Il blogger nel paese delle meraviglie

E fu così che una mattina un po’ come tutte le altre – ma non esattamente come tutte le altre – il blogger medio si destò, si stropicciò gli occhietti sul suo piccolo lettino glassato dentro la casa di marzapane e si accorse con raccapriccio che al mondo intero, quello reale, quello ciucio inciorno a lui, non avrebbe mai potuto fregare di meno delle cellule staminali embrionali e della fecondazione assistita. Il blogger medio andò a dormire come un qualsiasi coglione e risvegliò che era “élite”, casta culturalmente superiore, come un qualsiasi opinionista o giornalista medio. Sulle prime un po’ si scoraggiò: quando pensi che il mondo sia una grande e sontuosa pasticceria che vende cassate come quella in cui abiti, il giorno in cui scopri che la tua cassata si trova in una scatola di plastica sottovuoto nel bancone frigo di un ipermercato in cui fanno bella esposizione di sé sugli scaffali rondelle, brugole, magliette, deodoranti, olii extravergine e di semi, detersivi, pupazzetti dei campioni del Wrestling, ecco, quello, chiaramente, diventa un giorno da dimenticare.
E così, indagando a fondo, il piccolo blogger naïf si rese conto che nessuno, nessuno, nessuno, all’interno dell’ipermercato iperventilato – e iperfrequentato proprio in quanto iperventilato -, era interessato o lo era mai stato agli argomenti che avrebbe potuto definire i propri cavalli di battaglia.
Esisteva tutto un mondo, fuori, un mondo culturalmente inferiore e quasi felice di esserlo, al quale non avrebbe potuto fregare di meno di “A Natale tutti assieme!”; del “Vi prego di alzare il silenzio”; di Damien Rice; del sito dei Driveshaft; del significato dei numeri 4 8 15 16 23 42; di chi cazzo sia Dana e se è ancora viva; degli aggregatori; del web semantico; dell’olio di colza; degli omissis nei Pdf; dei canali sul telecomando dopo il 6; di Nick Hornby e di Piperno; di Mauro Repetto e la sua Brandy; delle cinque stèline, cinque paperèle; del “Dicono” su Vanity Fair; di Fini e della Prestigiacomo; di Rutelli e Rosy Bindi; della spaccatura a sinistra; della spaccatura a destra; dei doppiatori; dell’“infinita letizia di una mente candida” e di tutto ciò che viene “lost in translation”.
Fu un duro colpo per il blogger, ma in fondo, dopo un primo momento di smarrimento, la prese con filosofia. Chiuse la porta della casa di marzapane, rimboccò il letto glassato, si stropicciò nuovamente gli occhietti e riprese sonno pensando: “Domani ci scrivo su un post”.

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50 Commenti

  1. Sono ancora frastornata per il mancato quorum e mi capita di vedere la Gardini e la Mussolini sulla 7 gongolare per il risultato astensionista … chiudete quella porta (di marzapane) !

  2. Gianluca, fammi capire: scrivi un post in cui, suonandotela e cantandotela, ti lamenti dei blog che se la suonano e se la cantano ?
    Ironia supercontorta o superraffinata ?

  3. tutta la mia famiglia, amici e colleghi hanno votato, al che mi son chiesta: ma che ca**o di gente frequento? Ho scoperto di non vivere in Italia, ma in un’enclave di sinistra moderata informata, scollegata dallo spazio-tempo italico. Non so ancora se esserne felice o meno…

  4. Con la Valentina precedente condivido il nome e questa nuova consapevolezza: di frequentare SOLO un certo tipo di persone. E la cosa non mi rincuora, visto che siamo in netta minoranza. Sul fatto poi che il “resto” sia culturalmente inferiore ho dei dubbi, visto che mi trovo nella parte dei “culturalmente inferiori” in termini di numero…Purtroppo a troppe domande non trovo una risposta e anche se resto nella mia casetta di marzapane i dubbi mi attanagliano.
    Cordialità, Vale maiu

  5. Ma, ma, ma. Se, caro Gianluca, è come dice Marco che stai esprimendo il tuo rammarico è fai una bella pitturina di come vedi la blogsfera (una certa blogsfera, non tutti han trattato il tema referendum, lo sai bene, il vasto giardinetto dei diaristi è rimasto immune) è una cosa. Se ti metti sul piedistallo e dici, a posteriori, che sei scafato e che avevi capito tutto e sapevi tutto, oggi però, occhio: su il piedistallo oltre a godere di una vista migliore si è anche un bersaglio migliore (per il lancio delle verdure).

  6. Appena arrivato ieri in ufficio ho fatto un sondaggino: su 15 intervistati solo 3 astenuti (senza entrare nel merito dei SI/NO). Vuol dire una partecipazione dell’80%. Tra l’altro tutti i tre astenuti hanno dato motivazioni valide, non alla cazzo come il papa (cioè astensione = no). Leggendo poi i commenti sul blog vedo che molti altri hanno avuto la mia stessa esperienza.
    Cosa vuol dire? C’è una spiegazione?
    Vuol dire che l’ambiente (educazione/cultura/lavoro) in cui viviamo quotidianamente ci condiziona così tanto, o siamo noi a “fare” l’ambiente?
    Chi si è astenuto lavora in un ambiente a maggioranza astensionista?
    Mi piacciono questi quesiti di sociologia spiccia..

  7. “Tu sei uno schiavo Neo! Come tutti gli altri sei nato in catene, sei nato in una prigione che non ha sbarre, che non ha mura, che non ha odore,
    una prigione per la tua mente!”.

    “Ci sono campi, campi sterminati dove gli uomini non nascono, vengono coltivati”.

    “Benvenuto nel mondo reale.”

    L’indifferenza è il primo passo verso una dittatura. E più che Ruini, Pannella, Prestigiacomo, Fini, Capezzone, Fassino, ha contato l’indifferenza.

  8. Il fatto che i microambienti che frequentiamo siano i soli ad aver votato, è purtroppo la conseguenza di una società predominata ancora dai piccoli centri urbani dove lo scambio culturale nonchè la possibilità di ricevere informazioni è meno ridonandante che in altre situazioni (grossi uffici, metropoli etc).
    Se poi ci vogliamo mettere anche il fatto che in tali luoghi l’unica voce autorevole sarò stata quella della Chiesa e che chiunque si sia avvicinato alle urne sarà stato visto, a prescindere dal suo voto, come un “peccatore”, allora possiamo ben capire come quello che ci circonda è un ambiente per nostra fortuna più “elevato”.

    In risposta a Valentina invece dico che non è solo la gente moderatamente di sinistra quella di cui si parla, io ad esempio sono e frequento tanta gente di destra che crede nelle istituzioni, è laica ed è andata a votare. Qui non si tratta infatti di destra/sinitra ma semplicemente fare cià che è giusto che si faccia, ovvero votare e credere nello Stato.

  9. Il blog di marzapane

    Non capisco la posizione del Neri nel the-day-after. Che uno (tanto per fare un esempio, ma tanti altri, compreso il qui presente) ci rimaga male nel capire che la fettina di universo che frequenta è disomogenea (per star leggerini) rispetto alla rest…

  10. Zephyr: premesso che un gruppo di 15 persone non ha NESSUN valore statistico come base per un sondaggio, se dovessi crederlo per un momento e darti una risposta di “sociologia spiccia” come ti piace ti risponderei che molto probabilmente i tuoi colleghi a larga maggioranza ti hanno raccontato una palla.

    Questo per fare bella figura, per passare per moderni e evoluti senza capire bene perché, per evitare il linciaggio mediatico, per non passare per bigottoni. Non lo sono, è solo che del referendum non gliene fregava niente, e non vorranno avere rogne con i litigiosi colleghi sull’argomento.

    Un po’ come in Francia, in cui agli exit poll FN non va mai oltre il 4-5%, per poi ritrovarsi con Le Pen al secondo turno presidenziale con più del 20%.

  11. La maggior parte delle persone che conosco sono andate a votare (non importa se sì o no). Ho avuto anch’io la sensazione di abitare in un mondo un po’ fuori fase…

  12. Marmottone, l’8per mille va COMUNQUE alla Chiesa Cattolica (tutti gli 8per mille “non destinati” vengono ripartiti tra le varie confessioni presenti in Italia ma la percentuale più alta va alla Chiesa Cattolica) a meno che tu non decida di destinarlo espressamente ad un’altra confessione religiosa.

  13. Non ci fosse la casetta di marzapane (qui identificata come “blog”, ma meno genericamente rappresentata dalla propria, allargata famiglia amicale, da fil, dischi, libri e giornali) ognuno di noi andrebbe in giro armato.

  14. Non ci fosse la casetta di marzapane (qui identificata come “blog”, ma meno genericamente rappresentata dalla propria, allargata famiglia amicale, da film, dischi, libri e giornali) ognuno di noi andrebbe in giro armato.

  15. Benvenuti nel monodo reale, dove nelle periferie fisiche e metaforiche non poteva fregar di meno del Referendum.
    Ai disoccupati, ai precari, ai nullatenenti ai cassintegrati, agli operai da 850€ al mese, agli emigranti settimanali (5 giorni a Modena e week-end passato in treno per tornare al Sud), agli abitanti di Scampia, Crotone, dello Zen, del Pilastro, del Baggio e via dicendo non importava assolutamente nulla degli embrioni, della fecondazione e della ricerca scientifica. Bisogna prima riuscire a far crescere la cultura e la coscienza civile delle persone e poi proporgli concetti e quesiti che vedono lontano da loro anni luce.
    Questa è la sconfitta di tutti i radical chic (bipartisan) che hanno perso il polso dei bisogni del popolo e dell’aria che tira nelle periferie.

  16. io Eddie non volevo dire che solo quelli di sinistra hanno votato al referendum, ma che il MIO orizzonte di riferimento è di sinistra, è un dato di fatto. Potevo scrivere “destra moderata informata”, ma siamo una famiglia di vecchi compagni ;-)

    Non sono invece d’accordo sulla storia della Chiesa nei piccoli centri: io sto in un paesotto insulso, ma non è stata la parrocchia o l’essere additati perchè si va a votare a causare questo sfacelo (mi sembra davvero un’idea troppo anni ’50, mi auguro) ma molto peggio, l’INDIFFERENZA!

  17. io Eddie non volevo dire che solo quelli di sinistra hanno votato al referendum, ma che il MIO orizzonte di riferimento è di sinistra, è un dato di fatto. Potevo scrivere “destra moderata informata”, ma siamo una famiglia di vecchi compagni ;-)

    Non sono invece d’accordo sulla storia della Chiesa nei piccoli centri: io sto in un paesotto insulso, ma non è stata la parrocchia o l’essere additati perchè si va a votare a causare questo sfacelo (mi sembra davvero un’idea troppo anni ’50, mi auguro) ma molto peggio, l’INDIFFERENZA! (anche l’appunto: non voglio essere clonato!! quindi mettiamoci anche una bella dose di ignoranza becera!??)

  18. @Ultimo: dal livore con cui rispondi immagino tu sia uno degli astenuti; tutto quello che volevo sapere è se chi si è astenuto vive/lavora tra gente che in maggioranza si è astenuta. So benissimo che 15 persone non sono un campione valido della popolazione italiana, ma del microcosmo del mio ufficio sì.

  19. Il sottoscritto … , nato a… residente a…
    dichiara sotto la propria responsabilità di:

    – non essere ebreo
    – non essere negro
    – non essere gay
    – non essere comunista
    – praticare la santa Comunione e Confessione almeno una volta l’anno
    – non leggere più di 1 libro l’anno

    Letto confermato e sottoscritto:

    …………… (qui va la tua firma)
    …………….(qui la firma del tuo parroco)

  20. Zephyr: non capisco dove vedi il livore del mio intervento. Infatti non hai capito un accidente di quello che ho votato o non votato.

    Io dico solo che se chiedi oggi a 100 persone se hanno votato oppure no, sono sicuro che almeno 80 ti diranno di si per i motivi da me elencati. Ma la maggior parte di loro stanno mentendo. Questa è la mia interpretazione dei tuoi dati.

  21. Il piccolo blogger, non troppo tempo fa, aveva pensato che anche il pupazzetto a forma di coniglietto del reparto accanto, avesse capito che le cose in questo supermercato iperventilato, non andavano poi così bene come il mega direttore galattico voleva fargli credere.
    Era infatti successo un giorno che il coniglietto avesse espresso, nel totale anonimato della sua cabina elettorale, il suo disappunto per il mega direttore galattico del supermercato iperventilato e il piccolo blogger, nella sua casetta di marzapane, aveva esultato con tale entusiasmo da battere la sua testolina infarcita di panna montata, contro lo zuccheroso soffitto del piccolo appartamentino.
    Così il piccolo blogger, stucchevole con un Magnum double chocolate, si era festosamente illuso che il coniglietto, di fronte al disagio della coniglietta che non voleva che i suoi coniglietti nascessero con quello stupido costumino di Playboy che lei aveva dovuto indossare tutta la vita, sarebbe tornato nel buio della sua cabina elettorale per dare una mano alla sua compagna.
    E invece niente, il coniglietto che per sua stessa natura non era un esempio di coraggio, aveva fatto finta di niente, e se una volta aveva detto la sua contro il mega direttore galattico, di dire la sua contro il Gran Lup Mann. Cardinal Ruini, proprio non se l’era sentita e per non correre il rischio di essere coinvolto in simili faccende, era andato a farsi un giro nel reparto secchielli e palette del supermercato iperventialato dove aveva trascorso serenamente la sua giornata.
    Al piccolo blogger, deluso e amareggiato, non rimase quindi che tornare nella sua piccola casa di marzapane e mangiarsi tutte le zuccherose pareti del suo appartamento.

  22. Esistono due leggi, l’art 98 del Dpr. 30 marzo 1957 n°361 e successive modifiche Titolo VII, relativo alle elezioni alla Camera e al Senato e la legge del 25.5.1970 n. 352 che estende l’art. 98 ai referendum, che puniscono la propaganda astensionista se fatta da persone che ricoprono un incarico pubblico o da ministri di culto.
    La pena è la reclusione da 6 mesi a 3 anni.

  23. Mi sa che se andiamo avanti così (vedere le dichiarazioni di Ruini&co) ci toccherà davvero andare in giro armati. Lo so che è una magra soddisfazione, ma son contento di far parte di questa minoranza. Che rimarrà tale, purtroppo.

  24. Da quando il Papa ha detto che avrebbe benedetto chi non fosse andato a votare, tutti i vecchietti si sono guardati bene dal farlo!

  25. “Il pubblico ufficiale, l’incaricato di un pubblico servizio, l’esercente di un servizio di pubblica necessità, il ministro di qualsiasi culto, chiunque investito di un pubblico potere o funzione civile o militare, abusando delle proprie attribuzioni e nell’esercizio di esse, si adopera a costringere gli elettori a firmare una dichiarazione di presentazione di candidati od a vincolare i suffragi degli elettori a favore od in pregiudizio di determinate liste o di determinati candidati o ad indurli all’astensione, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da lire 600.000 a lire 4.000.000.”

    Questa è la legge, però purtroppo sono già stati denunciati ed assolti..

  26. Dobbiamo cedere all’evidenza che la maggior parte della gente non avesse la piu’ pallida idea dell’argomento trattato nei referendum.
    Non ci sono schieramenti: destra-sinistra, poveri-ricchi, operai-imprenditori, licenze elementari-lauree.
    Solo pochissimi hanno capito di cosa si parlava e quei pochi si sono divisi tra SI, NO e Astensione.
    La massa era da un’altra parte, indifferente al nostro orticello

  27. D’accordo con Ultimo come sempre.
    C’è un paese reale completamente sconosciuto alla maggioranza di tutti voi. Che molti di voi disprezzano più o meno apertamente. Quando non stanno dalla vostra parte sono pecoroni telecomandati dalla tv, da Berlusconi o dalla Chiesa. Però se avessero votato tutti come voi sarebbero diventati magicamente intelligenti e avrebbero votato “in coscienza”, quindi sì. Bella visione della democrazia. Io vivo tra gente normale, di destra e di sinistra, acculturata e non. Non disprezzo nessuno che non condivida le mie opinioni.

  28. Giulio (vedi commento qui sopra) non ha tutti i torti…comunque invito tutti ad un semplice ragionamento: conviene ancora rimanere in Italia? Sono in arrivo tempi cupissimi…la Spagna e la Francia sono vicivissime. Fateci un pensiero.
    Carlos

  29. Ma qualcuno pensava veramente che i blog contassero qualcosa nel panorama massmediatico?? Gia le idee diffuse da radio e giornali, che hanno unA diffusione maggiore, non riescono a trovare breccia piu di tanto nelle mente del popolino.Figurarsi un insiem di blog, che messi tutti insieme, forse, raggiungono una diffusione pari a quella di un piccolo comune.
    Per il popolo esiste solo quello che vedono alla tv. Se qualcosa alla tv non compare, non esiste.

    Forse i 5 minuti di gloria mediatica dell’operazione pecetta avevano illuso il neri l’apertura di una nuova era mediatica, in cui i blog contassero qualcosa???Perche se e’ cosi allora none alice, ma la bella addormentata nel bosco.

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    Per quanto riguarda il fallimento del referendum io non credo che abbia contato piu di tanto il monot della chiesa di astenersi( quanti in italia seguono realmente i precetti della chiesa).
    Secondo me il motivo che hanno portato a un risultato tanto modesto e stato non fare capire alla gente l’importanza di questo referendum. Ho sentito molti dire “Non voto perche’ e un problema che non mi riguarda!”; oppure ” Non voto perche non ho capito nulla dei quesiti”; oppure ancora peggio.. ” Non so per cosa si vota….”.
    Secondo me i promotori del referendum non sono stati capaci di formulare una strategia informativa adeguata, un metodo che permettese anche al popolino di prendere atto delle implicazione ideologiche insite nella legge e di farsi un idea propria del problema.
    La televisione dall’altro canto si e dimostrata inetta nell’affrontare l’argomento.Molte emittenti hanno preferito il caravanserraglio alla divulgazione. Si sono assistiti da una parte e dall’altra a veri tornei di disinformazione e a chi la sparava piu grossa. Probabilmente non e stata una scelta saggia dare risalto all’opinione di politici e prelati, che dell’argomento ne sanno circa quanto noi. Era meglio dare il risalto maggiore ad esperti nazionali e internazionali. E perche nessuno ha pensato che sarebbe stato utile un documentario che spiegasse che diavolo e’ un embrione e come funziona la fecondazione assistita.
    Ha vinto la disinformazione populista.

  30. Cercasi casa in Costa Azzurra, magari a Cannes, ma va bene anche posti meno noti come Lanapoule, va bene qualsiasi tipo di casa e posto della zona, unico limite….so’ squattrinata!

  31. beh, pero’ i wallpaper che metti nel tuo blog a molti interessano… :)
    ai pochi che hanno un computer, cioe’.

    comunque e’ vero, anch’io ho l’impressione di frequentare gente ‘fuori dal comune’: quasi tutti colti, intelligenti, impegnati, quasi tutti di sinistra.
    evidentemente la maggior parte della gente e’ diversa e pensa a tutt’altre cose.

    credo che bloggando bloggando ci sia il rischio di rinchiudersi in un piccolo mondo di bloggers e di finire con il parlarsi addosso: sempre gli stessi che si commentano i blog a vicenda e che parlano delle stesse cose. e se il mondo vero fosse tutt’altro? “domani ci scrivo su un post” e’ la soluzione?

  32. Su un referendum si senso diametralmente opposto, quali sarebbero stati i risultati secondo voi?
    Secondo me praticamente gli stessi, forse qualche punto in più di affluenza per i richiami al voto del clero.

  33. Dopo le “Guerre di pace”, ora anche l'”Astensionismo Attivo”. A quando l'”Inquinamento Ecologico”?????

  34. il Referendum è andato a farsi benedire (in tutti i sensi), qui da me piove, ho mal di testa, mi si sono rotti un paio di jeans, non ho benzina in macchina, mi si è rotta un’unghia……. che giornataccia! e per finire mi sto tormentando in un dubbio atroce (non ci avevo mai pensato): ma io sono una blogstar?
    che vitaccia!!!!

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