Ativa. E felice anno nuovo

La tangenziale che circonda Torino è a pagamento, gestita dall’ATIVA. Per favorire i pendolari, l’ATIVA ha attivato da tempo una formula di abbonamento mensile.
Al mese di dicembre 2006, la tariffa per l’abbonamento che garantisce passaggi illimitati attraverso qualsiasi casello tel tracciato, è di 14,10 euro.
Da gennaio 2006 la tariffa diventerà di 18,00 euro, un aumento pari al 27,6%. Sempre per passaggi illimitati.
Stando alle recenti notizie (La Stampa di Torino di ieri), inoltre, dall’aprile 2006 per gli abbonati diventerà obbligatorio il Telepass, canone mensile 1 euro. Si passa quindi a 19,00 euro, per un aumento, rispetto al dicembre 2005, pari al 34,7%. Ma non finisce qui. Sempre da aprile 2006 i passaggi sarebbero limitati a 50 al mese. Il che vuol dire che un pendolare che prenda la tangenziale e passi per due caselli per arrivare al lavoro (ovvero 4 passaggi al giorno, andata e ritorno, tipologia di pendolare non così rara) farà mediamente 80 passaggi al mese. Ovvero 30 passaggi oltre il limite. Facciamo un esempio pratico: il casello di Bruere costa 0,90 euro al passaggio, quello di Settimo 0,80 euro. Fanno 25,5 euro in aggiunta. Il che vuol dire un totale di 44,5 euro. Per questa tipologia di pendolare, l’aumento equivale a un bel 215,6%.
Poi uno si legge quest’ANSA e capisce che la matematica è un’opinione.

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13 Commenti

  1. più invecchio e più mi rendo conto che le spremiture cui sono sottoposto tramite innumerevoli modalità gli abitanti della Pianura Padana saranno inevitabili, finchè non impareranno a fare come i fratelli meridionali, che se provi a imporgli gabelle simili se vabene non pagano, se va medio minacciano l’esattore e se va male sfasciano tutto. In Padania, terra di pecore ubbidienti, si lavora, si paga e si tace. Sono i valori dei babbi padani.

  2. Beh, onestamente stai trascurando un paio di dati essenziali (nell’analisi, dico. Poi le conclusioni sono da condividere, comunque, per l’esagerazione degl’incrementi di prezzo): il primo è che il 6 od il 7 di gennaio verrà aperto l’ultimo troncone della Pinerolo – Torino (che per oltre 10 anni è stata limitata a None, curiosamente proprio davanti ad uno stabilimento “Fiat Ricambi”); il secondo è che gente (viva) che tutti i giorni si fa 4 (quattro) volte la tangenziale di Torino non ho l’onore di conoscerne.
    La Pinerolo – Torino è uno dei motivi principali per questo aumento delle tariffe: è stata costruita dall’Ativa, che la gestirà direttamente nell’ambito del sistema delle tangenziali di Torino. Avrà il compito di alleggerire il traffico sulla S.S. 23 del Sstriere, che è una delle strade più pericolose d’Italia, diminuendo chilometraggio e code.
    Riguardo agli altri pendolari – che non useranno la nuova autostrada ma continueranno a circolare sulle 2 tangenziali di Torino, ti assicuro che saranno veramente pochi – salvo i corrieri – quelli che supereranno i 40 passaggi/mese.
    Posso sostenere questo perchè ho solamente colleghi pendolari da tangenziale, conosco una marea di pedolari da tangenziale, interpreto i sentimenti, le ansie e le paure di una moltitudine di pendolari da tangenziale (sono il Re dei pendolari da tangenziale, posso dire)e ti posso assicurare che nessuno va a casa per pranzo.

  3. Non ne conosco nessuno che va a casa a pranzo, anche se adesso che ci penso ieri, sulla cronaca di Torino de “La Stampa”, c’era un bel paginone sull’odissea di un (uno. Uno!) che passa la vita andando su e giù per la tangenziale di Torino (e che quindi patirà per l’aumento). Direi, tra l’altro: un esempio commovente della piega giornalistica che sta prendendo la cronaca di Torino del quotidiano cittadino. Dopo le paginate sulla Franzoni, con le foto dei disperati che facevano la fila la mattina presto per poter entrare a Palazzo di Giustizia (e relativi “editoriali di costume”), adesso dai, “diventiamo paladini del cittadino sfruttato!”; così il matrimonio con il populismo è bello e che celebrato. Con “Libero” e “La Padania” che facevano da testimoni, con la mano sulla spalla al quotidiano dove scrive Igor Man.

  4. Tommaso, si parla di 4 passaggi al casello (2 all’andata e 2 al ritorno) nel post iniziale.
    O non ho capito una mazza io?

  5. Sì, ma 4 (quattro passaggi) al casello significano:
    – ore 7,15 andata (in ufficio)
    – ore 12,15 ritorno (a casa, a mangiare)
    – ore 12,45 ri-andata (in ufficio!)
    – ore 18 ri-ritorno (a caaaaaaaaaasaaaaaaa)
    Con un’ora per la pausa pranzo, che ti passi (appunto) in macchina in tangenziale.
    Non ne conosco (di vivi) che fanno ‘sta vita per 330 giorni all’anno. Non ne conosco

  6. Tommaso, evidentemente non mi sono spiegato o non hai letto tu. 4 passaggi significa che uno va a lavorare passando, per esempio, da Bruere E da Settimo all’andata, da Settimo E Bruere al ritorno. E ne conosco a decine.

  7. l’Ativa come al solito non perde occasione per comportarsi male.
    per realizzare il tratto di strada che porta a pinerolo ha sicuramente beneficiato di contributi ed agevolazioni.

    Logica e coerente conseguenza sono quindi :
    – realizzazione casello beinasco
    – introduzione relativa gabella
    – chiusura svincolo orbassano ( effetto “tonnara” )
    – aumento abbonamento mensile
    – imposizione utilizzo telepass

    matt

    P.S. Tempo fa per ottenere un indennizzo dall’Ativa ho dovuto attendere circa due anni ed “investire” centinaia di € in telefonate…

  8. E’ tutto organizzato per incrementare il mercato dell’auto. Più auto ci sono in famiglia più telepass, più targhe alterne, più possibilità di parcheggio, più inquinamento, più traffico, più licenziamenti, più cassa integrazione, più tav, più assicurazione, più tasse….insomma siamo ricchi, questa è la verità.

  9. @Tommaso: Se abiti a Settimo Torinese e lavori ad Avigliana ti fai 4 caselli al giorno.
    Bello il troncone Torino – Pinerolo. Ti sei solo dimenticato di dire che pre-olimpiadi era gratuito (fino a None), post olimpiadi sarà a pagamento…
    Inoltre ti sei dimenticato di dire, forse per mancata conoscenza, che da anni i camion evitano un tratto di tangenziale per non pagare il casello di Bruere…passando da Rivoli ad Avigliana in statale.

  10. Il casello di Beinasco sulla Torino Pinerolo è andato in cambio del rifacimento dello svincolo di Bruere. O viceversa, secondo i punti di vista.

  11. Caro Tommaso, è invece molto semplice superare i 50 passaggi mensili, ad esempio io che vivo a Chieri e lavoro ad Airasca farò 4 passaggi al giorno( 2 a Santena e 2 a Beinasco) che su 20 gg lavorativi (escludendo quindi i week end) fanno 80 passaggi……
    Inoltre trovo assurdo che, ad esempio, una persona che per esempio vive a Moncalieri o Trofarello prenda la tangenziale al San Paolo e possa arrivare fino a Leini, Borgaro, addirittura Caselle senza mai attraversare una barriera e che quindi tutto i costi vengano a carico di chi come me deve superare 2 barriere in meno di 30 Km

    Infine a chi come me è dotato di Telepass da un anno con abbonamento incluso, l’Ativa non si è neanche premurata di inviare una comunicazione che spiegasse come sarebbero cambiati i pedaggi ecc..

    Lascio a te ogni ulteriore considerazione

  12. La chiusura dell’uscita di Orbassano è vergognosa! Chi come me abita a Pinerolo e lavora ad Orbassano e dintorni è costretto ad uscire a Candiolo o Volvera intasando le statali e provinciali…Bel servizio!
    Sarei disposto a pagare ad una stazione automatizzata con Telepass, pur di potere uscire dove mi serve.
    L’Ativa dovrebbe vergognarsi!
    Questa è la conseguenza dell’affidare la gestione dei servizi pubblici ad aziende private che hanno come unico fine il profitto…

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