The Classifica 97 – Tutti nudi

Le classifiche sono mistero, magia, segno divino. Prendete la notizia del terremoto ad Haiti. In due giorni è salita al n.4 della classifica delle più lette di questo mese su Corriere.it. (al n.1 c’è: “Nuda su una rivista, miss Parigi perde lo scettro”) (perché per noi lettori come per la redazione di Corriere.it, miss Parigi è figura cruciale) (poi venitemi a dire: “Eh, Berlusconi coi suoi programmi ha debosciato l’Italia) (voce del verbo debosciare) …Comunque, ancorché n.4 nel mese, la notizia di Haiti non è nella top 10 di questa settimana. Come mai? Mah! Oh, beh, torniamo alle classifiche che ci competono: finita la festa, gabbato Bocelli, che lascia il n.1 a miticoVasco e il n.2 a Laura Pausini, accomodandosi davanti a Michael Jackson (n.4) e Mario Biondi (n.5). L’unica cosa da dire sulla top 10 post-natalizia è che Marco di X Factor vi rientra al n.9 cacciandone Sting (n.13). Quindi per intrattenervi dovrò rimestare in quella storia dei dischi del decennio. Ora ci ho i listoni di tutti quelli che contano: Pitchfork, Corriere, Repubblica, Rolling Stone, Soundsblog e New Musical Express. XL non lo considero (già c’è la testata-papà), Q glissa sull’argomento (facce di bronzo. Eleggono l’album del secolo ogni tre mesi) e il Mucchio si dissocia: spiega Federico Guglielmi che il decennio chiudesi con l’anno zero, “coerentemente con calendario e matematica. È GIUSTO, e non c’è nulla da discutere. Se poi questo mondo di coglioni, coerentemente con altre stronzate di sicuro infinitamente più gravi, ha stabilito di piegare la matematica alle esigenze di facciata, perché era “più figo” far coincidere il cambio di millennio con il passaggio del primo numero dall’1 al 2, pazienza. E così le maledette classifiche. Le nostre classifiche saranno fatte “quando non gliene fregherà più niente a nessuno”? Ne vado fiero, fierissimo. Perché comunque noi seguiamo la logica e gli altri seguono il gregge. Belando, e oltretutto parlando di DECADE (periodo di dieci giorni) dove invece c’è un DECENNIO (periodo di dieci anni). Vi saluto con le parole del Maestro. “È facile tornare con le tante / stanche pecore bianche/ Scusate, non mi lego a questa schiera / morrò pecora nera”. Commenta il lettore Mac Phisto: “Giordano Bruno sarà fiero di voi. Mai piegarsi al pensiero della massa, soprattutto quando si tratta di un momento così delicato come sono le classifiche dei dischi rock migliori dell’ultimo decennio. Che valori trasmetteremo ai nostri figli?”. Dehehihohu. Bene: andiamo a seguire il gregge, che fa figo.

Pitchfork dice: Kid A dei Radiohead.

A seguire: Funeral degli Arcade Fire e Discovery dei Daft Punk. Non vi ammannisco tutta la decina perché non c’è spazio: aggiungo il n.4 (Wilco, Yankee Hotel Foxtrot) e il n.5 (Jay-Z, The Blueprint). Segnalo che solo un disco tra i loro preferiti è successivo al 2004, ed è di Panda Bear (Person Pitch, 2007). Piglio ben più recentista per il Corriere della Sera: 7 dei 10 candidati a disco italiano del decennio sono usciti tra 2005 e 2009. E il disco di Dente, uscito a febbraio, era tra questi. I lettori (non ricordo quante centinaia) (forse il fans club al completo) (tutta la dentizione) lo hanno incoronato.

Ora.

Con tutta la buona volontà.

Poiché ogni destro per insultare Andrea Laffranchi del Corriere della Sera m’è gradito, gli ho scritto che “trovo limitativo che il disco di Dente sia il disco del decennio. Penso che sia il disco più bello del millennio. Di tutti i millenni. Gli italiani lo cantano e lo ballano per le strade, ha cambiato il Paese e la vita di ognuno di noi”. L’insipiente mi ha dato una risposta che potrebbe farlo sembrare intelligente (…non cascateci): “Non fossi stato in ferie avrei commentato che la vittoria era un po’ come il Nobel a Obama. Deve dimostrare ancora tutto, ma noi gli crediamo”.

Passiamo ai dirimpettai. Se al Corriere Laffranchi ha fatto tutto da solo, a Repubblica la pletora di critici musicali riunita in Gran Consiglio ha nominato tutt’altri titoli, e Dente non c’era. Non c’era nemmeno Fabri Fibra, con tutto che XL mi ha garantito per almeno un paio di anni che era il profeta di tutti i profeti. C’era invece Cicciput di Elio e le Storie Tese. La gente ha votato. E Cicciput è diventato il disco del decennio.

Ora.

Con tutta la buona volontà.

No, non mi ci metto nemmeno, a discutere. Voglio dire, se non fosse uscito Studentessi a salvarlo, sarebbe il loro disco più scarso in assoluto. Lasciamo perdere e confrontiamo gli stranieri: per il Corriere, vince A Rush Of Blood To The Head dei Coldplay, davanti alla natica degli Strokes e a Stories From The City eccetera di PJ Harvey. Per Repubblica, vince Kid A davanti a Amy Winehouse e Manu Chao (ahahaha!) (ops, scusate) (mi ero ripromesso di rimanere neutrale) (ma voi mi capite) (con tutta la buona volontà). Comunque, adoro che a Repubblica riescano comunque pervicacemente a ficcare ovunque un disco del vecchio Bobbe: Love & Theft di Bob Dylan entra nelle nomination. E arriva anche quinto! Lo supera Diamonds on the inside di Ben Harper (ahahaha!) (ops, scusate) (mi ero ripromesso, eccetera)

Per Rolling Stone (edizione americana, così non dite che sto minzolineggiando) il disco del decennio è Kid A. Cui fanno seguito la sarabanda di chitarrine degli Strokes e le folkettate dei Wilco. Dopo Jay-Z (al n.4) si ricordano dei White Stripes di Elephant.

Per NME, davanti a Up The Brackets dei Libertines e XTRMNTR dei Primal Scream (caspita, che chiamata), il disco del decennio è quel cavolo di Is This It degli Strokes. A furia di sentirlo ripetere, potrei anche prendere in considerazione l’eventualità. O accettare il fatto che anche se non è il disco più bello del decennio (ribadisco: NESSUN DISCO è il disco più bello del decennio) possa essere premiato per il massimo contagio, con le sue chitarrine stronzine e quelle centinaia di migliaia di studentelli figli di papà che si son lanciati sul mercato dei garage per suonare il loro rockettino da garage.

Ma alla fine penso che seguirò tranquillamente il gregge, evitando di oppormi e di fatto avallando con un neutrale e conigliesco silenzio-assenso questa maggioranza qualificata (RS, Rep, Pitch) a favore di Kid A, che ha ben tracciato la via per tanto del disagio pop di questo decennio. Chiudo perciò citando le impeccabili parole dell’instancabile Zago di Soundsblog, che mette il disco dei Radiohead tra i suoi trenta album “So 00’s”: “Le prime reazioni furono contrastanti ma bastarono pochi ascolti per mettere poi tutti d’accordo: “Kid A” non solo non era una delusione, ma anzi, era un passo avanti a tutto e a tutti. Era musica del futuro all’epoca e lo è ancora oggi”.

PS

Il miglior nudo dell’anno è di Eva Amurri. Me ne informa tempestivamente Repubblica.it, che lo ha scoperto leggendo febbrilmente il sito Mr. Skin. Questo perché è stato Berlusconi a debosciare l’Italia, eccetera. Comunque non sapevo chi fosse Eva Amurri, perché non guardo la tv, essendo snob.

(nah, vorrei che fosse quello il motivo, ma non è vero: è che la tv mi annoia) (tutta) (cercate di capire: l’ho già guardata da piccolo) (può bastare)

Beh, se non lo sapete Eva Amurri, attrice di una serie che già non ricordo più (se lo sapete, piantatela di guardare la tv!) (…o di leggere Mr.Skin) è la figlia che Susan Sarandon ha avuto da Franco Amurri, figlio di Antonio Amurri, paroliere di Zum Zum Zum, ma anche di Blam Blam Blam. La Sarandon ha conosciuto Amurri jr. a Hollywood, dove stava girando Il mio amico Zampalesta.

Perché di fatto, Susan Sarandon ha avuto una relazione col regista di Il ragazzo del Pony Express, Il mio amico Zampalesta e Amici ahrarara.

E con questo, Susan Sarandon esce dalla mia classifica.

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27 Commenti

  1. Se gli Arabi non avessero inventato il numero zero non avremmo mica tutti ‘sti problemi con le date e i decenni e i millenni, mannaggialloro.

  2. Ma Susan fece un cornone a Tim? Per il resto il miglior album del decennio è quello Panini 2006-07. Oppure 1 giant leap del 2002.

  3. Madeddu ci ha ragione il Mucchio, the Classifica infatti va dal numero 1 al 10, non dallo 0 al 9.

    Madeddu ci hai ragione sulla tv, fatta l’overdose, basta.

    Madeddu i migliori album del decennio, oltre a Kid A e pochi altri, sono nel genere metal. Ma nè tu nè i giornali strafighi che hai citato lo sapete.

    Madeddu, è molto piacevole leggerti, bravo, continua.

  4. “…migliaia di studentelli figli di papà…”
    invece gli altri artisti vengono dal pueblo….

  5. Non toccatemi gli Strokes. Che vi stiano simpatici o meno, che invidiate mortalmente Casablancas (ma che dev’essere stato crescere in casa con un padre che ha la più grande agenzia di modelle del mondo? Mah, non lo sapremo mai, nè potremo neppuranco immaginarlo) o no. Nessuno può negare l’impatto che This Is It ha avuto sul suono e sulla musica degli anni 2000, su!
    Mi stupisce molto che nessuno abbia citato Bloc Party, Editors o gli Interpol, ma vabbè.
    Al lettore che sostiene che le cose migliori siano state nel metal, chiedo: ad esempio? A parte (forse) Isis e Mastodon, poche scene musicali mi paiono morte e cristallizzate quanto quella metal, ma ammetto che ormai da anni ed anni me ne sono disamorato, per cui potrei essermi perso qualcosa.

  6. Ho l’impressione di trovare ben pochi dischi che mettano d’accordo tutti in tutte queste classifiche. Non sarà che in questo ultimo decennio o giù di lì sia aumentato in modo vertiginoso il numero di dischi ascoltati pro capite (non sto a spiegarvi il perchè) e che quindi non ci si ricordi nemmeno più bene cosa abbiamo ascoltato e cosa ci è rimasto impresso ? (la risposta alla domanda è sì)

  7. E’ strano però notare che quasi tutte le classifiche di fine anni ’10 abbiano deciso di ignorare due album tanto belli quanto paraculistici nella autoreferenzialità come “album del nuovo millennio”: “Play” di Moby e Lcd Soundsystem con il loro album omonimo.

    Mi sembra tanto il trattamento toccato all’ “Endtroducing”di DJ Shadow negli anni ’90: bello, cosciente della sua autoreferenzialità artistica, e distribuito in tutte le salse, tra spot di lavastoviglie e citazioni più o meno riuscite da interi generi musicali….

    …Ma se oggi chiedi in giro chi sia DJ Shadow ti guardano come se fossi un deficiente.

  8. @Ubikindred, di quelli che potrebbero traaaaanquillamente entrare in classifica, se li passassero un po’ più per radio ad es., io aggiungerei a quelli che hai citato Queens of the stone age e System of a down. Ma il metal o ti piace o non ti piace, questo è vero.

  9. Questi spocchiosi non hanno preferito il pop di Beautiful Future dei Primal Scream ?
    Kid A (escluso idioteque che è un bel pezzo) è uno dei dischi più sopravvalutati della storia della musica,i radiohead che ci piaccia o no il loro meglio l’hanno dato nei ’90.
    Nonostante non mi appassionino più di tanto credo che i più costanti/presenti nel decennio siano stati i Coldplay,che poi i miei preferiti siano stati bloc party ,killers e kaiser chief è tutto un altro discorso.
    Ci potrei mettere anche comfort in sound dei feeder o the remote part degli idlewild ma qui si andrebbe sull’onanismo musicale

  10. Pietro, ok, condivido. Credo si tratti semplicemente di differente categorizzazione. I QOTSA li metto tendenzialmente nello stoner e non nel metal (come prima facevo con i Kyuss), per i SOAD, hai ragione (anche se la loro forma di crossover è nata e morta con loro), ma pure per loro, tendo a considerarli un po’ un fenomeno a parte rispetto alla scena metal.
    Cristano, molto d’accordo (però per i Kaiser Chief ed i Killers, parlaimo sempre e solo del primo album, ma devo dire che questa è un po’ la maledizione dei gruppi di questo millennio, vedi anche Bloc Party, Editors, Maximo Park, Elefant, Bravery, She Wants Revenge, Von Bondies, We Are Scientists, Rakes and so on…).
    Idlewild, interessanti, però, francamente…

  11. Songs for the Deaf dei QOTSA è il mio disco del decennio.

    Come il tonno, insuperabile.

  12. Sono d’accordo su Songs for the Deaf, ma su the Killers, Kaiser Chiefs e Coldplay alzo le mani e mi arrendo. Però forse è una questione di età, voi quanti anni avete ?

  13. Sono ignorante per esprimermi su tutta la classifica, ma su una cosa no… D’accordissimo su studentessi, ma Madeddu, devi proprio riascoltare Cicciput. E’ infinitamente meglio di Craccracricrecr, e secondo me il loro capolavoro. (che è strano, detto da me, che ritengo capolavori solo cose di quando avevo 16 anni)

  14. Posto che, come dice Ubikindred, ogni volta che mi capita di essere in qualche modo soddisfatto di me mi viene in mente la pubertà di Julian Casablancas e torno a deprimermi, This is it ha segnato gli zeri. Un po’ per l’anno, un po’ per la chiappa, un po’ per la NY City cops messa poi tolta poi rimessa, insomma sì, è lì in alto.

    Poi da piccolo avevo un libro di Antonio Amurri, che si intitolava Come Ammazzare Mamma e Papà, e mi divertiva molto. Va’ a sapere che qualche anno dopo le tette della sua nipote in Californication… glom (dopo un decennio riesco a scrivere “glom”, son soddisfazioni) (Julian Casablancas praticamente è cresciuto dentro il video di Freedom, ecco che son di nuovo depresso)

  15. Ciao, buon anno a tutti. Ecco l’istituzionale giro-risposte che scatta dopo il commento n.10. E che pertanto stavolta sarà un po’ lungo. Mettetevi seduti.
    @tutti: oh, ma nessuno mai che mi faccia i complimenti per i tag, che uso come spin messages. Uffa.

    @Elena: ti capisco. La mia idea di inferno è ancora più ampia: musicisti che parlano di strumenti musicali, cuochi che parlano di cucine, scrittori che parlano di libri, medici che parlano di ospedali. Mentre il Paradiso è il luogo in cui i dentisti parlano di giornali, i falegnami parlano di emoglobina, i notai parlano di pazze feste divertentissime e Berlusconi parla del bene del Paese.

    @Pietro: ti ringrazio. Non è che non lo sappia, è che forse non lo voglio sapere. Ma non per il metal in sè, quanto perché non amo i “generi”. Sono un uomo mainstream. Ehi, qualcuno di voi era abbonato a Stream? Magari convinto dalla pubblicità di Paolo Rossi che poi fece pubblicità a Telepiù?

    @Marpo: non è tanto quello – i Genesis erano di buona famiglia, si incontrarono in un college, e fecero musica da collegiali; Steve Harris era figlio di un camionista, Bruce Dickinson di un meccanico, e gli Iron Maiden hanno fatto musica da proletari. Quando i figli dei miliardari mettono in piedi una band che si ispira al garagismo, io ci sento una mezza fandonia, tutto qui. L’ultimo disco di Casablancas mi sembra molto più plausibile.

    @Ubikindred: non è che non li hanno citati, sono io che mi sono limitato alle primissime posizioni. Magari una sera che ho tempo posto tutti i link con le graduatorie complete. E a proposito,
    @Mr.Tasty: non hanno ignorato LCD – io gli diedi addirittura 5 stelle, e sono un uomo che spende più soldi che stelline nelle recensioni, manco valessero davvero qualcosa. Però non è finito tra i primissimi. Quanto a “Play”, tieni conto che è uscito nel 1999.

    @Filippo1: la risposta alla tua domanda è sì.
    (ehi, lo penso davvero!)

    @cristianoilvile: spesso l’onanismo musicale è misteriosamente fecondo, no?

    @Capodoglio: qui probabilmente si va sul gusto personale. Cicciput mi sembra ripetere una formula già sentita, con testi più appannati e musiche meno sorprendenti. D’altro canto, eravamo stati abituati benissimo. Pensa che a me di Craccraccriccrecr spiace solo “La visione”: la cavalcata tra i generi musicali era irresistibile.

    @Alaf: detto così sembra pilatesco, ma il motivo l’ho spiegato in lungo e in largo in altri numeri di questa rubrica che impazza sul web. Non posso costringerti a leggermi sempre, ma non puoi costringermi a ripeterli ogni volta per chi si fosse messo in ascolto soltanto ora.

  16. Complimenti per i tag.

    … lo dico in piccolo (si vede?): ma che ti ha fatto Ben Harper?
    E non intendo dire che possa essere album del decennio, ma se in un post mi salvi Ramazzotti perché non perde mai la nota, mi pare che la voce del vecchio Ben non sia da buttare… bah… riverisco… (con molti puntini di sospensione…)

  17. @Madeddu: Mi sono espresso male in effetti, l’idea era che nella mente di chi li ha partoriti essi sarebbero dovuti essere ” Album Manifesto” per tutto l’arco dei ‘dieci. O perlomeno così mi è sembrato.

    Più convinto il James Murphy di “Come sono figo a a fare elettro punk” di “Losing My Edge” e “Daft Punk is Playing…”, più piacione il Richard Hall di “metto una faccia all’elettronica e faccio capire che funziona anche nel loft newyorkese e non solo in un rave party di bristol”.

    E c’è anche da aggiungere che prima del 2000 nessuno ha manco guardato la copertina di “Play”.

    Perlomeno ringrazio la delicatezza. Ho commesso la stessa gaffe altrove e ci ho guadagnato due dita negli occhi e un tizio che mi urla all’orecchio “FLYING LOTUS”…come no.

  18. The next xbox system will be rslaeeed (most likely) late 2011 or 2012, i hear the ps4 will be alittle later like maybe 2013-2014 and the wii2 will be probably in 2012-2013. These system coming are going to blow everyone away, technology had gotten so much better since 2005. expect everything on it. There has been no official release date yet but these dates r most likely when they will come out. But even when these systems come out expect the 360, wii, and ps3 to be making games long after cause alot of people wont buy these (new) systems at first for how expensive they will be(cause of how much they have to offer)

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