Il segreto di Pulcinella

Apro la homepage di Repubblica e scopro che Tremonti fa un’affermazione come questa in pubblico con tanto di testimoni:

“L’andamento delle entrate fiscali fa escludere l’esistenza di tesoretti.”

Ci son voluti anni però qualcuno ha avuto finalmente il coraggio di ammetterlo.
Domani probabilmente ci diranno la verità su Ustica.

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35 Commenti

  1. Su Ustica sarei meno ottimista, ma la “follia” di Tremonti (ovvero questa voglia di verità che gli è presa negli ultimi anni) ci farà presto rendere conto che le casse pubbliche sono appese ad un esilissimo filo che è quello del PIL.
    In Irlanda è arrivato il PIL negativo, è un paese piccolo ed è soggetto a sbalzi repentini, ok, ma una percentuale negativa di PIL vuol dire che mentre lo stato continua ad indebitarsi “cominciano” a non entrare più grosse somme di denaro sotto forma di imponibile sui valori aggiunti; il nostro è un paese molto piu grande e vedrà il PIL negativo arrivare lentamente.
    Ma proprio perchè è un paese grande, farà un doppia fatica a tornare in alto e tutto cio’ significa, sulle prime battute, un commissariamento di molti enti (Regioni, prima di tutto) che campano con trasferimenti dallo stato.

    Il Piemonte è già in procedura di infrazione grave. Lo stesso piemonte che dovrà fare i conti con svariati milioni di Euro di costi per infrastrutture discutibili quali tunnel TAV e infrastrutture molto piu urgenti dovute al dissesto idrogeologico e delle zone montane. Parliamo di alcuni miliardi di Euro nei prossimi 5-10 anni. E tutti i titoli di indebitamento statale italico già sono in forte abbassamento di rating, quindi sempre meno vendibili sul mercato.

    Che si fa? Dove trovare i soldi?
    Nessuno lo sa, faranno solo dei giochini di indebitamento a medio termine. E sarà la fine.

    “NO FUTURE” è l’unico motto che mi viene in mente, per i pochi anni di studio delle teorie economiche che ho fatto e di cui mi sono pentito perchè demoralizzano e mettono davanti all’Impossibile.

  2. Sull’andamento dell’economia è meglio che non mi pronunci specie da quando lavoro per una società che se ne occupa.
    Però dopo aver passato tutte le fasi (Negazione, Rabbia, Patteggiamento, Depressione e Accettazione) siamo finalmente all’ultima: l’accettazione.

    Mi chiedo cosa possa succedere ora a parte la recessione.

  3. Sto proponendo il ritorno del movimento hippy. Chissà che con questo non tornino anche i miei capelli. Peace and Love sorella.

  4. proviamo a vederla in un altro modo:
    il tesoretto non esiste perché il ritorno della destra e del tremontismo ha rifermato la caccia agli evasori e quindi la trimestrale di cassa non ha più le entrate assicurate dal “vampiro” visco ?
    poi il pil scende è innegabile, ma la briglia sciolta agli evasori è un dato di fatto…

  5. FLUK: è vero. Se gli evasori diminuissero magari potrebbe andare un pochino meglio.
    Ma visto come siamo messi credo che la differenza si noterebbe a malapena.

  6. il tesoretto -che ci sia o meno non conta, la realtà in queste cose è molteplice- viene negato in quanto frutto di buona gestione del precedente e avverso governo

    i meriti altrui vengono demoliti, mi pare che non sia un atteggiamento particolarmente nuovo, da che il mafioso è entrato in politica con il suo carico di balle sostenute dai media di sua proprietà e controllo

    per le verità scomode a lui e ai suoi, direi che invece avremo ancora da aspettare per saperne di più

    direi che ne avremo troppo a lungo per saperne di più da vivi, ma per chi crede nell’aldilà, la speranza -alla fine- che anche i misteri e le balle berlusconiane siano acclarate, magari si realizza

    nobody knows

  7. Qualcuno mi deve spiegare come mai il tesoretto non esiste e, nonostante abbiano tolto l’ICI e le detrazioni IRAP alle imprese, il fabbisogno 2008 fino a giugno è minore di quello dell’anno scorso, quando a fine anno si raggiunse l’1,9% di deficit, risultato eccezionale. http://www.tesoro.it/web/cs/view.asp?idc=19358 Inoltre l’ISTAT dice che nel primo trimestre i conti pubblici sono migliorati rispetto allo scorso anno. http://www.corriere.it/economia/08_luglio_02/conti_pubblici_40c7ecc2-480d-11dd-b8f1-00144f02aabc.shtml

    Questa è ancora l’onda lunga del risanamento del governo Prodi di cui si sta giovando questo governo. Questi agli italiani col cavolo che glielo dicono le televisioni. Trattati come un popolo si sudditi.

    Cara Rossella, il tuo post è l’esempio reale che ci tengono disinformati. Il tesoretto esiste e come.

  8. Questo in particolare il punto della comunicazione del tesoro sul debito cumulato fino a giugno 2008.

    … Nel primo semestre del 2008 si è registrato complessivamente un fabbisogno di circa 23.500 milioni inferiore di circa 2.800 milioni a quello dell’analogo periodo del 2007 pari a 26.356 milioni. ….

    Faccio notare che gli obiettivi di deficit pubblico per il 2008 sono del 2,2% e l’anno scorso il risultato fu del 1,9%. Dai dati su giugno si evince che il tendenziale a fine anno, diminuzione di crescita permettendo, va su un risultato che dovrebbe essere inferiore all’1,9% che è più basso dell’obiettivo della finanziaria 2008. E questo nonostante aver rinunciato al regalino ICI, che costa tra 1 e 2 miliardi di euro per cui oltre lo 0,1% di PIL.

  9. @ Rossella:
    siamo messi male perché scegliamo di vivere nel mondo di Barbie e Ken, dove i sacrifici non esistono e le promesse del Caimano sono tutte veritiere e realizzabili.
    la meraviglia è che siamo ancora in piedi nonostante le fandonie berlusconiane e i compromessi al ribasso dei centrosinistri passati …

  10. Ho un commento in attesa di moderazione che spiega come il discorso sul tesoretto per me non regge, ed i relativi link ai comunicati stampa del tesoro e agli articoli di repubblica e del corriere che parlano dei risultati del primo trimestre 2008 comunicati dall’ISTAT.

    Conti pubblici primo trimentre migliori del 2008
    Fabbisogno cumulato 2008 fino a giugno puù basso del 2007 nonostante il mancato incasso dell’ICI e della diminuzione IRAP alle imprese.

    Scrivo questo ulteriore commento altrimenti non si spiegherebbe il precendente.

  11. Stiamo ancora in piedi perché il governo di centrosinistra ha risanato i conti dello stato e recuperato 25 miliardi di evasione fiscale. E’ solo per questo che l’Europa ci ha tolto la procedura di infrazione per deficit eccessivo aperta durante il quinquennio del cdx. Altrimenti eravamo in ginocchio e con i ceci sotto.

  12. Il “siamo ancora in piedi” io non lo capisco.
    E’ un alibi a non fare niente e a negare la realtà.
    Ci sono problemi gravissimi, dall’approvvigionamento energetico all’imminente crollo del commercio internazionale (se vi leggete Die Zeit, The Independent, un po’ tutti ne parlano; ovviamente noi parliamo delle bocchinare di Berlusconi, certo; ovvio!).

    E’ come durante lo scoppio della peste di Marsiglia (1720): l’errore di diagnosi di una decina di medici divento’ con i giorni un patto scellerato con gli amministratori pubblici per negare l’epidemia, temendo il collasso dei commerci. Il risultato fu la morte del 60% degli abitanti della città, un tracollo completo del commercio dell’intera regione ed un danno economico, demografico e “strutturale” durato oltre 100 anni.
    Dove potevano morire in 10 ne morirono 100 e i medici pero’ scapparono, insieme agli amministratori, pochi giorno dopo aver dichiarato la quarantena per i poveri cristi che rimanevano.

    Allora: piuttosto di dire “ma si’ ancora c’è tempo”, direi che ognuno dovrebbe fare la sua parte, ora.
    Io, che stavo morendo di fame in un’Italia senza futuro, ci provai nei lavori e nelle cariche pubbliche che avevo (consigliere comunale, membro di commissioni ambiente e cultura).
    Nessuno mi ha dato retta, mai. Dicevano: “c’è tempo”, “in qualche modo faremo”. Ed allora sono emigrato.

    In Francia.
    Dove le cose vanno meglio che in Italia su ogni fronte, ma il futuro è grigino, anche se almeno se ne parla nonostante giornali e tv schiacciati dai progetti di controllo di Sarko.

    Svegliatevi, dite al vostro vicino che è finita e inventatevi un mondo senza petrolio, senza pensioni, senza lavoro, un “mondo senza”.

  13. Su Ustica, ricordo anche la notizia che è passata abbastanza in secondo piano: pare che la settimana scorsa Cossiga sia andato dai magistrati a rivelare l’ennesimo segreto di pulcinella. L’aereo che ha lanciato il missile era della NATO, Francese, cercava il Mig libico che in seguito ha “trovato” anche se il governo italiano lo aveva preventivamente avvisato del suo imminente abbattimento.

    Tutto questo secondo la linea politica del tempo “la moglie americana e l’amante araba”, era meglio non si sapesse.
    Quindi più o meno quello che i “complottisti” avevano dedotto. Era abbastanza evidente che l’aereo di linea non fosse esploso a causa di un cocacola e delle mentos, come è altrettanto noto in che modo non è morto Kennedy.

    Ovviamente l’affidabilità di Cossiga è da dimostrare, ma si sà che solitamente dice delle vaccate, o rivelara segrati e backstage storici della politica italiana come fossero banalità.

  14. Medo, stiamoancora in piedi per modo di dire. Dai dati OCS di oggi emerge che la media dei salari italiani è del 22% inferiore alla media OCSE nonostante noi lavoriamo 30 ore di più all’anno.

    Insomma lavoriamo di più e guadagniamo di meno, indi siamo un paese in profonda crisi di disorientamento organizzativo e gestionale.

    La verità è che dobbiamo cambiare, il genio italico, lo stellone, la furbizia e l’arte di arrangiarsi ha finito il suo tempo. L’Italia, come L’America di Bush che piuttosto che investire sul futuro delle rinnovabili fa la guerra per il petrolio che è il segno dell’incapacità di cambiare il loro modi di vivere e modello di sviluppo, l’Italia dicevo rappresenta l’incapacità di cambiare attraverso l’incarnazione della rappresentazione del vecchio modo di pensare italico, anzi italiota, che è Berlusconi. Questo è il segno più tangibile di una decadenza per incapacità di cambiare. Si preferisce morire che cambiare, quando si dovrebbe cambiare per non morire. Tra gli incapaci di cambiare ci metto anche Bertinotti, ovviamente.

  15. Ventomare: tradotto? Che il flusso di cassa non ha ancora invertito la tendenza, nonostante le dichiarazioni del Tesoro?

  16. ventomare: ho provato a togliere il commento dalla moderazione ma non me lo fa fare.
    Probabilmente ci penserà Gianluca non appena lo vedrà.

    Comunque, io non parlo di disinformazione o di informazione sulla reale sistuazione economica italiana.
    Io prendevo solo in giro le parole di Tremonti.
    Notato il titolo del post? ;)

    stone: oh, uno che apprezza le mie battute. ;)

    Albionese: l’avevo letto anche io. Strano che nessun giornale non abbia messo in prima pagina l’ipotesi di un missile francese che disintegra un aereo italiano.
    Vabbeh, ma non sono mica cose importanti, no?
    Se certe cose le fanno i francesi o gli americani meglio non dire niente in giro. :P

  17. I tesoretti non sono mai esistiti … se mai esistono le previsioni errate (di qualsiasi governo, destra o sinistra che sia) e la cattiva volontà di giocare con i conti pubblici come il gioco delle tre carte.

    Se incasso 100 invece di 80 … una persona di medio intelletto si chiede prima di tutto dove ha sbagliato le previsioni …

    Una cosa seria sarebbe stato aggiustare le previsioni e riallocare le risorse in silenzio senza strombazzarlo ai quattro venti, in questo modo nel periodo successivo non ci sarebbe stato alcun tesoretto ma dei conti più corretti.

  18. Su USTICA ci tengo a farvi saper che nel telegiornale francese di TF1 del giorno stesso di Italia – Spagna, la terza notizia del telegiornale erano le rivelazioni su Ustica di Cossiga. Erano prese assolutamente sul serio e si ipotizzava la connivenza di tutti i presidenti della repubblica succedutisi finora.

    Ovviamente il governo e la presidenza francese non hanno detto una parola e non è uscito nessun comunicato, per tre ragioni:

    – la Libia, in piena crisi petrolifera, è un argomento che non va toccato, soprattutto da un paese come la Francia che non dispone di risorse primarie;
    – la Francia e la NATO non è che sono proprio come due migliori amici, soprattutto nell’ultimo periodo;
    – Sarkozy alla vigilia della Presidenza UE non amerebbe tanto andare in giro a rivelare segreti militari non troppo lontani nel passato e di cui forse è stato messo a conoscenza.

  19. I risultati sono stati migliori delle previsioni perché l’attività di recupero dell’evaso è stata eccezionale, 25 miliardi, maggiore di quella realisticamente, ed anche responsabilmente, prevedibile in anticipo. Il delta rispetto al percorso di rientro dal deficit (pareggio al 2011) sarebbe stato redistribuito verso salari e sociale. Se tesoretto può anche essere un termine brutto, il significato della parola è che siamo stati ancora più bravi di come ci eravamo impegnati ad essere ed i risultati sarebbero stati suddivisi tra contribuenti onesti e più bisognosi, o anche per compensare tempi più grami di vacche magre. Ma a Prodi non gli hanno dato il empo di farlo.
    E adesso Tremonti dice che il tesoretto non c’è, ed intanto toglie l’ICI senza dover fare una manovra aggiuntiva, e gli hanno consegnato un Italia in difficoltà, all’1,9% di deficit. Pensa com’era la sua che era stata consegnata con un deficit del 4,1% e cioè con 33 miliardi di euro di deficit dello stato in meno e con una procedura d’infrazione aperta per sforamento.

  20. @ventomare: la tua analisi è un po’ semplicistica.

    Ripeto, già al momento dei primi annunci del governo Prodi sul tesoretto si aprirono furiosi dibattiti sulla effettiva esistenza o meno di questo extra incasso.

    Per quanto riguarda le situazioni di deficit queste vanno sempre riportate alla situazione dei tempi (il contesto di 10 anni fa è totalmente diverso da quello di oggi).

    E poi ripeto … dopo il primo tesoretto come è possibile che se ne creasse un secondo … anche qui il governo è stato ancora più bravo delle proprie previsioni riviste a fronte del primo tesoro … per favore …

  21. Certo, non dieci, ma dal 2001 al 2006, la situazione non era quella del 2006-2008, perché Berlusconi andava in giro dicendo che pagare oltre il 33% di tasse eraimmorale e legittimava l’evasione facendo lievitare l’evasione ai livelli più del mondo industrializzato. Per poi, oggi, dopo aver fatto una campagna basata sull’indopportabilità del livello di pressione fiscale, con la finanziaria 2008 di Tremonti, la pressione fiscale passerà dal 42,3% del 2008 al 42,9% del 2009. Capito gente? Altra presa per il culo.

  22. ….E scenderemo nelle strade come gli Argentini battendo i coperchi delle pentole al grido de “Que se vayan todos!!!”
    Da sudamericana aspetterò paziente l’arrivo de ‘Il tempo delle pentole’.

  23. In effetti Tremonti è una persona affidabile,se l’ha detto lui io ci credo.Non sarebbe tipo da inventarsi buchi nell’erario solo x parlar male di chi l’ha preceduto o per giustificare eventuali promesse fatte in campagna elettorale che non manterrà.Sbaglio o macchianera ora è più filoberlusconiana di studio aperto?

  24. A volte, paradossalmente, l’ignavia dei governi (di destra e sinistra) si rivela positiva sul medio-lungo termine.
    E quando la bolla delle energie rinnovabili e delle cazzate di Kyoto sarà scoppiata, almeno l’Italia non avrà sperperato miliardi di euro per pale e pannelli come stanno facendo (per ora) Germania e Spagna.

  25. Murmur, adesso mi hai proprio rotto le palle.

    Fai un piacere a tutti e finiscila di dire le immani troiate che dici sempre, per piacere. Non fai altro che peggiorare le condizioni già disperate di questo morente blog.

    Grazie.

  26. Hai ragione, chiedo scusa. Ho scritto troppo in fretta, avrei dovuto contare fino a trenta prima di cliccare su “post your comment”.

  27. uffa, per una volta che si parla decisamente di economia e timidamente di orge io arrivo a pollo freddo :\

    Concordo decisamente con l’impostazione di medo e la metafora della Peste: i problemi sono strutturali, cronici come cronica è l’inadeguatezza degli investimenti pubblici in servizi infrastrutturali, per tacere riguardo alle logiche di privatizzazioni e liberalizzazioni [se i servizi a rete sono storicamente pubblici ci sarà un perchè, o magari anche due o tre] aggravati non poco dalle ambizioni dirigiste dell’UE.
    Penso che il mai troppo compianto Jean Monnet si stia rivoltando nella tomba, nel vedere la sua creatura che a forza di dichiarazioni di principio (Kyoto, Lisbona, etc etc..) è passata dalla fase del pragmatismo sussidiario a quella della costruzione dogmatica del regno dei cieli in terra. Dal pensarsi come un interlocutore capace di far superare i limiti del bilateralismo a un baraccone che da e toglie soldi in cambio di direttive su cui si potrebbe e si dovrebbe dire molto e molto forte. A maggior ragione in uno stato di diritto romano come l’Italia.
    Chiunque abbia mai avuto l’avventura di gestire fondi europei immagino stia annuendo ^^

    Gli esiti reali della produzione della società utopica sembrano peraltro essere tristemente costanti nel tempo e nello spazio :(

    @ventomare – indipendentemente dal governo che la attua, una manovra di stretta fiscale per uscire da una crisi stagflattiva è sbagliata, come si può verificare al volo sul modello IS-LM. O mi sbaglio? :\

    [ dichiaro i miei bias: faccio ricerca sui beni common, sono di scuola istituzionalista, e pur essendo a pieno titolo nella fase “Muro del Pianto” cerco di non smettere di scriverci sopra “I Want To Believe”. ;P ]

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