Lo scemo del Villaggio Globale

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Non crediate: anche da queste parti si è allergici a password, paletti e inferriate. E mica per niente, qualche tempo fa, proprio chi gestisce questo blog aprì un portale nel quale la filosofia predominante era quella che si basava sull’autogoverno degli utenti (laddove i navigatori assennati erano gli anticorpi e i troll disturbatori i batteri).

Oggi, a primavera del 2005 appena iniziata, è necessario prendere dolorosamente atto di un dato di fatto: l’autogoverno degli utenti di internet non esiste. E, se esiste, non funziona.
Il motivo è semplice: l’idiota rappresenta una minoranza; la maggioranza prende per i fondelli l’idiota; l’idiota, in quanto idiota, non si accorge di incarnare in personaggio dello scemo del villaggio globale.

Ora, io so che non è bello né facile nascere Natalino Russo Seminara o Enzo Coffani; so che la vita dev’essere dura per chi scopre che Luca Sofri ha una trasmissione alla radio e sostiene “Io sarei più bravo di lui”, che Michele Serra scrive su Repubblica e insiste “Io sarei più bravo di lui” e via dicendo, da Umberto Eco giù giù fino a Giorgio Forattini; credo anche che la natura si sia superata in crudeltà se continua a farti credere che reiterare battute giocate sulle assonanze tra nomi e cognomi facciano ridere; però ecco, esistono casi umani al cospetto dei quali diventa lecito mettere da parte solidarietà e pietà, fottersene allegramente e chiuderla lì con un liberatorio “cazzi loro”.
Che se uno proprio si è messo in testa di risolvere i problemi del mondo, Russo Seminara e Coffani vengono appena dopo la forfora e poco prima dei candeggi sbagliati.

Personalmente, poi, ho smesso da tempo di immedesimarmi e provare compassione per la miseria umana di chi non riesce a capire quando la propria presenza è di troppo. Voglio dire: se stai commentando un post dedicato ad un innocuo telefilm e tu, che sei di destra (ma vedremo che non è requisito essenziale), te ne esci con un panegirico sulla dittatura di Castro a Cuba, sei evidentemente un idiota invasato che ha bisogno di cure. Se poi tu, che sei di sinistra (ecco perché parlavamo di requisiti non essenziali) rispondi al commento su Castro storpiando il nome del mittente e ripetendo decine di volte “Natalino Busso Portellara” o “Pistolino Rosso Pustellara”, forse non sei invasato ma resti – evidentemente e senza alcuna ombra di dubbio – un idiota. E vai curato. Da uno bravo.
Puoi dare la colpa alla società, al fascismo, al comunismo, ai monsoni, all’effetto serra, ai blogger dalla censura facile o agli acari che albergano sotto il tuo cuscino, ma vai curato. Poi, se non ti vuoi curare, emarginato. E se ti pare che scrivere pagine e pagine di boiate disturbando chi sta discutendo d’altro pacificamente e rimanendo in tema sia una censura fascista, va bene, forse è una censura fascista, ma la prendi, la porti a casa, e alla fine ti devi curare lo stesso.


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LINDA: Su, comincia a ballare. Sei pronto? Tieni questo ritmo: uno, due… uno, due… Bene, avanti, adesso muoviti e valle a dire qualcosa.
SAM: Uno, due… Uno, due…
LINDA: Sam, prova con qualcosa di più eccitante!
SAM: Tre, quattro… Tre, quattro…
LINDA: Parlale un po’, Sam!
SAM: Parlare?
LINDA: Sì.
SAM: Le interessa la danza, signorina?
RAGAZZA: Sparisci, sgorbio!
LINDA: Che cosa ha detto?
SAM: Che è un po’ stanca.
LINDA: Ah.

(“Provaci ancora, Sam”, Woody Allen, 1972)


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21 Commenti

  1. beh, rispetto a Forattini però magari potrebbero avere ragione.

    (ma perché TypeKey immagina che io sia spagnolo?)

  2. beh, rispetto a Forattini però magari potrebbero avere ragione.

    (ma perché TypeKey immagina che io sia spagnolo?)

  3. Standing ovation per Gianluca Neri, negli ultimi giorni la situazione era diventata piuttosto fastidiosa.

  4. Sarò stupido ma non mi ero accorto dell’eccesso di ‘zelo’ dei due sunnominati nel qualificarsi.

  5. Gianluca, ho appena utilizzato una frase del tuo post per cazziare un troll…
    Dimmi dove devo versarti i diritti.

  6. AHAHAH L’effetto (Michele) Serra, l’ho capita adesso :-)

    @.mau. Anche a me parla in spagnolo ma non solo qui.

  7. Odio ripetermi ed essere banale, ma in certe circostanze è doveroso. “La mamma dei cretini è sempre incinta”.
    Per quanto riguarda Typekey, mi avrà preso per spagnolo per via dello pseudonimo? Mistero…

  8. Sarà la prossimità delle vacanze, sarà un caso, sarà la primavera…
    Però in un giorno si è passati da un blog nel caos ad un blog in coma vegetativo.

    Ammazza che palle.

  9. Una delle idee idiote è proprio quella che in un giorno con 5 post di quattro autori diversi, siccome ci sono pochi commenti perché registrarsi fa fatica, il blog sia in coma vegetativo.
    Come fossimo portali del 2000, che guadagnano valore in base al numero di commenti, degli accessi, dei visitatori unici.
    Il commento è un’appendice: se fa male si taglia, un po’ ci si dispiace, ma si sopravvive.
    E, soprattutto, toglietevi l’idea che un blog sia fatto dai commentatori.
    I commentatori tipici e fastidiosi sono come quelli che scrivono ai giornali: uno che lecca francobolli contro mille che leggono e meditano in silenzio.

  10. Da noi per ora, l’autogoverno dei commentatori risulta dare effetti molto positivi, e ti dirò, Mister Black, anche il Natalino di cui parli così male (e del quale condivido raramente alcunché) da noi ha un’altra leggerezza, ed è molto meno aggressivo. Poi non capisco cosa ci sia che non vada in Coffani.

  11. Ciao Neri mi sono registrato anche se cancellavi sempre i miei commenti. Ma visto che nel post non mi hai nominato vuol dire con rompo. Giusto??

  12. Neri, la risposta ad abn svela scenari inquietanti sulle tue condizioni psicologiche

    che bisogno hai di gonfiarti come un pesce palla per intimorire un nemico che non è un nemico, spendendo parole eccessive?

    e sii prudente nel giudicare cosa fa di un blog un bel blog

  13. L’idea della registrazione non è affatto sbagliata… Però (riprendendo l’esempio…) un giornale vive anche dell’attenzione delle persone che meditano e che, anche per il loro meditare, è giusto che siano rispettate…

  14. Le palle sono soggettive, sia nel senso che ciascuno ha le sue sia nel senso che la noia che può provare l’anonimo commentatore casuale potrebbe non essere condivisa da altri.
    D’altra parte, non sono nemmeno i post che rendono un blog un bel blog, se i post sono quelli del giorno in questione.
    I commenti non lo migliorano di certo, a meno che una sfilza di “bravo!”, “ben fatto!” e piaggerie simili non siano un esempio di attività cerebrale superiore alle mie capacità cognitive.
    Ti dirò, caro tenutario del qui presente, che l’UNICA discussione che ho trovato di un qualche interesse è stata, di recente, proprio tra quel Natalino che tu hai bannato e Ventomare: e che se cancellare i commenti è lecito, motivarlo sarebbe cortesia. Ma il blog è casa tua, e tu hai il diritto di farci entrare chi vuoi: certo, se non fosse pubblico avresti gioco migliore.
    Ad ogni modo, la polemica finisce qui, e probabilmente anche i miei commenti; tanto non sono quelli che fanno un blog, ma vista la qualità di Macchianera negli ultimi tempi credo che nemmeno tu sappia cosa lo fa, il blog.

  15. Lascia perdere AB, capitoooo!!! Chiacchiere e distintivo…Sei tutte chiacchiere e distintivo… E Lost fa schifo!!! Va bene? La solita americazzata, brodo di citazioni straviste, buono per cerebrolesi dal grilletto facile… bang!

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