«La mafia non esiste», «l’Olocausto è una menzogna»…

Sottotitolo: “Dividiamo tra tutti quella di uno che da solo dovrebbe provarne troppa”.

Non siamo alla vigilia di un’altra Tangentopoli, non ci sono i presupposti perché c’è una classe politica che è sostanzialmente sana.
(Roberto Castelli, ministro della Giustizia – 16 dicembre 2005)

Poi dici la «malasanità». Con questi standard di salute pubblica, bisogna ringraziare il giuramento ippocratico se le fucilazioni ospedaliere non sono quotidianità.
Dico: serve coraggio – e quanto (al di là dello strategico e paraculo «sostanzialmente») – per riferire il concetto di sanità all’esperienza dissimulatoria acquisita su un campo che fu minato.
Vero: non siamo alla vigilia di un’altra Tangentopoli, che alla fine servirebbe solo a calmare le coscienze per qualche mese al pari della beneficenza natalizia: si mischierebbero le carte, se ne butterebbero un po’ a caso nel selciato per poi ritornare a giocare con lo stesso mazzo. Gli stessi re, le stesse regine, il solito rosso sbiadito.
Piuttosto: siamo nell’Italia del feudalesimo* e la vigilia è già passata.


* I sociologi dicono che l’evoluzione biologica è praticamente irreversibile ma sanno che non possono dire lo stesso per l’evoluzione socio-culturale. Pertanto, messa nel cassetto l’ipotesi di un’involuzione in scimmie (che pure non è da scartare, alla luce del rapido cammino verso il colonialismo), la chiosa non è una stanca battuta.

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48 Commenti

  1. Ecco un altro imbecille. E dico imbecille perchè siamo sotto le feste.
    Ecco uno che associa un’opinione assolutamente dignitosa e per alcuni aspetti fondata (ma non è questo il punto, ora) al negazionismo sugli ebrei e sulla mafia, che peraltro già sono negazionismi che di per loro non andrebbero associati: uno è storico, l’altro è sociologico, insomma è roba che non c’entra niente.
    Qui non c’entra la cultura nè la circolazione delle idee: per fare dei paragoni del genere occorre essere poco dotati da madre natura, non c’è niente da fare.
    Comunque, se a qualcuno interessasse un’opinione diversa (di uno che bene o male si è occupato di Tangetopoli tutta la vita) senza tuttavia che la voglia per forza paragonare al negazionismo sull’Olocausto di Hitler (veramente: quello lì è proprio un cretino) dico assai succintamente:
    1) Tangentopoli con quest’inchiesta non c’entra niente. Per alcuni aspetti potrebbe essere persino peggio, ma non c’entra niente.
    2) Dire che questa classe politica è sostanzialmente sana, nell’accezione in cui l’ha detto Castelli e cioè relativamente a com’era la classe politica precedente, è giusto. Questa classe politica è composta perlopiù di paria, di piccoli uomini, di industrialotti o avvocaticchi o ex sindacalisti cooptati, gente che non conta un cazzo e nella grande maggioranza non ha nessuna leva di comando, non ruba perchè non saprebbe neppure come si fa.
    Ma ripeto, non volevo parlarne e non lo sto facendo. Volevo solo dire che l’autore di un post del genere è un cretino autentico, purissimo; e in seconda battuta, come altre volte e certamente non da solo, volevo tornare a chiedermi con quale stracazzo di criterio Neri dia la password a certi coglioni. Altro che commenti poco pertinenti sulla musica classica.

  2. Esistono cazzate più colossali et sgradevoli e cazzate più eleganti et accettabili. Il titolo è fatto di vergogne della prima specie, la dichiarazione di Castelli della seconda.
    Il commento sopra è invece piacevole per l’autore del post, giuro.

    ***

    Certo, se poi si commenta il titolo è chiaro che un presidente del consiglio vada in tv con cartelline e grafici essenziali (nel senso di sintetici, ovvio).
    Aggiungo solo una cosa riguardo il titolo: dicessi che Berlusconi ed un altro sono due cretini, non direi tutto su Berlusconi e l’altro; uno potrebbe essere vergognosamente più cretino dell’altro esistendo ulteriori discriminanti che una persona coscienziosa non gioca a ignorare.

  3. ma insomma, dottor facci, abbia tanta, tantissima pazienza. lasciamo perdere gli insulti che tira addosso al diego: io capisco che quando uno le sue cosine se le sente nel profondo sia pure disposto a sbraitare pur di riaffermarle. ma a lei, dico, lei, ci pare che tutta sta storia delle banche che fregano i soldi ai morti, e del governatore che si faceva i cazzi suoi, meritava un commento tipo “c’è una classe politica che è sostanzialmente sana”? Si vede che lei, dico, lei, dottor facci, cia’ qualche accesso ai crediti bancari facili. o che so, magari cia’ proprio gli euri. che invece noi, che ci abbiamo la partita iva e siamo gli ultimi proletari in giro, quando andiamo in quelle banche del cazzo costruite intorno a te (a te, non a me) a chiedere il fido ci sentiamo delle merdacce, e quelli stronzi invece l’abbiam visto quello che fanno. e il castelli ci dice che la classe politica va bene cosi’? ma vaaaaa..

  4. Dai, fai uno sforzo e risponditi da solo, Loccone. Non ho nessuna simpatia per Castelli, ma lui rispose a una precisa domanda. Se le banche fan schifo (a proposito: io non ho fidi, ho solo il mutuo della casa) prendetevela con le banche.
    Il resto della discussione non m’interessa, parlatene con gente intelligente e competente, parlatene col brugnone.

  5. Quello che vorrei capire è come interpretare le parole di Castelli, se la classe politica è SOSTANZIALMENTE sana, significa forse che è FORMALMENTE malata?
    Il feudalesimo poi non c’entra niente, i signorotti del medioevo erano soliti marciare alla testa delle proprie armate per difendere dalle razzie il proprio feudo, dimostrando quindi un coraggio e un utilità maggiore dell’attuale classe politica.

  6. Il “sostanzialmente” è davvero preoccupante. Questi che ci governano sono dei cani, dei maledetti.

    Ma perchè dobbiamo sempre farcela mettere in culo in Italia? Eh? Nessuno ce lo spiegherà mai questo.
    C’era un Pasolini che aveva intuito il male eterno di questa repubblica merdosa…

    “L’Italia sta marcendo in un benessere che è egoismo, stupidità, incultura, pettegolezzo, moralismo, coazione, conformismo: prestarsi in qualche modo a contribuire a questa marcescenza è, ora, il fascismo.
    Non occorre essere forti per affrontare il fascismo nelle sue forme pazzesche e ridicole: occorre essere fortissimi per affrontare il fascismo come normalità, come codificazione, direi allegra, mondana, socialmente eletta, dal fondo brutalmente egoista di una società”.

  7. Ricordo di aver letto da qualche parte (la blogosfera è bella, ma difetta di una memoria organizzata) una cosa tipo che qualsiasi conversazione di qualsiasi genere che si protragga abbastanza a lungo finisce per tirare in ballo il nazismo. Certo questa batte ogni record.

  8. MAUHAUHA
    mannaggia!
    sostenere che l’attuale classe politica è sana perchè non saprebbe come rubare è pura satira…
    è come dire che uno che ti voleva svaligiare casa è onesto perchè non è riuscito a scassinare la porta blindata…
    GE NIA LEEEEEEEEE…

  9. Per puro caso sono andato a vedere il blog del sovrastante Domiziano Galia. Ebbene, finalmente uno che sul caso Fazio è sulla pista giusta.

  10. Facci, mettiti d’accordo con te stesso. O questa inchiesta potrebbe essere “persino peggio” di tangentopoli (come dici tu), oppure questa classe politica è sostanzialmente sana, “relativamente a com’era la classe politica precedente” (come dici sempre tu). La prima affermazione nega la seconda.

  11. Questa inchiesta è una guerra di potere, ma questa classe politica ne è più spettatrice che altro.
    E’ una guerra tra lobbies composte da salotti finanziari, banche, giornali, magistrature e poi certo, politici. Ma non politici come una volta, signori, perchè quei politici non esistono più: la prima Tangentopoli li ha fatti fuori.

  12. Questa mi pare un’opinione poco condivisibile: l’impressione (poco condivisibile anche questa, perché chi dovrebbe condividere la verità se ne guarda bene) è che a cambiare sono facce e cognomi – quando va bene – ma l’aria è sempre la stessa. Giusto un po’ di deodorante in più.

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    “La ventata di moralismo e di ipocrisia che ci ha inondato in questi anni è stata il preludio di disegni trasformistici che non hanno cambiato in meglio l’immagine del paese.”

  13. filì,
    questi non hanno saputo rubare bene perchè sono stati avidi.
    ma hanno rubato in tanti ed hanno rubato quello che potevano a seconda del ruolo di potere che avevano o hanno.

    perchè anche la semplice depenalizzazione del falso in bilancio fa si che sia poco rischioso derubare lo stato, cioè noi.
    e non cito molti altri “favori” che conosci anche tu benissimo.

    ed è in questo clima che tutti quelli che potevano hanno fatto quello che gli pare, sfacciatamente.

    non penso che con prodi al governo ci sarà questo cambiamento di rotta, ma, ed è il motivo per cui lo voterò, sono sicuro che non sarà più così facile la cosa.

    e la mia opinione vale quanto la tua filì, anche se sono un tuo scatenato fan

  14. Una pista da seguire.

    ***

    Molti, per esempio, hanno rilevato che l’inchiesta sulla scalata della Banca di Lodi, quella che in sostanza divide il salotto buono dal salotto cattivo della finanza italiana, è nata da un esposto firmato da un legale che lavora nello studio del professor Federico Stella. Ebbene: l’inchiesta architrave di Mani pulite, l’inchiesta Enimont del 1993, quella che divise l’Eni buono dall’Eni cattivo e così pure i citati salotti, ebbe tra i sicuri protagonisti proprio lo studio del professor Federico Stella, sorta di eminenza grigia che spunta regolarmente dietro i più dirimenti terremoti politico-economico-giudiziari del Paese. Stella, docente all’Università Cattolica, legale dell’Eni in eccellenti rapporti con Romano Prodi e coi vertici dell’«Espresso», in particolare sintonia coi pm Gherardo Colombo e Francesco Greco e col parlamentare diessino Luciano Violante, all’esordio di Mani pulite fu il legale dei primi imprenditori «pentiti» che rovesciarono ogni colpa sulla classe politica. Fu il legale dell’Assolombarda che propose una legge per uscire da Tangentopoli e fu il legale che due anni dopo la ripropose assieme ad alcuni magistrati del Pool promettendo l’impunità per i corruttori che avessero collaborato: e ricordiamo che nell’autunno del 1994, nell’ottica degli inquirenti, a non aver collaborato era rimasto un solo gruppo imprenditoriale. Stella fu acclarato ghostwriter di Antonio Di Pietro all’Università di Castellanza e così pure, docente alla stessa università, risulta anche Mario Zanchetti, il legale dello studio Stella già autore materiale dell’esposto contro la banca di Lodi. Ma Stella, si diceva, fu soprattutto il legale che difese imputati e testimoni dell’Eni con posizioni anche tra loro contrastanti: tra questi Lorenzo Necci, Franco Reviglio, Paolo Ciaccia, Antonio Sernia e Franco Bernabè. Federico Stella c’era allora e in qualche modo spunta oggi, gli ambienti sono quelli, così come c’è il pm Francesco Greco, oggi, e c’era pure nel maggio 1995, quando la Procura di Milano chiede il commissariamento di Publitalia: per quanto, diversamente da quanto è accaduto con Giampiero Fiorani, ai tempi, per scongiurare il commissariamento bastarono le dimissioni del Presidente Marcello Dell’Utri. Un precedente dimenticato, questo, che il salotto buono del tempo accolse con certa indifferenza. Molta più attenzione era stata prestata, nel marzo 1993, al tentato commissariamento della Cogefar impresit (Fiat) che secondo i legali spalleggiati dal Corriere Della Sera avrebbe invece prefigurato «un atto che potrebbe avere pesanti conseguenze per l’economia nazionale». In via Solferino giunsero a pubblicare, nelle pagine della Cultura, con prefazione di Lucio Colletti, le lettere dal carcere che l’amministratore delegato della Cogefar aveva scritto alla moglie. Improbabile che Paolo Mieli farò lo stesso con Giampiero Fiorani: altri scenari e altre furbizie, ora, ma sempre con l’amata magistratura sullo sfondo.

  15. Scusa Filippo, ma secondo te uno con la storia di Berlusconi e tutto il suo stuolo di sicofanti può essere definito politico sano? Sano nel doppio senso, dal punto di vista morale, e anche psichico? Secondo te uno che si definisce o accetta la definizione di Unto del Signore è sano mentalmente?

    Per cui tu che dici che questa non è Tangentopoli, che era un sistema di corruzione diffuso, endemico, di un’economia malata e di una moralità slabbrata hai ragione fino ad un certo punto. Come in Tangentopoli, anche in questa storia s’annida il virus della tara italica: quello che ti rende un furbo stupido. E’ questa la piega malata, la coazione a ripetere. Che vedi che contagia le persone fino a fargli perdere il senso di realtà e ad indurli a commettere reati alla luce del sole, sotto l’attenzione dei giornali e della gente. Come se nulla fosse. Come travolti da una mania parossistica.

    Ora di questo virus il premier è campione, il furbo dei furbi: “Pedrito el dritto”. E si è visto in questi anni, durante Tangentopoli e prima. E’ una malattia che gli viene da lontano. Oserei dire che è ereditaria.
    E’ questo il virus, quello del sentirsi più dritti, più furbetti o furboni – pensare che io so io e l’altri nun so’ un cazzo – da cui ci dobbiamo vaccinare e che fintanto che non sarà sconfitto non potrà far considerare la classe politica italiana, se non tutta una bella fetta, sana.

  16. il problema è che la guerra alle magistrature e alle varie malsane commistioni è necessario farla anche (anche) tramite regole che impediscano casi del genere. Voglio dire: si può (e si deve) parlare della pericolosità di questa magistratura ma finché c’è spazio (legale, morale, per mancanza di controllo) per cose del genere sarà difficile porre efficacemente il caso.
    Lo stesso valeva per tangentopoli, ai voglia poi a lamentarsi “aridatece la prima Repubblica”, il problema non era “che rubavano” il problema è stato che non sono stati capaci di cambiare quando si doveva, creato lo spazio e l’incertezza altrui nel colmarlo qualcuno che ci si infila lo trovi. In Italia lo fa la magistratura.

  17. filì,
    le leggi fatte a colpi di maggioranza in questa legislatura delineano abbastanza chiaramente i fini di certa politica economica.
    sono fatti e non parole.

    te le devo elencare?

    poi possiamo spettegolare anche dei rapporti tra i vari fiorani ed i vari politici.
    e su questo c’è da sbizzarrirsi, e lo sai.

    per ora mi basterebbe essere governato da gente la cui prima preoccupazione non sia monopolizzare qualsiasi mercato in barba ad ogni controllo xsulla pelle dei cittadini.

    perchè, ad esempio, la legge rognoni-la torre serve.
    ed io sto bene attento a chi la vuole toccare e perchè.

  18. Non ho capito che cosa vorreste sostenere. Volete sostenere che il problema è questa classe politica? Ma lo volete capire che il vero potere oggi è altrove? Oggi la politica fa parte ovviamente del mosaico, ma non è chi lo compone?

  19. A Silve’ non te preoccupa’: Berlusconi farà la fine di Craxi, forse anche peggio. No, anzi, preoccupati.

  20. cioè silvio berlusconi non fa parte di quella cricca che detiene il potere politico ed economico in italia?

    forse no, forse sta facendo solo favori per leccare il deretano a chi lo detiene sul serio.
    forse li sta facendo anche a se stesso però.

    ma chi sta aiutando, chiunque sia, ce la sta mettendo nel culo senza vasellina.

    e non ti preoccupare, che alla prima legge pro-squalo d’alta finanza che il futuro governo di centrosinistra farà, cambierò tranquillamente idea.

  21. golpì,
    mi basterebbe solo che perdesse democraticamente queste elezioni.
    e che le perdesse in maniera così pesante in modo tale da non poter rompere i cabasisi a chi dovrà, e ripeto DOVRA'(è una minaccia) rimettere le cose a posto.
    ed in modo tale da far si che la destra italiana presenti qualcuno degno tale da garantire al cittadino un’alternativa.

  22. Chi sta perdendo (la classe politica) non è un problema, ha un problema. Piuttosto che cercare di risolverlo (rientrare nella lotta usando i propri mezzi, inventandosene di nuovi) mi sembra che si dedichi ad altre cose (non mi importa quanto commendevoli), forse perché oramai dà per scontato che la lotta è perduta per sempre? Se fosse così sinceramente non meriterebbe spenderci una parola e i lunghi articoli dedicati a fare chiarezza su tangentopoli e altro (nel loro piccolo) non sarebbero che vuoto esercizio accademico e non giornalismo. Io spero che non sia così.

  23. oh, filì.
    pensandoci hai anche ragione.
    ma è più facile cambiare una classe politica troppo accomodante, in attesa

  24. Alla fine ne discende solo una cosa : che si deve fare in modo che ci sia un giusto ricambio alla testa del paese e che ” il potere assoluto corrompe assolutamente”.
    certo che è bizzarro che quando il presidente della banca d’italia aveva il potere di gestire l’economia con il governo dei tassi di itneresse etc … etc… i governatori fossero tutti dei santi : anzi negli ultimi 10 anni sono stati i salvatori della patria.
    Mentre adesso che sono dei meri gestori dell’ordine delle banche diventano dei ladri e malvesatori fratelli di scroodge e avidamente desiderosi di arricchirsi.
    mah sinceramente non so che dire e non ho certezze sotto con un altro e magari che non abbia il potere di un papa… ma scusate un paio d’anni fa non era intoccabile? non si era sfiorato la crisi di governo e non si era ulrato ” nessuno lo tocchi” per difenderlo? adesso è diventato il motore primo di tutti i mali?
    misteri buffi …

    ps io sincerametne non capisco tutto sto astio sotto il berlusca … pensiamo davvero di essere stati peggio di c ome avremmo potuto stare in questi ultimi 5 anni?

  25. ” pensiamo davvero di essere stati peggio di c ome avremmo potuto stare in questi ultimi 5 anni?”

    E’ un sondaggio?
    Allora aggiungo anche il mio SI’.

    Non eccezionalmente meglio, non strabiliantemente meglio, ma un po’ meglio, sì.
    Niente di eclatante, ma passi più o meno piccoli di miglioramento.
    Come è stato nel passato governo.

    Del resto, non è a sinistra che si è parlato di ” Nuovo Rinascimento “, E ” Re Sole “, e ” Amor nostro”.

  26. Facci, sì: voglio sostenere che il problema è questa classe politica. Gli “anche” e i “non solo” non cambiano la sostanza.

    Il «brugnone» è un animale del popolo e quindi da ingenuo pensa che una classe politica sana (propriamente intesa e senza paraculismi) martello in mano il mosaico dovrebbe farlo a pezzi, chiunque sia l’artista di finanze creative o inculate simili. Invece paga il biglietto per entrare nel museo, che è anche fortezza.

    A meno che non si sostenga che all’ingenuo bambino sia stato estorto pure il martello. Ma a me pare che il martello sia stato venduto con regolare transazione.

    Detto in soldoni: se il potere oggi è altrove, se non è la politica a comporre il mosaico (cosa peraltro discutibile), non trovo comunque la legittimante ad una classe politica moralmente iniqua che avrebbe venduto il proprio potere appena pagato il biglietto.

  27. Dietrologia, dietrologia, per piccina che tu sia.
    Vedo che, in fondo, la dietrologia non è questa brutta cosa.
    A meno che non lo sia solo quando la fanno a sinistra.

  28. Perchè nessuno ricorda che Berlusconi è uno dei principali azionisti della società HOPA coinvolta in tutti i traffici di BPL e Unipol nel quale consiglio di amministrazione siedono Ricucci, Fiorani, Gnutti e Consorte?
    Questa non è un opinione è una semplice domanda su un fatto concreto che penso non avrà mai risposta.
    Quando si dice, il potere è altrove, mi sembra ritornare ai discorsi sui complotti giudaici, si puo sapere nomi e cognomi di questi benedetti poteri forti e una dimostrazione concreta della loro forza e dell’influenza reale sul nostro portafoglio, che è l’unica cosa che conta?
    Dire che una persona che ha messo in ENEL Ferrovie dello stato e ENI solo persone di propria fiducia non ha potere è ridicolo.

  29. filippo, uno per volta, intanto leviamoci dalle balle quelli che rubano, poi quelli che si fanno corrompere, poi quelli che corrompono i magistrati, poi quelli che non pagano le tasse, poi quelli che falsificano i bilanci, poi quelli che investono i soldi della mafia, poi quelli che dicono le menzogne ai cittadini, poi quelli che non mantengono le promesse, poi gli incapaci, poi quelli che strillano in televisione senza dire niente, poi i mafiosi, poi quelli che falsificano i dossier, poi quelli che mettono impronte false, poi quelli che pagano tangenti di 21 miliardi per farsi fare le leggi su misura, poi quelli che si fanno le leggi ad hoc per sfuggire alla giustizia, poi quelli che dicono che vogliono sparare sui barconi dei poveri disgraziati, poi quelli che si vogliono pulire il di dietro con con la bandiera italiana, poi quelli che spaccano tutto con la scusa di stare dalla parte dei più deboli e gli frega solo di spaccare, poi quelli che allungano i tempi dei lavori pubblici per gonfiare i costi, poi quelli che ……

    Una volta che ci siamo levati dalle palle questi, poi vediamo chi c’è dietro la politica, se c’è rimasto qualcuno. Mi sono stufato di sentire che c’è sempre dietro qualcuno quando già quelli che stanno davanti fanno schifo!

  30. In effetti il post tratta argomenti di non facile comprensione per i non addetti ai lavori. Ma si può spiegare con una semplice equazione: Fiorani/Ricucci/Consorte/Fazio/ladri/in galera/e tutti i politici loro amici/ladri anch’essi/mortacci loro/i sociologi/la malasanità=Berlusconi.

  31. A parte che in Italia le persone più brillanti sono sociologi, « =Berlusconi » un par di palle. Magari.

    Meglio offendere alla cazzo come Facci, che in fondo la valutazione personale è reciproca.

  32. In merito alla pista da seguire: mi pare interessante, ma sinceramente il parallelo fra Papi e Fiorani mi sfugge.

  33. Caro d.b., sono sociologo anch’io. Ma non penso che siamo le persone più brillanti in Italia, tutt’altro. Quindi accontentati di “=Berlusconi”, che poteva andarti molto peggio.

  34. D.B., meglio offendere alla cazzo come Facci?
    Ne sei sicuro?

    Forse non ricordi la tecnica dialettica del Facci: quando tu argomenti le tue tesi, lui contrattacca con le offese alla cazzo; quando invece tu, stufo, inizi a dirgliene quattro, lui se ne esce con un post alla cazzo sul “sovietico” Ciaikovskij…

  35. facci filippo,
    io sono una mente semplice e devo credere nella fantapolitica.
    la nostra situazione parte da lontano, dal cambio di rotta alla fine degli anni sessanta, forse da ancora prima, e mi riferisco all’eni del dopo mattei.
    anche il tuo bettino c’ha provato a riportare la barra al centro,ma non c’è riuscito e si è arreso nel modo peggiore, diventando complice di quel sistema.
    questo centrosinistra e, soprattutto questo centrodestra, sono il risultato di tutto quello che è successo.
    è stata spazzata via un’intera classe politica.
    forse capace, ma marcia.
    perchè è negli anni ottanta ed anche poco dopo che si è finito per distruggere quel poco che era rimasto in piedi.
    ed i responsabili, come i poggiolini o i de lorenzo, ne facevano parte.

    il problema non è solo la responsabilità di questo o di quello, c’è anche un problema di competenza.
    di saper amministrare la cosa pubblica, oltre che quella privata.

    i “poteri forti” hanno puntato, meglio, avevano puntato su silvio.
    perchè la sua politica è simile al modo in cui hanno gestito le loro industrie.
    profitto subito ed alla svelta.
    senza costruire.

    io non ne ho tratto vantaggio e mi stanno togliendo dei diritti.
    oltre a far impoverire l’italia tutta.

    fosse successo il contrario mi starei ancora domandando “cosa vorrà dire filippo, cosa sa.”

    il punto è che non m’importa, non m’importa perchè, ripeto, essendo io una mente semplice, guardo al mio portafogli.
    non a quello degli altri.

    e ho avuto a disposizione due intere legislature per farmi un’idea e scegliere

  36. Ricordate le 500 lire di carta, con il Mercurio Alato? Quelle erano dello Stato, erano nostre, non dovevamo restituirle a nessuno e nessuno ci chiedeva interessi a fine anno. Non c’era scritto «Banca d’Italia» ma «Repubblica Italiana – Biglietto di Stato a corso legale». Le firme erano del Direttore Generale del Tesoro, del Cassiere Speciale e c’era il visto della Corte dei Conti. Invece nelle banconote emesse dalla Banca d’Italia le firme sono del Governatore e del Cassiere, che sono Privati e non fanno parte dello Stato!
    E gli «americani» ? beh si sa che sono sempre un passo avanti.. loro hanno la Federal Reserve che è un Ente PRIVATO presente sulle Pagine Gialle subito dopo la Federal Express!

    Problema

    • Tutti i politici eletti alla guida della Nazione hanno sempre indebitato lo Stato chiedendo denaro in prestito ad una ristretta cerchia di banchieri privati.

    • Questi banchieri internazionali creano il denaro dal nulla e senza nessuna contropartita, semplicemente stampandolo.

    • Gran parte delle tasse versate dal cittadino servono a pagare gli interessi su quel debito inestinguibile, eterno, costituito da carta straccia.

    Domande:

    1. Perché lo Stato non si stampa da solo i soldi ?
    2. Perché conia le monete metalliche ma non stampa le banconote ?
    3. Perché emette Obbligazioni invece che stampare moneta esente da interesse ?
    4. Perché, dal 10 AGO 1893, l’elenco dei soci è stato reso disponibile solo il 20 SET 2005 ?
    5. Perché il Senato della Repubblica nei suoi verbali riporta «omissis» quando arriva ad elencare tali partecipanti ?

    ====================================================================================

    CAPODANNO «COR BOTTO» PER BANKITALIA S.p.A.

    Tutto il CDA di Bankitalia S.p.A. ringrazia la popolazione schiava e superficiale per il disinteresse mostrato verso i propri interessi.

    – 4 giorni

    allo scadere del termine per la disdetta del contratto tra lo Stato Italiano e la Banca d’Italia S.p.A. per l’erogazione dei «servizi di Tesoreria dello Stato». La scadenza è il 31 dic 2010 ma deve avvenire con un preavviso di 5 anni, quindi se entro il 31 dicembre 2005 il Governo non farà la disdetta ufficiale il contratto sarà automaticamente rinnovato per altri 20 anni e Bankitalia S.p.A. rimarrà fornitore di servizi allo Stato Italiano fino al 31 dicembre 2030. [approfondimenti.. qui!]

    Legge 28 marzo 1991, n. 104

    Proroga della gestione del servizio di tesoreria provinciale dello Stato
    (G.U. 4 aprile 1991, n. 79)

    La Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica hanno approvato;
    IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

    Promulga la seguente legge:

    Art. 1.
    – 1. La gestione del servizio di tesoreria provinciale dello Stato, conferita alla Banca d’Italia e prorogata al 31 dicembre 1990 con legge 16 aprile 1984, n. 78, continua ad essere affidata alla Banca d’Italia fino al 31 dicembre 2010, con l’osservanza delle disposizioni di legge attualmente vigenti, salvo quanto stabilito dalla presente legge.

    2. La Banca d’Italia svolge il servizio tramite sezioni di tesoreria con sedi e competenza territoriale stabilite con decreti del Ministro del tesoro sentita la Banca d’Italia medesima, tenendo conto delle esigenze di funzionalità e di economicità del servizio.

    [continua..]
    _________________________________________________________
    sandro pascucci : signoraggio.com

  37. Date loro un letamaio più capiente

    Vignette a parte, resta difficile capire il senso di tanta sciocca diffidenza nei riguardi di Wladimir Luxuria. Come se la vera nostalgia italiana fosse il terrorismo elettorale da DC vecchio stampo.Da Mastella a l'Unità, passando per Casini…

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