Oggi è oggi, domani è domani

gianoFinalmente individuato il motivo della crisi italiana: gli italiani non si smentiscono mai. Impariamo a smentirci! Salviamo il Paese dalla crisi! Ecco un utile strumento didattico per non farci cogliere impreparati domani da ciò che diremo oggi. Basta seguire il facile schema!


Ieri ho affermato quello che ho affermato, ma sono stato frainteso (A). Perché non ho mai inteso dire quello che ho detto (B). Anzi, non l’ho proprio detto (C). Sono i giornalisti che non hanno inteso (D). E potete stare certi che domani i giornalisti diranno che oggi io ho affermato questo (E). Ma posso smentirlo fin da adesso (C). Perché lo diranno domani e si riferiranno a quello che ho detto oggi e quindi siamo già sfasati rispetto a quello che dico (E). Perché, poi, quello che dicono loro non l’ho nemmeno detto (C). Lo dicono loro (F). Non sto dicendo che non l’ho detto, intendiamoci bene (A). Ma nemmeno che l’ho detto (C). Infatti l’hanno detto loro! (F) Di fatto, cosa sto dicendo? Che un conto è dire di aver detto qualcosa. E un conto è dirlo. Ancora diverso è ciò che fanno i giornalisti quando dicono quello che io dico di non aver detto. Capito? Mi mettono in bocca quello che non avrei detto. Perché se l’avessi detto, signori miei, l’avrei detto. Ma qui lo dico e qui lo nego: io non l’ho detto! (C) Sarò poi padrone di dire quello che voglio dire e non dire quello che non voglio dire, giusto? Quindi lasciatemi dire che quando dico qualcosa va preso per quello che dico in quel momento, non in un altro momento che è già diverso. Oggi è oggi, domani è domani.

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27 Commenti

  1. ma a sto punto, ieri era ieri o dobbiamo aspettarci smentite?
    No, perché se ieri non era ieri, mi tocca un altro capodanno?
    Panico…

  2. Urge una legge sul conflitto di interessi e una sulle coppie che decidono di convivere…un paese democratico e civile non può permettersi simili lacune…grazie e buon anno…

  3. se un Paese democratico e civile ha lacune che un Paese democratico e civile non può permettersi, significa che quel Paese non è democratico e civile.

    è matematico, direi

    anche se la lacuna normativa sulle coppie che convivono a me pare assai marginale, soprattutto messa di fianco a quella sul conflitto di interessi,
    ma questa è una mia opinione

  4. giusta osservazione, piti, allora suddividerei il tutto in livelli, e noi per passare al livello “elevato” di democrazia e civiltà dobbiamo concentrarci su alcune priorità…

  5. imho ora come ora urge piuttosto un robusto piano di soccorso a qualche milione di italiani che nel corso dell’anno faticheranno a soddisfare i bisogni primari, ma pare che i signori di Confindustria ritengano sufficiente il calo della spesa per l’energia per pareggiare i conti, mentre i signori al governo sembrano convinti che robuste iniezioni di ottimismo fondate sulle palle permetteranno di sfangarla

  6. io disprezzo la massa
    quella massa che crede al quel fottuto nano
    quella massa che crede che mentana-vespa-minum-fede-giordano-rossella eccettera siano giornalisti
    quella massa che guarda i “natali a . . . ”
    quella massa che si fa rincoglionire dalla tv
    io la disprezzo
    con tutte le mie forze

  7. vi diro di piu io l’ammazzerei la massa, la sterminerei, la rinchiuderei nei campi di sterminio, perche osano credere a un nano fottuto invece che a qualche bell’ uomo alto e forte , io la disprezzo la massa,io sono meglio di loro,sono piu intelligente…..

  8. e ora?, ora, ma ora, proprio ora, cosa ci dice? io vorrei sapere l’ora, ora vorrei sapere l’ora e non mi dica che è la stessa di ieri e di domani a quest’ora perche ora è ora! E’ ora? Ma ora è ora?

  9. Ora non è mai ora. Oggi dura un po’ di più e quindi si può fare in tempo a smentire. Ora non l’acchiappi. Ora è ora veramente soltanto per gli chef (“Allora quando scolo la pasta?”. “Ora!”. “Ma ORA quando? Vuoi dire poco fa!”. Ora è già scotta! Cazzo ho detto ORA e tu stavi ancora lì con l’orologio! Ma parlo turco?”). Prova a smentire tu una pasta scotta.

  10. Ora per smentire la pasta scotta ci vuole un tedesco che ci metta sopra anche la marmellata..dove lo trovo ora un tedesco? Proprio ora che oggi è già domani!

  11. leggo poco sopra:
    io disprezzo la massa …
    certo sono d’accordo ma la “massa alias milioni di piccoli o smisurati fantozzi” mediocri, gretti, stupidi,e chi più ne più ne metta
    ma ti dico “la massa” non è una realtà virtuale è viva e dinamica … e incide …
    cosa ne vogliamo fare della “massa”?
    trattarla per ciò che è come fanno i vari Ferrara, Sgarbi,Fede,Alberoni, il nostro attuale Sire,
    oppure che cosa?
    chi risponde a questa sempilice domanda?

  12. La “massa” si potrebbe trattare anche come la trattava Gianni Ippoliti in “Q come cultura”.

  13. ottimo esercizio per la mente… che non so perchè mi fa ricordare qualcuno di preciso…
    a me però queste “slogature mentali” fanno “girare” i “neuroni”…anche perchè sono molto frequenti in giro ormai.
    Mi prefiguro una solipsista… se continuo così…

  14. @Bruno: non conosco l’argomento nel senso che non conosco Gianni Ippoliti. Sorry!
    @gattuso: non è un mero esrcizio mentale è una realtà che non ha confini precisi ma agisce come se li avesse … i riusltati sono sotto gli occhi di tutti … coloro che vogliono vedere!
    faccio un esempio paradossale: L’italiano è fondamentalmente un popolo sciattone, mediocre nel senso di paraculo, con la lungimiranza che non va oltre il suo naso di alcuni millimetri … mi si risponde: ma non sono tuttii così!
    Verissimo!
    ma l’immagine che ne esce è proprio questa: una nazione (?) di Fantozzi tutto frittatona di cipolle, peroni gelata e rutto libero ( è sempre un paradosso ma per rendere l’idea!

  15. @ Philomène
    Coraggio, non sei sola.

    @ Gic
    In quella trasmissione Ippoliti infieriva sadicamente su alcuni rappresentanti del popolino ospiti fissi in tutte le puntate. Il suo obiettivo era dimostrare che in Italia la gente non capisce un cazzo di un cazzo di un cazzo. Il metodo era semplice: dava loro il ruolo di opinionisti e poi facendo finta di fare la rassegna stampa estrapolava dai giornali domande assurde per ottenere il loro qualificato parere. Ovviamente loro non si rendevano minimamente conto di essere presi per il culo. Chiedeva ad esempio: “Serpente monetario… fiscal drag… ma cosa ci fanno tutti questi animali nell’economia italiana?” E quelli gli rispondevano pure, inventando di sana pianta cose inverosimili. Ecco, quello era il ritratto di quella parte del popolo italiano che bisognerebbe bombardare.

  16. la massa andrebbe amata e curata, disprezzare la massa è un vezzo, sottovalutarla è presunzione. la massa siamo noi, le qualità della massa sono le nostre qualità, inutile far finta di niente.

  17. BRUNO: … sorrido…bello per una quasi solipsista sentirsi dire “coraggio, non sei sola”…
    :-)

    GIG: non a caso dalle statistiche si è evinto che Berlusconi vince sempre perchè lo vota soprattutto la “massa”, ossia quella fascia sociale di ignoranti che non capisce nulla se non il valore di quattro soldi che non cambia la vita e con i quali si fa così facilmente comprare: tanto un voto non significa nulla per certa gente che non sa che c’è chi ha dato la vita per la democrazia.
    Ed è questa “massa”, che tanto vorremmo aiutare e salvare, che poi ci si rivolta contro e appoggia uno come mussolini, come la storia ci insegna e ripete: gli scherzi della povertà e dell’ignoranza! per cadere così dalla padella nella brace e portare tutti quanti all’inferno!
    Quello che quindi trovo più pericoloso è il connubio massa-ignoranza, nel quale gentaglia come Berlusconi sguazza a più non posso.
    Phil

  18. la democrazia è un regime scomodo per chi disprezza la massa

    ma perchè massa e non popolo?
    che differenza c’è?

    no, perchè se c’è una differenza tra massa e popolo, significa che in italia c’è stato un colpo di stato della massa ai danni del popolo (l’art. 1 della costituzione recita “… La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.”)

  19. @Bruno: un vero peccato che mi sono perso la trasmissione. La mandano ancora in onda?
    @Phil: ok adesso è molto chiaro il tuo pensiero, aggiungo una chiosa; in altri tempi prima dell’attuale “Sire” la massa è stata vezzeggiata, adulata,blandita con ogni sorta di lusinghe “per costruire il consenso” come si diceva allora ovvero:
    gli scagnozzi di turno andavano casa per casa “offrendo” doni di varia natura ( lo dico per esperienza vissuta in prima persona e perchè un mio amico faceva lo scagnozzo) in cambio del voto.
    ma altri tempi e altri uomini politici … ora è tutto molto più evidente e la “massa” si fa impapoccchiare per molto meno … cioè vende ciò che in noi è il bene più prezioso “la capacità di usare la propria zucca”

  20. @ Federico
    “Popolo” è un concetto che appartiene al populismo.
    “Massa” è un concetto che appartiene al marketing.
    Scegliete il male minore.

  21. per “gravità” la massa come è caduta in basso:
    l’altroieri… era oggetto de studi de menti come Newton e Lavoisier;
    oggi, che è già ieri, la massa, inerte, aggetta dementi!
    un’eccezione?mah! forse.. Massa lubrense…

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