Essere sempre un Pacs indietro

In questo paese, da 49 anni esiste una cosa chiamata “Zecchino D’Oro“: bambocci smorfiosi che cantano sciocchezze coindolando con la testa, figli di gente che se la sente di lasciare dei seienni in mano ai frati. Oppure che hanno comprato un’enciclopedia. Perché per questo era famoso Lo Zecchino D’oro, qualche hanno fa: c’era gente – non si è ancora capito quanto legata all’organizzazione dell’Antoniano dei Frati Minori di Bologna -, che faceva il giro delle scuole chiedendo ai bambini di fare un disegno e promettendogli che sarebbero andati in televisione. In realtà – lo si veniva a sapere al momento della firma della liberatoria da parte dei genitori -, prima si acquistava un’inutile enciclopedia, poi, forse, ci sarebbe stato un provino.
Di una miriade di coetanei che hanno ricevuto la medesima proposta, conosco una sola persona che è riuscita a partecipare, senza nemmeno dover acquistare una tonnellata di cultura nozionistica: è andata a Bologna, ha cantato una cosa che se non mi sbaglio si intitolava “Il trenino della neve”, e non ne va orgogliosa.

La scorsa edizione è andata in onda due settimane fa. Tutti i pomeriggi. Conduzione a cura (per quel che ho visto io: potrebbero non essere stati i soli) di Nino Frassica, Lorena Bianchetti, Anna Falchi, Topo Gigio e l’ex Mago Zurlì Cino Tortorella.
Per la cronaca, ha vinto la canzone “Wolfango Amedeo“. Cito: “A Salisburgo antica città / C’era una mamma e c’era un papà / Ebbero un bimbo che strano il suo pianto / Più che un lamento sembrava un bel canto!”.
E del resto la profondità del testo non è una novità: ci siamo fatti quarantanove anni a base di Popoff che scivola sulla neve e se la fa sul culo fino al fiume Don, e di Peppine che fanno il caffè con la marmellata, poi ci mettono la cioccolata, mezzo chilo di cipolle e quattro o cinque caramelle.

Se vi racconto tutto questo è per rendere ancora più stridente il contrasto con quanto segnala il blog di marcom e succede, invece, in un paese che si chiama Olanda.
Il video e il testo che seguono sono tratti dalla trasmissione Kinderen Voor Kinderen (sempre bambini che cantano, quindi un qualcosa di più o meno omologo al nostro festival del moccioso).

DUE PADRI
Viviamo in un attico
pieno di cose belle
Viviamo lì tranquilli tutti e tre insieme
Bas lavora per il giornale
E Diederick è un assistente di laboratorio
Mi hanno adottato quando avevo un anno

Sono ancora l’unico figlio
Ma per me va bene
In questo modo ho tutta l’attenzione
e l’amore di quei due
Bas mi accompagna a scuola
Con Diederik suono il violino
E tutti e tre guardiamo
le soap alla televisione

Io ho due padri
Due veri padri
A volte permissivi e altre volte severi
Ma ci va alla grande
E tutti e due, se dovessero,
potrebbero essere mia madre.

Quando devo andare a letto
Diederik controlla i miei compiti
E Bas lava i piatti o la biancheria
E se sto male oppure ho la febbre
Allora non c’è nessuno che conosco
Che saprebbe prendersi cura di me
meglio di Diederik o Bas

A volte a scuola vengo preso in giro
E ovviamente non è bello
I tuoi genitori sono froci!
Lo trovano strano
Così io alzo solo le spalle
E allora? Sono loro figlio!
Non è una cosa comune
Ma a me va benissimo

Io ho due padri
Due veri padri
A volte permissivi e altre volte severi
Ma ci va alla grande
E tutti e due, se dovessero,
potrebbero essere mia madre.


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50 Commenti

  1. lasciamo ai bambini un pò di gaiezza e non li facciamo diventare come noi già a sei anni…o no?

  2. Che strano il suono della lingua olandese con quella D gutturale.

    La società olandese è quasi senza pregiudizzi e tabù, così tanto che a volte mi sento un conservatore bachettone quando parlo con un olandese. Ma più vedo esempi come questi più mi piace questa nostra Europa. La trovo fantastica.
    Nel giro di un paio d’ore e con non piu’ di 150 euro si può volare in Spagna per una fecondazione assistita, in Olanda per un adozione con 2 padri, in Norvegia per un matrimonio gay, in Danimarca per fare il ricercatore e, incredibile, avere anche uno stipendio, in Italia per il buon cibo, vedere i templi della cultura.

    E’ inutile battersi per cambiare le cose ed è anche innaturale, impariamo l’inglese, battiamoci per tariffe aeree più basse e smettiamo di considerarci cittadini italiani ma cittadini europei.

    L’Europa è un immenso parco a tema dove c’e’ tutto quello che puoi desiderare. Perchè appiattirla ?

  3. cosa ci si aspetta da un paese in cui un sindaco diessino di una grande città del nord vota contro un ordine del giorno (che poi comunque passa) sui pacs per “una questione etica”?

  4. Fammi capire, ce l’hai con lo Zecchino d’Oro perchè i testi delle canzoncine per bambini non parlano dei Pacs? Neri che sostanze assumi?

    P.S. Suggerirei anche qualche testo sull’andamento delle borse, uno sullo scontro di civiltà e qualcosina anche sugli effetti negativi della globalizzazione per le economie rurali.

  5. @Luigildo, forse il Neri ce l’ha con lo zecchino d’oro perchè qualora si presentasse un moccioso con un testo simile correrebbe il rischio di passare per il tritadocumenti delle varie associazioni (qualcuno ha detto M…E?),pargolo compreso.

  6. tutto molto bello, tutto molto “avanti”, ma cosa volete, sarò sicuramente all’antica, ma l’immagine:
    “E tutti e tre guardiamo
    le soap alla televisione”
    per me resta preoccupante..

  7. Oddio…Il trenino della neve corre, salta (?), fa ciuf ciuf…Quanti ricordi e non sapevo nemmeno venisse dallo zecchino, programma che nessuno ha mai seguito in questa famiglia.

  8. “Essere sempre un Pacs indietro” mi fa impazzire.
    “Due Padri” in effetti spacca, altro che zecchino d’ oro (vi prego sopprimetelo). Certo la parte della Soap….

  9. Un testo davvero meraviglioso. L’autore deve essere lo stesso di quella del pittore e dell’angioletto negro. Ci sento lo stesso afflato libertario e la stessa sobria e convinta affermazione di valori democratici.

  10. Beh, da noi hanno fatto Mariele Ventre santa; non credo che l’equivalente olandese possa avere la stessa sorte. Son cose anche queste.

  11. Niente da dire su pacs aut similia. Sulle adozioni sarei più cauta. Però…

    E tutti e due, se dovessero,
    potrebbero essere mia madre.

    Un bambino non direbbe mai una stronzata del genere.

  12. Una famiglia è un gruppo di persone che condividono la propria vita, amandosi, rispettandosi e aiutandosi l’un l’altro, indipendentemente dal proprio sesso,razza, religione, condizione sociale e inclinazioni sessuali.

  13. Senti un pò, credi che crescere dei figli sia un gioco come pettinare una barbie? e poi che ne sai dei frati dell’antoniano? tu sei un povero in spirito, che parla con le parole della retorica post-moderna, sempre contro l’istituzione chiesa. il tuo articolo è una merda, quanto lo zecchino d’oro.

  14. @Vins
    Crescere i figli non è un fatto un gioco da ragazzi.
    Ma non si puo banalizzare dicendo che senza un mammifero femminile e uno maschile un bambino non puo crescere felice….
    Un bambine per crescere bene ha bisogno di attenzioni e di sentirsi amato.. Non credo che al pargolo importi molto sapere se papa e papa2 si inchiappettino o no……

  15. Mi viene da vomitare. E quello che è peggio, è che c’è persino chi, come l’autore del presente post, trova una cosa buona manipolare un bambino e mettergli in bocca frasi che non si sognerebbe mai di dire nè di pensare, funzionali solo alla schizofrenia di chi fa finta di essere ciò che non è e si incazza perchè gli altri non si fanno prendere per il culo (in senso figurato e non).
    Questa sarebbe la “libertà” verso la quale volete andare? Un posto dove chi fa presente l’ovvia considerazione che se per fare un bambino ci vogliono un uomo e una donna (con le loro diversità fisiche e psicologiche, che sono ricchezza e non discriminazione) un motivo ci sarà, dice una “banalità”?
    Ognuno si viva le sue storie sentimentali e faccia del proprio corpo l’uso che preferisce. Ma non venitemi a dire che bianco e nero sono la stessa cosa, pretendendo che questa sia “libertà”.

  16. @Slowhand…
    Che per fare un bambino occorrano un uomo e una donna, questo credo che nessuno possa metterlo in dubbio…

    Che sono una coppia formata da un uomo e da una donna possano crescere in maniera sana un bambino, questo non è cosi ovvia…

    E poi tutta sta mania di tirare fuori la natura per giustificare le proprie idee la trovo ridicola.La nostra societa tecnologia ha tutto, tranne l’essere “naturale” come la intendete voi.Ma quando fa comodo si tira fuori la storiella della natura.

    Dite che i bambini che crescono con due padri diventeranno degli adulti incompresi o con degli scompensi….
    aspettiamo 20ANNI per dirlo… poi andiamo dai bambini che hanno avuto due padri e due madri e monitoriamoli… poi confrontiamo i dati del campione con quello della popolazione mondiale…
    E vediamo se poi e tanto ovvio che due genitori di medesimo sesso non possano crescere un bambino sano…

  17. Io trovo che la canzone sia un modo per promuovere la tolleranza. Perchè i bambini non dovrebbero avere rispetto di altri bambini che vivono con due genitori dello stesso sesso? Quando saranno grandi , si accoppieranno seguendo le loro inclinazioni sessuali.Che non credo verranno sconvolte, se da piccoli hanno imparato una canzone che parla della ” normalità” di avere genitori omosessuali.
    SE si vuole, ( e se si deve, se si segue altre norme ), poi, nella propria famiglia si diano altre regole, rigorosamente eterosessuali.
    Insomma, la canzone parla di quanto è bello essere omosessuali? No, ( a parte che : anche fosse ?)ma se ci sono , come ci sono, coppie formate da persone dello stesso sesso, non mi pare la fine del mondo se fin da bambini si viene educati ad accettare la loro normalità.
    Troppo” politicamente corretto” ? Echisseneimporta non ce lo metti?

  18. Gurzo, fare esperimenti sugli esseri umani per poi vedere come vengono su non mi sembra il massimo, di per sé…
    Per quanto riguarda l’Olanda, visto che lì sono decenni avanti, ventenni che hanno avuto genitori dello stesso sesso ce ne sono già. Io ne ho conosciuto uno con due madri, qualche anno fa: non mi pareva che la vivesse poi benissimo, ‘sta cosa, per quanto ci scherzasse sopra. Però non sono psicologo, appunto: sarebbe interessante andare a sentire cos’hanno osservato (ed eventualmente concluso) loro.

  19. I bambini sono molto + saggi di noi e non hanno i nostri paraocchi o pregiudizi, né la prudérie che spesso noi, a torto, attribuiamo loro proiettandovi le nostre fobie.

    Conoscere serve a evitare i preconcetti, ne converrete. Spesso ci preoccupiamo troppo della loro protezione dalla malizia o scabrosità implicita in certe situazioni (che noi giudichiamo tali, ma solo in virtù del ns. imprinting e dei nostri parametri), mentre la loro naturalezza può superare molto bene il peloso imbarazzo in cui spesso noi ci ritroviamo, se costretti a spiegare loro le cose + ovvie della vita, come il sesso e l’identità sessuale, appunto.

    Quello che bisognerebbe sfatare è invece il concetto di genitorialità legato alla preferenza sessuale, la mitologia dei ruoli. Ma mi rendo conto che in un luogo ameno quale il nostro, sia ben ardua impresa.

    Siamo in Italia, un belpaese cattolico dove a parlare esplicitamente, sensatamente, naturalmente e senza drammi di sesso etero/gay in tv lo può fare solo un'(adorabile) ragazza spagnola. Nella sua lingua madre, naturalmente…

    Tornando al punto: non conta se glielo dici o meno, ma come. Ad un bambino puoi rendere accettabile la differenza molto + di un adulto, posto che lo abitui a viverla come un valore e non un disvalore. E in questo, l’educazione ha un ruolo fondamentale.

    Peccato che, poi, siamo inseriti in un contesto socioculturale tutt’altro che di ampie vedute…

    Quanto al resto:
    … povero Antoniano, lui e i suoi miliardi (è una delle istituzioni + potenti della Bologna bianca, per la cronaca)… ma come? Volete togliermi anche l’ultimo residuo d’infantile e asessuato cattocomunismo? E poi, pover’uomo, Cino Tortorella dove lo metti, Gianluca? Uno che ha fatto un mestiere usurante come il Mago Zurlì per tutta la vita, avrà pure il diritto alla pensione. O no???

    Ma scusate, Pinocchio – la voce della saggezza popolare – insegna: là dove ci son zecchini d’oro, c’è sempre fregatura…

    Cosa pretendi dal Torero Camomillo, dal Valzer del moscerino e da Quarantaquattro gatti in fila per sei col resto di due? Che so, Transgender Camomillo, il Valzer di Vladimiro, Quarantaquattro gay? Il caffè della checchina?… suvvia…

    … ma li avete visti i cartelli dei moderati (????!!!) scesi a Roma l’altro sabato? Che capolavori di tolleranza… di stile, d’ironia e classe! Aridatece er puzzone, come diceva Marchesi.

    … ma addavenì Zapatero!!!

    baci a tutti

    p.s.: Ho rischiato di finire (raccomandata) nella 10° edizione dello Zecchino (1968), io: la stessa con Cristina D’Avena! Avevo tre anni, colpa dell'(allora) bella vocina e faccina: fortunatamente scampai – genitori saggi, che mi ritirarono dalle selezioni dove mi aveva dirottato un’ambiziosa prozia bolognese con agganci potenti all’Antoniano -. Pensate al rischio che ho corso: dopo vent’anni, potevo finire nel cast di Kiss me Licia!!!…;o)))

  20. Anvedi, parla per te, plaese

    Io sono cresciuta con le canzoncine da te citate. Quarantaquattro gatti l’ho anche cantata in una gara fra bambini, e sono venuta su bene lo stesso.Credo. Spero.Beh, oddio…:)

  21. Gianluca, adoravo questa canzone…La mia migliore amica dell’epoca aveva questo disco e lo mettevamo sempre su assieme a Like a virgin. Ecco come siamo venute su. Ora lei mi odia, quindi non posso mettere le mani sul disco, ma, se dovessi trovarlo altrove, potrai portare avanti il tuo piano diabolico.

  22. Sarà una banalità ma molte volte mi pare che si dimentichi che questi “soggetti”, venendo adottati, scampano da una situazione molto bigia. Sugli effetti collaterali dell’ “essere allevati” da una coppia gay , ancora, non ci sono, abbastanza, dati di riscontro. Non saprei. Anch’io, in astratto, a parità di attributi tenderei ad una coppia tradizionale.
    Nella contingenza questo è irrilevante.
    Rispetto al rischiare di morire di fame in biafra o vivere in uno sgangherato orfanotrofio slavo, crescere con due amorevoli ricchioni non mi pare così male.
    Mi pare il male estremamente minore.

    Mi sono scassato le balls di questa sorta di dogmatismo;non mi riferisco solo a questo campo. Del Dogmatismo in genere. Le basi su cui è fondato sono sovente ridicole è indimostrabili.
    Inoltre è del tutto etereo e per niente pragmatico in relazione al benessere della società. Alla fine a causa di esso non sì fa na’ cippa.
    Caso di facile accesso che mi viene, al volo, in mente è quello relativo alla regolamentazione della prostituzione. Nessuno ,dotato di senno, vede questa professione come un idillio, ma rispetto all’ enorme tragedia umana della “tratta” ( che pare così potrebbe essere combattuta) è acqua di rose. Ambendo ad assoluti ameni, e aspettando di poter raggiungere in un colpo solo subito questi prima di agire, invece di cercare di eliminare gradualmente i mali maggiori, faremo solo danni. E’ bambinesco. Meglio che mi fermi, sennò passo anche per l ‘eutanasia etc. e poi va a finire che faccio l’ imitazione di Ceccherini…

    GN: “tu sei un povero in spirito” (lol)

  23. Sei venuta su bene, anzi benissimo.;o)))
    (44 gatti piaceva tanto anche a me, e al mio fu micione: una volta mi saltò pure sul disco di vinile mentre gliela facevo ascoltare…)

  24. Se è per questo, rispetto al rischiare di morire di fame in biafra o vivere in uno sgangherato orfanotrofio slavo, è meglio essere adottato da un pedofilo. Non per questo sarebbe una cosa accettabile.

  25. a me sembra che, nella iper-tollerante e socialmente avanzata olanda, ci sia un bambino che ci racconta un problema:

    “A volte a scuola vengo preso in giro
    E ovviamente non è bello
    I tuoi genitori sono froci!
    Lo trovano strano
    Così io alzo solo le spalle
    E allora? Sono loro figlio!
    Non è una cosa comune
    Ma a me va benissimo.”

    io guardo al bene del bambino e penso che, comunque vogliamo raccontarcela, per lui non sia facile. neanche nella iper-tollerante e socialmente avanzata olanda dove -per inciso- ho abitato e lavorato per due splendidi anni.
    non è tutt’oro quel che luccica.

  26. Ecco lo sapevo…..
    @marmur : io prima ho citato due casi limite, magari sbagliando, ma non ancorarti ad essi andando a inficiare il mio discorso su piano formale : “Meglio del Biafra anche il Pedofilo”.
    Dai.

    Essere adottato da un pedofilo sarebbe un caso in cui verosimilmente il soggetto allevato crescerebbe infelicissimo, con strazianti ripercussioni per la sua vita futura.
    Nel caso della coppia gay, ci protrebbe anche essere qualche problemino ma non vedo così remota la possibilità che possa avere una vita sommariamente gradevole. Una vita dignitosa.

    Io posso capire, e in parte condividere, le obiezioni se volessero farne di “nuovi”.
    Ma andando a pescare tra coloro che sono già nati e statisticamente saranno condannati ad una vita tendenzialmente sfortunata, non mi pare il caso che la gente faccia tanto chiasso. Voi foste nei bimbi cosa preferireste ? A me pare che si faccia il loro bene. Poi magari sbaglio, o qualcuno mi illuminerà con un possibilità concreta ancora migliore.Ben venga. Basta che non ammorbino solo sulla base di morali, ideali del tutto opinabili.

  27. Murmur: una coppia gay è una coppia gay. Un uomo e un uomo (o una donna e una donna) al posto di un uomo e una donna. Non è nemmeno alla lontana equiparabile (come fai tu, per vie nemmeno tanto traverse) al morire di fame, ad un orfanotrofio slavo e, soprattutto, non c’entra un cazzo, ma proprio un cazzo, con la pedofilia.

    Sono, semplicemente, un uomo e un uomo. In pratica, a livello morale, otto volte uno come te.

  28. Scusate ma perchè allora non permettere l’adozione a tre padri o a cinque madri? O perchè non a uno? Chi l’ha detto che il numero dei genitori dev’essere per forza due? O perchè non alzare la soglia d’età cosicchè una coppia di novantenni, se lo desidera, possa adottare un neonato? O ancora perchè non permettere l’adozione part-time o quella condivisa: una settimana dalla famiglia Rossi, quella dopo dalla famiglia Verdi. Cosa sono queste se non restrizioni e imposizioni discriminatorie?

  29. Quello che mi domando io (al di là di tutto) è se un bambino che “non se la vive bene” di avere due padri o due madri se la viva poco bene perché ha due padri o due madri, o perché la gente intorno a lui gli fa pressioni, lo sfotte o mostra intolleranza verso quella che per lui è una situazione normale, di calore e affetto domestico quotidiano.

    Dastardly, stai dicendo sciocchezze, spero tu te ne renda conto. Stiamo parlando di stabilità familiare: è possibile per un bambino cresciuto da due uomini o da due donne averla? La risposta è sì: non sono pochi gli adulti cresciuti in queste situazioni. Adulti che, se hanno casini, li hanno per problemi loro, perché TUTTI hanno casini. Adulti generalmente più aperti e fluidi nella loro percezione delle persone. Adulti che non giudicano la gente a seconda della preferenza sessuale.

    Andate a chiedere a questi adulti, come hanno vissuto. E vedete un po’.

    (E non entro neanche nel discorso delle persone cresciute senza padre perché il padre era morto in guerra: un’intera generazione allevata dalle donne. Sono i vostri papà.)

  30. Chiedo scusa per il mio intervento da piccolo e attento lettore.

    “qualche hanno fa” è un errore di digitazione che scappa, per carità, ma è meglio correggerlo…

    Se poi vuoi cancellare il mio commento fai pure, tanto è inutile ai fini della discussione.

  31. Cara Giulia mi sembra che se c’è qualcuno che dice sciocchezze quella sia tu. Avere cinque padri, che si prendono cura di te, ti amano, sono sempre presenti è una situazione stabile, ma probabilmente con esiti catastrofici. La stabilità non è l’unico requisito necessario per crescere bene un bambino.
    Se per te un padre o una madre valgono quando due padri, o due madri, alloro io dico e perchè non tre? Tre persone amorevoli ed equilibrate? Chi l’ha stabilito che bisogna averne solo due?

    In ogni caso possiamo fare un giochino: prendiamo 100 persone, le mettiamo davanti alla macchina della verità e gli chiediamo se preferirebbero avere come genitori un uomo e una donna, o due uomini o anche due donne. Poi vediamo le risposte.

  32. In certe discussioni capisci subito da che parte sta la ragione: quando l’altra parte comincia a buttarla in cagnara usando, per lo più, tragicomici paradossi o ipotesi strampalate…

    Macchine della verità, figli in multiproprietà, pedofilia: ma di cosa si sta parlando ?
    Dei diritti all’adozione e dei requisiti morali per aver diritto alla potestà ?
    Ma si può parlare di moralità dell’essere (inteso come verbo, non come ente) omosessuale ?
    E’ una domanda semplice, che dice molto sul concetto comune di morale…
    E moltissimo sul grado effettivo di civiltà di chi risponde…

  33. Neri, se avessi letto con più attenzione ti saresti accorto che non sono stato io a cacciare il paragone con il morire di fame e gli orfanotrofi slavi. Di certo non paragono un pedofilo a una coppia gay: il mio intento era solo di mostrare che il ragionamento di Kluz non mi convince.
    Fondamentalmente condivido la posizione di Dastardly, che si è espresso meglio di me.

    La differenza tra me e te è che io non giudico la tua moralità a seconda delle opinioni che hai sulle adozioni omosessuali.

  34. @Sapu
    Qui di strampalato mi pare che ci sia soprattutto l’idea di fare adottare a due persone dello stesso sesso un bambino.
    Comunque prova a rispondere sinceramente alla mia domanda: avresti preferito due padri, due madri o un padre e una madre?

  35. Dastardly, mettiamola così: non mi sarebbe AFFATTO dispiaciuto essere adottata da Jodie Foster e dalla sua compagna.
    Sono convinta che potrebbero essere meglio di molte coppie etero.
    Tu dirai , grazie tante, sono ricche e famose. Ed è proprio questo il punto , che loro POTREBBERO essere meglio di altre coppie etero. Ovvio che la ricchezza non dovrebbe essere considerata uno dei requisiti per essere ritenuti dei buoni genitori. Naturalmente, anche la mia è una situazione limite, perchè non tutte le coppie omosessuali sono privilegiate come la coppia da me citata. Ma , appunto, bisogna vedere caso per caso.Per quanto riguarda la possibilità di adozione per nuclei di 3-4 persone, anche qui, perchè no? Metti il caso di una comunità , mettiamo di assistenza , benemerita, che voglia adottare un bambino in una situazione difficile, che cosa ci sarebbe di male nel permetterlo?

  36. Dastardly, non che siano cazzi tuoi ma avrei preferito due madri.
    E tu ? Non avresti preferito nascere con un pene più lungo ? O magari con un cervello ?
    Ma che cazzo di domande sono ?!
    Rispondi tu ad una domanda sensata, quella che ho già posto: essere omosessuale è moralmente accettabile ?
    Perchè se lo è, se ritieni gli omosessuali moralmente validi, non c’è ragione per negargli la patria potestà.
    Se non… beh, trai tu le conclusioni.
    Dastardly, son domande che uno dovrebbe porre a se stesso prima che lo facciano altri.
    E rispondere…

  37. @Sapu

    Risposta alla tua domanda: essere omosessuali è moralmente accettabile. Essere moralmente accettabili non significa automaticamente aver diritto ad adottare qualcuno. Per esempio essere ultraottantenni è moralmente accettabile, ma non è la condizione migliore per adottare figli.

    E’ comunque piacevole notare che essendo (forse) a corto di argomenti hai cominciato a insultarmi.

  38. Dastardly, volessi insultarti lo troveresti scritto ben chiaro l’insulto, per ora però preferisco guardare mentre ti insulti da solo.
    Ma se ti può far sentir bene pensa pure che io t’abbia insultato…
    A proposito dell’essere a corto di argomenti continui a sparare paradossi: essere omosessuali è come essere ultraottantenni !? Ma dai…
    Quale la prossima ?
    Che essere turnista in catena o vegetariano o ateo non è (sic) ‘la condizione migliore per adottare figli’ ?
    Ci stai solo girando attorno: due sodomiti o due leccafighe non possono crescere un bambino/a perchè diventerebbe egli/ella pure frocio/lesbica.
    Ed è questa abominevole ipotesi ad essere inaccettabile.
    Ci giri attorno ma prima o poi, quando finisci quelli (ah ! gli 80enni !) che chiami ‘argomenti’, ci arrivi…

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