Credo proprio che una come me non c’è stata mai

Bernardo Valli (oggi su Repubblica, non linkabile) ha letto la trilogia (qui ancora incompleta) di Stieg Larsson ed è arrivato a una conclusione che leggendo non mi aveva per niente sfiorato: la protagonista, Lisbeth Salander – che, come già detto, mi pare uno dei più nuovi e straordinari personaggi femminili della narrativa contemporanea – è in realtà Pippi Calzelunghe da adulta.

(A metterci sull’avviso, in effetti, doveva essere il fatto che il soprannome – non molto apprezzato – del sodale di Lisbeth, Mikael, è Kalle Blomkvist).

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17 Commenti

  1. Credo proprio che un congiuntivo così sbagliato non c’è (non ci sia) stato mai.

  2. E’ sbagliato. Zitti e muti. L’unica possibile difesa è che abbia fatto apposta. Anzi, che ha fatto apposta.

  3. ” L’unica possibile difesa è che abbia fatto apposta”

    Già, è POSSIBILE che l’abbia fatto apposta.

  4. Ma è ancora più possibile che l’utente medio, qui, non sappia neppure che formalmente trattasi di errore. Quindi non fate tanto i fighetti.

  5. secondo me facci è pippi calzelunghe da adulta e rinnega gli errori del passato sul congiuntivo

  6. Nel libro Lisbeth dice che “qualcuno uscirebbe con un labbro gonfio se la apostrofasse “Pippi Calzelunghe”” (o qualcosa del genere, lo sto leggendo in inglese). Bernardo Valli sta bene?

  7. ho appena finito il libro, l’intreccio poliziesco non è male, ma i persongaggi fanno cacare compresa la piccola hacker lupanara. l’unica soddisfazione è che l’idiota sia morto e da bravo idiota non ha pensato di fare testamento a favore della compagna che così non vedrà una lira e i soldi se li beccheranno il padre e il fratello.
    finalmente un uomo che odia le donne

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