Chi ben comincia

Pare che, blogghisticamente parlando, vadadimodapubblicare la prima pagina del proprio romanzo in preparazione.
Beh, questa è la mia.

12 Febbraio, Anno 2 A.N.C.

     – Gli scrocconi sono di sotto che la stanno aspettando.
     La voce di Rolf rivelava un accenno di inquietudine, e malgrado tutto non smise di montarla, nemmeno rispondendo al cellulare.
     Del resto, Rolf era il tipo da preoccuparsi per una qualsiasi idiozia, caratterizzato da una genetica predisposizione all’ansia che in quell’occasione non fu sufficiente a persuaderlo che altri duemila dollari di troia dovessero andare buttati nel cesso.
     – Non ora. – rispose perentorio, ansimando.
     L’impronta rossa della mano destra, quella libera, resistette per qualche decina di secondi sulla natica di Joël. Sculacciarla voleva dire che stava venendo, che mancava poco: ottimisticamente, una dozzina di colpi.
     Che si chiamava Joël glielo rivelò dietro specifica richiesta: amava chiedere “come ti chiami?” e poi fare considerazioni a voce alta sui nomi d’arte delle ragazze.
     – Sì, va bene – concluse -, Joël è abbastanza un nome da baldracca.
     Non aveva intenti offensivi, e nemmeno aveva bisogno di mettere in chiaro chi era a comandare. Tutti sapevano che comandava lui: dalle zoccole d’alto bordo fino alle colonne di marmo sulla facciata dello Stock Exchange di Wall Street. Quello era, semplicemente, uno dei pochi modi che Chris Cain conosceva per fare un complimento. E anche l’unico preliminare che era in grado di sopportare senza alterarsi. O deprimersi.
     Non che le maltrattasse, ma non era tipo da affezionarsi alle puttane. Per non cadere nemmeno nella tentazione si era anzi imposto una precisa regola: brune, carnagione scura, culo scolpito, seno non sopra la terza e non sotto la prima, ma tassativamente sempre diverse.
     Ignorando lo scontato parere contrario di Rolf, aveva organizzato quella che poi sarebbe stata ricordata la conferenza stampa del secolo al Bacara Resort di Santa Barbara proprio per trattarsi bene. L’agenzia lì sulla riviera era stata quella con la quale, a conti fatti, si era sempre trovato meglio: sventole da intimorire persino un miliardario che se ne poteva permettere una a notte.
     Quella che, chinata a quarantacinque gradi, resisteva impavida al movimento sussultorio sostenendosi con le gambe a bordo del letto e le mani sul materasso, era stata una delle migliori: nessuna domanda e metodi spicci che non andavano a scapito della dolcezza. Per dire: gli aveva aperto la lampo dei pantaloni con i denti. Una professionista.
     – Signor Cain – esordì nuovamente Rolf, che aveva pazientemente atteso in linea almeno due minuti -, sa che odio interromperla, ma la Spanish Ballroom è al completo: ci sono già 800 giornalisti seduti e almeno altri 150 in piedi.
     – Vengo. – ribattè rabbioso al telefono, e Joël si esibì in uno scatto da atleta per sfilarselo da dentro e portarsi al suo cospetto, inginocchiata, con gli occhi chiusi e la bocca aperta.
     – Dicevo al telefono, cara. – specificò, facendole pat pat sulla testa – Per te non ce n’è. Mi dispiace.
     – Possiamo vederci più tardi? – chiese la ragazza.
     – E’ escluso. – rispose Cain, perentorio – Ma puoi restare, se vuoi. Qui nella Spa c’è un centro fitness fenomenale. Ti consiglio di prenotare uno Shirodara: è un massaggio meraviglioso.
     Joël si prestò ad annodargli la cravatta. Lo fece di sua spontanea volontà, senza che lui glielo chiedesse. E senza che lui avesse da ridire.
     – Oggi faccio la storia, ciccia. – aggiunse – Sto andando ad annunciare la nascita di Gesù.
     Rise sguaiatamente. Lui. Lei era abituata a ben altre stranezze.
     – E siccome a rimetterlo a questo mondo sarò io – concluse -, poi potrai raccontare di essere stata scopata da Dio.

(© Gianluca Neri 2004 – Tutti i diritti riservati)

L’idea era quella di pubblicare man mano i capitoli sul blog, cancellare i vecchi e lasciare sempre l’ultimo. Ma alcuni masochisti bastardi tra voi lo copierebbero comunque, e l’editore non la prenderebbe granché bene.
Va anche specificato che tutto questo non c’entra nulla con le cose di cui inizierete a sentir parlare tra qualche giorno.

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24 Commenti

  1. Bell’incipit, quanto alla protezione dei diritti, noi vendiamo da molto a moltissimo più delle nostre aspettative (13 settimane in testa alle classifiche di vendita di Vitaminic e secondo disco già licenziato in America, per un gruppo di semidilettanti che fanno libera improvvisazione jazzistica sperimentale, non è poco…) da quando i nostri brani sono scaricabili gratuitamente. Va bene che la musica è forse un’altra cosa, ma mi fiderei di più delle potenzialità dell’anticopiright…

  2. Gianluca Neri: il Romanzo che non t’aspetti (tu; io, sì)

    Conosco da anni Gianluca Neri. E’ stato il creatore di Clarence e mi ha assunto mentre già sciavo non tanto allegramente sulle pareti del baratro della disoccupazione (primo periodo postmondadoriano). Sia detto per inciso: spero con tutte le mie forze…

  3. Credo che perfino se fosse firmato Faletti o Nello Governato, D’Orrico non riuscirebbe a salvarlo. Ma io sono prevenuta nei confronti dell’autore. Lo dico subito.

    Però,”…poi potrai raccontare di essere stata scopata da Dio” mi ricorda una storiella raccontata da Vlad.

    Allora.
    In una imprecisata ora notturna, lungo un viale alberato frequentato da prostitute, si scorge una lunga macchina bianca. Alla guida dell’auto c’è un vecchio con la barba e, sul sedile posteriore, un altro vecchio con una lunga barba bianca. La macchina si ferma vicino ad una battona e dopo alcune contrattazioni questa sale nell’auto. Passata circa un’ora la macchina torna sul viale e scarica la ragazza. La ragazza, prima di andarsene si rivolge al vecchietto con la barba bianca complimentandosi:
    – Ma lo sai che scopi proprio da dio!
    E il vecchietto rivolto all’autista:
    – Scappa Pietro, ci hanno riconosciuto!

  4. impedibile!!!
    “/…/ Benvenuto all’inferno! :)))))))))
    INVIATO DA: giuseppe geEnna”

  5. trattasi di critica preventiva: a me questa storia dei bloggers che diventano scrittori non piace mica poi tanto. ecco. l’ho detto.
    non so perchè, mi piace ancora meno che più di uno cominci ad usare il blog per vendere qualcosa.
    ora posso leggere l’incipit.

  6. swami: il mio blog è casa mia e a casa mia fò la cacca che mi pare e dove mi pare.
    E se non ti va, mettiti su un cesso tutto tuo e lì vendi le stronzate tue e te le fai marchettare da chi vuoi.
    Tanto te le compera nessuno, anonimo del cazzo che non sei altro

  7. Eh, avessi anch’io incontrato Sabelli, anziché quello sfigato di Mannelli ….. ora sarei se non ricco, almeno sfondato

  8. che uno sul proprio blog defechi come meglio crede non ci sono dubbi.
    l’autocompiacimento che ne segue magari ogni tanto fa sorridere.

  9. Io non avevo capito che macchianera fosse così famoso, che neri fosse così famoso, che siete tutti interconnettati(tv-giornali-editoria:sti cazzi!) in una rete di famosi, semi-famosi, futuri-famosi o famosi di nicchia. Allora mi complimento per la democrazia che esprimete nel permettere di esprimersi anche ad un’illustre sconosciuta come la sottoscritta, che ignorava dove si stesse inoltrando. Sono quasi intimorita. Quasi.

  10. L’ho letto, gneri. Dicci che non è vero, è solo uno scherzo alla brontolo.
    Fosse vero, fermati, sei ancora in tempo: non partorire il tuo gesùromanzo.
    Povericristi così ce n’è già pieno il mondo – le librerie, perlomeno.
    So che il senso del ridicolo difetta in certi ambienti. Non ignoro la vorace fame di denaro e celebrità che divora i ricchicelebri (?!). Ma tu, giovane virgulto dalle mille risorse, non credere alla favola di remida: anche berlusconi è giunto al capolinea.
    Il mondo continuerà a ruotare su se stesso anche se tu cancellerai questo post.
    Dammi retta, ragazzo.

  11. caro Gneri, voto più che sufficiente per quanto finora letto. Argomento un po’ del cazzo, stile cannibàl-mericano (ma meglio del Chandler alla Carlotto) pregno quanto basta per catturare l’attenzione.
    Francamente però mi sarei aspettato altro da chi conosce ogni buco dell’internet e la storia, vista dall’interno, della fu gnu-economy italiana

  12. La storia della “fu” New Economy italiana la scriveremo qui a puntate, io e Grassilli, in una nuova rubrica che presto apriremo.

    Adriano Celentano e Alakaluf si sono invece guadagnati una retrospettiva intitolata: “Grande Fratello 2001-2005: cultura e scorregge”. Un testo di filosofia.

  13. Sono commosso fino alle lagrime (questo giorno figurerà a lettere di fuoco sul mio diarietto): Sua Grazia In Persona mi ha degnato di una stilla della Sua Santa Spocchia.
    La taccoglierò in teca di swarosky autentico e la mostrerò ai vostri nipoti, sottotitolata: “checazzo avrà voluto dire?”
    Nemmeno azulejo s’ebbe mai tanto.

  14. Qualcuno glielo racconta al Molleggiato che ha avuto l’onore di essere citato su macchianera per giunta dal tenutario per giunta in audace accostamento a me?
    gianluchino bello, guarda che non mi è sfuggito il tuo sottile sarcasmo comparatorio. Ma vogliamo riparlare di ironia, senso della misura e di tutte quelle altre cosine già tirate in ballo per brontolo-neri-csf?
    Con rispetto parlando di lor signori, of course.
    P.S. uffa, lo ammetto: è che spero di avere almeno una citazioncina nel bestseller neriano. Anche solo un ‘affanculo alakaluf’. Per dare un senso ad una oscura vita da grigio funzionario

  15. Alakaluf, non ti accontenti mai.
    Oggi sei stato toccato dal Signore e che altro vai cercando, anche la citazioncina?

    PS: Prova a buttar là che da questa prima pagina il libro sembra interessante, può essere che ti conceda la password d’autore. Potresti dirgli che già dall’inizio si comprende che è un racconto impietosamente realistico secondo la lezione di Philip Roth, una grande storia in cui l’io narrante si perde nell’erotomania del protagonista espressa nella forma d’adorazione dei genitali maschili e che il rigore espressivo vagheggiante un Don DeLillo primordiale eleva questo romanzo a simbolo di un’epoca in cui ogni riscatto è possibile.

  16. Rina, lo riconosco: l’essere stato toccato dal Signore mi ha procurato un’ejaculatio da venuta del Messia.
    Il tuo prezioso suggerimento (il Giulio Cesare ti segna per la vita, eh…..) non potrò metterlo in pratica: i miei riferimenti culturali sono ‘Tom Sawyer’, ‘Il giornalino di Giamburrasca’ e ‘Il barone di Munchausen’.
    Ma secondo te, il gneri davvero intende pubblicare quella roba?
    Io la password non la voglio, perché già mi perdo la carta di credito e non son buono gnanca a mandare i SMS.
    Sono un idiota beota rosicone: vorrei i miliardi di gneri, la bellezza di brontolo, l’intelligenza di genna.
    Pensi che (tanto per restare in tema) ci salterebbe fuori un bestseller con una trama simile? poi tu mi fai la stroncatura sul tuo blog e su MN e io ti offro la cena da Ciarla.
    O se preferisci da Remo a Testaccio (importante è darci)

  17. Alakaluf, non Giulio Cesare, ma risvolti di copertina.

    Quanto all’editore, temo che Einaudi si sia già compromesso.
    A questo punto provaci anche tu.

  18. ‘Risvolti di copertina’: bel titolo per il mio prossimo best-seller.
    Grazie Rina! te ne manderò una copia. O maggio o giugno 2005.

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