A proposito di “grida di Dio”: la denutrizione infantile

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Il rapporto UNICEF Progress for Children lancia l’allarme: il mondo rischia di fallire nella lotta alla denutrizione infantile

New York, 2 maggio 2006 – Più di un quarto di tutti i bambini sotto i 5 anni dei Paesi in via di sviluppo sono sottopeso, molti a un punto tale da metterne a rischio la sopravvivenza, avverte un rapporto presentato oggi dall’UNICEF.
Le carenze nutrizionali continuano a pesare come un’epidemia globale, contribuendo a oltre la metà di tutti i decessi infantili, che ogni anno superano i 5,6 milioni di morti.
Il rapporto dell’UNICEF “Progress for Children: a Report Card on Nutrition” sostiene che la percentuale di bambini sotto i 5 anni che sono sotto peso è diminuita solo lievemente dal 1990, una prova che il mondo non sta mantenendo gli impegni presi per l’infanzia.
“La mancanza di progressi nella lotta alla denutrizione sta provocando gravi danni tanto ai bambini quanto alle nazioni”, ha affermato il Direttore generale dell’UNICEF Ann Veneman, intervenendo a un anno dal suo incarico a capo del Fondo mondiale dell’ONU per l’infanzia: “Pochi fattori hanno un impatto maggiore della nutrizione sulle possibilità di un bambino di sopravvivere, imparare con profitto e sfuggire a una vita di povertà”. (Vedi il rapporto, sul sito dell’Unicef)

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2 Commenti

  1. Cito:

    “ah, sì, grida al Dio vivente di non permettere mai più una simile cosa, quando in Africa il dio vivente non so, ma loro continuano a dire no ai goldoni e l’Aids ne uccide più dei nazisti…”

    da dotcoma, aka Massimo Moruzzi.

  2. Mauro, SantIddio, almeno tu, il CONGIUNTIVO: “Ho paura che mi mangi il lupo”.

    Poi, capisco il realismo, si tratta di una bambina occidentale e sovrappeso, e buona parte – ahinoi – dei pargoli parla davvero così. Però a leggerlo, di primo acchito, davvero grida vendetta.

    A parte questo, gran bella strip: il prossimo che si azzarda a sostenere che sei una versione cheap di Massimo Bucchi lo insulto gravemente.

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