Far del bene porta bene!

pps_thumb.jpgVotare Perduto Per Sempre (copertina qui a fianco) libro del mese di Fahrenheit, trasmissione radiofonica di Radio3 Rai, vi porterà fortuna. Clemente Maria Fagioli, perito chimico di Lacchiarella (MI), lo ha fatto, e fra tre giorni esce con Denise Richards.

(Viceversa, Pierpippo Bucciarancia di Lamezia Terme ha voluto fare il fighetto, ha votato il libro di Joe Lansdale e gli si è incastrato il prepuzio nella zip del calzoni).

Se poi volete sapere in una botta sola cos’è il libro e cos’è Fahrenheit, qui c’è giusto quel che vi serve.
Anche live, perché no.


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24 Commenti

  1. neri, quanto mi dai per evitare il copia&incolla di quei momenti, senz’altro eccezionali, in cui né taci né approvi?

  2. Soncini è sempre la solita.
    Lei telefona, una, due, tre volte, uno non ha il tempo o magari la voglia d’incularsela e lei ne fa subito un fatto personale da lavare col sangue.
    Che esistenza infelice, ragazza mia!

  3. A parte la caduta di stile nell’intimorire con argomenti paramafiosi tipo “occhio so che IP hai e quindi so chi sei”, penso sia ora di desistere dal tirare il Neri per il bavero della giacchetta.

    Inoltre è sempre un po di cattivo gusto sputare nel piatto dove mangi. O mangiucchi. O spizzichi. O anche prendi solo un assaggino.

    Tu non hai “raccomandato” il voto al singolo Neri ma a tutto Macchianera, blog del quale, in un tuo commento, parli in termini forse eufemisticamente non troppo lusinghieri.
    In particolare “Ma sappi che non mi aspettavo nulla di diverso. E’ la cosiddetta “piazza” (cit.)

    In fondo qui non siamo a radiouno due o tre o a raiunodueotre o mediaset o da daria bignarda, che purtroppo se l’e’ già accaparrata il sofri di cui sopra.

    Ritengo che nel momento in cui fai un crosspost identico sui due b*** non sia equo considerare commenti di serie A e commenti di serie B. Sopratutto se alcuni vengono da una comunità omogenea e altri da una eterogenea.

    Comunque non abbandonare la crociata, di Neri ce ne sono tanti: magari Neri Marcorè è ancora disonibile.

    P.S.: Spero di non aver commesso orrori ortografici e/o grammaticali in modo da non dover essere liquidato con un banale “E io che sto qui a parlar di libri, ma pensa te.” come toccato in sorte ad altro commentatore petulante. Nel caso fosse, provvederò in futuro a dare in pasto la mia risposta come minimo al correttore ortografico di Word.
    In fondo la dimostrazione del livello culturale non si estrinseca esclusivamente con la padronanza delle regole sintattiche della lingua madre.

  4. Mauro Morganti, adesso, parliamoci chiaro: ma che te ne frega, a te, di metterti ad argomentare su una polemica che non ti riguarda, su questioni a proposito delle quali nessuno ti ha interpellato, a proposito di un fatto (la pubblicazione di un post) che, ammetterai, non è ancora punibile dalla legge?
    Poi, ecco, ti fornisco una sommaria risposta (che non ti convincerà, ma credo che stanotte dormirò bene ugualmente) in forma di domanda: ma secondo te i lettori di Macchianera sono limitati a chi commenta i post che vi appaiono?
    Dimmi, dimmi, che m’interessa tanto tanto tanto la tua opinione.

  5. Fai tanto lo spocchioso ma poi sei qui a rispondere ad ogni commento, manco fosse una chat!

    Fai outing e dillo che ci provi gusto!!!
    Nessuno ne avrà a male.

  6. ma infatti io ho votato cavina… :-)) cmq quello che volevo dire è che ovvio che ciò che hai fatto non è punibile con pena capitale però una reazione così era prevedibile, tutto qui…
    stai sereno l’importante è che libro l’hai pubblicato (ecco magari come dici tu forse natale non era il periodo migliore meglio aprile sotto salone del libro)

  7. “Quanto al paragone con Luca Sofri, trovo che sia sciocco: Luca, beato lui, non ha problemi di visibilità, dentro e fuori le librerie, dentro e fuori dai giornali.”

    … che tradotto significa hey dopo quella al papa’ suo, potreste fare una grazia anche a me, e comprare il mio libro, che a casa ho detto che questa volta avevo svortato?

    “adesso, parliamoci chiaro: ma che te ne frega, a te, di metterti ad argomentare su una polemica che non ti riguarda”

    …e invece non si capisce perche’ dovrebbe in qualche modo riguardarci il tuo libro. cioe’ non sono mica io che mi sono messo con il megafono per strada a rompere i cosidetti che era le pesche signora come sono mature oggi, le compri, forza.
    Tu scrivi, e a quest’azione corrisponde una reazione, come la mia ad esempio. Succede tutto perche’ sei tu il primo a scrivere e una soluzione c’e’ e e’ non scrivere. libri, intendo.

    senti poi te la faccio io una domanda: perche’ sabelli ha fatto la stessa cosa tua e si e’ portato a casa le critiche dicendo che ha un sacco di tempo libero e tu invece ce la stai a mena’ che non hai fatto niente di male e che un po lo fai per il nostro bene? la prossima volta, oltre alle monumentali canne che ti spari perche’ uno con una faccia cosi’ non puo’ non spararsi un sacco di canne, chiedi al pusher se gli avanza una bustina di autoironia.

  8. “E siccome siamo sotto Natale e la situazione, per i libri tirati sotto le quindicimila copie, è obiettivamente difficile, credo che non danneggi nessuno se il mio, che non ha avuto nessun tipo di promozione da parte dell’editore,”

    …ma poi perche’ l’editore dovrebbe poi fargli promozione? lo hai gia’ fregato, prendi i soldi e scappa. cioe’ anche io sono uscito da poco dal cesso dopo una portentosa cacata però lo stronzo mi e’ venuto un po raffazzonato, e non me ne sono vantato come faccio di solito in famiglia. in pratica non gli ho fatto promozione.

  9. Bella la cagata a singhiozzo, Gionni.
    La adotterei anch’io come figura retorica, non fosse che è il tuo distintivo marchio di fabbrica.

    Per quanto riguarda il natale, pare abbiano già ritirato i presepi dagli scaffali, ancora un paio d’anni e suppongo aboliranno la festività del tutto.

    Poteva quindi essere mossa astuta del Nostro il posticipare l’uscita del libro di tre, quattr’anni in modo da far combaciare un periodo commercialmente valido con una evoluzione interiore che ne premiasse le primitive doti comunicative.

    In fondo quando sei sulla quarantina cosa sono un paio d’anni in più o in meno? oramai non è certo più scrittore di primo pelo.

    O sì?

  10. petu ormai è aggressivo come un animale ferito, ha perso il muro difensivo dell’anonimato e del mistero che portava i suoi lettori a leggerlo con una certa curiosità, della serie “ma chi è questo che si crede così potente, sarà mica per caso un potente?”. poi l’hanno visto e sentito parlare e la risposta è stata evidente. lui se n’è accorto e adesso si ritrova qui a scaramucciare coi commentatori, quale declino..
    per una maggiore chiarezza, petu, ti sei fatto sfottere da vergassola, uno che sul tuo blog avresti demolito in un sol colpo.. in teoria.
    ah, ho inziato il primo capitolo, non l’ho finito, magari riprovo più tardi.

  11. Uno che risponde a chi gli scrive con cognizione di causa critica e totale rispetto per il suo lavoro, recensendolo pure:

    “Libro scritto con lingua sapiente e a tratti anche un po’ artificialmente vanitosa. Gli episodi dell’infanzia e della prima adolescenza, nei capitoli d’apertura, sembrano preludere ad un ritratto ironico e velenoso di una famiglia privilegiata di certa borghesia romana Rai, ma crescendo il protagonista narratore cambia tono di voce e diventa lagnoso e logorroico, persino melenso nel descrivere il capitolo dell’agonia della povera madre tradita dal marito vitale e prepotente scopatore di soubrettes. Scompare lo sguardo comico e in fondo satirico per lasciare il posto ad un sentimento di scoramento e ad una mesta e lamentosa ammissione d’impotenza, condita però da una supponenza da cicisbeo malinconico e vanesio che sembra in grado solo di percepire l’orrore, la stupidità e soprattutto il cattivo gusto nella povera e rozza umanità circostante. L’intreccio erotico con cui, nel finale, il protagonista si vendica delle umiliazioni di un’intera vita diventando a sua volta l’amante dell’amante sceneggiatrice parigina del padre, sembra giungere in forma di parodia da un film francesizzante, e non fa risollevare il capo ad un libro che dà l’impressione di morirti tra le mani capitolo dopo capitolo.” (Gianluca –
    October 31st, 2006 at 12:39 pm)

    In questa maniera, tra il camorristico e lo strafottente di terza elementare:

    “Be’, potevi almeno rispettare i lettori ed evitare gli spoiler. E, anche se è evidente chi sei davvero (mai sentito parlare di controllo del log?) proprio per questo, mettere il tuo nome. Grazie, comunque, e buona fortuna col tuo, di romanzo.” (ThePetunias –
    October 31st, 2006 at 1:56 pm)

    Non merita la metà della considerazione riservatagli in questi commenti.
    Supefluo poi chiedersi che “gran romanzo” possa mai uscirne. I contenuti più profondi sono in quell’ultima frase della risposta di Petunias.

    Il tutto lo trovate a http://thepetunias.net/blog/?p=1682#comments

    Saluti, Matteo.

  12. Con molto piacere , buona sera signori.
    Scrivo dopo essere stato censurato su blog http://www.thepetunias.net/…da non so chi.
    Per avere espresso il mio parere sul libro di cui si parlava.
    In effetti non era un parere negativo. Solo un libro soporifero che utilizziamo unitamente alla camomilla per dormire alla sera.

    A mia nonna piace molto solo che non riesce a leggere piu’ di 3 pagine e poi si addormenta.

    Di essere cancellato per avere espresso il mio parere non me lo aspettavo.
    Ed allora potrei dire molto altro per il piacere di questi lettori. Se mi trovero’ le ali tarpate.

    Quinti prendiamoci il nostro bel libro ed andiamo a farci una dormita. Sana.

    ZZ

  13. Nessuno degli otto commenti lasciati in una volta sola sotto otto post differenti riguardava un parere sul libro. Erano insulti personali e basta, nascosti sotto terrificanti battute peggiori persino degli insulti.
    Su Petunias non c’è censura, ma una policy che riguarda l’anonimato e gli sputi dal buio.
    E adesso continuate pure a divertirvi. Per quanto mi riguarda, è tutta pubblicità gratuita.

  14. Caro Ragazzo, quanto ancora devi imparare dalla vita.
    Dire come e’ stato detto: libro soporifero, oppure libro da leggere in abbinata kleenex (perche’ strappalacrime) oppure altro, non si possono considerare insulti personali.

    Anzi che libro ha anche delle valenze positive. La mia ragazza e le sue amiche, si sono messe a piangere , e subito dopo visto che avevano raffreddore , hanno respirato subito meglio. Quindi un libro quasi da distribuire nelle farmacie.

    Se tu consideri insulti o attacchi personali questi, ragazzo, non stai benissimo a livello di egocentrismo e soprattutto non sei adatto a questo lavoro.

    Ma ti faccio una domanda , il tuo datore di lavoro sa che stai scrivendo sui blog e che non lavori?

    Buona serata a tutti

    ZZ

  15. Lo so che non dovrei rispondere alla domanda, ma lo faccio perché è più forte di me, e la risposta mi diverte troppo, perché è sincera: sì.

  16. Ah meno male. Non vorrei che ti trovassi a distribuire il libro i coabitazione con i venditori di castagne e lupini agli angoli delle strade.
    Sono piu’ tranquillo.

    Anche se e’ strano , perche’ a me suona come un conflitto di interessi a meno che il tuo datore di lavoro non sia l’editore che ha prodotto quel capolavoro di libro.

    QUalcosa non mi quadra, ma sono troppo anziano per capire queste alchimie del successo.. mi accontento di poter essere libero di esprimere la verita’ e i miei pensieri e , http://www.macchianera.net è il posto giusto a differenza di quel http://www.thepetunias.net , una mareketta organizzata in modo casereccio. Alla tarallucci e vino.
    Chi parla bene , ok. Chi no viene minacciato oppure bannato.

    Pazienza W la liberta’.

    ZZ

  17. Dopo aver letto i commenti a questo post (che magari se fosse stato sotto la categoria “Marchette Gratuite” o “Segnalazioni”, giusto per essere sinceri, la lapidazione non avrebbe avuto luogo), Petunias perde un lettore (del blog, il libro ormai mi interessa). Non frega a nessuno, ovviamente, però mi dicono che il boicottaggio non serve a nulla se non è espresso.

  18. Ah Drakkar, il libro ti interessa? Fai bene perche’ dormire bene e’ importante alla notte.
    Poi scusa quale boicottaggio? Gia’ non e’ bella la parola, ma si boicottano le cose importanti.

    Come direbbe il buon Greggio “..So’ Ragaaazzi…”. E questo mi sembra proprio da predere cosi , alla buona. Un paio di paginette in tram o mentre si aspetta il caffe’ .
    Alla sera pero’ mi raccomando, non al mattino se no siete ..”Perduti per sempre”..

    Il vostro ZIK ZIK

  19. L’ho scritto sul mio blog e lo riaffermo qui. Il libro è un bel libro. Forse il difetto(?) del dottor Petunio è l’esser poco diplomatico. Ma mi aspettavo una discussione sulle qualità positive e negative del libro.

  20. In sintesi: il Petunio perde la telefonata della svolta con D’Orrico perchè viene inseguito dagli squilli di Ortensia Soncini, già in ambasce perchè la copia dell’opera moronica non entra nella Birkin che si porta a mano, e vieppiuù turbata dal fatto che il linguaggio oltre al guardaroba ereditato da Giulianone (e volevamo far mancare il riferimento al pigmalione, signora mia?) diventano di giorno in giorno aderrenziali. E quindi non resta che recuperare l’archetipo del brutto bastardo nell’ing. Santenocito. E intanto Neri? Neri se la ride con gionni e con Vergassola della figura di palta tesa nell’imboscata dandinica

  21. Mi sembra una buona opera di Help Friendship Advertising. Gli amici che corrono in supporto dell’amico. Oggi l’amicizia e’ un valore importante Bravi ragazzi.

    Nel frattempo il direttore della Residenza Anni Azzurri, residenza per Anziani ( per non chiamarlo ospizio che non si usa piu’), ringrazia personalmente sia l’editore che l’autore. Da quando leggono il libro, gli anziani stanno meglio, dormono meglio e anche tutte le loro funzioni biologiche sono tornate ad essere regolari.

    Un sentito grazie

    Il vostro ZZ

  22. Vedo che Drakkar Noir ha modificato il suo commento. Adesso riafferma che e’ un bel libro.
    Lo dico e riridico : e’ un bel libro.

    Non volevo dirvelo perche’ e’ una notizia riservata ma la Dormiflex Ing Spa ha sponsorizzato tutti i libri che possano indurre al sonno.

    Non sarei cosi’ drastico come quello che ha scritto che .. ” il libro moriva tra le mani..”..
    pero’ e’ di una forza soporifera inaudita.

    Scusate adesso vado a farmi un sonnellino. MI basta la copertina iniziale..

    il vosto ZZ

  23. Eh si ragazzi. Mi sa che questo blog e’ finito qui. Non ci è ” ..morto tra le mani..” ma poco ci manca… visto il poco interesse..
    :)

    Ringrazio http://www.macchianera.net per essere un vero blog libero e moderno.

    Saluti ZZ

  24. Sembra che abbiano deciso, gli editori, di cambiare il titolo del libro. Lo hannno intitolato “Alzati e cammina”.
    Ahahahahah

    A tutti buon ponte e soprattutto viva la liberta’.
    Non postate nei blog dove vi cancellano o dove scrivono solo i famigliari o gli amici.

    Saluti ZIKZIK

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