5 Commenti

  1. Scusate ma ho capito bene? Ero a casa di amici e ho sentito che il tizio in questione ad AGOSTO 2004 è andato ad aprire un ufficio nella capitale Irachena?
    E’ un errore mio o del tg vero?
    Ad Agosto?

  2. io direi che i tempi sono maturi per istituire un registro dei rapiti di serie A e di serie B.
    Almeno mi chiarisco le idee su come distribuire il mio cordoglio.

  3. Hai capito male. Ayad aveva aperto un ufficio, nella sua abitazione, di import-export di mobilio, circa sette mesi fa. La base dell’attività era nel trevigiano, gestita dal fratello. I due, Emad e Ayad, erano in Italia da 25 anni, sfuggiti al regime baathista. Da un anno Ayad si era allontanato, prima in Turchia, poi a Baghdad per continuare l’attività avviata con il fratello. Erano un ponte commerciale tra il ramo del legno del nord-est e il medio oriente. “Il tizio” meritava tutto l’attenzione data alle due Simone e credo sia giusta la rabbia del fratello. Grazie a Biani che ha ricordato la vicenda.

  4. “Viva il volontariato esibizionista, e abbasso gli sporchi imprenditori capitalisti che vanno lì solo per sfruttare la povera gente! Al contrario, Kerry, che è così bello e intelligente, propone di promuovere le attività produttive in Iraq, così diventano un po’ più ricchi e non hanno più bisogno di essere seviziati dai nostri militari di merda! Abbasso tutto!”
    dal diario del giovane Marcolino, detto “Stalin”

I commenti sono bloccati.