Un’arma di distruzione di massa per l’Ulivo

Jack Bauer sul Foglio come candidato ideale per la sinistra.
Grazie a Gianmarco che l’ha pensato e Michele Boroni che l’ha scritto.


(di Michele Boroni, Il Foglio“, 7/2/2006)

060207ilfoglio-bauer.gifC’è poco da dire. Il Cav. è un osso duro. Persino nel vorticoso e sfiancante – per lui e per noi, che ce lo troviamo in ogni angolo di palinsesto – tour de force radio-televisivo, Berlusconi riesce sempre a sorprendere e a costringerci davanti alla tv. Il Cav. spiazza, provoca, fa discutere; quando sta in video è perfino capace di convincerci. Dalla sinistra invece arrivano solo timide repliche (perlopiù indignate) o mediocrismentite d’ufficio: nessuna presa di posizione netta, nessun colpo di teatro. Per battere Silvio Berlusconi una volta per tutte, perlomeno nei dibattiti tv, c’è bisogno di un uomonuovo, dotato di vero carisma, un uomo che non si lasci intimorire dalle battute di un ex-cantante di piano bar. E allora se toni aspri devono essere, le cose vanno fatte sul serio. Noi una soluzione qui l’avremmo. Lo spunto ce lo ha fornito il blog Macchianera che sabato ha pubblicato una serie di “manifesti tarocchi” (la moda del momento, senza dubbio) della campagna ulivista dove, al posto di Romano Prodi, campeggiava la foto di Kiefer Sutherland nella sua più recente e celebre interpretazione, quella di Jack Bauer, l’agente dell’Unità Antiterrorismo della serie “24” appena andata in onda su Rete4. Jack Bauer è colui che in 24 ore riesce ainfiltrarsi nel più impenetrabile cartello del narcotraffico, sventare un attentato terrorista nei confronti del Presidente e pilotare un aereo militare contenente un ordigno nucleare, figuriamoci se non è capace di vincere un dibattito tv o di recuperare cinque punti percentuali alle elezioni. D’accordo, la serie “24” – prodotta dalla Fox di Rupert Murdoch – è stata accusata di essere fortemente filo-repubblicana, ma la sinistra italiana ha ora una priorità: sconfiggere Berlusconi, con ogni mezzo necessario, anche usando le stesse armi della destra. E solo Jack Bauer è l’uomo giusto per farlo. Senza sottilizzare troppo sull’identità della sinistra e sul programma democratico.

Non solo Bauer riuscirebbe a mettere alle corde il presidente del Consiglio in tv, facendogli confessare marachelle adolescenziali e scheletri nell’armadio, ma siamo sicuri che l’agente del CTU, preso dall’entusiasmo, avrebbe già nel cassetto un programma di governo in pochi ed essenziali punti. Innanzitutto la giustizia: il vero problema del sistema giudiziario italiano, si sa, è l’annosa lungaggine processuale. Con la gestione Bauer niente più tempi dilatati per leudienze o per i ricorsi in appello, basta semplicemente puntare una pistola alla tempiaal principale indiziato per ottenere rapidamente la confessione e il gioco è fatto. Anche sui temi sicurezza, legalità e lotta al terrorismo, il nome Bauer è una sicurezza. Per quanto riguarda l’istruzione non sono ancora chiari i dettagli della nuova riforma, ma una cosa è certa: insegnamento obbligatorio di arabo, ceceno e serbo-croato a tutti gli studenti fin dalla prima media per formare tanti piccoli agenti speciali in grado di far confessare rapidamente le cellule terroristiche insediate in Italia. Jack Bauer è persona pragmatica, che prima di prendere una decisione preferisce provare sul campo e sulla propria pelle gli eventuali rischi o effetti collaterali: per combattere il traffico di droga, nella serie andata appena in onda l’agente del CTU si è introdotto all’interno di un potente gruppo di spacciatori e si è costretto a diventare tossicodipendente da eroina – altro che spinello giamaicano di Fini. C’è però un unico problema, la figlia. Non avendo più la moglie, ovviamente assassinata da una ex collega del marito passata dalla parte dei terroristi, Jack Bauer si trascinasempre dietro la bionda figlia, specializzata nel combinare casini e mettersi nei guai. Prima di un qualsiasi incarico da offrire al padre, è necessario trovare un impiego alla figlia – per tenerla impegnata e renderla innocua – come ad esempio trasformarla nella migliore alunna del professor Cacciari, sostituendosi alla figlia del Cav. Jack Bauer, che non lascia niente al caso, avrebbe anche un candidato per il ruolo di presidente della repubblica al quale promettere eterna fedeltà, ovvero Sergio Cofferati, l’uomo che più di ogni altro corrisponde alle caratteristiche di David Palmer, il presidente USA nella fiction della Fox: un uomo fermo nelle sue decisioni di non trattare con i “cattivi”, ma assai debole nei confronti dell’altro sesso, un altro vero leader che la sinistra già una volta si è lasciata scappare. Siamo ancora in tempo per un cambio dell’ultimo minuto. Jack Bauer, altro che “uomo di facciata”.
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15 Commenti

  1. Bauer così scoprirebbe che la Bonino è un doppio agente, Bertinotti prende soldi da una non meglio identificata potenza straniera e Fini si farebbe sua figlia.

  2. Bauer così scoprirebbe che la Bonino è un doppio agente, Bertinotti prende soldi da una non meglio identificata potenza straniera e Fini si farebbe sua figlia.

  3. ma guadate che c’e’ pure gente che non c’ha SKY perche’ costa troppo e non vuole dare i soldi a murdoch e non sai chi spacchio sia JAck Bauer ed e’ ferma,magari,a Chuck Norris..

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