Al Ranidil non chiedere quel che non ti può dare

E ci mancherebbe, ho lavorato anch’io in una redazione, anzi in più d’una. Conosco bene il morso famelico con cui ci si avventa sopra il più insignificante degli anniversari di nascita, prima cacca, divorzio e morte di un personaggio famoso qualunque, nel sempiterno tentativo di nascondere un buco di idee come una casa.
Mi ritiro dunque, in relativo buon ordine, nella mia scatola di Ranidil, che mi fodera lo stomaco dal carrozzone di piagnistei per il venticinquennale della morte di John Lennon, di solito celebrato con effetti Ken Burns plananti su: fotografia di folle stravolte e candelofore davanti al Dakota/nostro abbracciato alla moglie (miliardi di scatti, si vede sempre quello)/nostro con espressione ebete circa 1968/nostro che saluta le folle dalla scaletta del jet del tour americano del ’65.
Il Ranidil, devo dire, mi copre benino anche la colonna sonora, che sulle immagini più toccanti della vita del nostro propone Yesterday, Michelle o Hey Jude, che credere che il nostro ci abbia messo una nota una dentro vuol dire credere che ce l’ho messa anch’io.
Il Ranidil terrà botta – ne sono sicuro – anche quando verrà proposta, in una concomitanza di ricorrenze veramente da brivido, la routine Happy Xmas (War Is Over), che riesce a mettere d’accordo il rimpianto per il genio scomparso (e i noialtri che dove eravamo quando abbiamo saputo e quanto eravamo giovani), gli italiani davanti alla rosticceria addobbata, l’anno trascorso in review con immagini di guerra e la speranza di un 2006 di pace.

Però se al Ranidil chiedi un dito e poi ti pigli il gomito, quello ti manda affanculo.
Perché il Ranidil lenisce, ma il suo principio attivo non sintetizza risposte.

Perciò, lo chiedo io a voi: per quale grottesco fenomeno – quasi certamente originato da un’aberrazione quantistica – tutti quelli che declamano davanti a una telecamera la propria fortuna per aver vissuto “la magica era dei Beatles” li chiamano Bitels?

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10 Commenti

  1. E va bene. Ho detto Bitels. Ma voi forse pagate per ascoltare? Avete il diritto di pretendere qualche cosa da me? Si trattava di una cosa detta di getto, prima della correzione al doppiaggio. E comunque tale inesattezza non cambia una beata fava. Ho sempre vissuto l’era dei Beatles (va bene così?). Cazzo volete da me? Cosa dovrei rispondere VIRGOLA che non sia già evidente e tuttavia, permettetemi, ininfluente? Già che ci sono, vi fornisco un’altra informazione e dico che peraltro Beatles deriva dal sassone beetle che significa maglio.

  2. se è per questo, c’è anche chi li chiama ancora bìtles ma c’è da perdonarli, erano i primi a confrontarsi con l’inglese, avanguardisti dell’anglofonia. con risultati teneramente buffi: diversi ultrasessantenni che conosco dicono, ancor oggi, Petty Pravo

  3. E pensare che prestai all’ex marito di una mia amica il 45 originale di Let It Be… ‘Azz!!!
    Più rivisto…

    … Era l’anno scorso, quando una giovane amica milanese – maniaca dei Beatles e terrorizzata dagli scarafaggi che le risalivano su dallo scarico del bagno – mi uscì di botto urlando da quest’ultimo: “EEEEEEKKKKK!!!! ORRIBILEEEEE!!!… UNO SCARAFAGGIO SUL PAVIMENTOOOOOHHH!!!”
    Crisi di nervi totale.
    La calmo. Entro io: “… L’ho visto, tranquilla”
    impugno una delle sue scarpacce da ginnastica puzzone e… SPLAT!!!
    Torno fuori e le faccio: “Senti, stavolta scegli tu: preferisci Paul o Ringo?”

    E’andata avanti a ridere per venti minuti. Giuro.
    ;o)))))
    Buona serata…

  4. Bitles è meglio di bitels. C’è una logica, nella storpiatura.
    Oltretutto Bitles lo dicevano i genitori, i matusa, Bitels i figli. E dai figli, che cazzo, mi aspetto un po’ di più, visto e considerato che dopo quarant’anni non hanno imparato a rettificare la pronuncia, e non fanno che rompere i coglioni in giro su quanto gli abbiano cambiato la vita i Beatles, a loro, quasi se li fossero meritati. Anzi, senza quasi.

  5. Dopo aver letto questo post, con annessi commenti, ho finalmente acclarato che vale la pena visitare questo sito solo per le foto delle donnine.

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