The Classifica 33. ‘mazza quante vignette su sto blog. Ovvero: ma sì, guardiamo le figure

Tronchetti Provera. Ehi, pensate se fosse stato anche capace di fare qualcosa, dove sarebbe arrivato. Una cosa qualunque, eh? Anche piccola. Che so, le bolle di sapone. Pettinarsi. Stare su una gamba sola.

Passiamo ad altro.

Il temino di oggi è: la musica di sssinistra. E’ noiosa come i film di sssinistra?

Cioè, lasciamo stare gli scarsi sommovimenti della top 5, con Giusy Ferreri in testa (ma è l’ultima settimana. Se i Metallica non la tirano giù di lì, come penitenza prometto per la prossima settimana un elogio dello straordinario talento musicale di Federico Zampaglione in arte Tiromancino) e Jovanotti che risale al n.2 e i Coldplay che scalano al n.3) e allarghiamo il campo visivo. Con le due nuove entrate, più una vecchia sòla.

Entra al n.7 Ottavio della BandaBardò.

Entra al n.22 Il mulo, di Cisco, ex Modena City Ramblers.

Tiene al n.36 Dalla pelle al cuore di Antonello Venditti. Uscito 43 settimane fa. Capperi.

Chi continua a comprare Venditti? Perché? Quanti sono? Non è che sono una trentina la settimana e bastano a tenerlo lì nella top 40? Antonè, non querelarmi anche tu, lo sai che ti venero e un giorno farò anch’io un film tratto da una tua canzone (magari Peppino Peppinoooo figlio dell’amoreeeh). Ma se il compagno Venditti fosse un film, non sarebbe uno di quelli intitolati alle notti prima degli esami, bensì un qualcosa tra Verdone e Ozpetek, una di quelle robe che prendono lo spettatore dicendogli “Vedi? Questo è quello che siamo ora”. E lo spettatore, invece di dirgli: “Non dire cazzate” ci crede, e se è di sssinistra si deprime (se non lo è, no. La depressione, nella maggioranza, non attecchisce, specie di questi tempi) (il che prova che Montanelli, che era un depressone, era di sinistra come si è visto alla fine, ciaveva ragione Silvio).

Quella di Venditti comunque è una persistenza della memoria: se continua a vendere quelle x copie è perché molti si ricordano quando scriveva canzoni monumentali, e altrettanti si ricordano quella stradaaaah – eravamo noi e lui. Ma anche per Cisco è un fatto di memoria: il profeta di “Non c’è primo maggio senza Bella ciao!” ai tempi dei MCR, nel suo nuovo disco (intitolato non a caso all’animale della cocciutaggine) omaggia Ivan Della Mea e ripete: “Continuo ad aspettare la mia rivoluzione”. Se Cisco fosse un film, sarebbe un film di Sabina Guzzanti, non so se Viva Zapatero o Le ragioni dell’aragosta.

Quello della BandaBardò è sicuramente il caso della settimana e smaccato pretesto per il presente temino: chi se l’aspettava, in top ten? Con tutto l’affetto che si può avere per loro, c’è la concreta possibilità che questo n.7 dica una parola definitiva sulla quantità di dischi che si vendono in Italia. Ma nel dettaglio, premesso che la Banda è sempre stata meno cocciuta dei Modena City Ramblers nella sua impostazione folk, non credo di dire niente di grave affermando che il credito di cui godono sia basato più sulla fama di caciaroni da festa picaresca ed etilica, che non per le loro ambizioni artistiche. Che poi, dette ambizioni ci sono: Ottavio volendo potrebbe essere definito un’opera rock, un concept album. Se l’ambito pop e rock non fosse da temere come da sana tradizione demoproletaria. Loro invece conoscendo i loro polli ne parlano come di un “dramma teatrale in quattro atti”. Il protagonista nel suo viaggio “dalla nascita alla rinascita” (ops. Rinascita. Toh) incontra “la varietà del genere umano: diseredati, potenti, uomini di fede e donne splendide”.

E’ una divisione un po’ facilona, veh. A me ricorda i miei compagni di liceo che leggevano le prime tre pagine del Capitale e dicevano “Ah! Ho capito”.

(nota bene: nel Capitale mancano le donne splendide. Penso sia il suo punto debole. Ma il mio non è materialismo storico, è storico materialismo).

Voglio dire, siamo ancora a questa suddivisione umana? E dove stanno i nerd? E gli scambisti? E le sociologhe? E la tipa che stamattina alla cassa dell’Ipercoop ci ha tenuti tutti lì per un’eternità perché le era venuto un ripensamento sul diario dell’Inter da comprare al figlio, e la cassiera aveva già cominciato a battere e ha dovuto tenerci in stand-by? Con la gente che ostiava lei, il figlio e l’Inter, e la cassiera che pensava: “Ah, perché non sono la Giusy Ferreri?” (…giusto per stare in argomento musicale, se no poi dicono che sono un incompetente) (invece, vedete?)

A me questo zoo umano di Ottavio – e i ricchi e i preti e il vecchio anarchico e la bella donna, e lo teatro – mi ricorda tanto qualcuno. Laonde, mi sento di dire che se la BandaBardò fosse un film, sarebbe Musica per vecchi animali di Stefano Benni con Dario Fo e Paolo Rossi.

Beh, che dire.

“Poi dice che la gente si butta a destra”.

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27 Commenti

  1. Mi permetto caro Madeddu di dirle che da scarso vignettaro l’ho letta. L’ho fatta tutta , direbbe il pupo orgoglioso.
    Essendo poi Lei, presumo, Altoatesino come me, l’ho letta con più gusto.
    Manca in classifica credo un Guccini e capisco perchè, in fondo non faceva e fa canzoni da scampagnata con graticola. Uno con la chitarra, gli altri intorno al fuoco che abbrustoliscono fette di pancetta che alle prime note di : lunga e diritta correva…. accendono Zampironi di diavolina per mettergli fuoco.
    Secondo me la musica di sinistra non regge la prova della classifica perchè non regge alla prova della chitarra intorno ad un fuoco in spiaggia. Avete mai provato Lilli Lilli Lilli Lilli di Venditti ? Due maroni.
    Noi, il popolo del : versace un’altro litro e della musica da ponteggio amiamo cantare e compriamo……
    Lucio Battisti… che era di destra o di sinistra Booooh.
    Scusasse la banalità. La scusa per scrivere queste due righe sotto.
    Se Makkoso faceva una vignetta sull’argomento veniva più lunga del suo post. Sia certo.

  2. Musica per vecchi animali?!?!? Pensavo di essere l’unico ad averlo visto. E mi è anche piaciuto.

  3. OT su musica per vecchi…
    l’ho visto anch’io e fa cagare, almeno me.
    preferito moltissimo il libro da cui è tratto, che però s’intitolava diversamene.

    @marco
    uè, ma vuoi dire che so’ prolisso? prolasso? insomma sta roba lì?
    bah, ma se son sintetico come tolstoj!
    ma pensa te, poi dice che uno non lo butta sotto col porsche… ;)

  4. Peraltro Musica per vecchi animali è la peggiore trasposizione filmica di un libro che io abbia mai visto in vita mia.
    E dire che “Comici spaventati guerrieri” resta il migliore libro di Benni (recentemente è diventato rancoroso).

  5. @Makkox
    Parli come badi sa ?
    Io sono colui che rimirandosi i suoi lavori nel suo spazio privato ha fatto orari da metronotte.
    La mia illimitata stima per il suo reddito, che sia sempre florido e abbondante.
    Mi permetta di dire che lei ha manico.

    Ed adesso che smetto di parlare in carabinierese. A Piglialla . ciao.

  6. I Mcr mooolti anni fa erano: un bravo cantante, dei musici discreti, e poi c’era Cisco. Il bravo cantante ha mollato subito, poi se ne sono andati i musici, e ora è rimasto solo Cisco. Si può fare lo stesso gioco anche con i Casino Royale: avevano un ottimo cantante, una bella band, e un tizio che ballava sul palco (Alioscia). Oggi c’è Alioscia che sbraca ovunque. Ci avevate mai pensato?

  7. Ah beh, anche a Striscia c’hanno due conduttori, due tope seminude che ballano e un pupazzo enorme rosso, ma a inaugurare gli ospedali ci va sempre il pupazzo.

    Son tendenze.

    (volevo inaugurare la nuova stagione di commenti -miei- con un commento cretino e credo di esserci riuscito)

    (poi volevo anche fare i complimenti a Makkox per le strabilianti vignette ma dato che ho avuto la stessa sensazione del Madeddu e cioè che di vignette qui ultimamente ne compaiono trentasei al giorno, non sapevo sotto quale metterli perché li vedesse e quindi glieli metto qui)

  8. eheh i film di sinistra battono di gran lunga la musica di sinistra quanto a noia.

    Però le sale o le piste da ballo con la mazurketta tralalà sono sempre strapiene, quella è la vera musica di sinistra che trovi sempre qui a Milano in ogni estate sponsorizzata dal comune. Altro che Venditti!

    Sempre che “sinistra” voglia ancora dire popolare, perché in realtà ora il popolare (e il popolo, diciamo) va a destra. E’ una specie di nazional socialismo, ecco.

  9. Volendo il giochino del “se fosse” potrebbe continuare, sono rimasti fuori Virzì, Moretti… Jovanotti, De Gregori…
    Comunque Fo Dario, con rispetto parlando, ha fatto tanto bene da vivo e tanti danni da monumento.

  10. OT
    (ma fatti un post per i cazzi tuoi dirà il titolare. Ma me toccherebbe postà n’antra vigna, puntualizzo io :)

    grazzie per il manico e i complimenti.

    in effetti la produzione di vigne ha avuto una bella accelerazione. l’ho notato anch’io.
    si rischia l’overload.
    perciò, dite a quegli altri di smetterla un po’.
    eccheccazz…

    eppoi volevo dire una cosa su i cantautori di destra che hanno messo in musica le loro idee esponendosi anch’essi alla critica:

    ecco.

    (boni che si gioca eh?)

  11. Beh direi che Makkox è il miglior acquisto di MN da anni a questa parte. Forse è per bilanciare gli altri recenti acquisti.

  12. Giù le mani da Makkox che l’ho visto prima io e sono già sua promessa.
    Però per favore, se mi toccate poco anche Madeddu che magari me lo sciupate, son più contenta. Ecco. Insomma sciò, via, via, circolare che devono lavorare.

  13. Scoprirò chi è questo fantomatico Madeddu. Se mangia zimino o burrida, se è uno da zuppa gadduresa o d’anzone.
    Se poi scopro che è uno da poenta e osei mi scuso e compatisco.

  14. Marco, è mio triste compito dirti che ci hai preso. Per quanto sia bizzarro e lungo da spiegare, ho dna bergamasco e ferrarese. Sono uno degli uomini più padani in circolazione – dovrei andare in giro a sprangare quei maledetti negri venuti a rubarci le donne e i Ringo.
    E’ che mi manca il tempo.

  15. Tornando alle chiacchiere di musica: Makkox, non è del tutto vero. La destra ogni tanto ha osato. E si è presa rampogne enormi da quello che era un campo tutto sommato ben presidiato dalla sinistra.
    Senza citare l’equivoco delle braccia tese battistiane, potremmo citare i Pooh messi all’indice per Tanta voglia di lei, lo scomparso Bruno Lauzi o il Nek antiabortista, o persino Gaber che non si schierava abbastanza ed era tacciato di qualunquismo e tradimento e di pessima scelta nelle mogli. Ma d’altro canto, c’è da meravigliarsi se a destra ci si concentri di più sui malesseri individuali che non quelli sociali? C’è qualcuno che ha mai avuto dubbi su quale fosse l’orientamento di Enrico Ruggeri, senza bisogno che cantasse (beh, diciamo bofonchiasse) “Non credo nell’economia pianificata”?
    Comunque io una The Classifica dedicata al rock di destra la farò volentieri quando entreranno in classifica i DDT, autori delle notevoli “Mi sento strano” e “Guerrigliera”.

  16. @paolo
    uah, nel lavoraccio infame di tirar su un po’ per i capelli figurine per accrocchiare una mazzetto da 3 euro (che certi LO SENTIVO che ti vergognavi persino a nominarli), t’è scappata detta una cosa santa sulla diversità della poetica sx/dx.
    malesseri individuali vs malesseri sociali.
    folgorante (per me che son bestia) perché ho riconosciuto (come dice pavese) un mio pensiero messo per iscritto.
    Il bello è che nonostante mi dichiari a sx (come valori di fondo) mi sento (come -ehm- autore) più vicino a dx proprio in quella (anche grossolana e imperfetta) differenza che rilevavi.
    Un altro problema è l’uso smodato di parentesi (lo so).

    Però si spiega perchè ami i testi (rabbrividire) di vecchie canzoni della Vanoni, di Mina, di Califano, Bongusto, e tutto quello che suonava nel tape super8 del BMW di papà.
    Ok, non saranno proprio Proust fatto musica, ma insomma, parlavano di storie di individui, di coppie d’individui, tre al massimo, mai di folle.
    Imprinting? Fatto sta che m’è congeniale scrivere in quel registro.

    non so perchè stia delirando a ‘sta maniera all’8.15 di mattina.
    Dev’essere che ciò voglia de parlà, che le vignette son così esigue per esprimersi. Il prossimo post faccio un bel pippone anch’io!
    e te fai ‘na vigna però.
    ;)

  17. Sottoscrivo: Musica per vecchi animali è la peggior trasposizione poissibile del miglior libro possibile.
    Lo salvava solo il fatto che quando lo ho visto ero immotivatamente innamorata perdutamente di Paolo Rossi, e perciò mi era piaciuto a prescindere…

  18. Io, umile modesto e ignorante lettore, non capisco questo bisogno di citare, nominare, confondere il lettore.
    Cioè che vuol dire?
    Di cosa si parla in questo post?
    Perchè non pagano anche me per dire chi sta nelle varie posizioni di una classifica che leggo sui giornali ?
    Diceva un santo “Chi parla chiaro ha l’animo chiaro.”

    Che problemi hai con “Musica per vecchi animali ?”
    L’hai mai visto ? Hai mai letto il libro da cui è tratto, che è forse il capolavoro maggiore di Benni ?

  19. vabbe’ musicxvecchanim è piaciuto solo a me, ritratto.
    Resta il fatto che non capisco .
    Ma forse è colpa mia.

  20. Simone, non ti preoccupare, non capisco neanch’io. Ma volevo rassicurarti: non mi pagano, a differenza di Tronchetti Provera. Lui lo capisci? Gli hai mai scritto? Ti arreca meno indignazione del sottoscritto? Hai mai sentito il disco dei BandaBardò che ho paragonato a quel film? Chi era il santo? Non lo nomini e non lo citi per non confondere il lettore? Se a questo punto pensi che ti stia facendo troppe domande, sono 6, come le tue. Buon weekend.

  21. Il santo era S.Bernardino da Siena, ho ricontrollato lo nomino ora che sono sicuro.
    Week-end ? cosa è un week-end?
    E perchè 6 scritto in numero in mezzo a tante lettere ?Che ci sta a significare?

    Ascolterò il disco della Bandabardò ; nessuno mi ha recato indignazione, solo non capivo.

    I metallica hanno fatto chiudere Napster ?

  22. In effetti, mi darei un “infarinatina” , prima di definire “caciaroni”, o faciloni la Bandabardò.
    Aldilà delle ideologie comunque l’arte è arte, la musica è musica: o è bella o è brutta , e in virtù di questo o semplicemente del GUSTO personale, si può , per esempio, anche essere di sx e non reggere Guccini…io direi che la Bandabardò sono uno dei gruppi live più preparati, bravi, coerenti, musicalmente “aperti”, non inclini alle regole dello spettacolo.
    Vero, loro stessi si sono proposti alla loro maniera di musica “da festa o da sagra”, ma sono musicisti notevoli. Io ti consiglio pure un concerto.
    E magari le ideologie, lasciamole a casa di tanto in tanto…

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