Quel che mi fa impazzire sono i paragoni. Il Presidente del Consiglio, l’onorevole Silvio Berlusconi, sarebbe anche più o meno libero di dire quel che crede, non fosse altro che ricopre un ruolo istituzionale che gli dovrebbe quantomeno suggerire, certe volte, di glissare su taluni aspetti della vita. Ma, davvero, i suoi paragoni sono qualche cosa di incredibile. Da piangere dal ridere se non fosse che di già si è in lacrime per tutt’altro. Persevera costui nel darci degli imbecilli. Aveva cominciato con le buone, dando alla metà delle donne italiane delle mentecatte che non sapevano fare la spesa: la sua mamma sì che gira per i mercati e riconosce se un peperone valga o meno tre euro ed al suo buon cuore delega la scelta, che se è troppo, semplicemente, la sua mamma non lo compra. Ora quest’uomo compirà settant’anni l’anno prossimo, ma sua madre è ancora viva? Lascio correre, ancora una volta, e ripercorro le fasi incredibili del berlusconismo in decadenza. E’ il delirio di Hitler che pensa che tutto sommato non sia ancora tutto perduto. Ebbene, ci disse che l’Italia è piena di amatori meravigliosi che mandano decine di sms alle proprie innumerevoli fidanzate e chi ha quei soldi da spendere non è certo alla cannetta. E poi che basta contare quanti nostri connazionali abbiano una casa di proprietà per capire bene che tutto sommato siamo ricchi. Sarà che la visione più corretta della cosa è che molti nostri compaesani, più che essere proprietari delle quattro mura in cui cercano di sopravvivere, sono intestatari di un mutuo; cioè di un debito e l’appartamento in questione è del loro direttore di banca sino a prova contraria, probabilmente ancora per lungo tempo. Il che non mi pare parametro di ricchezza, ma io sono un comunista che vede sempre tutto nero e non faccio testo. Oggi approda a lidi che lo trasformano in un idolo delle masse, dice: l’Italia è ricca (e fin qui, abbiamo già dato). E’ ricca perché girano un sacco di macchine di lusso, i ristoranti sono tutti pieni, e i ragazzini a scuola hanno due telefonini. Lo vede, lui, dai compagni di classe di suo figlio. Io vorrei tacere perché mi fa quasi tenerezza, ma non posso. Chi gli dice che i figli dei suoi amici compagni di scuola di suo figlio, sono miliardari quanto lui? O meglio, non quanto lui perché è impossibile, ma (da dissociato quale è) oramai è perduto, pensa che tutta Italia sia fatta ad immagine e somiglianza di Galliani. Io lo salvo, ragazzi, ve lo sto dicendo. Secondo me c’è, non ci fa nemmeno più.
E date loro le brioches, no?
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Non capisco quelli che per troncare un discorso e per mandare al diavolo l’altro si inventano tutte ‘ste pugnette pretestuose…io ho smesso molto tempo fa, quindi:
‘fanculo, moscerini…
zzzzzzzzzzzzzzz…….zzzzzzzzzzzzzzzzzz…..
caro ultimo,
i miei scolari votano tutti da almeno sette/otto anni, dunque…
non mi sembra un buon motivo per fare politica in aula. Ho sempre considerato i professori che lo hanno fatto, al liceo o all’università, dei mediocri e dei disonesti.
La peste del 1384 è storia antica. Questa però è pubblicata su Al Jazeera (o come diavolo si scrive) di oggi. E’ in inglese, per cui i figli di B. possono sicuramente leggerla.
Poor countries can make headway against two killer diseases by the simple, low-cost method of encouraging citizens to wash their hands with soap, says a new report.
Pneumonia and diarrhoea, both caused by bacteria, are the two biggest causes of childhood deaths in the world, killing more than 3.5 million children every year.
Doctors led by Stephen Luby, of the US Centers for Disease Control and Prevention (CDC) carried out a trial in a squatter settlement in the Pakistani city of Karachi, according to the report in Saturday’s issue of the medical journal Lancet.
Six hundred households were assigned to a scheme to promote handwashing.
Io certe volte vorrei davvero che le cose andassero male davvero, che ci fosse una recessione vera, povertà vera, così capireste, capiremmo tutti.
«Io certe volte vorrei davvero che le cose andassero male davvero, che ci fosse una recessione vera, povertà vera, così capireste, capiremmo tutti.»
Facci, io capisco solo che sì, è vero, il Burundi sta peggio di noi, ma pure noi non è che ce la passiamo così bene, e quindi il fatto che ci sia chi sta peggio di me è una ben magra consolazione, se pure vogliamo chiamarla “consolazione” (personalmente non mi consola affatto.). Magari c’è gente che avverte ‘sta cosa meno di quanto la avverto io o altri, ma qualcosa mi dice che non si tratta della maggioranza degli italiani, ecco.
In un certo senso la frase di F.F. è illuminante. Ed è giusta; la povertà di massa che c’è nelle regioni subsahariane e nell’india e nella cina rurali sono un’altra storia.
Però F.F., su una cosa devi darci ragione: il nano aveva promesso ‘sto mondo e quest’altro, e non ha cambiato le promesse dopo gli eventi duri che l’economia mondiale ha sopportato. Ha venduto fumo, e molto. E poi si è dimostrato, lui insieme a quella mezza tacca che ha governato l’economia per anni dal 2001, assolutamente incapace di governare un sistema macro-economico senza apportare danni di lungo periodo (=condoni).
F.F., tu sei giornalista, no? Quanti di voi si sono alzati in piedi e hanno scritto che di economia lui non ci capisce niente?
Giulio, wow, dalla dissonanza cognitiva alle pugnette pretestuose.
Mi pareva che i discorsi fossero riferiti all’Occidente. Mia nonna andava a rubare per sfamare la sua famiglia, stavano in una specie di capanna, non augurerebbe povertà a nessuno. A me i suoi racconti sono bastati, grazie.
Chi è ben pagato per una cartella scarsa al giorno potrebbe starsene zitto per una volta.
B. di economia non capisce niente, è un monopolista, non sa cos’è il mercato.
L’Italia è destinata a diventare un immenso ristorante, nella migliore delle ipotesi.
@ BARYNIA
Eh già, alla fine mi è toccato mandarti affanculo perchè continuavi a tapparti le orecchie con le manine e ad urlare “LA-LA-LA-LA”, però vorrei tentare di spiegarti una cosa:
– Non è che io sono povero e sul lastrico: una Punto ce l’ho, un lavoro da operaio ce l’ho ecc, non mi sono mai “vantato” di una presunta povertà.
– Non ho detto che si stava meglio quando si stava peggio, ma solo che ad ignorare troppo certe realtà, per ora marginali, solo per motivi di fazione politica si corre il rischio di finire male
– Tu dicevi in un post che le proteste per la troppa povertà non esistevano, io ti ho detto che seppur a livello locale esistono.
– Non si può negare che però un sacco (ma tante) persone vivono veramente sulla soglia della povertà e fanno fatica. Tu non sai quanti italiani, anche qui nella ricca Modena, escono dalla fabbrica e vanno a dormire in macchina. Io ti invitavo solo a guardare anche quegli esempi, indipendentemente da Prodi o Berlusconi, e non solo quelli come me e te con il PC e la Punto.
– Occupare una casa sfitta da anni (e mi dispiace che non lo hai colto subito) è il modo per sollevare un problema, non certo LA soluzione a tutti i problemi delle case. E infatti i giornali ne hanno parlato, peccato che non c’è stato dialogo con la giunta comunale.
– Non ho mai vantato simpatie nei centri sociali. Ho solo detto che quella determinata protesta l’avevano organizzata loro (e senza spaccare vetrine o picchiare poliziotti)
– La “dissonanza cognitiva” che tanto ti ha disturbato era perchè, dopo aver portato un esempio della protesta che tu dicevi nemmeno esistere, hai iniziato una serie di commentini ironici e inutili che non hanno aggiunto nulla al tema in una discussione che ormai era diventata una gara all’insulto…
se non rispondo rinuncio alla possibilità di parlare di un tema che mi tocca; se rispondo vuol dire che sono scema come te e allora non lo faccio. oggi scelgo la seconda.
Guarda,il vero problem…ma che cazzo sto facendo? Ancora a perdere tempo coi muri?
Tru-la-la tru-la-la tru-la-la-la questo è il valzer del moscerino…
caro ultimo,
e la formazione manageriale?
e la “scuola quadri”?
ed i percorsi per l’accesso in politica?
ed i moduli formativi su8ll’analisi fdella comunicazione politica?
indovina un po’ in quali corsi insegno…
mi sa che hai un’idea un po’ limitata di quali e quanti siano i motivi per cui si sta in aula…
Che noia mortale! Berlusconi è solo l’ultimo sottoprodotto di un’italia che da 35 anni non fa altro che peggiorare antropologicamente. Così lentamente che neanche ce ne accorgiamo. Che volete? C’è un equilibrio in questo. Io tutto sommato mi sono proprio rassegnato: voterò il B alle prossime elezioni, mi incuriosisce sapere fino a che punto possiamo arrivare. Aspetto con ansia di vedere come funziona una bella dittatura all’italiana. Di persona, perché il ventennio me lo sono proprio perso. Purtroppo.
ma l’esodo in autostrada del sole chi lo fa? comparse mediaset? gli autogrill sono pieni di famiglie che per un pasto spendono più di quanto pagano una stanza di albergo sulla riviera: fantasie berlusconiane?
Ammetto che un inizio di recessione ci possa anche essere ma, secondo me, quando i soldi scarseggiano conviene valutare con più occulatezza i consumi e le spese.
Ma ragazzi ce ne stiamo ancora qui a spendere parole e a discutere se Berlusconi ha fatto o non ha fatto quello che ha promesso?!?!
Come può fare bene a una nazione uno che la va a governare per non andare in carcere e per non mandarci i suoi amici mafiosi? Lui è li per fare gli interessi della mafia che gli ha dato i voti e che lo tiene in ostaggio (ponte sullo stretto, pene più aspre x le droghe, condoni tombali non vi dicono niente?), per fare quelli dei suoi amici (più o meno la stessa cosa di sopra), per mettere in pratica il IL PIANO DI RINASCITA DEMOCRATICA by Maestro Venerabile Licio Gelli (redatto negli anni 70, leggetelo per credere) e infine, ma solo per ultimo, per consolidare il suo impero economico. Insomma lui ci mette la faccia, salva il culo a tutti, almeno il carcere lo evita e un po’ di soldini in più non guastano.
Cosa volete con tutti quegli impegni mica possiamo pretendre anche che si occupi dell’Italia! Cosa deve fare di più, mettersi una scopa in culo e venire a ramazzarci la stanza uno per uno?
Non bisogna odiare i ricchi! non è politicamente corretto!Non bisogna odiare!l’odio è sbagliato!Bisogna bombardare in modo corretto!intelligente!
E Poi bisogna fare discorsi filosofici inutili mentre il mondo che doveva cambiare non cambia.Poveri ricchi, poveri poveri,poveri noi!Una bomba è una bomba, un missile è un missile,un morto è un morto.”Nel 2000 la fa me nel mondo sarà debellata”Organizzazione Mondiale della Sanità.Anno 1974″. Auguri filosofici a tutti
Sig. Facci, immagino (e badi bene, immagino e basta) che lei prenda qualche dindino di più dell’operaio di Termini Imerese o di Arese in cassaintegrazione da 2 anni, operaio a cui qualcuno ha detto “Non c’è problema! Verrai riassunto subito dalle nuove aziende che arriveranno in questa area”.
Prima di dire “non vedo l’ora che le cose vadano veramente male”, indossi una tuta da operaio ed esca in strada per lavorare 8 ore al giorno a 800 euro al mese.
E provi a pagare:
-mutuo/affitto
-cibo
-vestiti
-acqua
-elettricità
-gas
-libri e scuola per i figli
-eventuali spese mediche
Non per molto eh! Solo per 3/4 mesi e poi vediamo se avrà ancora voglia di vera crisi.