TheClassifica 176-761 – Lady Adele

Adele Adkins è al n.1 anche in Italia. Con sole 38 settimane di ritardo rispetto alla parte di mondo che noi ci sforziamo di rincorrere. Come mai questo ritardo? Ho due teorie. Una è ragionevole, per commentatori accurati. Quindi non chiedetela a me. E’ una teoria che coinvolge i dischi dal n.2 al n.4: Giorgia, Emma, l’ex n.1 Ih Vah Noh Foh Ssaah Tih. Facciamo così: se non la trovate da altre parti, la postillo nei commenti – sempre solo se ne vedo 10 dei vostri (non barate, che vi sgamo).

L’altra teoria, quella pindarica, coinvolge Lady Gaga. E Rino Gattuso. E l’amato Daily Hunziker, che sotto la guida di Paolo Rastelli lotta con voluttà per diventare la testata più cretina del globo.

(…e con questo, ammirate come davanti ai vostri occhi mi pregiudico l’occasione di lavorare a uno dei quattro giornali che saranno in piedi tra cinque anni)

Dunque, Lady Gaga. Grazie ad Adele ho capito una cosa: che i fan di Lady Gaga desiderano intensamente la sua morte. Se possibile, una morte da gloriosa deficiente, che faccia impallidire Amy Winehouse. Che so: che si decapiti in un video, o che durante un concerto si faccia squartare da 4 Porsche legate ai suoi arti e dirette verso i 4 punti cardinali. Coi fan in solluchero: “Uuuuuuh!”, tutti gaudiosi. Pronti a imitarla a casa, facendosi legare a due Api Piaggio. Ma in fondo, lo stesso desiderio hanno i media. Adele fondamentalmente non ha fan. E non ha media.

Lady Gaga ha fatto un disco talmente brutto e sciatto che sfida bruttezza e sciatteria, è tipo Bellerofonte che tenta di scalare un Olimpo dell’insulsaggine (sul quale invece di Zeus, presumo sia assiso Biagio Antonacci). Fatti salvi un pezzo (You and I) e mezzo (Edge of glory, che vale un decimo di un qualsiasi brano delle popstar che perlomeno fanno i compiti, come Katy Perry o Shakira) (ma ogni volta che vado in palestra, posso esser certo che la radio per sottosviluppati di cui veniamo gratificati la passerà nel giro di mezz’ora) (e questo mi accade da quattro mesi) (e dopo quattro mesi, sentire tre volte alla settimana àmondiedg, diedg, diedg, diedg, diedg, dieEEEEdg) (fa sì che vi ritroviate a cantarla, o quanto meno a non respingerla più, come accade per dodiciquaranta suonafischiaecanta) (…mmh, stavo dicendo?) (ah, sì) fatti salvi un pezzo e mezzo, l’album della Gaga è così brutto che posso solo pensare ci sia della premeditazione. “Vediamo se comprate pure questo”.

Di fatto, l’esperimento ha funzionato solo in parte. Non ha venduto molto, Born this way (n.27, uscito quasi tre mesi dopo l’attuale n.1). Però i media e i fan restano entusiasti di Lady Gaga, quanto sono misteriosamente reticenti, o quasi, su Adele. Sul Daily Hunziker una ricerca su Lady Gaga vi butterebbe addosso centinaia di articoli. Mentre una su Adele, che vende di più, e nel mondo occidentale è il botto discografico del 2011 – no.

Quindi, la quantità mediatica si impone nell’immediato. Quella popolare, per così dire, ci mette 38 settimane. Se va bene. Il punto è che succede lentamente, e contro la furia dei media. Che è talmente furiosa, che per un’Adele su mille che ce la fa, novecentonovantanove vengono spazzati.

Okay, vi sembrerà che io sia qui tutto orgoglione con il mio brevetto dell’acqua calda, vero? Sapete, sul Daily Hunziker, la notizia più cliccata mentre scrivo questo pezzo ha a che fare con i problemi alla vista di Gattuso. Mentre scrivo questo pezzo, sulla versione online della testata che – grazie alla sua storia in versione cartacea – ci rappresenta nel mondo, posso trovare notizie su Lindsay Lohan. Sulla mamma sexy nella Casa (…quella Casa). Pareri dei giornalisti del Corriere che si divertono a fare I Tifosastri (can you fucking BELIEVE that). Le giornaliste del Corriere che spremono il post-femminismo come un tubetto di dentifricio nella “27ma ora”. Una preziosa informazione sul Milan che adotta Lucy, cagnolina orfana. Sulla Francia che lancia l’allarme: troppi interventi di allungamento del pene. Su Bruce Willis furioso con l’ex di Demi Moore. Su Courtney Love “su di giri” premiata al Trinity College.

(NO, non ditemi “può bastare”) (ve le devo dare tutte, così capite cosa intendo)

Tutti i look della Von Teese, su e giù dal palco. Guarda le dive prima e dopo il ritocco: chi cambia di più? Hamilton e la bella Nicole si dicono addio. Continua l’iniziativa “Invia la tua ricetta” a Corriere.it. Obeso per gioco, mette su 36 kg e prova a perderli.

Ecco, voi aprite il più prestigioso quotidiano online italiano, e questa colata di idiozia vi viene addosso.

E il punto non è: “Ah, con tutta la roba che succede al mondo – e diciamolo, STA succedendo della roba al mondo, anche solo negli ultimi sette giorni – Corriere.it, o Repubblica.it (…i post.it contro Berlusconi!!! AAAARGH!!!) o tutti gli altri, ci annegano di cazzate”. Non è questo – waddafuck, io sono pur qui a scrivere di Lady Gaga, giusto?

No, il punto è quel boxino che dice: quali sono le notizie più lette? Gheddafi? La crisi? I black bloc? Il (hahaha!) governo? L’alluvione a Roma? No, bambini: Gattuso.

Quel boxino è come il camion dei Vitelloni, dal quale Paolo Rastelli, responsabile di Corriere.it, mi dice: “Madedduuuu… PRRRRRRR” facendomi il gesto dell’ombrello. Lui è lì per fare tanti clicchi, la gente clicca le stronzate, e quindi tutti sono felici – tranne me, tranne me, tranne me.

Ecco, qui c’è il punto che mi interessa. Cioè che del 2011 noi, che abbiamo affidato la storia ai media e ai motori di ricerca, verremo forzati a ricordare Lady Gaga e i suoi vestiti fatti di bistecche o il suo reggiseno lanciafiamme o le altre minchiate. Non ci ricorderemo questi anni come “gli anni di Adele”. Neanche se la gente che tira fuori soldi per avere il suo disco è più numerosa. Neanche se c’è gente in giro, proprio ora, che ha scritto e interpretato musiche che potrebbero valere non dico quanto The dark side of the moon (n.18), ma forse quanto Nevermind (n.33).

Che poi, io non sono nemmeno entusiasta di Adele. Il suo secondo album, che parte con due brani gagliardi (Rumor has it, dal vivo, è imperdibile) mi è un po’ troppo moscino. Però mi stupisco del silenzio su di lei, neanche per definirla che so, l’anti-Lady Gaga, neanche per approfittare del fatto che essendo grassa, potrebbe offrire il destro all’ennesimo articolo sulla rivincita delle formose “divertenti e ironiche” e tutte quelle risapute gnagnere.

Però ho finalmente capito che metà della fatica che io faccio, e forse anche voi, a citare, su due piedi, nomi rilevanti del panorama musicale attuale, è dovuta al frastornamento. Li avrete pur incontrati, prima o poi, il tipo o la tipa che vi dicono: “Ma una volta c’erano i Pink Floyd o i Nirvana, in questi anni dimmi un po’, chi c’è?” E voi provate a pensare furiosamente “Dunque, in questi anni c’è – aspetta fammi pensare – àmon diedg, diedg, diedg… – no, via, come si chiama quel gruppo – diedg, diedg – andiamo, quell’album con almeno otto pezzi notevoli che ho sul lettore – dieeedg, diEEEEdg – oh, fanculo, hai ragione, non mi viene in mente nessuno”.

E tuttavia io Io SO che ci sono cose importanti che stanno succedendo.

Che ci sono idee – troppi interventi di allungamento del pene – che ci sono persone – Lindsay Lohan ha fatto cosa? – che ci sono opere d’arte – tutti i look della Von Teese – RILEVANTI.

Ma qualcuno mi sta stordendo di cazzate, e io sono già predisposto.

E vorrei tanto dare la colpa a Berlusconi, come fanno tutti. Sarebbe così comodo. Invece a farlo è gente che darà la colpa a lui, mondo puttano, e resterà impunita.

(…Evanescence al n.5) (la donna più pallida del mondo) (come tradurreste freak show in italiano?) (fenomeno da baraccone?) (non è la stessa cosa) (perché la cantante degli Evanescence è un fottuto freak show, non quanto Lady Gaga, ma che cavolo, una che non esce mai di casa per avere un colorito anemico da dare in pasto ai fan è più disadattata di chi compra il suo cd)

(Peter Gabriel, con le versioni orchestrali dei suoi classici, al n.6) (su questo disco potrei veramente andare con la clava) (perché trent’anni fa quest’uomo faceva Lead a normal life e No self control, e avrebbe aborrito questo tipo di cosa, che è l’apoteosi del rock da pensionati) (ma penso che il fatto che sia solo al n.6, nonostante tutti i discepoli che ha in Italia, sia già un segnale positivo: la clava resta nella fondina)

(completano la top ten, Moccià, Pooh, Mengoni e Jovanotti) (il fastidiosissimo Biophilia di Bjork entra in classifica solo al n.13, e anche questo nella mia umile opinione è un segnale positivo) (Dente entra al n.15) (Zen Circus al n.31, buon risultato, direi)

Infine. My life in the bush of ghosts, di Brianìno e un altro artista la cui identità la FIMI preferisce mantenere segreta, risale nove posizioni, dal n.57 al n.48. Cristo, perché.

 

Fine.

 

«Gheddafi era confuso, chiaramente spaventato. Ripeteva che avrebbe dato soldi a tutti, che avrebbe pagato per le scuole dei nostri bambini. A un certo punto qualcuno gli ha gridato che al posto di parlare di soldi avrebbe dovuto pregare, da buon musulmano, affidare l’anima a Dio prima di morire. Lui invece ha continuato a dirci che era pronto a darci soldi, tanti soldi e oro».

(Hammad Mufta Ali, ex giostraio a Bologna)

 

«L’oro, tutto quell’oro».

(Charles Bukowski)

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27 Commenti

  1. In Uk naturalmente è strapieno di articoli sul fatto che è Adele è grassa, è contenta del suo peso e via dicendo. Ne fanno uno a settimana.

  2. Questa è una grandissima the classifica! E non lo dico solo perchè vorrei arrivare a 10 commenti e sentire la storia ragionevole. Anche perchè non ce n’è bisogno!
    Madeddu, ho paura!!!
    (vorrei proprio sapere, anche, chi ha fatto qualcosa tipo Nevermind, perchè, ora come ora, mi manca tanto la musica…)

  3. Contribuisco platealmente al raggiungimento del decimo livello senza profferire alcunchè. Tranne i miei complimenti per il grandissimo plot.
    (ps Amy Lee, quella pallida che tende anche lei alla pinguedine, potrebbe essere l’assassina di ladygaga in un prossimo video di quelli featuring eccetera che durano 14 minuti e con i product placement dappertutto?)

  4. ti leggo mentre il rimbambimento causato da agenti endogeni(ma sarà veramente così?Ricordiamoci che berlusconi ci ha scavato la fossa,modificando l’antropologia culturale di questo paese etc etc,mentre la tv intelligente degli anni 70 avrebbe teoricamente potuto fare di noi dei prometei prima della cattura)fa si che mi sia commosso per il film sulla vita di johnny cash e nel contempo sia stato seriamente folgorato dall’idea originalissima che la formula indy e la nascar(che hanno fatto della bagarre continua a 300 km orari un leitmotive)nascano per rispondere alle istanze interiori che gli imperatori romani sapevano come esaudire.Il tutto mentre una sterminata distesa di chanteuse presentate con i nomi propri o impropriamente definite lotta strenuamente per far si che non ci ricordiamo più cosa voglia dire accordarsi col proprio sconcerto

    http://users.telenet.be/karls_bugland/MUSIC/Arctic%20Monkeys%20-%20When%20The%20Sun%20Goes%20Down.mp3

    p.s.

    “«Kaspar! Makan!».

    La voce penetrante e familiare scosse Almayer dal suo sogno di un luminoso futuro ripiombandolo nella

    sgradevole realtà del presente. Anche quella voce era sgradevole. La sentiva da tanti anni, e a ogni anno che passava gli

    piaceva di meno. Pazienza; tutto questo sarebbe finito presto.

    Irritato, spostò i piedi, ma non diede altro segno di avere udito il richiamo. Appoggiato con i gomiti alla

    balaustra della veranda, continuò a fissare il grande fiume che scorreva – rapido e indifferente – davanti ai suoi occhi.

    Gli piaceva guardarlo al tramonto: forse perché in quel momento il sole calante irradiava sulle acque del Pantai una

    lucente patina d’oro, e i pensieri di Almayer si concentravano spesso sull’oro; l’oro che non era riuscito a procurarsi;

    l’oro che gli altri si erano procurati – con metodi illeciti, naturalmente – o l’oro che contava ancora di procurarsi, grazie

    ai propri sforzi onesti, per sé e per Nina. Si perse nel suo sogno di ricchezza e di potere, lontano da questa costa dove

    abitava da tanti anni, dimenticando le amarezze del lavoro e dei conflitti nella visione di una grande e meravigliosa

    ricompensa. Sarebbero andati a vivere in Europa, lui e sua figlia. Sarebbero stati ricchi e stimati. Nessuno avrebbe

    badato al sangue misto della ragazza di fronte alla sua grande bellezza e all’immensa ricchezza del padre. Testimone dei

    trionfi della figlia, anche lui sarebbe ringiovanito, avrebbe dimenticato i venticinque anni di lotta estenuante su quella

    costa dove si sentiva come prigioniero. Adesso tutto questo era quasi a portata di mano. Se solo Dain fosse tornato!(..)”

    (la follia di almayer di james conrad)

  5. Non posso che mettere il mio mattoncino per il raggiungimento della fatidica soglia.

  6. braiainò braianinò. (ho scritto la prima cosa che mi veniva in mente. solo per fare numero).

  7. leggo sempre ma non ho mai commentato… pero’ dovrei essere il decimo questa volta e non vorrei perdere questa occasione :D

  8. Dai ragazzi paolo non è mica un micco, se andiamo avanti così per commentare aspetta il ventesimo……tentiamo di dare un pò di corpo ai commenti.
    Uscendo per un attimo dalla musica mi pare giusto sottolineare senza battutine l’infima qualità dell’informazione on line che riesce perfino a battere quella della carta stampata. Siamo veramente stufi di leggere la vita in diretta di Demi Moore e famiglia allargata cribbio! Oppure siamo diventati talmente morbosi da trovare interesse anche in questo?
    PS Nessuno sa che fine ha fatto il videoharddibelen?

  9. Be ci sono i SuperHeavy, un disco notevole.
    Gheddafi che offriva oro? E gia si vedeva benissimo nel filmato che era pieno di oro….che dite non lo aveva in tasca? Ah gia nella limousine….nessuna limousine? Be l’avra’ avuto in banca dai, avra’ detto andiamo alla Banca Popolare Di Bengasi che vi ritiro un po di lingotti di oro, ti pare che non me lo danno? Oppure un bonifico via internet dalla Svizzera? Aveva l’iPad con se no, proprio per quello, diavolo di un dittatore. Ma gli eroi non cedettero alle lusinghe…di tutto quell’oro, e gli spararono.

  10. (ah, è così)
    (infami)
    (stasera vi rispondo, adesso devo scrivere male di un po’ di dischi)
    (comunque, vedete di non avere delle aspettative esagerate, vi ho ben detto che quella che vi avrei postillato era la spiegazione ragioniera: quella pindarica e semidelirante l’avete già letta)
    (per finire: vi ho già tacciato di infamia?) (infami voi, e chi non ve ne tacci) (tacci vostri)

  11. Non vedo l’ora.

    Ah, un grandissimo disco è quello di Donald Glover, per quanto io odi il Rap.

    E beh, il rock italiano sarà salvato dai I Cani, ma dei Zencircus sono felice.

  12. non e meglio parlare della seminalita dei Dictators invece di passare il tempo ad ascoltare lady gaga e adele?

  13. Invece a me piacerebbe che si parlasse di questi come “Gli anni di Adele”. A pensarci bene, qualche adolescente romano coi genitori ricchi potrebbe metterci su un bel gruppo di canzoni loffie ma ben appoggiate da discografici banali, e chiamarlo “Gli anni di Adele”. Intanto è già passata la sera, e noi si aspetta.

  14. Mi stavo vedendo il concerto di Tina Turner & Ike dal vivo in Olanda del 1971, e non ho potuto trattenermi dal pensare quanto siano pivelle molte delle cantanti pop di oggi, anche le più celebri tipo Beyoncè, accanto a voci ma soprattutto “performers” (non mi sforzero’ di trovare un corrispettivo italiano) come la Turner in quegli anni.

    Mettete un parental control per Vasco quando cerca di entrare su Nonciclopedia. Ha imparato a usare assiduamente internet da poco….quando scoprirà quelli che parlano di signoraggio, lo vedremo sfilare col Pascucci di turno.
    Qual’e’ il suo obbiettivo? Fa il matto e spara cose tipo “Vi faro’ fuori brutti brufolosi di nonciclopedia tanto c’ho i soldi, e’ una battaglia contro la satira” o in fondo rosica ancora per quelle tre quattro cose vere che c’erano scritte sul suo profilo?
    Ho soltanto paura che ci rompa il cazzo sul porno gratis prima o poi….

  15. Scusate, mi è capitata un’intervista improvvisa – domani rispondo. Cioè, potrei farlo adesso, ma devo farlo in bello stile, in pompa magna, col piglio saputo e sentenzioso. Buonanotte. Cioè, vista l’ora, buona giornata.

  16. @Fake
    In effetti Handsome Dick Manitoba e Ross the Boss Friedman e Mark the Animal Mendoza (che rimpiazzò Shernoff) nella stessa band ai tempi dovevano essere davvero esplosivi. Roba da leccarsi le orecchie. Ma forse questo non è il posto giusto dove parlarne, a Paolo piace “giustiziare” il presente, non il passato….
    :-)

  17. Però, sai, la Amy Lee non mi sembra particolarmente pallida, almeno nelle foto ‘al naturale’, come il tonno. Nelle foto di scena o di marchetta invece è un altro discorso, ma è un effetto voluto per ottenere l’aria gothic alla Cure. In conclusione, non credo che sia pallore vampirico, ma solo pallore finto.

  18. L’avete voluto.
    Mi sento addosso una pressione enorme. Guardate, io vi avevo avvertito, la spiegazione col maggiore tasso di intrattenimento me la sono già giocata. Comunque, a grande richiesta, ecco la spiegazione numero 2 per Adele numero 1.

    @Pietro, @DiamondDog, @Cristiano Valli, @PartyB, @Alessio, @MrBadGuy86, @Jack Skellington, @Ettore, @Trecool:
    (aspettate)
    (prima rispondo agli altri)

    @Fake: no! :-D

    @Olga: sul Daily Hunziker invece è citata tre-quattro volte in tutto l’anno. Contro le tre-quattro milioni di volte in cui si cita Lady Gaga. Il 10 aprile 2011 accennano ad Adele come alla cantante “lanciata da Internet (è stata scoperta su MySpace)”. Che a me suona sempre come: “Il gruppo reso celebre da un amplificatore Marshall”.

    @Pietro: vista di persona. Potrebbe mimetizzarsi contro un lenzuolo.

    @DestrosioAlMagnesio: non conosco il concerto, ma penso di capire cosa intendi. La cosa buffa è che rispetto a quei tempi, 40 anni fa, ogni elemento di una performance viene inserito solo dopo esser stato studiato, valutato, soppesato. Avete presente quando durante Ballarò uno parla e il suo avversario fa “no” con la testa? Quante volte lo abbiamo visto? Manco ci credo più, che siano in disaccordo. Non riesco a credere che un musicista sia in tensione quando è sul palco. Sono lì a somministrare la messa cantata, punto. A livello puramente convenzionale, potrei anche sproloquiare che gli ultimi momenti di spontaneità live si siano visti durante Live Aid nel 1985.

    @Pietro, @DiamondDog, @Cristiano Valli, @PartyB, @Alessio, @MrBadGuy86, @Jack Skellington, @Ettore, @Trecool:

    Dovete sapere che c’è stata la Rivoluzione.
    Sì, mentre voi vi baloccate.
    La Grande Rivoluzione: è la definizione (mica scherzo, controllate – se non avete di meglio da fare – sul sito ufficiale) data dalla FIMI (Federazione Industria Musicale Italiana) e dalla Gfk che le compila le classifiche. Dal 14 ottobre 2011 le classifiche degli “album più venduti” contengono anche “le rilevazioni delle vendite di album digitali dagli store online, oltre a quelle relative ai tradizionali canali di vendita (negozi, catene e supermercati)”.
    Bella, zii: potevate aspettare ancora un po’, eh. Anche se devo riconoscere che non c’era tutta ‘sta fretta di rincorrere la modernità, visto che, come dicono nell’apposito comunicato, “complessivamente oggi la musica liquida rappresenta il 21% di tutto il mercato discografico italiano”. Contro il 42% del Regno Unito.
    Ad ogni buon conto, mi dicono fonti ben informate che in top ten ci entri con 5mila copie vendute, quindi anche il piccolo contributo della generazione geek può aver avuto il suo peso nel penalizzare qualche beniamino delle pantere grigie, presumibilmente in ambasce di fronte a iTunes e i suoi fratelli. Di fatto, dopo la Rivoluzione, Fossati scende dal n.1 al n.4, Peter Gabriel si ferma al n.6, MiticoVasco e gli Stadio escono dalla top ten.
    Cionondimeno, Brianìno è sempre lì. Ma forse a scaricare quel disco lì sono i fan di quell’altro – il nerd, comesichiamava.

  19. Mica lo sapevo! A quando l’inclusione delle vendite on torrent? (Miiii, vorrei poterla vedere anch’io da così vicino e con un lenzuolo di sfondo, porcaccione! :))

  20. Prevedo comunque ulteriori risalite per il disco di Braianìno e coso, visto che il film di Sorrentino a quanto pare spopola.

  21. “James Conrad”?
    Bof, i siti dei grandi quotidiani (ahahah!) usano tutti l’autoricarica, nel senso che si refreshano da soli di continuo. Si fanno da soli i commenti, si autotrollano… Quindi sarei più ottimista. Ma poi vedo i postit di Quegli Altri. Ok taccio e mi suicido.

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