La Grande Bellezza, le scie chimiche e il complotto pluto-giudaico-massonico

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Per la cronaca, al di là di una felicità simil-calcistica da festeggiamenti per la vittoria dei mondiali, a me il film è piaciuto ben poco (per quel che conta il mio parere – e conta poco -: una fotografia strabiliante, il riconoscimento a Sorrentino di essere l’unico, oltre a Virzì, in grado di far recitare la Ferilli; e quattro grandi idee affogate in un pastone sconclusionato che, all’apparizione dei fenicotteri, il vaffanculo va proprio a cercarselo), ma devo dire che poche volte nella vita mi è capitato di leggere – tutte assieme – una tale quantità di stronzate complottiste come in questo articolo di “Informare per resistere”

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