WikiGuida, ma guardando la strada

ico-wikiguida.gifE’ successo questo: che, preso dall’impeto e dall’entusiasmo per la nuova idea, abbia deciso di realizzarla in una notte, dando una sbirciata veloce a Google per verificare se fosse già in linea qualcosa del genere (per quanto poi, insomma, l’uovo di Colombo, nessuno inventa niente e eccetera eccetera).
Lancio WikiGuida e, nel giro di un post e un commento, si presentano quelli di Openguides che dicono “avevamo in mente di farlo noi”. Al ché uno dice: vabbé, capito, vediamo cosa si può fare.
Buoni secondi arrivano quelli di Wikipedia, che sostengono: “non è vero, abbiamo avuto noi l’idea per primi”.
E già qui l’uovo di Colombo inizia ad assomigliare ad un dado da gioco, per quante volte è stato schiacciato affinché stesse in equilibrio.

Ora, la prima riflessione che mi viene in mente da fare è riguardo al tono delle bacchettate sulle mani ricevute: una sorta di “Ehi! Perché ti sei messo a fare questa cosa da solo invece di farla PER noi?”.
E allora mi chiedo: se nessuno dei due sapeva dell’altro, perché avrei dovuto esserne a conoscenza io?

Detto questo, mi sembra di averlo spiegato abbastanza chiaramente: WikiGuida è solo un tentativo. Bene se va bene, pace se va male. Per ora, considerato che è il primo giorno, sta andando bene).
Spiace – posto, peraltro, che non ho tutto questo tempo libero da dedicare al progetto – se l’entusiamo nell’aprire una cosa nuova in una notte sia stato interpretato come irruenza o individualismo. Non era nelle intenzioni.
Su Clarence ci abbiamo campato anni uscendo da riunioni di mesi e mesi per studiare un prodotto, e quelli che hanno avuto più successo sono nati in una notte, utilizzando un software open source.

Ciò non vuol dire che WikiGuida se ne starà per i cavoli suoi: non avendo scopo di lucro ed essendo fatto per diletto può essere aggregato a qualsiasi progetto (anche se con un solo interlocutore che si diceva “istituzionale” era più facile: ora sono due, e lo è meno).

Per finire: un grazie a tutti quelli che sono già diventati redattori della WikiGuida: nel frattempo sono state messe online tutte le province d’Italia. E, direi, che possiamo iniziare ad espanderci, se vogliamo, oltre Roma, verso tutte le altre regioni.

Qui si trova la Filosofia di WikiGuida (perfettamente modificabile da parte di chiunque abbia suggerimenti).
E qui le istruzioni di base per la compilazione (da far magari rivedere a qualche Wikipediano).

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13 Commenti

  1. Diciamo che il mio primo commento aveva un aspetto di meraviglia: nel tempo in cui si crea un logo e si monta l’ambaradan non si trova le iniziative già attive? Ma probabilmente il problema è che nel tempo in cui io faccio un loghetto passano le stagioni, e quindi ho i parametri sballati.

    Sul fatto che ci siano due progetti che facciano, sostanzialmente, la stessa cosa, ci sono piccole differenze nell’impianto che ne creano di grosse alla fine: il progetto delle OpenGuides mette l’enfasi su una serie di dati strutturati (indirizzo, contatti e posizione geografica) che portano a cose interessanti come la ricerca per distanza (p.es. “tutti i pub entro 500m da questo albergo”) e l’uso di RDF in ottica Semantic Web. Cose un po’ astruse, vero? Ciò nonostante, sembrano interessanti per una guida specializzata. WikiTravel usa una struttura più libera, di derivazione enciclopedica, e quindi dà più libertà di modifica, oltre che utilizzare un software molto rodato.

    Semmai, visto che è stato scelto il software di WikiMedia (ovvero quello che gestisce WikiPedia) per gestire la guida, non vedo vantaggi nel fare partire una cosa separata dalla famiglia wikipediana, e anzi c’è il rischio di dividere le forze per quello che è, comunque, un lavoro molto ampio. In questi casi la cosa migliore è sempre quella di rivolgersi alla comunità per capire come stanno le cose e in quali aree si può lavorare insieme, e mi pare di capire che questo non sia stato fatto.

    Riguardo all’intenzionalità, sono ovviamente sicuro che non c’è malizia né progetti di mettere il proprio peso sul piatto; è però anche vero che le iniziative che passano da queste parti hanno sempre un retrogusto di “assimililazione”, forse erede di una certa filosofia portalesca. Tra l’altro la filosofia del “build it and they will come” è sempre meno vera, anche perché le iniziative in giro per Internet sono sempre di più ed è difficile capire su quale spendere il proprio tempo (basterebbe guardare gli aggregatori di blog di vario tipo…)

    In bocca al lupo.

  2. da quello che mi pare di avere capito, WikiMedia sta diventando lo standard wiki de facto (potrei sbagliarmi, però), quindi non vedo l’utilità pratica di “far partire una cosa comune”…

  3. Una piccola nota di correzione. Wikitravel non ha nulla a che vedere con la fondazione Wikimedia (che comprende il progetto wikipedia) per cui il link di sopra non è esatto come anche alcuni commenti di ieri (tra i quali il mio). Sai, “é successo che per impeto ed entusiasmo” alcuni di noi hanno fatto dei commenti poco approfonditi. Càpita anche ai commentatori sai… :-D

    Non ravvedo peraltro tono da bacchettata nei commenti, forse ti si voleva solo segnalare l’esistenza di iniziative simili e la possibilità di: 1. trarre qualche spunto o addirittura 2.proseguire sullo stesso binario piuttosto che posare nuovi binari più o meno parallelli.
    Poi ognuno gioca con i trenini che meglio ritiene, chiaro :-D

    Ciao e buon (wiki-)lavoro CV

  4. L’iniziativa è lodevole. Non ho capito una fava delle polemiche portale/non portale, ma penso solo che sia una cosa che manca.

    Nel mio piccolo, per chi viene dalle mie parti (Milano e Provincia Nord) ho da tempo aperto due sezioni del blog dedicate a queste brevi recensioni, ristoranti e locali, ad uso e consumo perlopiù degli amici non milanesi in visita alla capitale economica d’Italia :-).

    Mi pare però che l’idea della Wiki sia più completa nelle informazioni che offre e ovviamente potenzialmente più significativa di tante informazioni destrutturate che trovo in giro nei vari blog e sitarelli dedicati quando invece sono io a dovermi muovere. Appena avrò tempo porterò anche qui i miei piccoli contributi.

    Buoni tortelli di zucca a tutti.

  5. “E allora mi chiedo: se nessuno dei due sapeva dell’altro, perché avrei dovuto esserne a conoscenza io?”
    Hahaha in effetti non fa una grinza.

    Da wikipediano penso che la fortuna che sta avendo il software (mediawiki), che va a braccetto con il credito che sta ottenendo la pedia, siano solo cose positive. E i wiki sono proprio fatti per gli esperimenti, quindi coraggio.

    Le critiche dei miei fellow-writer comunque non hanno niente di negativo, anzi osservazioni e precisazioni utili direi. Poi si discute.

    Però più che il non duplicare gli sforzi – che wikitravel come detto non fa nemmeno lui parte della famiglia wikipedia – la cosa su cui farei un appunto è la scelta della licenza: CC con Attribuzione-NonCommerciale-StessaLicenza va in genere bene per i blog, ma è stretto per una wiki e addirittura inadatto. Stretta perchè uno dei pilastri su cui si fonda il successo di wikipedia (al pari di Apache e del software libero a cui appunto accenna Gianluca rispetto a Clarence) è permettere anche un riuso commerciale dei contenuti raccolti.
    Inadatta e poco sensata perchè essendo i wiki un’opera collettiva, porre una restrizione di quel tipo significa che se putacaso il lavoro crescesse bene e a un certo punto il nucleo forte di autori decidesse di pubblicarlo in forma cartacea, non potrebbe (a meno di non ricontattare fino all’ultimo contribuente e con l’accordo di tutti ri-rilasciare tutto il lavoro sotto altra licenza).

    Ma le questioni di licenza sono abbastanza sottili e complesse, quindi comprensibile che le si siano trascurate.

    ciao

  6. da wikipedista d’antan mi permetto di replicare su un paio di punti.

    (1)non duplicare gli sforzi in un progetto di tipo wiki è,IMHO,essenziale. certo vi può e vi deve essere del riuso di materiale dai vari protagonisti del fork, ma in generale la cosa ne risulterà solo indebolita. già non ho mai capito perchè forkare wikipedia in N wiki in N lingue diverse, figurarsi fare N wiki…

    (2)le questioni di licenza non sono cazzate, e non è comprensibile che si siano trascurate.

    io mi chiedo: perchè non si chiede alla WikiMedia Foundation di aprire una sezione dedicata alle guide (se non v’è già) e -ottenuta la sezione- non si fa un merge massivo di tutto il materiale là? nel caso ciò non funzionasse, si dovrebbe portare tutto il materiale su un unico sito e lavorare su quello.

  7. ottavo mantra della Auro in ordine di priorità: non fare confusione con i progetti della fondazione e quelli non e soprattutto non chiedere mai a Gianluca di provare a vedere le cose in maniera diversa, non dico perfetta, ma diversa… non fare confusione con i progetti della fondazione e quelli non e soprattutto non chiedere mai a Gianluca di provare a vedere le cose in maniera diversa, non dico perfetta, ma diversa… non fare confusione con i progetti della fondazione e quelli non e soprattutto non chiedere mai a Gianluca di provare a vedere le cose in maniera diversa, non dico perfetta, ma diversa… che poi, dico, ognuno si smandruppi i wiki suoi, poi se al mondo ci saranno 120.452.904 wiki ci terremo 120.452.904 motori di ricerca wiki (una risposta del genere avrebbe fatto più piacere e sarebbe risultata meno gigiona…). fuori la tesi sull’overload informativo, che rischia di tornare di moda. eddai, Gianlu’, un sorriso, anche un abbozzo… si scherza, neh… (buona wikiguida!)

  8. WikiGuida

    Gianluca Neri ha lanciato WikiGuida, un progetto che ha lo scopo di creare una guida indipendente a ristoranti, trattorie ed alberghi italiani, i cui contributi sono aperti a tutti. L’idea di per sè non è nuova: siti come World66 (la società per cu…

  9. C’è comunque una regola non scritta della Wiki, così come io l’ho capita: il tutto va fatto con serietà. Senza tirarmene fuori nemmeno io, molte delle recensioni dei rist di Roma sono da rifare (mica devo farmi tutti i ristoranti io, eh?? Ingrasso!!!) perché incomplete, una-battuta-e-via, vai-perché-ci-sono-i-vip, e così discorrendo. Se una cosa del genere deve essere usata come una guida, ci si deve porre anche nelle condizioni di chi la legge. Io continuerò, ma vedo che i bloggers lettori mangiano a pizza e fichi….

  10. Aggiungerei alle segnalazioni nella guida una valutazione ‘etica’, su come – ad esempio – vengano trattati i dipendenti, se lavorano a contratto o in nero, se viene rilasciato lo scontrino, se il locale occupa abusivamente spazio all’esterno, se gli eventuali buttafuori (beh, non nei ristoranti, magari nei pub) discriminano in qualche modo chi vuole entrare, e così via.

    Boh, che dire, io mi gusto di più la cena se me la serve uno che non viene sfruttato. Uè, poi niente mancia, eh? :)

  11. Hi. Comment in English here; unfortunately, I don’t speak Italian at all.

    I’m one of the two co-founders of Wikitravel (http://wikitravel.org/). I found this site with our referrer log. Wikiguida seems to be an interesting project and I wish you a lot of success.

    I think that it seems more like a comprehensive city guide (a la http://openguides.org/) than a travel guide, but I might be wrong. If there’s room for collaboration, please let me know.

  12. Un’informazione pratica: è necessario registrarsi per modificare? Io avevo inserito una pagina senza problemi, ma non la trovo.

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