Il rapporto Calipari senza omissis

Come probabilmente saprete, il comando americano a Bagdad ha reso note le conclusioni cui è giunta la parte americana della commissione d’inchiesta sulla morte di Nicola Calipari.
Conclusioni: nessuna azione disciplinare nei confronti di alcun soldato. Lo scrive il generale Peter Vangjel, responsabile americano dell’inchiesta approvata dal generale John Vines, comandante della Forza multinazionale in Iraq.

La relazione dei detective dell’esercito americano, insomma, assolve in toto i soldati statunitensi e lascia intendere che vi siano state evidenti responsabilità degli 007 italiani andati a salvare Giuliana Sgrena. Un po’ come dire: il nostro servizio segreto è meglio del vostro.

Il generale Vangjel, forte di questa certezza, ha divulgato alla stampa 43 pagine piene zeppe di “omissis”, nelle quali viene fornita la versione americana di ciò che accadde la sera del 4 marzo, quando Nicola Calipari trovò la morte per “fuoco amico” sulla strada per l’aeroporto della capitale irachena.

Ma ora viene il bello. Gli ammerigani so’ fforti ma, soprattutto, moderni. E siccome non sembra, ma sotto sotto ci tengono alle foreste, invece che stampare le 43 pagine le inviano alla stampa in formato “pdf”, una sorta di standard, leggibile attraverso un programma gratuito distribuito da Acrobat. Repubblica, per fare un nome, lo rende disponibile sul web.
Per qualche arcano motivo che andrebbe analizzato, banche, avvocati, notai e – ora scopriamo – forze armate, ritengono in formato “pdf” molto più “sicuro” che il Word della Microsoft. E non hanno torto, intendiamoci. A meno che.

A meno che non si prendano le dovute precauzioni che il formato “pdf” di Acrobat consente, quali, ad esempio, inserire una password per impedirne la stampa, l’esportazione, il copia e incolla dei contenuti. Questo no, non lo fa nessuno.

Per inciso, non lo hanno fatto nemmeno gli americani, pur avendo a che fare con un documento che – evidentemente – conteneva lunghi paragrafi che dovevano rimanere segreti: hanno preso il documento, hanno deciso che cosa andava cancellato, e hanno coperto il testo incriminato con una pecetta nera, trattando un documento digitale come se fosse un ciclostile e ignorando che sotto la pecetta nera le frasi cancellate rimanevano lì, a coprirsi le vergogne con un asciugamano che poteva essere scostato da chiunque.

Come? E’ sufficiente aprire il documento originale con la versione professionale di Acrobat (quella che permette non solo di leggere, ma anche di editare i documenti), selezionare tutto il testo e fare un copia e incolla su Word o un qualsiasi editor. Oppure, più facile ancora, aprire il file “pdf” originale, cliccare su “Salva come…” e scegliere un qualsiasi formato diverso dal “pdf” (sempre Word, tanto per dirne uno).
Et voilà, la pecetta nera sparisce: gli “omissis” sono lì, nero su bianco, invece che nero su nero.

Il rapporto Calipari nella versione originaleIl rapporto USA sul caso Calipari nella versione originale, pubblica e censurata (clicca qui o sull’icona per scaricarlo in formato .pdf) Il rapporto Calipari comprensivo degli omissisIl rapporto USA sul caso Calipari nella versione non censurata, comprensiva degli “omissis” (clicca qui o sull’icona per scaricarlo in formato .pdf)

Cliccate sulla seconda icona per scoprire ciò che non avreste dovuto leggere. Il testo in origine nascosto è evidenziato in giallo.

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50 Commenti

  1. GIANLUCA NERIIIIIIIIIIIII ! A CAZZAROOOOOOOOOOOOO

    CALIPARI: ECCO COME PER CASO HO SCOPERTO GLI OMISSIS/ANSA

    UNO STUDENTE GRECO: HO COPIATO IL TESTO,LE CENSURE SONO SPARITE

    (ANSA) – ROMA, 1 MAG – Navigando nella notte sul sito internet di un quotidiano italiano ha trovato il rapporto Usa sulla morte di Nicola Calipari con gli omissis, lo ha evidenziato e copiato su un normale file di testo e, come per incanto, le frasi e le pagine censurate sono riapparse. E’ stato così che uno studente greco di medicina, da diversi anni a Bologna, ha svelato le frasi cancellate e rivelato la storia degli omissis virtuali. “Sono un appassionato di informatica, non un hacker, e non vorrei diventare il capro espiatorio di questa storia – precisa lo studente che preferisce mantenere l’anonimato – Diciamo che ho trovato in casa una cassaforte con la chiave infilata, mi è bastato girarla per entrare. Era questione di tempo e qualcun altro lo avrebbe scoperto. Mi sono meravigliato di essere stato il primo”. Ieri sera lo studente è tornato in casa dopo aver preso parte, in chiesa, alle celebrazioni per la Pasqua ortodossa. “Ho studiato un pò -dice – poi verso l’una sono entrato in internet per controllare la posta e ho fatto un giro sui siti delle agenzie di stampa e dei quotidiani. Vivo lontano dalla Grecia e mi piace tenermi informato”. Il giovane greco trova il rapporto Calipari con ampie parti oscurate. Quello che succede dopo è una faccenda, neanche tanto complessa, di computer, programmi e -sembra- di opzioni di protezione non attivate. “Il rapporto è in formato pdf – spiega lo studente – Con il programma Acrobat ho usato il tasto ‘select’ per evidenziare il testo ed ho visto che apparivano le frasi nascoste dalle strisce nere. In quel modo l’oscuramento è inutile dal momento che il documento ha mantenuto le frasi nascoste. E infatti ho copiato il tutto su un file di testo e ho visto il documento integrale”. All’1.25, fatta la scoperta, lo studente avverte tramite mail il quotidiano e l’Ansa della scoperta fatta. Per lui l’ora è importante perché certifica che è stato il primo ad accorgersi della gaffe telematica, “visto che su diversi blog di internet in molti si attribuiscono il merito della scoperta”. “Per l’eccitazione non sono riuscito a dormire – dice – All’ inizio pensavo che le parti le avesse oscurate il giornale. Non potevo credere che l’esercito americano potesse aver commesso questo errore. Hanno sbagliato a salvare il documento oscurato. Si sono dimenticati di attivare l’opzione che non consente agli altri utenti di copiarlo”. Stamattina presto riprende a contattare la stampa e racconta di aver telefonato anche alla Farnesina. “Con la funzionaria che mi hanno passato – dice – abbiamo fatto la procedura insieme, passo dopo passo, è rimasta sbalordita”. Sul perché abbia deciso di rendere nota la scoperta, lo studente dice: “ho fatto il mio dovere di cittadino anche se non sono italiano – dice – Lo dovevo alla memoria del povero Calipari. Questa è una guerra assurda, come è assurdo il modo in cui stanno gestendo l’occupazione. Ora però devo pensare al mio prossimo esame: vorrei che qualcuno mi cercasse per dirmi ‘in bocca al lupo”. (ANSA).

  2. Non so la verità del fatto che tu sia stato realmente il primo o meno nel fare la scoperta, e non mi importa per certo.

    La cosa triste e’ che, come per la disgrazia per cui e’ morto Calipari, evidentemente anche in questo caso siamo di fronte a gente che non sa fare il proprio lavoro.

    E’ la cosa triste, non e’ antiamericansimo o cose di questo genere. Semplicemente: gente che non sa fare il proprio lavoro, come la Cia/Fbi l’11 Settembre.

    Questo è cio’ denuncio spesso nel mio b-log e oggi sono contento che qualcuno abbia smentito, dal nostro piccolo-piccolo b-log, che il gigante e’ stato ferito per l’ennesima volta.

    Mi sono fatto e mi faro’ per lungo tempo un sacco di risate, ripensando a questo primo maggio.

  3. Ho sentito la notizia alle 18.15 al GR3. Mi è sembrata immediatamente una mossa dell’intelligence USA per far credere che le cose stessero proprio come loro dicono ufficialmente (affianco a notizie inutili, come il nome dell’assassino, viene evidenziato che solo 1 militare USA era a conoscenza della missione italiana, che viaggiava nel luogo più pericoloso del mondo; thò, che combinazione!). Appena possibile sono venuto a vedere sul sito reclamizzato, ed ho visto che qualcun altro ci aveva pensato prima di me. Mi sembra ovvio! Una bufala! Scemi non sono gli USA, ma chi ci crede!

  4. Brta, e gli americani lascerebbero anche il nome dei loro soldati per far credere agli italiani che sono stati loro a sbagliare?

  5. x mau e per tutti:
    qui: http://italy.indymedia.org/news/2005/04/783084.php
    su indymedia ore 0.36 veniva postato tutto il rapporto senza censure
    “Grazie a potenti mezzi informatici e di intelligence siamo riusciti ad ottenere il rapporto Calipari in versione non censurata, eccolo.”
    Gianluca neri è comunque un gran divulgatore. Ha spiegato alla stampa quello che altri avevano scoperto molto prima.

  6. Aspetto con ansia i commenti dei politici di governo e credo che mi divertirò. Chi sarà disposto a fare la figura del coglione per primo?
    La vedo dura anche per Bondi, che ne dite?

  7. riguardo alla storia di acrobat e della password per copiare e stampare, incredibilmente il comune di napoli adotta questa preucazione per i documenti più disparati….

  8. La mia ignoranza quando mi fermo a pensarci mi spaventa. Ma quando capitano cose simili mi spaventa ancora di più la considerazione che alcuni anno di mè.Siano essi italiani americani oppure giornalisti (seri )

  9. Il corriere paraticamente copia e incolla anche parti del post di Gianluca Neri.

    «[…]
    Come? E’ sufficiente aprire il documento originale con la versione reader di Acrobat, selezionare tutto il testo e fare un copia e incolla su Word o un qualsiasi editor. Oppure, più facile ancora, aprire il file «pdf» originale, cliccare su «Salva come…» e scegliere un qualsiasi formato diverso dal «pdf» (sempre Word, per esempio).
    […]»
    http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2005/05_Maggio/01/omissis.shtml

  10. la questione, ripeto ancora una volta, è che si tratta di una procedura standard per chi utilizza professionalmente file pdf. Stamparli è troppo lento e, se ti interessa soltanto il contenuto e non l’aspetto grafico, è normale selezionare tutto e copiare in un file vuoto word, stampando poi il file word, cosa di gran lunga più rapida. E non sto parlando di professionisti dell’informatica, ma di professionisti in genere (avvocati, commercialisti, medici, etc.etc.) cui non frega un tubo della grafica mentre sono interessati ai contenuti (da poter leggere con calma, magari al caffé).

  11. E resta il fatto che sembra che tutti sapessero tutto da stanotte, ma fino alle 13 nessun quotidiano avesse pubblicato nulla. Il tutto non fa grande credito ai quotidiani.

  12. Lo scoop dell’anno

    Ovviamente è stato messo a segno da Gianluca Neri, che in altro loco si lagna giustamente della coda di paglia dei grandi siti web. Peccato che abbia a disposizione anche un blogger dell’Ansa, che oggi era fuori servizio, e regala…

  13. Di commenti ne ho letti troppi!
    La verità è che un rapporto censurato rimane comunque una presa in giro!
    Il dubbio che ben altri e troppi fatti non siano stati evidenziati nel rapporto non è più un dubbio ma una certezza!

  14. sbaglio, Gianluca, o censuri i commenti che non Ti vanno troppo a genio? così fosse sarebbe squalliduccio, non credi? ed anche un po’ triste…

  15. Non c’è piu religione

    La repubblica pare che non cita la fonte, i cittadini americani prima non sono mai colpevoli neanche se tagliano corde di funivie e secondo non sanno gestire il formato .pdf perché ….ormai tutta l’intelligenza l’hanno passata alle bombe…(Momoblog, …

  16. Notevole come omissis!

    Eh si! Pare proprio che un soldatino USA si sia dimenticato di disabilitare la funzione copia del file .pdf diffuso su web relativo all’inchiesta per la morte dell’agente Calipari. Su diversi blog leggo commenti sarcastici e battutine sull’incapacità …

  17. Gianluca, non ci vuole neanche Adobe Professional basta quello gratis e standard Adobe Reader versione 6.0. Clicchi su seleziona testo e puoi fare copia e ncolla da li’.

    Ciao, bel colpo
    Irena

  18. 1 su 43

    Visto che ormai tutti hanno detto qualcosa sullo scoop di Gianluca Neri, aggiungo anche il mio commento:
    Un dossier di 43 pagine e solo in una non c’erano (tentativi di) omissis, la 15. Mi sembra evidente che qualcuno avesse sbagliato qualcosa.
    E pen…

  19. ancora complimenti a Gianluca,
    resta il fatto che gli americani fanno quello che vogliono…
    Non nutro speranze nell’inchiesta italiana, buttata li’ per i media. Indipendentemente dalla versione che ne verrà fuori si cercherà di far dimenticare tutto alla svelta per riprendere a fare affari assieme da amiconi.

  20. Inutile dire che se davvero avessero voluto nascondere i dettagli non avrebbero usato un PDF, ma una immagine con gli omissis. Come si dice sopra le parti coperte non sono così importanti.

    Blog Società

  21. A dire la verità una informazione era effettivamente nascosta dalla presunta censura, non solo relativa alla privacy o a burocrazie militari. Nessuno ha notato che tutti i militari coinvolti direttamente appartengono alla guardia nazionale e non a reparti militari “veri”? Mi sbaglio?

  22. La censura sul pdf è fasulla. In realtà è una mossa studiata per farci credere di aver scoperto qualcosa che non si doveva. I polli siamo noi che crediamo di avergliela fatta agli americani.

  23. E tante grazie ad un disguido informatico.

    I blog sono ormai dei media consolidati. E rispettati. Negli Stati Uniti, però. Qui da noi accade invece che lo scoop di un blogger (Gianluca Neri su Macchianera scopre come eludere gli omissis del Rapporto Calipari) non venga neppure citato…

  24. Da non credere… E dire che stiamo parlando dell’intelligence americana. Peccato che negli anni ’70 non ci fossero i PDF e il web!!!

  25. THE ITALIAN LEAK

    Several bloggers following the Sgrena investigation are linking today to a leaked version of the U.S. military’s report on the incident, which appears to inadvertently reveal critical classified information. The link points to an Italian newspaper that…

  26. Ma dai sarebbe il colmo che usassero questo metodo per gli omissis e` concordo con chi dice che e` solo una mossa (alquanto frescona) per far credere di aver scoperto l’acqua calda… Comunque sarebbe duopo consigliare ai super esperti di usare open office la prossima volta hehehe magari convertendo le pagine in formato jpg usando un qualsiasi editor di immagini …. ma che Fantozzi sia andato a lavorare per l’esercito Usa? Sarebbero questi i super esperti della piu` grande potenza mondiale? hahaha un saluto G.

  27. si intelligenza americana o ibecillità mondiale?

    giornalisti che non sanno niente e neache da dove prendere le info.

    politici che non sanno fare i conti e non ricordano neanche il nome della propria moglie.

    servizi segreti che sono segreti solo tra di loro tanto da spararsi contro e sono convinti che noi a casa non sappiamo come vanno le cose ma crediamo ancora a babbo natale.

    programmi tv che proivano a renderci ancora più deficenti di quello che siamo.

    droghe suddivise in categorie per ricchezza del drogato e non per pericolosità, tant’evvero che siamo tutti benestanti con figli rincoglioniti da cocaina, extasy o poveri con figli che fumano spinelli ma che vengono trattati èeggio di un assassino.

    etc… etc… lo etc… tanto lo conosciamo tutti!

    Io non mi fido più nemmeno della mia ombra, che sia veramente la fine della società e l’inizio di un epoca di anarchia?

  28. Il rapporto Calipari

    Macchianera ha fatto lo scoop? Si, no, boh, forse. Segnatevi la risposta che preferite. Ciò che importa è una cosa: che la blogosfera dia una risposta a quanti pensavano che i blog fossero solo “diari in rete”. Certo lo sono, ma sono anche altro. Sono …

  29. Ma quanto sono coglioni questi militari… Mi ricordano i colleghi qui che non sanno usare il sommario di Word e se lo fanno ‘a manina’, puntini compresi…

  30. Calipari’s Case

    Iraq, this year.
    Italian journalist Sgrena is kidnapped and nobody gets any news about her life for weeks.
    The Italian secret service manage to save her life and bring her home, but, during the trip back, an American checkpoint opens fire on their ca…

  31. Da quel che vedo in giro sulla rete, gli Americani non danno molto rilievo alla notizia.
    In qualche blog (vedi i trackback) si rimprovera ai giornali italiani di aver compromesso la sicurezza dei soldati in Iraq rivelando dati sensibili, ovviamente sorvolando sul modo stupido con cui sono stati ottenuti.
    Nessuno che si chieda se il comando americano abbia distribuito nella stessa maniera altri documenti così efficacemente censurati…

  32. Sei un grande!!! Spero solo che non ti arrivi l’FBI a casa… naaah, manco mappy mi sa che sanno usare ;)

  33. Omissisgate

    In sintesi ieri, sui blog e non solo, è successo questo, per chi non lo sapesse – e la questione merita di essere seguita da vicino, chè è tutt’altro che finita. Antefatto Il comando americano a Bagdad rende pubbliche le…

  34. > La censura sul pdf è fasulla.
    > In realtà è una mossa studiata per farci credere di aver scoperto
    > qualcosa che non si doveva.
    > I polli siamo noi che crediamo di avergliela
    > fatta agli americani.

    Boccaloni, più che polli

  35. Bel colpo Gianluca! Però mi sembra strano che gli americani abbiano fatto una cazzata così madornale. Mi viene il dubbio he lo abbiano fatto apposta per qualche loro motivo più o meno evidente. Tu che ne dici? Ciao MAD

  36. Guardate le informazioni del PDF
    si puo vedere chi sta passando dei momenti difficili…
    …..la persona o il nome del computer dal quale è stato creato il pdf…c’è traccia nache di una mail……

  37. complimenti…per la storia …assurdo che si possano fare delle cazzate simili…ma dico io !? non hanno invetato loro il PC!?…e i film ,i libri …ma chi sa !!!
    P.S. un consiglio, rafforza un po di firewall e antivirus!!!!……non vorreri che qualcuno non sappia stare allo scherzo!!

  38. Insegno Informatica nelle superiori di Verres-PsM.
    Stavo facendo lezione, in questo periodo, sulla sicurezza dei documenti da pubblicare nei siti in modo da renderli non modificabili.
    Le notizie pubblicate in pdf e in doc sono poco sicure e la dimostrazione voluta o meno sta in quello che è successo.
    Oggi stiamo facendo un compito sul documento reso completamente visibile e su come renderlo immodificabile.
    Grazie per il contributo alle mie lezioni.
    I miei studenti ringraziano e sperano, un giorno, di emulare i cercatori dei documenti ” da svelare”.
    Saluti cordiali a tutti

    Costantino Soudaz

  39. La scoperta delle parti nascoste non cambia di molto il contenuto del documento, ne tantomeno fa avvicinare la verità.

    L’unico effetto che causa è la lettura da parte di milioni di utenti di quel testo, che è visione di una parte della realtà e che come potevamo aspettarci sottrae gli americani dalle loro responsabilità.

    Perchè dedicare metà del documento a riportare quanti morti ci sono stati? Perchè questo avrà sicuramente una ripercussione su chi legge il testo ed avrà l’effetto di ammorbidire le opinioni. Effetto a tutto vantaggio di chi si deve difendere da accuse pesanti.

    Sbandierare che si sono scoperte parti “segrete” del documento avrò l’effetto di farlo leggere e l’effetto dopo averlo letto è chiaro.

    E’ stata una mossa astuta.

  40. Information, counter information and bloggers

    As you might have heard last Sunday an Italian blogger, Gianluca Neri , managed to expose some information which had been blackened out on a report issued by the US Military about the killing by US troops of the Italian intelligence agent Nicola Calipari,

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