Passatoie di carta

Incipit dell’articolo di Bruno Miserendino sulla prima pagina dell’Unità: “Aveva promesso meno sogni e più risposte”.
Incipit dell’articolo di Curzio Maltese sulla prima pagina di Repubblica: “Aveva promesso risposte, non sogni”.
Incipit dell’articolo di Dario Di Vico sulla prima pagina del Corriere: “Non è stato reticente”.

Apertura della prima pagina di Repubblica: “Il manifesto di Veltroni”.
Passaggio dell’articolo di Gian Antonio Stella a pagina 3 del Corriere: “Il manifesto del Partito comunista richiese 10.668 parole: un migliaio di meno di quelle spese dal sindaco di Roma”.
Altro passaggio dello stesso articolo: “Al di là delle facili ironie sulle scelte veltroniane di schierare in prima fila suor Giuliana del Cottolengo”. Passaggio dell’articolo di Maria Laura Rodotà nella pagina seguente: “Di veramente disneyane c’erano solo Suor Giuliana del Cottolengo”.

Sommario di pagina 3 del Corriere: “Veltroni: «E’ realistica una riduzione delle tasse nei prossimi tre anni»”.
Incipit dell’editoriale di prima pagina della Stampa a firma Tito Boeri, ieri l’altro: “Gli italiani possono dire addio alla speranze di un taglio delle tasse in questa legislatura”.

Numero di pagina dove il Corriere ha confinato un taglio centrale sugli antipatizzanti di Veltroni: 9.

Opinione di Michele Salvati a pagina appunto 9: “Non ricordo in maniera precisa quale sia la sua posizione sui temi del riformismo in economia”.
Titolo di Repubblica in prima pagina sui presunti temi economici toccati dal discorso di Veltroni: “La «Veltronomics» che guarda a Nord”.
Titolo del giornale economico per eccellenza, il Sole24Ore, sui i temi effettivamente toccati da Veltroni nel suo discorso: “Le priorità del Pd: ambiente, giovani e sicurezza”.

Grosso sottotitolo a pagina 4 di Repubblica: “Valter parte con due cravatte”. Didascalia fotografica nella stessa pagina: “In aeroporto ha incontrato Fassino che ha dato il «cinque» benugurale”.
Sommario di un taglio basso a pagina 3 della Stampa: “Parla la mamma della ragazza morta di leucemia a 15 anni e ricordata da Veltroni”.

Frase pronunciata da Veltroni a “Che tempo che fa” in data 8 gennaio 2006: “Se verrò rieletto sindaco di Roma lavorero per la città altri cinque anni, ma poi lascerò la politica. E se qualcuno non ci crede e mi da del furbacchione, io lo sfido a parlarne tra 5 anni”.

(Visited 88 times, 1 visits today)

22 Commenti

  1. che ppalle ‘sti articoli copia-incolla. ma perchè invece non scrivi cose ne pensi TU? personalmente, sono in grado di leggere CRITICAMENTE opinioni diverse, trovo persino irritante che qualcuno mi faccia i “bignamini”.

    su, coraggio… con parole tue…

  2. Fossi giornalista, farei una simpatica carrellata sulle passatoie che denunciavano “il più macroscopico conflitto di interessi della storia dell’Occidente”, il bavaglio all’informazione, la titolarità di 6 reti televisive, gli editti bulgari, le satire, ecc.
    Impresa titanica. Pur tralasciando le pagine di cultura, moda, costume e spettacolo.
    Viva Veltroni, Prodi e la libertà di stampa.
    We had a dream. And now it’s true.
    Manca solo Luttazzi. C’è un bavaglio residuo nel board della Rai.

  3. Se in Italia vuoi ambire a vincere le elezioni devi fare del buonismo una bandiera. Che poi sia l’unica cosa che sappia fare Veltroni, questo è ahimé indifferente. Ai piani alti hanno deciso che è lui l’uomo giusto perché sintetizza ciò che un buon leader politico deve essere: popolare e morbido. Le capacità? Chissenefrega.

  4. Vita ritrovata
    Vita copiata
    Vita rifatta
    Vita perseguita
    Vita sbandierata
    Vita riproposta
    Vita maneggiata
    Vita impossibile
    Vita solita

  5. ermete, tu devi essere uno di quelli che annusano le scorregge degli altri per sapere cosa hanno mangiato.
    Ti è chiaro il concetto o devo semplificarlo ancora?

  6. vedi che ti servono i bignamini, per semplificare, SOMARO. steve basta ragliare, pleeeeeease

  7. siiii…W Walter! Finalmente un vero leader! W anche i biscotti del mulino bianco e il caffè Lavazza che più lo mandi giù e più ti tira su!

  8. Facci ti ricordi che disse Berlusconi dovè che andava?A tahiti?Un conto e cambiare idea un conto è contare palle come il cav.solo che tu non lo scrivi perchè ti paga.Lascia perdere l’imitazione di Travaglio non è cosa tua.

  9. In effetti pare che Facci sia a corto di argomenti: ormai si è messo a dare consigli di lettura, o a fare la copia di “Carta canta” (però a differenza di Travaglio è più vago e sempre monodirezionale), o a fare copia e incolla. Ma forse è che non ci sono più argomenti: in Italia non sta accadendo nulla ultimamente e allora, invece che dare i soliti consigli per ripararsi dal caldo, ci si ricicla in altro modo.
    La cosa più esilarante è stato l’articolo di sabato scorso (http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=189335) col quale ha provato ad attaccare Luttazzi (e Biagi, tanto per non ripetersi). Ad un certo punto lo accusa di aver plagiato il Letterman Show, di copiargli le battute e di essere stato consigliere comunale Dc.
    A parte che Luttazzi ha più volte ripetuto di ispirarsi al Dave Letterman Show e nel suo ultimo libro specifica che il DLS è uno spettacolo ispirato, a sua volta, al Tonight Show di Steve Allen. A parte che, se pur avesse preso qualche battuta, Luttazzi ha nel suo repertorio milioni di battute sue, realmente insuperabili. A parte che Satyricon aveva un buon successo. A parte che è stato eletto consigliere Dc a 19 anni e poi si è dimesso, non prima di aver mantenuto una promessa elettorale (vedere biografia su wikipedia). A parte che non si capisce cosa ci sia di male in quest’ultima cosa. A parte che Luttazzi è uno che sa fare benissimo mille cose (e non è un comico, unica cosa giusta che Facci scrive) e fa il tutto esaurito ai suoi spettacoli.
    Il fatto più bello, è che Facci, in definitiva, accusa Luttazzi di copiare (cosa più che discutibile) e lo fa con un articolo che è praticamente la copia esatta di un post di Rocca su Camillo del 25 giugno. Questa si che è classe.
    Conclude dicendo che Luttazzi nella Dc a 19 anni, fa ridere. Forse fa più ridere il fatto che lui, da giovane, scriveva su l’Unità. No, questa è sempre classe.

    p.s.: tra l’altro, oggi nuovo articolo copia e incolla su Veltroni.

  10. Marco-c, hai scordato un a parte.
    Che, nonostante tutte i numerosi pregi di Luttazzi, nessuna televisione se lo sia più cagato, neppure di striscio.
    Forse:
    A parte che lui sia stato l’unico ad ispirarsi al DLS
    A parte che a lui poi non interessa andare in TV.
    A parte che la TV non è nel suo DNA.
    A parte che la TV di oggi non è alla sua altezza.
    A parte che sta lavorando ad altri progetti.

  11. @Virginia
    ti sbagli io ho letto il suo ultimo libro Luttazzi smania di andare in tv ma purtroppo sia a destra che a sinistra lo temono come la peste perchè è libero.Concordo sul fatto che il Faccia a copiato di brutto con l’attacco a Luttazzi perchè nel libro DL ne parla del fatto che l’accusa più ricorrente è che copia dal Letterman,ma tutti questi ignorantoni non sanno o fanno finta di sapere che lo show di Letterman non è un format e appunto si ispirano tutti ad Allen,Es:Jay Leno,Ophra,Letterman ecc.
    Facci STRAPPA LA TUA LAUREA se ne hai una.

I commenti sono bloccati.