s’intitola “And winter came”,
    ed effettivamente l’inverno arrivò. Sarà stato l’effetto delle nevicate…

  4. al PD – pur puntando alla qualità manca il quid( l’X factor, vedi: il leader) e la destra, pur avendo un programma peggiore, spopola tra la gente. Se la differenza sta nelle vendite di dischi dei rispettivi eroi (ma anche X factor come la sinistra, vede vincere tra la gente quello che urla di più, rispetto a quello che ha argomenti più conincenti?) va detto che i dischi li compra solo la minoranza trah chic, come i libri. Per cui in Italia è primo in classifica Saviano e a PAlazzo Chigi è primo in classifica Berlusconi.

  5. Definire ” televisione ” i programmi della de filippi mi sembra eccessivo forse se ne dovrebbe occupare l’AMA , comunque che i ragazzi di oggi siano lobotomizzati o decerebrati che dir si voglia gli sta bene…

  6. – Filtro, sia chiaro che i ragazzi di oggi vengono lobotomizzati dalla generazione precedente, mica fanno tutto da soli;
    – Hyena, hai ragione, non sono molto originale. A proposito, come ti è venuto in mente il nickname Hyena? E’ così inusuale :-)

  7. E comunque in tutto ciò io due parole sulla tettona le avrei pure spese, due parole tipo: slurp, wow, gnammm (sì ok sono tre!). Probabilmente è quello che vuole il popolo e che il caro governo ci dà ben volentieri per lobotomizzarci a dovere ma dobbiamo ammettere che quel paio di pere sono proprio ipnotizzanti se anche l’amico del soprascrivente Mario De Santis da Scorie (e quindi Raidue) ha fatto un collegamento video sul GF solo per farle vedere!

  8. Madeddu, qualche mese fa l’avevo mal giudicata. Lei, invece, scrive da dio.

    Detto questo, le riporto una delle cose più belle che io abbia mai sentito in un programma televisivo.
    Era il Maurizio Costanzo Show (quello del piduista, appunto); ospite Giulietto Chiesa che in merito all’argomento di certi conduttori di sinistra e certi di destra ha sentenziato a Costanzo (il piduista sedicente di sinistra): “vede Costanzo, il problema della televisione non sono i picchi, il problema è il rumore di fondo”.
    Dopo allora, non ho più visto Giulietto Chiesa sulle reti Mediaset e Rai.

  9. Paolo, nella provincia di Rovigo “dio cantante” è una bestemmia molto usata, per non accostare il nome di dio al migliore amico dell’uomo, (che pare brutto ), ma salta sempre fuori il saggio che completa lo sfogo con un “volte”!

  10. ahhh
    questa volta siamo in perfetta sintonia !
    i programmi della defilippi sono la vera pornografia in tv !!

    e invece il moige e inutili associazioni come questa
    non dicono una parola su questo circo pecoreccio che va in onda ormai a tutte le ore del giorno e della sera
    ( e in ogni caso anche se dicessero qualcosa
    purtroppo il pubblico-gregge continua a tributare successo a questa cagnara, pertanto non vedo soluzioni….)

  11. a me Maria de Filippi sa di medievale. Che voce c’ha?? sembra Jonathan Davis appena alzato…Lo confesso, ho paura di Maria de Filippi. Solitamente non sono atto a giudicare ma sinceramente penso che sia veramente il peggio del peggio. Un impegno di forze con lo scopo di peggiorare la società.
    Venerabile Paolo, esagero ??

  12. un esemplare di gioventù italiana oligofrenica e dislessica

    Questa definizione è perfetta. Complimenti!

  13. Perché dovremmo credere al mantra “popolo-cojone”? Chi è che annuncia i successi e i flop dell’audience? Loro. Cosa volete che dicano?

  14. Quanto livore sprecato.
    Morgan è perfetto e l’hanno scorso ha portato Walk on the wild side nei boudoir delle adolescenti (le loro madri l’avevano già scoperta grazie a Patty Pravo, in effetti; ma un po’ di memoria non guasta).

  15. Marco Carta è sicuramente Warner, lo so perché ho dovuto regalare il disco a una mia piccola parente :-(
    e volevo controllare se i soldi andavano a Mediaset o chi.

  16. Trovo “superficiali” certe critiche ad, per es., “Amici”.
    Mi pare banale dire che momenti trash del suddetto non sono imperscutabili ( e non ho comprato ne il CD della Bonanno ne di Carta ecc. . Chissà, magari son bellissimi).
    Ritengo, senza voler allargare il discorso, che di fronte a certe testimonianze che riportano un aumento delle iscrizioni nella danza, la rilevanza dei momenti incriminati sopracitati sia abbastanza “ridimensionabili”.
    Ricordando che sia tratta di una televisione privata, “tendenzialmente gratuita”, e chiedendosi quali imprese hanno portato a compimento “gli altri” .

    Poi si posson constestare l’ autorevolezza di tali fonti, dire che il programma fa schifo lo stesso e far tutte le critiche che si vuole. Numeri e fatti alla mano, mi sento di esprimere l’ opinione sia, per quanto migliorabilissimo per carità, qualcosa di Magno . Su una ipotetica bilancia che potesse rilevare contemporaneamente tutte le varie “grandezze”, il fatto che il sottoscritto si sentisse di dire, a proposito del “gusto” di tale programma, “I am Kluz and I approve this message”, o meno, ha un peso relativo (nel caso aggradi,leggesi pure : “son pugnette”.)

  17. Cribbio, ho scritto coi piedi (tranne “corogafri” che era voluto). Perdonatemi le ancor più abbondanti e SCUTABILI del solito imprecisioni.

  18. “E’ arrivata la conferma, che l’album di Amici di quest’anno si chiamerà Scialla e sarà in vendita dal 16 gennaio, dopo il sicuro lancio, che il cd avrà nel serale, al via settimana prossima.
    Ad aprire l’album, prodotto dalla Sony, ci sarà la canzone State your case, un inedito scritto da Diane Warren per Martina Stavolo.”

  19. Paolo, ti seguo da un pò di tempo e sento di potertelo dire.
    Capisco lo spirito della rubrica, la voglia di criticare l’italia di oggi attraverso le sue emanazioni mediatiche, la simpatia di mettere sulla graticola certe pseudotrasmissioni.
    Ma sinceramente, devi proprio andare a parlare di queste ciofeche?
    Ossequi.

  20. —e non ho comprato ne il CD della Bonanno ne di Carta ecc. . Chissà, magari son bellissimi).—-

    no kluz, non sono bellissimi
    non sono nemmeno cosi’ cosi’
    sono delle robe che una persona con un MINIMO di sensibilità artistica e di senso audio-estetico troverebbe diciamo cosi’ . . . da cagare
    ecco

  21. @kouros : non ho difficoltà a crederlo.
    Ero abbastanza ironico, ma appunto non avendoli mai ascoltati mi pareva corretto concedere, perlomeno formalmente, il beneficio del dubbio.

    Specie della danza, negli anni qualche esibizione mi è ben piaciuta.
    Però credo non sia così difficile indovinare quale possa essere l’entusiasmo della mia sensibilità artistica in molti momenti della trasmissione (dico solo che senza internet e magari, coff coff, determinate “webradio”, avrei a dir poco “difficoltà” a seguire la puntata).

    Il post di Madeddu, lode a lui, è spassoso (non è la prima volta). Va benissimo, per carità.

    Basta che sotto sotto sia implicito a chi legge che stiamo a divertirci e far colore, lungi da me voler rovinare la festa, ma poi ci sarebbero anche altri elementi, e i giudizi complessivi son ben altri e vanno in tutt’ altre direzioni.

  22. Sempre grazie per i complimenti e le dichiarazioni d’amore. Non smettete. Risposte:

    – Belluscone, d’accordo, abbiamo stabilito che c’è più sony e meno warner. Forse è importante;

    – Uovofritto, l’eventualità che io dica minchiate è concretissima. Ma non ci metto alcun livore, anzi. Sono a favore di “Amici”. Mi permette di ritenermi intelligente. Non ci fosse, sarei costretto a fare i conti con la desolata realtà;

    – Rocky Raccoon, io credo fermamente che ogni generazione odi la precedente e cerchi di ostacolare la successiva. I 35-40enni che hanno la maggior parte delle leve mediatiche stanno semplicemente cercando di devastare i 15-20enni, perché è quello che hanno subito dai 55-60enni;

    – Diamond, mi sento seguito da un pò di tempo, sento proprio i passi, e sento di potertelo dire: la rubrica parte dalla classifica dei dischi più venduti in Italia, e come la si può interpretare. Quando questa non fornisce argomenti nuovi, la rigiro finché non li trovo. De André, la settimana scorsa, era sia uno spunto di attualità che un dato fornito dalla classifica, con 4 album nella top 100. Allo stesso modo, il grande risalto dato alla partenza delle “ciofeche” a base musicale (del GF non ho parlato, se non tangenzialmente), richiamava alcune considerazioni, visto anche che secondo Musica & Dischi, Giusy ha venduto più di Vasco Rossi, e che Marco Carta ha venduto benino e sta per cantare a Sanremo. Inoltre, che la tv stia scalzando la discografia e la radio nel formare i gusti musicali della gente mi sembra sempre interessante;

    – Kluz, non so se ho capito bene, ogni tanto mi sembri l’oroscopo di Brezsny. Secondo me però chi si iscrive a danza lo fa per andare in tv. E credo che chi guarda “Amici” non dica: “Questo balletto mi piace”, ma “Questo balletto è fatto bene, non ci sono stati errori”, e quindi lo valuti proprio con lo spirito dell’audizione. In definitiva: “Questo è bravo, potrebbe avere un futuro”. E quel futuro è: essere il più possibile in tv.

    – SuzukiMaruti, su Enya i miei sospetti sono subito andati in direzione di Fazio. Ma pare che non sia stata sua ospite. Non quest’anno, perlomeno. Attendo i googlisti (o gli spettatori di Fazio) per smentite.

  23. @P.Madeddu : per quel che riguarda il punto di vista di una critica televisiva / musicale etc. mi parrebbe difficile discostarsi più di tanto dalle tue posizioni.

    Nondimeno, mi sembrava opportuno, interessante, mettere l’ accento anche su altri fattori. Una è una tv commerciale privata gratuita, l’ altra, pubblica, si regge comunque su di un canone obbligatorio. Uno è un format comprato dall’ estero, l’ altro, per quanto le fonti di ispirazione posson esser intuibili, nei fatti, è ideato in loco e autoprodotto.
    Soprattutto, poi, bisognerebbe guardare i bilanci, nel loro complesso, delle due diverse trasmissioni.
    Ecc. etc. tanto altro (che sia l’ audience, la durata del progr. … bla bla bla … cose in parte includibile nella cartella bilanci, o meno … bla bla).
    Non esigo che chi faccia il critico debba tener conto di tali considerazioni, anzi mi sbilacerei ad aver l’ impressione che verosimilmente egli sia tenuto a valutare quasi prettamente l’ aspetto esteriore ed esprimersi su quello. Infatti ho detto che “va benissimo, per carità”, giusto così.. Mi è sicuramente piaciuto il post : avercene.
    Però, qualora uno volesse sfiorare un filo il discorso in maniera più approfondita, o semplicemente anche da altri punti di vista, trascurare la profonda differenza di tali premesse tra Xfactor e Amici, rende certe valutazioni, confronti, appunto “superficiali”.

    “Discorso Balletto” : lungi da me escludere che le cose stiano così, però, fondamentalmente : stikazzi !
    Credo che la problematica della poca penetrazione delle arti tra la popolazione sia posta di tanto in tanto da “qualcuno”. Mi risulta, altresì, che vengano spesi ogni anno, opinabilmente, in maniera più o meno legittima, contributi pubblici per tenere in vita, in questo caso, le “arti danzatorie” . Da uomo della strada, ma comunque con buon accesso agli organi di informazione, direi che, nonostante tale “sforzo”, il seguito non fosse dei migliori. Personalmente, me ne potrebbe anche fregare il giusto delle sorti di tale realtà. Ciò non toglie che quando si legga di più di un soggetto autorevole in tale mondo, che ventila la concreta ipotesi che abbia fatto più, in tal senso, il circo della Sanguinaria rispetto ad una Fracci, un Bolle, la cosa non può non colpire.
    Il fatto che sovente le motivazioni “recondite” sotto a tale avvicinamento e all’ aumento delle iscrizioni, sempre per “qualcuno” (vogliamo chiamarli “raffinati” ? “intellettuali radical-chic”? “Intellettualoidi di sx”? Fate voi.), non siano idealmente entusiasmanti, mi risulta secondario (leggasi pure : chi se ne frega). Scusate il cinismo.
    Intanto, oltre a 6ca. milioni di persone, che in un modo od un altro, assistono a una variazione di un balletto classico*, porta soldi (privati e volontari) nelle casse del fenomeno e maggiori risorse umane, sui quali poter far selezione, che vi si avvicinano, oltre a forse maggiore spettatori, competenti o meno, paganti. Cosa in cui “gli altri” hanno fallito. Poche chiacchere.
    Inoltre, non scommetterei che chi sceglie calcio a 6 anni, o si buttava sulle piste emulando Tomba, abbia/avesse necessariamente il “sacro fuoco&co.” dentro.
    Per quello, poi si vedrà.
    Di fronte a certi risultati (ripeto ancora, senza uso di contributi coercitivi pubblici), la mia posizione attuale è che si possa passare sopra a molte parrucconate di Platinette o altri momenti non troppo “virtuosi”.
    Tutto ciò, senza che il sottoscritto, in vero, ci tenga ad incarnare il fanatico della “non frase” di Machiavelli.

    * peraltro generalmente eseguita da albanesi, o bucaioli, guarda un po’ tu come siamo messi.

    Dimenticavo; ti dirò di più : mi compiaccio della notizia (me l’hai data tu personalmente per primo) che finalmente si sian decisi a commercializzare le magliette di “Amici” . Eran anni che mi chiedevo perchè diavolo non lo facessero. Meno male, finalmente, stavo per perdere la pazienza. Oltre alla maglietta farei, in primis, anche il Mug, e poi forse altro, ma a quello ci debbo pensar.

    p.s. son quello che “ti infamava” per le dichiarazioni durante MacchiaMondiali sul valore assoluto di LucaToni :P :P :P

  24. “(…) non so se ho capito bene, ogni tanto mi sembri l’oroscopo di Brezsny. ”
    si può copiare? è bellissima.

  25. “X FACTOR”..era meglio che restasse una marca di rasoi !

    Ed invece è una trasmissione-processo ove una serie di “illustri magnati” di non si sa bene che cosa (cantanti falliti, soubrettes dismesse o dal doppio lavoro, anonimi figuri autoinvestitisi del piglio da personal trainer, esperti di serie D di quel o quell’altro ambito “artistico”) giocano a tenere sotto il proprio tallone sollevato una serie di scarafaggi dalle sembianze più o meno attraenti, per insegnare al mondo (leggi: popolo di smidollati che paga il canone..) che Dio esiste ed è colui che ha il potere di giudicarti nel tuo saper fare qualcosa (ma senz‘altro, se intervistati si professerebbero atei..da bravi progressisti); la tipica autoreferenzialità che designa chi dei due è la pecora così da potersi autodesignare lui il lupo e mangiarsela; il tutto a sbafo della pubblica e generale autostima, della reale professionalità di chi forgia con volitività il senso di “aspirazione” a diventar qualcosa a prescindere dall’approvazione di designanti ai quali basterebbe tirar via lo scranno da sotto il culo per scoprire che hanno i calzini bucati e le mutande lerce!

    HELMUT LEFTBUSTER -Dvra Crvx Cenacvli-

    myspace/dvracrvxcenacvli

    dvracrvx_cenacvli@yahoo.it

  26. secondo me è meglio x factor di amici è più interessante e sta spopolando un kasino. invece amici è una tortura guardarlo non so perke….sikuramente 10000000 volte meglio x factor di amici

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