La sinistra sgamata

La mozione d’ordine la sottoscrivo in pieno. Però a costo di essere monotono ne propongo un’altra: la sinistra internettiana che – ad urne aprte – dava l’idea di civettare con chi si asteneva (non chi dichiarava di astenersi punto e basta) e che adesso fa – diciamo così – la pragmatica e la laica (in una parola la “sgamata”) se ne stia un po’ in disparte. Per un paio di settimane almeno.

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19 Commenti

  1. Con chiunque tu ce l’abbia, ti consiglio (ti consiglio), di non pretendere mai da nessuno che “se ne stia in disparte”: è una cosa che le persone ammodo dovrebbero chiedere solo a se stesse, ancor più quando non è chiaro “in disparte” da cosa. Ma è solo un consiglio, con gli imperativi – tipo “stia” – non sono consueto, in pubblico. L.

  2. Immagino fosse solo un modo carino per dire di non rompere i coglioni, che non è il caso.
    Sull’uso dell’imperativo, i “compagni” (o sedicenti tali) non si scandalizzeranno.

  3. A quanto ho capito io il senso di questo post è:
    “Non ti sei espresso quando ti era stato chiesto di esprimerti? Ecco, bravo, sii coerente ed evita di esprimerti adesso”
    O sbaglio?

  4. La mozione a cui risponde questo post è abbastanza opinabile e l’ho spiegato di là. Ma a parte questo oggettivamente non è granché aperta né granché cortese. Anzi c’è una punta di presunzione nel voler ingessare una discussione ancora prima che parta e nel voler tracciare una linea tra commentatori di sinistra di un tipo e di un altro, tra l’altro in base a criteri che proprio non ho compreso (e non lo dico con risentimento). Quindi chi chiama cortesia, offra cortesia.
    Dopodiché parliamone.

  5. Sono pienamente d’accordo sull’altra mozione. E non credo sia scortese l’invito di attentialcane, ma pura e semplice logica. Dopo l’andamento elettorale, chi ha civettato con chi si asteneva si assuma anche adesso le sue responsabilità: per esempio tacendo almeno per due settimane, appunto. Per decoro, oltre che per coerenza.

  6. “Non ti sei espresso quando ti era stato chiesto di esprimerti? Ecco, bravo, sii coerente ed evita di esprimerti adesso”

    Astenersi e’ un diritto e una forma di espressione. Per quale motivo uno avrebbe il dovere, dopo essersi gia’ espresso, di evitare di esprimersi?

  7. Poi la pianto, che vedo voglia litigare, e torno a scrivere solo a casa mia dove nessuno fa l’offeso. Ma accusare di voler ingessare eccetera per una cosa che ho scritto sul mio blog, chiamandola “proposta”, mi pare denoti una sensibilità eccessiva. Non è la prima volta che vedo qualcuno trattare che il blog altrui come se ne fosse azionista o come se ospitasse sentenze nel nome del popolo italiano. Se domani scrivessi “state zitti tutti quanti” su Wittgenstein, qualcuno si sentirebbe censurato e protesterebbe? “Vergogna, Luca Sofri vieta la parola a tutti. Non si deve permettere, questo è un paese libero!”. E poi magari, “si faccia da parte!”. Allegri. L.

  8. Prodi è un cavallo vincente, figura che a sinistra si fa fatica ad accettare. Credo che il problema stia soprattutto qui.

  9. Luca Sofri: sono addirittura d’accordo, l’ho sempre trovata buffa sta cosa per cui un blog si sente in diritto e dovere di dettare a un altro come e cosa scrivere. Ed è successo un certo numero di volte. Che poi mi stupisce più che altro perché non capisco tutto questo desiderio di uniformità: a ognuno di dire la sua.

    E non sono offeso. Io sono terza parte, il litigio è vostro e mi limito a commentarlo.

    Semplicemente ho letto il post qui sopra, che mi ha rimbalzato al manifesto di là e poi sono tornato al tuo primo commento qui sopra. Shakerando il tutto ne ho tratto la mia impressione: cioè che la mozione d’ordine non sia del tutto innocente. Perché mi suona come un tirarsi fuori preventivamente dalle ragioni e contraddizioni della coalizione, mettendosi di lato sulla base di considerazioni un po’ troppo generiche. Chi non è d’accordo in linea di massima? Bisognerebbe però calare quei giudizi (e le rivendicazioni sottastanti) in un contesto concreto, se no rischiano di essere freccette tirate fuori obiettivo. Stiamoci dentro le contraddizioni (almeno con la testa) e forse riusciremo a capire perché la realtà rimane così distante da quella che ci prefiguriamo.

    Dico anche, cerchiamo di avere un po’ più tutti il coraggio di avere torto: secondo me finiremmo per dire cose anche interessanti.

  10. Mamma mia che palle quelli che se uno non va a votare poi non può lamentarsi.
    Non lo so, potrei controllare ma mi fa fatica, ma a occhio devono essere gli stessi che a ottobre si incazzavano se alle primarie non votavi Prodi ma -orrore!- Scalfarotto perché “non bisogna disperdere il voto”.

  11. Se c’è tensione su cose come queste adesso, non voglio immaginare cosa sarebbe successo se quei 25mila voti fossero stati a favore della Cdl…

  12. Non era un imperativo, Luca. Stai calmo. Era un congiuntivo esortativo. “Stia” è un congiuntivo, a casa mia (“mia” non è un congiuntivo, anche se la rima c’è). Sì, torno a scrivere sul mio blog di cui sono azionista di maggioranza (Cristo, che linguaggio!). Solo una cosa: rispondi un po’ alla sostanza. Poi mi spieghi cosa significa “non sono consueto, in pubblico”. Magari rispondimi in privato.
    Cordialmente
    Una persona molto “ammodo”, fidati.

  13. (Sarò tardo, ma questo post ogni volta che lo rileggo lo interpreto in maniera un pò diversa.)

    L’unica conclusione sicura che posso trarre è che AttentialCane è “Bigotto Inside” e non gradisce i comportameni “civettuoli”.

    Io stesso civettavo con “la sinistra internettiana astensionista”, perchè condividevo alcuni dei freni all’ entusiasmo verso la coalizione di CS, in primis il candidato premier (che forse era l’unico possibile).
    Ciò non toglie che non approvavo la loro scelta finale,proprio perchè poco pragmatica etc.
    Ad es. il post Gneri che motivava la sua scelta lo commentai dicendo che faceva un pò “la fica”.
    Piu sgamati di così.

    Bah , comunque ripeto : mi sa che mi è sfuggito qualcosa.

    p.s. : C.v.D. per la solita rappresentatività della rete la RnP non ha raggiunto nemmeno la quota di sbarramento al senato (salvo vari tecnicismi http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2006/Notizie/Politiche2006/articoli/04_Aprile/13/rosanelpugno.shtml)

    olà.

  14. Privo di una principale che lo sostenga (“chiedo che stia in disparte”), “stia” è imperativo. Proprio come :”Stai calmo”. È più forte di te, sei uomo imperativo. Ciao, L.

  15. La mozione d’ordine è una snobistica operazione di “territorial pissing”. Per quanto mi riguarda sono sempre stato schierato (e non solo sul mio sconosciuto blog), per cui mi sento assolutamente autorizzato a rinviarla al mittente con un sentito “ma va a caghèr”

  16. Professor Luca, non che vi sia bisogno di confermare la tesi di attentialcane, ma “propongo che se ne stia un po’ in disparte” è tutto tranne che un imperativo: è invece un sommesso suggerimento, e nella sostanza, prima che nella forma.

    Questo a meno che opinioni diverse dalle proprie siano considerate inammissibili imposizioni di pensiero. In tal caso qualsiasi esortazione o consiglio a comportarsi diversamente non può certo che essere considerato che un imperativo da chi li riceve. Non è però questione di grammatica o sintassi, ma di coda. E di paglia.

    Cari saluti

  17. No, il senso di questo post è: abbiamo vinto per il rotto della cuffia anche per colpa di chi si è astenuto e che, se avesse votato, avrebbe votato per di qua. Ovvero è un post nient’affatto propositivo, né supportato da alcuna logica o idea. E’ solo uno sfogo.
    Bisognerebbe evitare di diffondere, in rete e altrove, i propri sfoghi se prima non li si è rivisti e non si è cercato di capire se sotto c’è qualcosa di buono. Qui sotto non c’è niente. E’ solo ottusa miopia. Cioè si insiste nella miopia che ci ha indotto nel primo errore. Giudicando da ciò che leggevamo, dalle persone che frequentavamo, dai colleghi e dagli amici, il centrosinistra avrebbe dovuto stravincere. Così non è stato e quindi bisogna trarre almeno l’insegnamento che limitarsi al proprio circolo di amici per discendere delle conclusioni è quantomeno inopportuno. Io sentivo solo gente che avrebbe votato per La rosa nel pugno, pensa te.
    Siamo in periodo difficile, intorno a noi il progresso galoppa e noi arranchiamo, la gente ha paura e quindi si rifugia nella parte conservatrice del pensiero politico. Molto semplice.

  18. Concordo con chi critica gli astenuti… ho a che fare tutti i giorni con snob che imputano a questo o quell’esponente di csx di non corrispondere ai propri desideri… e allora cosa dovremmo fare a D’Alema che oggi ha dichiarato quelle idiozie sul presidente della Repubblica da eleggere? mah. Certo che sono proprio deluso.

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