Prima del parto non è vita. E spesso neanche dopo

Sono reduce da due funerali e forse sono sconvolto, sarà questo: sarà forse che ho rivisto, assiepato, quel genere di cattolici in nome dei quali i sacerdoti del pensiero fortissimo simulano di parlare. Quei cattolici, ossia, stra-predominanti nel nostro Paese: coloro che in quella minoranza ideologica che si chiama Chiesa hanno un semplice ma consolidato riferimento culturale e spirituale, lontani anni luce dal sentirsi rappresentati dalla porpora e figurarsi dal Giuliano Ferrara collezione inverno-primavera 2008.

Quei cattolici, ieri, sfilavano dignitosamente senza fare la comunione e ignorando d’esser cretini, ignoravano, ossia, d’essere gregge da condurre nella selva di ciò che non sanno, infinite cose: d’aver votato trent’anni fa, per esempio, una legge che si chiama 194 ma che non sanno essere rimasta inapplicata, incompleta, truffaldina.
Non lo sanno. Sono cretini.

L’85 per cento di questi cretini, degli italiani, pensa che la legge 194 vada bene così, di sondaggi ne han fatti tremila: ma è perché son beoti, non sanno. S’avanza, perciò, una moltitudine di fieri ipocriti ben ansiosi di far rispettare quella «libertà di non abortire» che gli italiani, poveretti, non sanno di avere.

Milioni di italiani, soprattutto di italiane, vivono infatti l’aborto con leggerezza perchè nei consultori italiani e di tutto l’Occidente li obbligano ad abortire: sicchè, perché soffrano e si sparga il giusto sale sulle loro ferite, hanno bisogno di una moratoria; urge dunque l’intervento di chi deve «migliorare» la legge e «applicarla interamente» e cioè in maniera «piena, coerente e omogenea». Ipocriti.

E sarà davvero che sono reduce da due funerali, ma vorrei ripeterlo: ipocriti. Vorrei dirlo a quel genere di antiabortisti che ora magari si sentono irresponsabilmente sdoganati dall’arida stagione bianca di Giuliano Ferrara: io voglio che ci tornino, in dogana. Voglio che tornino nello spazio angusto e retrivo che in democrazia è proprio delle minoranze, l’opportuno spazio dove possano continuare a gridarcelo: assassini.

Io non mi sogno neppure, ora, di voler spiegare dove cominci o finisca la vita, magari armato di quella scienza «oggettiva» che certi cattolici richiamano solo quando serve. L’aborto è un’esperienza terrificante ed è incredibile che si possa credere che la si pratichi svagatamente: perciò la legge 194 mi pare equilibrata, in cuor mio penso addirittura che la vita cominci davvero solo dopo la nascita. Il resto è esercitazione, e lo dico senza patemi. Mi preoccupa altro.

Mi preoccupa che la maggioranza di chi auspica una più corretta applicazione della 194, secondo me, vorrebbe abrogarla.
La maggioranza di chi si oppone alla pillola abortiva Ru486, nondimeno, desidera che l’aborto resti una pratica traumatica, così da scoraggiarla: è anche per questo che tendono a confondere dolosamente questa pillola con quella del giorno dopo, che è tutt’altra cosa.
La maggioranza dei medici obiettori di coscienza, negli ospedali, si astiene per comodo e per carriera. Lo sanno tutti.
La maggioranza degli aspiranti «completi applicatori» della 194 (basta ascoltarli, basta leggerli) vorrebbe entrare nei consultori per inserirsi in un meccanismo di applicazione della legge, da una parte, ma seguitare tuttavia a definire l’operato della legge medesima (l’operato dello Stato) come quello di un assassino.
La stragrande maggioranza di questi volontari, soprattutto, vorrebbe fare una fermissima opera di dissuasione all’aborto (pagati da noi, che abbiamo votato la legge) e tuttavia non hanno mai fatto né intendono fare ciò che è più importante, l’unica vera moratoria di cui milioni di ragazze e ragazzine e immigrate hanno bisogno: quella sulla prevenzione, quella sull’educazione, quella su una contraccezione che magari consigli l’uso del contraccettivo, quella di chi non finga di non sapere che la sessualità degli italiani si è slegata dal credo religioso ormai da decenni.

La Chiesa sa queste cose, e tace. Parla dove le compete: siamo noi, poi, che li intervistiamo e mettiamo nelle pagine della politica, siamo noi che la invitiamo nei talk-show sperando che i succitati cattolici non cambino canale.
Siamo noi, alcuni di noi, che vorrebbero trascinare la Chiesa in una battaglia da perdere in suo nome. Poi certo, come no, vai con le paginate del dibattito, di tutto si può discutere e difatti si discute: e non tutti coloro che vorrebbero ridiscutere la 194 celano fini oscurantisti o sono imparentati con certa destra religiosa di scuola americana, certo che no.
Ma resto convinto che la maggioranza lanci il dibattito e nasconda la mano: teo-con, teo-dem, para-culi che siano.

(Il Giornale – 4 gennaio)

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50 Commenti

  1. Non capisco quelle mamme che dopo un aborto spontaneo piangono e sono emotivamente distrutti.
    Non capisco quelle famiglie che fanno di tutto per poter procheare e tenere 9 mesi in grembo un oggetto.

    La mia è una mera provocazione. Io sono cattolico, credente e praticante. Pecco, come tutte le persone del mondo, forse di più, ma cerco di limitarmi.

    La vita è vita, per me, dal momemento in cui una coppia decide di crearla.

  2. Va’ che l’hai detta giusta: ci vuole una COPPIA e una DECISIONE, possibilmente condivisa. Altrimenti non è vita.

  3. Sì.

    Aggiungerei anche che se sento un’altra volta persone a cui voglio bene e che stimo raccontarmi di quella che conoscevano che va ad abortire come contraccettivo, mi metto a urlare dalla finestra come Moretti. Delle cose a caso, però. Perché mi fa ammattire, questa cosa.

  4. E’ vero: l’aborto è una scelta dolorosissima, che resta poi nella testa e nel cuore per tutta la vita. E per quel che ne so luride stanze dove ostetriche, mezze streghe e stregoni praticavano aborti clandestini erano ancora peggio. Non so come rendere l’immagine orribile, di terrore, di quel che succedeva prima della legge sull’aborto, e che raramente, in alcune zone interne, ma interne interne, accade ancora. Eppure, che vuoi da me, sogno un mondo dove l’aborto sia necessario solo per fini terapeutici. Che si faccia abbondante uso di tutte quelle tecniche che già esistono per evitare gravidanze indesiderate. Non è vero che prima dei nove mesi non è vita. Si può nascere ed essere vivissimi anche a sette (addirittura sei) mesi.

  5. lo sto studiando in questi giorni:
    “Dopo il Giudizio Universale, quando i corpi dei morti risorgeranno affinché anche la nostra carne partecipi della gloria celeste (quando già secondo Agostino rivivranno nel pieno di una bellezza e completezza adulta non solo i nati morti ma, in forma umanamente perfetta, anche gli scherzi di natura, i mutilati, i concepiti senza braccia o senza occhi), a quella ‘risurrezione della carne’ non parteciperanno gli embrioni. In loro non era stata ancora infusa l’anima razionale, e pertanto non sono esseri umani.”Tommaso d’Aquino ‘Summa Theologiae’ (80,4)
    NON-SONO-ESSERI-UMANI.

  6. Buttiglione Vs. L’Aquinate. Wow.

    Auever, gran post di FF, che dice spesso un sacco di fregnacce, ma quando bisogna dargli ragione, gliela si dà anche volentieri, perché scrive tanto bene.

  7. Complimenti Filippo. Non solo per le opinioni, che condivido. Opinioni normali, anzi direi banali, condivise da tutti – fuori dall’Italia perlomeno. Più che altro complimenti per il coraggio di aver scritto queste cose sul Giornale.
    Indro fu defenestrato per molto meno.

  8. Non c’e’ bisogno che leggiate tutto lo sbrodolamento, vi basti questo:
    “Milioni di italiani, soprattutto di italiane, vivono infatti l’aborto con leggerezza”

    Eccolo qui, quello che ha capito tutto.
    Che pena.

  9. Bravo Facci. Dai ossigeno al cervello.

    @LockOne, forse sarebbe il caso di leggerselo lo sbrodolamento, chè mi sa che hai preso una cantonata.

  10. OK Facci.
    Hai coraggio e stile.
    Anche se per me l’aborto resta ingiusto, a puro convincimento personale, bisogna riconoscere la volontà della maggioranza e le leggi dello stato senza ipocrisie.
    La Chiesa, in tutta questa vicenda, ha fatto solo danni.
    Non portando nemmeno, paradossalmente, acqua al suo mulino.

  11. Forse tanti aborti potrebbero essre evitati se gli uomini usassero il profilattico, o le donne costringessero il maschio col quale fanno sesso ad indossarlo. Di solito all’aborto ricorre prorpio la sprovveduta che rimane incastrata dallo sperma del maschio.

  12. “quella scienza «oggettiva» che certi cattolici richiamano solo quando serve”… troppo giusto!

  13. Inviterei il sig. Facci e molti dei commentatori a fare 4 cose: 1 -guardare un’ecografia al 3° mese (momento in cui l’aborto è ancora lecito) 2- guardare cosa esce dal macchinario dopo un aborto
    3- provare a conoscere i volontari dei centri di aiuto alla vita prima di insultarli 4- leggere qualche dato sul numero di donne che, anzi che stare meglio “psichicamente”, dopo un aborto stanno malissimo.

  14. non mi serve leggere nessun dato per sapere che dopo un aborto si sta malissimo .lo sappiamo tutte sulla nostra pelle
    e proprio perchè detto da “uno che ci crede” l’invito a “guardare quello che esce dal macchinario…..”mi fa venire la nausea

  15. “leggere qualche dato sul numero di donne che, anzi che stare meglio “psichicamente”, dopo un aborto stanno malissimo”

    Che palle.

    Più o meno le stesse che cadono in depressione dopo un normalissimo parto? Mettiamo che siano molte di più: e quindi?
    Le donne italiane sono poveracce che non sanno quello che fanno. Vanno fatte partorire a forza perchè non sanno cosa si perdono. Quando arriverà il tempo del nostro bene comune staremo tutti meglio. Vi rendete conto che queste stronzate le leggiamo tra i deliri di un qualsiasi imam?

    Ma io voglio capire dove cazzo va a parare questo discorso, questo interesse peloso e vergognoso. Conosciamo i dati sulle violenze sulle donne, in normalissime famiglie, da parte dei compagni maschi: è pronta la moratoria contro la coppia e la famiglia?

  16. Ecco, rendetevi conto di che gente passi di qui.
    Guardate il commento numero 9 dall’alto, quello di Lockone: non ha neanche capito che la frase da lui citata era sarcastica. Rendetevi conto. Per sua ammissione, non ha neppure letto tutto il post, ha pescato una frase e ha sentenziato.
    Il peggio del.

  17. vorrei un paese in cui le ridicole o meglio, le opportunistiche prese di posizione di un signor nessuno, quale in fondo è Giuliano Ferrara, fossero tranquillamente ignorate.

    Come si può dar spazio a chi si improvvisa difensore della vita, restando sempre dalla parte di chi fa le guerre…

  18. Sig. Facci,

    se le sue argomentazioni sono che “la vita cominci davvero solo dopo la nascita”, non avremo difficoltà in pochi anni a cambiare la legge. Invece di bearsi di essere pubblicato in prima pagina, si rilegga gli interventi di Bobbio e Pasolini (giustamente ripubblicati dal Foglio in questi giorni) e si renda conto della pochezza dei suoi argomenti.

  19. Io scrivo in prima pagina tutti i giorni, non mi bèo di nulla: mi compiaccio che un quotidiano fortemente orientato si sia dimostrato particolarmente liberale.
    Per il resto, e Lei mi capirà di sicuro, mi rifaccio a Sant’Agostino.

  20. Ferrara è un frustrato se quel cesso di moglie che ha ogni tanto gliela darebbe,ammesso che glielo trovi,forse sarebbe un pò piu’ simpatico e meno “intelligente”.Per una volta condivido il pensiero di Facci.troppi ipocriti in giro.Bisogna rimettere il Vaticano al suo posto togliendoli tutti i privilegi di cui finora ha goduto immeritatamente.

  21. Ma non è forse che neanche Giordano ha compreso il tono sarcastico del pezzo?

    Comunque complimenti sinceri.

    matteo.

  22. A nessuno interessa mai sapere quanto a volta possa essere dolorosa la maternità, per cui, per favore, che nessuno ci venga a parlare di quanto possa essere lacerante l’esperienza di un aborto.
    Gli uomini non possono capire, non hanno mai capito e non capiranno mai soprattutto che l’unico modo per limitare il ricorso all’aborto, non lo si impone né per legge né colpevolizzando ancora una volta le donne per la loro scelta. Fino a quando la maternità rischierà di essere vissuta come un impiccio, esisterà l’aborto e sarebbe il caso adesso di domandarsi perchè nella nostra società la maternità può rappresentare ancora un impiccio.

  23. Trovo ottimo il pezzo di Facci, ma su un punto concordo con Annarosa: “prima del parto non è vita”: lo pensavo anch’io, poi mi capitò di vedere un’ecografia al terzo mese. E nessuno mi convincerà che quello che ho visto non era vita, o non era vita umana.

    E’ estremamente importante tutelare la scelta della donna, ma credo che i limiti temporali entro cui praticare l’aborto vadano ripensati alla luce e delle evidenze fisiologiche, e della disponibiltà di tecniche abortive che agiscano sull’embrione, e non sul feto.

    Sullo spirito della legge, è sempre bene ricordare che essa prescrive la possibilità di abortire non nel caso generico in cui il feto abbia malconformazioni, bensì in quello in cui si ritenga che la prosecuzione della gravidanza possa arrecare danno alla madre, sul piano fisico o su quello psicologico. L’uso che si fa oggi della legge è diverso: giusto per dire che il monopolio dell’ipocrisia non ce l’ha Ferrara.

    Trovo anche poco corretta la posizione del ministro Turco, secondo il quale la 194 avrebbe causato una diminuzione delle interruzioni volontarie di gravidanza pari al 40%. Il dato è tratto (Caesar dixit) dalla semplice constatazione che prima della 194 c’era il 40% degli aborti in più: ma l’interpretazione ministeriale trascura possibili concause, quali l’aumento dell’informazione e della contraccezione.

    Tuttavia sono per non toccare la legge, almeno per il momento. So che il pretame insisterà, ancora galvanizzato dalla massiccia astensione al referendum sulla procreazione assistita e sulla conseguente corrobarata legge criminale n.40, approvata dal centrodestra e attentamente conservata dal centrosinistra.
    Cambiare la 194 potrebbe solo andare nel senso retrivo e distruttivo dei diritti -nonché della salute- della donna che informa la legge 40.

  24. per ff:
    giordano l’ha messo in prima pagina accanto a un altro editoriale che dice il contrario (comunque lo ritengo un atto di buon giornalistmo mettere a fianco due opinioni contrarie).
    Piuttosto correggi la data alla fine di questo post ;-)

  25. Cercavo le parole da qualche giorno, per dire esattamente quello che scrive lei, Facci. Mi sento felice, a leggerla oggi. Mi sento inaspettatamente capito.

  26. Sentendo la pessima sintesi fatta stamattina da Rai News che diceva che il tuo articolo a favore della moratoria invitava i cattolici che si dichiaravano a favore della 194/70 ad essere meno ipocriti (sic!) mi aspettavo un articolo uniformato al Giuliano-pensiero.

    Poi vengo qui e trovo questo pezzo strepitoso.
    Ti faccio davvero i miei complimenti, quando ci vuole ci vuole.

  27. a livello microcellulare qualsiasi cosa pulula di vita.E uno spermatozoo vagheggia un feto alle prime armi.Certo che si potrebbe interrompere volontariamente una gravidanza se i medici dei consultori(salvo casi di estrema neccessità)non si trovassero costretti per rispettare i termini della legge a guadagnare un paio di settimane da destinare a un’implicita opera di dissuasione per quell’aborto solo concepito.Di certo si parla di scelte dolorose,che i rappresentanti del genere che rappresento possono solo percepire di traverso tramite una muta empatia.Si fatica persino a credere come certi ottimi cristiani per risolvere “piccoli incidenti” riuscissero a staccare gli assegni dedicati al finanziamento della pratica degli aborti clandestini con tanta leggerezza

  28. La cosa stupefacente è che quando si lancia (o si tenta di) un dibattito sulla pratica dell’aborto, in maniera più o meno drastico a seconda del peso di chi lo lancia, manco una parola viene in genere spesa sul problema dell’obiezione di coscienza, ché è il vero braccio armato della chiesa che da anni, senza star lì a sollevare polveroni, rende di fatto già impossibile in alcune zone d’Italia ricorrere a quello che piaccia o meno al momento è un diritto tutelato da una legge.

    Prima di dannarsi a controllare col metro calendario e bandierina in mano dove sia il confine tra percorso di formazione biologico e persona, ché tanto per ciascuno sarà in un punto diverso, cominciamo a stabilire una volta per tutte quale sia il confine tra la libertà di un medico e le conseguenze di quella sua libertà sulla vita di chi non ha altra scelta che chiedere il suo aiuto.

    La chiesa negli anni non ha mai fatto reali pressioni sulla 194 perché ha sempre saputo di poter contare su un muro di obiettori che da soli fanno più di qualsiasi referendum e legge abrogata o meno.
    E senza nemmeno far chiasso, tanto, loro sì, sono autorizzati dalla legge.

    Cominciamo a chiedere che l’obiezione di coscienza sia obbligatoria al momento dell’iscrizione a medicina nel senso che se non ti sta bene puoi darti a veterinaria o botanica, dopodiché se hai scelto di diventare una persona indispensabile per tutti, atei musulmani o cristiani che siano, in quale dio tu creda lo lasci fuori per legge, dalla sala operatoria.
    E invece oggi per legge ce lo puoi far entrare prima del paziente.

    Di questo non si parla mai, cazzo.

    (gran bel pezzo, Facci)

  29. 1. Lo spermatozoo è aploide, ossia contiene metà del corredo cromosomico di un essere umano (23 unità).
    Come tale non vagheggia un essere umano, qualunque cosa ciò voglia dire.

    2. Contesto che la scienza non abbia nulla da dire. Si sa infatti che lo spermatozoo impiega anche qualche giorno per raggiungere l’uovo e altre 24 ore per formare lo zigote (dove i patrimoni genetici di entrambi i genitori sono presenti) e per iniziare la divisione cellulare. Altre due settimane sono richieste per l’impianto nell’utero. A questo punto non c’è traccia di sistema nervoso, e nessuno parla ancora di essere umano. I preti più astuti (e ferrara) parlano di “individuo in potenza”.

    3. Al secondo mese di gravidanza è presente un abbozzo di sistema nervoso e si vedono i primi tratti del volto. Difficile decidere di essere (o di non essere) in presenza di un essere umano.

    4. Al terzo mese abbiamo ben visibili i tratti del volto, gli arti, persino le unghie. C’è un sistema nervoso, ci sono movimenti (a scatti). Mi stupirei se sentissi qualcuno sostenere che non si tratta di un essere umano.

    In effetti la legge 194 prevede la possibilità di abortire per motivi economici o di malconformazioni entro il novantesimo giorno di gravidanza. Poi l’interruzione è possibile solo se si certifichi che le malconformazioni possono arrecare danno alla salute psicofisica della donna.

    La valutazione dell’entità di tale rischio comporta una ceta rbitrarietà, ciò che apre la strada alla cosiddetta obiezione di coscienza.

    Sottlineo che la lettera della legge è più restrittiva della sua applicazione: per questo la Chiesa sostiene di richiedere solo la corretta applicazione della legge.

    Personalmente sarei per l’aggiornamento della legge alle conoscenze scientifiche, insieme ad una campagna di informazione su pillola anticoncezionale, del giorno dopo e abortiva (ru486) e all’abolizione della famigerata legge 40, quella sì, il vero scandalo, che però tanto piace a politici di destra e di sinistra.

  30. La proposta dell’obiezione di coscienza obbligatoria per chi vuole fare il medico è fantastica. Aborto libero, abbasso i preti e dagli contro Ferrara: il prontuario del fico garantito.
    Tanto si confida che la vita cominci solo dopo la nascita e il resto è esercitazione.
    Neppure io mi permetto di discettare sulla questione ombelicale di dove cominci la vita. Che sarà mai. L’importante è non avere dubbi in merito, ma solo laiche certezze. La coscienza appartiene solo ai pappagalli di qualche religione. E l’aborto è sempre un fatto di libera scelta, tipo la satira. E solo a scopi terapeutici. Certo. Tutto è terapeutico. Come una tazza di tè al gelsomino.
    (john charles, noto qualche contraddizione nei tuoi commenti, peraltro interessanti)

  31. Ad un passo dalla fine delle feste si risvegliano tutti. Cos’è la notte della Befana? Di giaaà?
    Nooo, è Facci-4 Febbraio(sembra il titolo di una canzone) che ritorna a scrivere per i comuni mortali.

    P.S.
    Per qualcuno del piano di sopra:avevi promesso che saresti passata :(

  32. abbasso i preti e dagli contro Ferrara: il prontuario del fico garantito.
    __

    Vengo a prenderti stasera/sulla mia Torpedo blu

  33. Credevo che la chiusura “(gran bel pezzo, Facci)” mi avrebbe garantito immunità dalle puntuali e sempre di livello attenzioni di Virginia, ma evidentemente ero stato fin troppo ottimista, non basta dirsi a favore di Facci per piacerle, bisogna proprio chiamarsi Virginia.

    Oltre a notare robe fantastiche e qualche contraddizione nei commenti altrui hai anche qualche contenuto per i tuoi o quest’anno sotto l’albero hai trovato solo la bacchetta?
    Non c’erano anche gli occhiali?
    Una penna?
    Un paio di manette di peluche?

  34. FF mi piace!Giuro!Quando credo che scriva delle caxxate,mi stupisce,non si fà inquadrare,sono sincero!Anche se sai che quando perdi la pazienza io no ti sopporto.Ma torniamo a rispondere ad alcuni amiconi….La 194 che questi IPOCRITI vogliono “applicare pienamente”,hanno cercato di abrogarla con referendum solo 3 anni dopo,firmatari Il Movimento per la Vita…..non vi ricorda nulla?
    Poi se proprio vogliamo dare la colpa alla mancata completa applicazione della legge,del fallimento dei consultori….facciamolo.AL GOVERNO;DAL ’78 fino alla seconda repubblica ha sempre governato la CD insieme ad altri partiti……fate un po voi.
    P.S.Non voglio scendere nel ridicolo…..ma voglio vedere un feto di tre mesi nascere e soppravvivere in una incubatrice…..mi ricorda il periodo che pur di battezzare i bambini si sventravano le madri…..Fino ad un certo punto la “vita” è “vita” perché la madre é viva!!
    Ma non prendetemi troppo sul serio,io non valgo nulla!

  35. Buon anno, Broonino.
    Vedo che Babbo Natale ti ha regalato qualche parola in meno nel kit: “Io commento” per l’anno nuovo.
    Non permettere alla Befana di intercedere e fargli cambiare idea.
    :)

    P.S.
    Una cosa: non ti offendere.

  36. Secondo me ti è stato somministrato un cotechino drogato ossigena mente.
    Per la prima volta condivido quello che hai scritto.
    Sarà un anno strano!
    Dio non esiste
    per fortuna

    Filippo

  37. Buon anno a te, Morosita!
    Sì sì, quest’anno ho ricevuto un kit per la sintesi e uno per il tempo extra blog.
    Pare lavorino egregiamente se usati contemporaneamente!

    (perché dovrei offendermi? Per l’ironia sulla lunghezza dei miei commenti? Sfido io a NON farla! Delle critiche alla lunghezza me ne frego e continuo a scrivere quanto mi pare, di contro non posso che accettare l’ironia se e quando la genero)

  38. Per Broono:

    non solo l’obiezione di coscienza dei medici è giusta, ma andrebbe estesa a tutti gli operatori sanitari, compresi gli infermieri – che non possono essere costretti a partecipare materialmente ad un aborto – e i farmacisti, che non possono essere costretti a dispensare la pillola del giorno dopo (che è un abortivo) o la RU486.

  39. ma queste bianche coscienze dov’erano quando le donne venivano macellate dalle mammane?
    o forse assumersi tutte le responsabilità di assassine manleva le anime candide?

  40. Per una volta almeno Facci ha ragione nella sostanza: tuttavia, anche se io NON sono cattolico, il Nostro non ha nessun diritto – in nome di non si sa quale “ipse dixit” – a chiamare “cretino” chi non la pensa come lui: che purtroppo ha l’abitudine di insultare a destra e manca, salvo poi querelare quelli che infliggono a lui il medesimo trattamento: ma purtroppo ognuno dà quel che può…

    PS: è comunque una idiozia abissale e menzognera quella che “Milioni di italiani, soprattutto di italiane, vivono infatti l’aborto con leggerezza perchè nei consultori italiani e di tutto l’Occidente li obbligano ad abortire…”: non sono affatto vere nè l’una nè l’altra asserzione, caro Facci, informati meglio!!

  41. Per Minerva:

    e tu cosa ne pensi degli oltre 130mila aborti procurati in Italia ogni anno? Non i 5mila degli incidenti stradali o i 1.500 dei morti sul lavoro su cui dibattiamo tanto (giustamente). Qui si parla di 130mila bambini uccisi prima della nascita! E ti stupisci che ci sia chi dà battaglia su questo?

    L’argomento dell’aborto clandestino è vecchio e spuntato: la legge permette di dare alla luce un bambino e di affidarlo subito, senza riconoscerlo. Il problema è culturale, ovvero di una (sotto)cultura figlia del permissivismo degli ultimi quaranta anni (1968-2008) in cui siamo rimasti invischiati tutti, cattolici compresi.

  42. Virginia ha ragione, prima sostengo che sia necessario lasciare tutto come sta, poi mi schiero per tre cambiamenti della normativa o della prassi. Provo una sintesi: se il contesto permettesse una discussione non ideologica del problema sarebbe possibile abolire la 40, riformare la 194 e puntare sull’informazione. Visto l’attuale rapporto di forze e la nullità della sinistra, che, nella persona di Livia Turco, riesce persino a conservare intatta la legge 40, meglio non farsi illusioni: qualunque modifica sarebbe in senso regressivo, per cui meglio lasciare le cose come stanno.

    Poldo pone implicitamente una definizione (che personalmente non condivido) di individuo umano: un feto è tale se è in grado di sopravvivere anche fuori dall’utero. Non è un’idea originale: Claudio Fabris, presidente della società italiana di neonatologia la ha già fatta -surrettiziamente- propria, proponendo di abbassare il limite di legalità dell’interruzione di gravidanza a 22 settimane (fine del quarto mese) perché un feto a quell’età ha già buone probabilità di sopravvivenza.

    Contrariamente a quanto afferma everybee la pillola del giorno dopo NON è abortiva. Riporto per completezza le parole di Carlo Flamigni, direttore dell’Istituto di Ostetricia e Ginecologia dell’Università di Bologna: “poiché la gravidanza inizia, per definizione accettata da tutti, dopo l’impianto del’embrione in utero (due settimane e più dopo il rapporto, NdJC), è assurdo definire abortigena una pillola che impedisce proprio questo impianto”.

  43. Contrariamente a quanto afferma John Charles la pillola del giorno dopo E’ ABORTIVA. Se si cita Flamigni (noto alfiere pro-choice), si può ricorrere a un dossier del MPV: “La pillola del giorno dopo è a base di progestinico e blocca l’annidamento in utero della morula (da qui ecco spiegato l’aggettivo antinidatorio), provocando quindi un aborto chimico. In sostanza agisce proprio durante quel piccolo viaggio che la morula compie nei giorni successivi alla fecondazione per andarsi a posizionare in quella che sarà l’abitazione durante la gravidanza materna.”

    Per maggiori informazioni: http://s2ew.mpv.glauco.it/pls/mpv/v3_s2ew_CONSULTAZIONE.mostra_pagina?id_pagina=54

  44. everybee, sarò strano, ma mi fa piacere essee rimasto invischiato nel permissivismo figlio di una sottocultura degli ultimi 40 anni.

    Sarà perchè ne ho 47 e l’onda lunga dell’autoritarismo, del dogmatismo e della rigidità, precedenti il permissivismo, che invischiava le persone in famiglia, nella scuola, nei rapporti fra i sessi, nel lavoro e in ogni dove era molto molto molto peggio.

  45. Contrariamente a quanto afferma John Charles la pillola del giorno dopo E’ ABORTIVA. La citazione di Flamigni (noto attivista pro-choice) è fuori luogo. Infatti (cito da un dossier del MPV, per par condicio): “La pillola del giorno dopo […] blocca l’annidamento in utero della morula […] provocando quindi un aborto chimico.
    In sostanza agisce proprio durante quel piccolo viaggio che la morula compie nei giorni successivi alla fecondazione per andarsi a posizionare in quella che sarà l’abitazione durante la gravidanza materna.” Per approfondimenti vedi http://s2ew.mpv.glauco.it/pls/mpv/v3_s2ew_consultazione.mostra_pagina?rifi=&rifp=&id_pagina=54

    Su questo punto specifico (la definizione di concepito come ovulo fecondato) è costruita la legge 40, con buona pace di Flamigni&friends.

    Essendo un abortivo, è giusto che medici e farmacisti possano esercitare l’obiezione di coscienza.

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