TheClassifica 86 – Amoroso e amo Rosy

Tagliamo corto: non v’è chi non veda che Alessandra Amoroso è come Berlusconi.

…No, d’accordo, sto scherzando – jamme, stavo a pazzià. Basta con questo tormentone che prendo il n.1 in classifica e mi arrampico sugli specchi per dimostrare che è come Berlusconi, blablabla…

Volevo dire: Alessandra Amoroso è come Rosy Bindi.

Da qualche anno a questa parte, quando gli italiani premiano una cantante femmina – facendole vincere un reality musicale come Amici o X Factor o Il Festival della Canzone Italiana – è almeno in parte perché sono colpiti nel riscontrare in lei una sorta di sconfitta della bellezza. O perlomeno della bellezza più ovvia. E’ difficile che vinca una stangona d’assalto. Più facile che vincano le brutte anatroccole da trasformare in cigne. Sto pensando a Laura Pausini, a Elisa, Giusy Ferreri, Arisa, la trottolina Amoroso, Alexia, e in un certo senso anche Annalisa Minetti. Forse il pubblico rimane spiazzato ma anche favorevolmente colpito dalla mancata adesione al tipo di bellezza spasmodicamente, pervicacemente propugnata ogni dannato giorno da Tg4, Verissimo o Studio Aperto – tanto per citare tre trasmissioni a caso, così: le prime che mi sono venute in mente (credetemi!) (no, non credetemi)

Molti dei fans, nei loro commenti su facebook o youtube, faticano a tollerare il fatto che la Amoroso, così come la Pausini (alla quale, lo confesso, un giro di giostra lo farei fare) e le altre, non sia esattamente da paginone centrale. Gli pare impossibile. Perciò scrivono che è bellissima. Su facebook, un commento di Dylan Colombaioni (non fate quella faccia, si chiama così) è: “Nn sei un cesso… sei stupenda”. Su youtube, Zukkarella (non fate quella faccia, si chiama così) scrive: “sei bellissima…….. spero che durerà per sempre”.

Vidi verificarsi il fenomeno di cui sto parlando quando Elisa vinse Sanremo – e, voglio dire, io Elisa l’ho vista di persona un po’ di volte – e insomma, può piacere, via. Però non è “bella”. Ha un suo che, ovviamente, e mi è capitato di stare con ragazze meno carine di lei, ma non è questo il punto. (…fatico a dirlo perché non è tanto gentile da parte mia) (e già Elisa non mi ama perché una volta mi disse che lei Sanremo l’avrebbe bruciato, e quando poi lo ha vinto io sono stato così antipatico e piccino da ricordarlo). Ma fatico a dirlo anche perché quel dannato documentario sul corpo delle donne è ineccepibile, dategli un’occhiata. E poi date un’occhiata (massimo un minuto) ai programmi di Italia Uno, da quello con Enrico Papi che sventola culi in faccia alle famiglie italiane all’ora di cena fino all’imbarazzante Barnum del compagno Chiambretti, e poi ditemi se non è così.

Ed è proprio per questo, che sarebbe stato davvero interessante, e non lo penso da oggi, che a coso, come si chiama – Berlusconi – l’opposizione opponesse proprio quello che più disprezza, cioè una donna come Rosy Bindi, che si accetta così com’è. Mica Bersani, che tra l’altro fisicamente gli somiglia, senza capelli finti e botulino. A proposito, Bersani entra in classifica al n.9. Samuele Bersani, ovviamente. Un po’ basso, ma occhio: il disco è uscito il 2 ottobre. E la classifica è stata chiusa il 4. Lo scrivo soprattutto perché la cosa è capitata anche ai Tokyo Hotel (n.2, dietro Alessandra Amoroso). Cosa che provoca accese discussioni tra giovanissimi sull’autorevole sito realityshow.blogosfere.it. Uno dei 109 commenti alla notizia riguardante la classifica di questa settimana è della autorevole SilvyKaulitz96:

ahahahahahahahahah sn 1 grandissima fan dei mitici tokio hotel e posso dirvi ke la classifica era dal 24 al 4 e il loro cd è uscito il 2!!!!! ma fatemi il piacere?! loro la battono alla grande……… hanno miliardi di fan e lei?! in soli 2 giorni sn arrivati alla seconda…. 1 altro giorno e l’avrebbero distrutta!!!! non prendetelo come 1 insulto a alessandra ma dico solo ke non ha tutti i fan ke hanno i tokio quindi sarebbe normale se perdesse…….

Non so, signorina Kaulitz (parente, vero?). I fans di Sandrina sono tanti. E la sua favola bella di anatroccolina le permette di superare non solo i Tokyo Hotel, ma anche, di nuovo, quella anziana signora Ciccone (n.3) che nel video si tocca tutto il tempo, nonché Gigi D’Alessio al n.4 (l’ho sentito intervistato da Linus l’altro giorno. Lui e Savino si sganasciavano per qualunque cosa Giggetto dicesse. Era già capitato con Victoria Cabello qualche mese fa. E’ interessante questo sforzo dell’ala radical-chic per sdoganare il divertentismo di D’Alessio. Ma fidatevi: Giggetto NON E’ divertente). Poi, al n.5, Noemi, onesta faticatrice della vocalità. Il duetto con Fiorella Mannoia non è male. Meglio di quella trista Joplinata con cui aveva debuttato. Quindi, detto di Muse al n.6 e Pearl Jam al n.7 (no, non è vero: non ne sto dicendo niente. Non ne ho proprio voglia) (però, questo non è bello, per cui una cosa la dico. Ed è: dopo averli ascoltati, mi pento di alcune cose che ho detto sugli ultimi album di AC/DC e Metallica). Seguono Eros Ramazzotti (n.8), il già citato Bersani (Samuele) (n.9) e infine, al n.10, il disco ideale per accompagnare il funerale del vostro micio: i Kings of Convenience. E dopo aver citato tutti i dischi in top ten come non facevo da mesi, mi fermo, ché il futuro è la ficcante brevità di twitter, mica le mie brodose paginate.

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28 Commenti

  1. Mi aspettavo di trovare “Barbarossa – Original motion picture soundtrack” interpretata dai Gipsy Kings, invece ci sono tutti ‘sti parruccioni. Diamine.
    E comunque grazie al ciufolo che nella musica fanno lavorare le cosiddette “bruttine”. Le belle f***e le mettono tutte in Parlamento!

  2. Quando il mio micio (più tardi possibile) passerà a miglior vita, voglio che ad accompagnarlo sia qualcosa di più allegro, tipo gli Air.

  3. Manco l’ultimo dei Pearl Jam ti va bene? Avessi mai tratto da questi post un minimo suggerimento su cosa ascoltare…
    Dai Madeddu diccene uno da ascoltare, almeno uno!

  4. Non l’ho sentito ma fa schifo l’ultimo dei Pearl Jam? Il Buscadero gli ha dato 4 stelle :-))!

  5. vorrei dire qualcosa su gigetto d’alessio a supporto del sempre ottimo madeddoni.
    d’alessio io l’ho seguito dagli albori; un poco per masochismo, un poco perchè ,essendo io napoletano, la sua crescita attraverso le tv indigene è apparsa lenta ma inesorabile.
    d’alessio non è divertente.è peggio.
    era ciuccio e presuntuoso già quando era uno dei tanti cantanti napoletani (che ci volete fare, o si è simpatici o no)(e lui no).
    La vita di d’alessio (e,che ci crediate o meno, anche la vostra di utenti italioti) è cambiata da quando riuscì a riempire la curva b del san paolo per un suo concerto(vabbè, 15000 omaggi su 20000, ma stai a sottilizzare:comunque la riempì), e costanzo lo sdoganò facendone la star di uno speciale del suo show sui neomelodici.
    sinceramente, apprezzando il baglioni anni ’80’90(da strada facendo fino a io sono qui, x intenderci.poi basta) mi incuriosiva ascoltare quali canzoni gigetto copiava spudoratamente nei suoi dischi, utilizzando invariabilmente rime non banali come figlio giglio coniglio, oppure fiore cuore amore errore.
    (il must è il disco “fuori dalla mischia”, che riproduce la stessa copertina del disco di baglioni “io sono qui”.)quello che mi sfugge, è:
    quale genio del male ha deciso che dovesse essere il momento di gigi d’alessio cantante di fama nazionale?
    costanzo?
    mario merola?
    gli impresari di d’alessio? (che qui non vorrei citare, sia perchè credo che al loro confronto gli avvocati di tiromancino siano accademici della crusca, sia perchè sinceramente non ho il coraggio di saviano..)
    chiosa finale:
    una nostra amica frequenta per lavoro alcuni discografici, e ha assistito ad una trattativa tra d’alessio in person e impresari locali per portare un concerto di anna tatangelo nella loro ridente cittadina esativa.
    frase di gigi(opportunamente tradotta)di fronte ad una offerta a suo dire bassa: io ad anna per meno di 40.000 euro non la faccio neanche uscire di casa.
    ah, l’amore…

  6. Ancora c’è chi ascolta i pearl jam? nel 2009 quasi 2010?
    Un disco da ascoltare ve lo consiglio io, che Madeddu di musica non è che ci capisca molto (bella però quella del funerale del micio):
    Embryonic dei Flaming Lips (hanno iniziato prima dei Pearl Jam ma stanno facendo una fine migliore)
    oppure Veckatimest dei Grizzly Bear di qualche mese fa
    oppure Tarot Sport dei Fuck Buttons
    oppure Outside Love dei Pink Mountaintops
    oppure The Sleeper dei The Leisure Society (sempre per restare in tema di mici morti)
    oppure quello che vi pare basta che la smettiate coi Pearl Jam (hanno dato quello che potevano da tempo)

  7. 1) ehi sei in forma smagliante
    2) concordo sul luna park pausini
    3) Ma veniamo al punto: “dopo averli ascoltati, mi pento di alcune cose che ho detto sugli ultimi album di AC/DC e Metallica.” Non puoi lasciare così crudelmente in sospeso un’affermazione del genere. Almeno non quando il successone del duo di cui sopra viene bissato (Billboard) da quel che resta dei Kiss e dei Lynyrd Skynyrd. Please rispondi, anche male, ma rispondi.
    Altrimenti ti inondo di citazioni sorcine.

  8. “Gli italiani”…
    Ok, il fenomeno da te descritto, ormai, è abbastanza assodato. L’unico problema è che in quel caso votano in stragrande maggioranza femmine. Guidan l’assalto ragazzine 12-22 (e qualche casalinga di voghera). Anzi, posson votare più volte (addirittura tra alcuni fan Hard-core dei fuoriusciti dai “talent” vige il nuovo ed estremo costume dell’acquisto multiplo del medesimo CD, con la scusa, verso se se stessi, di regalarlo ad parenti e amici).
    Maschi, direi poco. Nella fascia 23-55 poi…
    Insomma, non che ritenga l’universo degli elettori in politica poi molto più intelligente, il campione preso in esame non è rappresentativo.
    Nondimeno hai abbastanza ragione: di sicuro una eventuale candidata troppo bella potrebbe pagare uno scotto troppo alto presso alcuni cluster di elettori.
    Ritornando al parallelo, comunque, seppur le “non bellissime” vadan benino, nei “reality/talent” si nota che al 70% vincono i maschi (e in quel caso l’avvenenza è un plus).
    Se solo qualcuno convincesse il Cdx a candidare una Carfagna, allora si che… ma ciò sarebbe un paradosso.
    p.s. il pensiero di questa cosa del televoto&generefemminile è una di quelle 2-3 cose che mi fanno desistere dal concedere, cosa che altrimenti farei, che le XX sian più intelligenti.
    :-P

    Ad ogni modo, “avreste rotto le balle” (beninteso, da non percepire con troppo “hate inside”, anche riguardo al seguito: I live in Tuscany) con ‘sta storia del “corpo delle donne”, le gnocche scosciate in tv etc.
    Tu, Gad, certe femministe e altri critici di sinistra (che odiano i centri commerciali), potreste dare un apporto molto più utile spendendo il vostro tempo a far luce su altre cose.
    In questo caso, mi da la sensazione di una posizione un filo ipocrita o fuori dalla realtà, peraltro arcinota,
    che comunque guardebbe il sintomo invece dell’eventuale causa, che non si capisce quale soluzione vorrebbe apportare.
    Vogliamo proibirlo (non mi pare realistico, oltre che opinabile), vogliamo edificare l’animo del pubblico dall’alto (di qualche documentario, qualche articolo di giornale, che compra la nicchia, di qualche puntata dell’infedele)?
    Noto/notai invece un riscontro decisamente positivo, in giro, anche da parte di autorevoli rappresentanti della blogosfera, in primis sul sopracitato documentario, che, personalmente, non trovavo per nulla “illuminante” e degno di un tal seguito.
    Secondo me, avete trovato il modo di passare il tempo a guardare, parlare di, fanciulle succinte e farlo passare per, non solo SFW, addirittura “lavoro edificante”, “lo faccio per la causa” etc.

    Btw, segnalo l’ingresso alla posizione n°91 di Federica Fornabaio.
    youtube.com/watch?v=g7tvRWZwyC0
    Invece di quell’altro innominabile e insopportabile tizio, altra tipologia ma sempre Banshee, non potevan pompare mediaticamente ‘sta qua.
    Se non altro, da quel che vidi al festivallo: è “trombabilissima”!

  9. @kluz ma il punto non è guardare le donne nude, che è una cosa bella da fare, e che è sempre stato un passatempo dell’intellettuale, vedi la storia dell’arte e l’elenco smisurato di nudi femminili su tela e in marmo e le collezioni complete di playboy. Il punto è l’uso del corpo femminile in contesti diversi da quello erotico-pornografico, che il corpo femminile viene usato per vendere formaggio con le pere o per far ridere degradandolo… mi fermo, credo di aver detto cosa penso. Comunque, Kluz, voglio il tuo poster da appendere vicino a quello di Del Piero giovine.

    Madeddu, al numero 7 dei Pearl Jam ho contribuito anch’io, e mi accade sempre più raramente ormai, e ti dico che il disco (termine desueto) non è così malaccio, anzi ha pure qualche pezzo bello e in macchina va via che è un piacere.
    Ah, e se devi dare una botta alla Pausini chiamami che vengo pure io.

  10. 13 commenti. Caspita, mi tocca già replicare.

    @DiamondDog: certo che posso. Non ci credi? sta a vedere…

    @Kilgore Trout: a rischio di risultare il gaglioffo che sono, posso rispondere che qui cerco di discutere quanto entra in top 10, non di consigliare dischi che non ci entrano. E dopo un’altra occhiata alla suddetta, se dovessi tenere uno solo dei 10 album che vi compaiono attualmente, direi: Bersani. Per par condicio, consiglio anche “Il nostro concerto” di Bindi. Quanto a Franceschini, vi segnalo che morì 29enne nel 1680 mentre lavorava alla sua sesta opera intitolata “Dioniso ovvero La virtù trionfante del vitio”.

    @popsylon: sai, non è che L’Ultimo Buscadero rappresenti tutti noi. Tutto sommato capisco il giudizio – che mi pare peraltro condiviso da diverse altre testate, da Rolling Stone a XL. I Pearl Jam sono tornati a suonare come i Pearl Jam. Ecco, qui forse sta il problema, nell’espressione “suonare come…”. Sai quando si dice: “mi suona un po’ come i Depeche Mode” o “suona tipo Dylan”. Hai presente con che faccia si fa un commento simile? Ecco.

    @PepPorno: condivido quanto dice Fake: il meglio lo hanno già dato. Il loro modo di descrivere il mondo mi sembra sempre più limitato e ripetitivo. Non a caso Eddie Vedder nella colonna sonora di Into The Wild, libero dai limiti del gruppo, è stato una piacevole sorpresa per tanti.

    @Fake: a Bergamo si dice: “ganassa”.

    @Barynia: al di là della mosceria sbandierata perché “Quiet is the new loud”, c’è un solo pezzo non prevedibile. E’ quello intitolato “Riot on an empty street” come l’album cui NON ha dato il titolo, e si sono decisi a includerlo in un disco solo molti anni dopo averlo composto. In quel periodo sì, che erano malinconici. Ora sono ricchi.

    @DiamondDog2: va bene, hai vinto, non resisto. Ma solo perché se dico che non va bene che i Pearl Jam rifacciano i Pearl Jam, poi non posso dire che va bene se i Kiss – o gli altri rozzoni – rifanno i Kiss. E’ che la premessa dei Pearl Jam era un’altra, non era “to shook all night long” o to “Rock’n’roll all nite”. L’idea era di “Do the evolution”, anche se all’interno di un rock muscolare e a suo modo, anche lui conservatore. Direi che se vogliono giocarsela a colpi di riff, non vanno più da nessuna parte.

    @Armando: del mio primo incontro con Giggetto a fine anni 90 ricordo il manager, che pareva uscito da uno di quei film di Nanni Loy sulla Napoli arrangiona, e il fatto che Gigino mi consegnò quasi sdegnato una foto di lui che abbraccia Baglioni da dietro, mentre Claudione suona il piano e canta, presumo a un suo concerto. Ho ancora quella foto da qualche parte, è strana perché l’espressione di Baglioni non è del tutto rassicurante, ha la bocca munchianamente spalancata come se da dietro, Giggetto – mmmh, lasciamo stare.

    @Kluz: beh, io amo i centri commerciali (il Metropoli di Novate Milanese per me è un’ipotesi di paradiso) e quanto a Gad Lerner, è più juventino che rilevante. Però, non capisco perché tu ti adombri se io e altri ci adombriamo. Forse, semplicemente, Paese è giunto all’isteria estetica. Se vai all’estero un simile diktat comportamentale su metà della popolazione non lo trovi: nè in Spagna, nè in Francia, nè in Germania nè in Inghilterra, nè in Belgio nè in Slovenia. Io credo che qui abbiamo un problema. Un problema che mi fa felice di non essere di sesso femminile, e in particolare di non essere una femmina di 20 anni. Chiunque abbia sollevato questo problema finora è stato tacciato di veterofemminismo. Posto che io conto come il due di picche con briscola a bastoni, forse in quanto stolido maschio marpione (le mie dichiarazioni compromettenti sulla Pausini la dicono lunga sul mio veterofemminismo) posso rappresentare a mia volta un sintomo che qualcosa non va. Forse non è una soluzione, ma non lo è nemmeno far finta che sia normale vivere in Tettefigaculistan.

  11. Certo, chiarissimo.
    Quando ti proponi come messia poi non puoi fare le repliche degli stessi sermoni a vita.
    Quindi per il proprio ego di musicista disimpegnato è meglio partire bassi bassi e, al limite, sentirsi dire che sei sempre il solito cazzone.
    Coi soldi, però.

  12. Poi casomai rispondo con più calma , ma per capire: l’isteria estetica (rispetto agli altri paesi) a cui ci si riferisce in questo caso è in generale, nella politica, nella tv/i media etc. o cosa ?
    Certo, se penso al ruolo della Moda, della Enogastronomia, del Turismo, in questo paese, mi pareva un certo isterismo EdoEstetico fosse stimolato dalla notte dei tempi (non sempre con salti di gioia da parte sottoscritto peraltro).

  13. @fake: Non capisco perché ti ostini ad approssimare la curva evolutiva dei musicisti con una quadrica quando è ormai provato che essa è di ordine polinomiale ben più alto.

    E comunque i Flaming Lips hanno dato il loro meglio dalle 16.30 del 20 aprile 1997 alle 11.30 (ma c’è chi dice perfino le 12:00) del 13 agosto 2002. Adesso continuano a rimbalzare tra massimi e minimi locali in un modo che renderebbe fiero Karl Weierstrass, fosse ancora fra di noi…

  14. @madeddu: è chiaro che devi commentare i primi 10 ma, visto che è già un po’ che ti leggo, la tua impresa mi sembra sia simile a quella di un astemio che debba scrivere la guida ai Vini d’Italia 2009

  15. @Fake
    e se mi fai pedinare scoprirai pure che indosso mocassini bianchi su calzette turchese…stravagante! :P

  16. ricordo la foto!
    fatta nel settembre 1998; claudio cercava di lanciare un suo concertone al san paolo(che non riuscì a riempire, nonostante in quattro giorni avesse fatto:apparizioni a spettacolo di bisio alla festa dell’unità, conferenza stampa in braccio a bassolino, incontri all’università ,etc etc.)
    e una bella sera, si materializzò ad un concerto di piazza di gigetto nostro, che all’epoca veramente diceva di idolatrarlo(x dire, il primo figlio di d’alessio si chiama claudio in omaggio a baglioni).
    la osa mi colpì perchè manco due mesi prima lessi il claudio nostro parlare non proprio bene di gigetto, salvo poi arrancare alle sue spalle negli anni a seguire.
    (questa cosa di claudio che arranca alle spalle di qualcuno mi sa gli garba anche un pochetto, ma è una cattiveria gratuita)(per cui la dico)
    e, a proposito di napoletani simpatici, vogliamo parlare di pino daniele diventato grande amico di gigetto nostro?
    i fischi al concertone di pino daniele a piazza plebiscito quando compare gigetto cantare napule è echeggiano ancora nella plaza..

  17. 20 commenti -> secondo giro di repliche.

    @Kilgore Trout: nah, Vein of Stars è così bellina, e The Yeah Yeah Yeah Song è così divertente. E poi dal vivo, sono l’ultimo gruppo che ho voglia di andare a vedere, poi chiudo definitivamente coi concerti.

    @Kluz: Direi che è ovunque. E quanto all’inclinazione edonistica, c’è sempre stata ma c’erano anche altre inclinazioni – ora non più. I media sono il mezzo E il messaggio. Fai un confronto: è talmente evidente. Anni fa, forse nemmeno tanti, le annunciatrici Rai non erano starlet. La Orsomando, la Cannuli (e già ho fatto uno sforzo per ricordare i cognomi). Il volto femminile del tg1 era la sorella di Buttiglione (oggi glielo farebbero dirigere, ma non presentare). Nessuno avrebbe attaccato Tina Anselmi per il fatto di non essere una bella manza. E del resto, non è una cosa solo femminile, anche gli inviati di 90mo minuto erano una buffa sarabanda di tipi qualunque, in mezzo ai quali un bel giorno appare LUI, Lamberto Sposini. Che è l’unico che ha fatto carriera e l’unico ancora tra noi, perché ovunque lo metti non capisce un cazzo – ma non lo capisce con la giacca giusta. Ma poi, in fin dei conti, in quale altro Paese al primo ministro sono improvvisamente tornati i capelli?

    @Kilgore Trout 2: un momento. L’equivalente dell’astemio che commenta i vini è il sordo che commenta i dischi. E’ questo che stai dicendo? Puoi ripetere? Cosa?

    @Armando: non so chi sia stato più ingenuo nell’occasione, se Pinone che voleva sdoganarsi presso il pubblico di Giggetto, o quest’ultimo che voleva sdoganarsi presso il pubblico di Pinone. Un po’ mi spiace, qualche anno fa, aver evitato una polemica e penso una querela a una cantante napoletana che mi disse in piena intervista: “Gigi D’Alessio è dove si trova perché è protetto da Forza Italia e dalla camorra”. Le dissi: “Sei sicura che vuoi che esca quello che stai dicendo?” Ne parlammo un po’. Alla fine non riportai la frase. Intendiamoci, è una brava guagliona e sono contento di averle evitato guai, però paradossalmente il pubblico di lei sarebbe stato contento di saperla dura e pura. Mah, forse ho sbagliato. Troppo protettivo. (fosse stato un maschio, eravamo in galera tutti e due)

  18. No, caro Madeddu, questa volta non riesco a seguire il tuo ragionamento. Insomma citi cantanti bravissime ( Arisa a parte) e ti stupisci che abbiano successo? (la Ferreri poi non ha neppure vinto ).

  19. @madeddu: Un sordo purtroppo i suoni non li può sentire mentre un astemio il vino lo potrebbe sempre bere. Solo che non gli piace….

    Ma, mi scuserai, questa è una mia vecchia polemica sulla critica musicale (e non solo). Il critico parla male di un disco perché non gli piace. Ma se fosse in realtà semplicemente astemio?

  20. Siccome qualche euro lo spendo in riviste musicali, mi pare giusto e saggio leggere le recensioni ed apprezzarne i suggerimenti specialmente se il critico ci “regala” almeno una pagina di commento e non due righe.
    Intendevi “suonare” come con il “suono di” dell’altra rivista, che ha dato anch’essa 4 stelline ai Pearl Jam?
    Mi stupirei se i Pearl avessero il suono di Keith Jarrett.

  21. @Elfi Sartori: no, stavo dicendo un’altra cosa, ovvero che il pubblico, se può scegliere un brutto anatroccolo, lo sceglie. Però su Giusy mi piazzi un ace, l’ho inclusa a sproposito, chiedo venia. Posto che la vittoria degli Aram Quartet quell’anno come quella di Becucci l’anno successivo, sono state prove di forza di Morgan.

    @Kilgore: ah, era ironia. Quand’è così. Bella. Ehm… :-D

    @Trout: cioè stai dicendo che in 25 anni ho suonato, speso milioni in dischi, venduto dischi, messo musica per radio e scritto di musica, e tutto per farmi dispetto? Okay, è una possibilità.

    @Popsylon: non fare il furbo con me :-) Ho usato un modo di dire colloquiale, poco ci è mancato che lo mimassi. E insisto con tetragona testardaggine: quando un gruppo “suona come i Led Zeppelin” o “suona come i Depeche Mode”, non sono contento come quando “sono i Led Zeppelin” o “sono i Depeche Mode”. E so che sono dalle parti del paradosso, vedo le insegne cittadine di Paradox City proprio davanti a me, ma l’ultimo disco dei Depeche Mode è un egregio caso di “suonare come i” invece che “essere i”. A margine: sull’intera paginata di commento, non saprei. Ogni tanto davanti alle paginate del Mucchio (ma anche di Mojo, o di Q per il disco del mese) mi vengono dei dubbi. Fermo restando che questo è un mestiere bizzarro – e infatti, per sanità mentale, scrivo anche di altro – quando due orecchie sono incaricate di descrivere così nel dettaglio una manciata di canzoni, secondo me si finisce nella pedanteria, ma anche nella pancia di chi critica. Tollero a fatica le 600 battute in cui ogni tanto devo stare per le recensioni di Rolling Stone, ma quando supero le 1200 so che il rischio è di essere ridondanti. Peraltro, una delle poche cose buone che accadono nel tristo mondo di criticopoli accade quando fanno ascoltare un disco a tanti di noi assieme. No, davvero, sembra incredibile ma il dibattito suscita osservazioni interessanti – molto più della desolante lettura delle recensioni, incluse le mie. Bisognerebbe registrare quelle jam session critiche e pubblicarle. Non capisco perché nessuno lo faccia…

  22. Ok.. ok.. tvb Madeddu!!
    Comunque oltre alla classifica sto scoprendo blog interessantissimi!! Complimenti

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