Quel che si dice “saper scegliere il momento”

Barbie talebanaPremettendo che qualsiasi imposizione religiosa provoca allo scrivente quantomeno un’orticaria, si, è in effetti il momento più adatto per pensare arasserenareil clima.

Poi però continuiamo con i sabati e le domeniche dedicati al creatore, i venerdì di pesce, il nero del lutto, le collanine con la croce, i calendari di Padre Pio nelle pizzerie, la circoncisione, il kippà (no, a questo ci avevano già pensato altri fessi di opposto schieramento, e la Padania, ai tempi, si indignò invocando la libertà di culto).

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12 Commenti

  1. scusate mi fate capire?

    cos’e’, le leggi italiane non sono piu’ in vigore?

    tipo da quando?

    evvai domani si va in banca e si porta via tutto e uscendo si tromba la prima che passa

  2. il giorno che si capirà che molto del razzismo (che poi non è razzismo, ma ne parliamo la prox volta) nasce da un antirazzismo che alla fine discrimina alla rovescia

    io non posso nuotare in piscina se non ho la cuffia in testa e il costume di nylon
    e piacenza ammette che una si tuffi vestita come mia nonna al funerale di mio nonno

    io non posso andare in giro con la maschera, eccetto il pomeriggio del martedì grasso a venezia,
    e il burka va bene tutti i giorni

    io devo pagare la bolletta e qualcun altro no perchè la sua etnìa è stata perseguitata da hitler e poi è più antica della mia

    il giorno che si capirà che la nostra integrazione civile è fatta anche di fatica
    e non c’è cazzi, la devono fare tutti coloro che vogliono stare dentro una collettività

    allora spariranno i leghisti, i neonazi della germania orientale, le pen

  3. Piti, pero’ hanno le due Simone, qualche nostra leggina potremmo pure concedergliela, no?

    eddai, piccola piccola, abroghiamone qualcuna, su’!

  4. Nessuno obbliga legalmente nessuno ad andare in Chiesa, e nessuno viola nessuna legge andandoci, come del resto non si violano leggi ad andare in Moschea.
    Nascondersi il volto invece viola una legge, penso che ci sia una gran bella differenza eh…

  5. Ma questa gentile signora in burqa, fino ad oggi, dove faceva la spesa?
    Ecco, non si potrebbe lasciare le cose come stavano, senza eccessi ne da una parte, ne dall’altra

  6. d’accordo con viscontessa. lasciamo le cose come stavano, senza eccessi. oppure facciamo leggi che vietino di:
    portare la fede nuziale;
    indossare la maglietta del Che;
    vestirsi di nero per lutto;
    attaccare un adesivo del Napoli sulla Vespa;
    portare la spilla della lotta all’AIDS;
    ecc. ecc. ecc….

  7. maxaff, il burqa copre la faccia e, salvo la guida della moto che richiede il casco, e ciò è vietato per ovvie ragioni

    la spilla la fede la maglietta non ostano al riconoscimento dell’individuo che le indossa

    gli eccessi, in questo caso, sono solo della donna con il burqa

    una spilla con scritto allah è grande non sarebbe vietata, ovviamente

  8. la donna col burqa non ha scelto lei di essere la donna col burqa. è nata così. è nata musulmana. c’è chi nasce cattolica, chi ebraica, chi musulmana. non si sceglie la propria religione prima di nascere. la religione di una donna musulmana la obbliga ad indossare il burqa. deve rinunciare ad una fondamentale regola della propria religione perché la società civile sospetta che possa fare una rapina in banca senza essere riconosciuta? ha il diritto di affermare la propria identità religiosa? ha il diritto di mantenere integre le proprie regole religiose? secondo me ne ha tutto il diritto.

  9. maxaff,ti sbagli della grossa, non si ha diritto a tutto ciò che la religione richiede

    in uno stato laico, se si ravvisa un’esigenza laica e neutrale, cioè il viso scoperto, tutti devono avere il viso scoperto, religione o non religione, e vale per la strada, nella carta di identità e ovunque la normativa lo preveda

    se no i sikh vanno senza casco per il turbante, gli ebrei non fanno un cazzo il sabato, i musulmani ti interrompono il lavoro sei volte al giorno per girarsi alla mecca, gli africani infibulano le donne, le donne arabe si tuffano in piscina con i vestiti

    in uno stato laico la religione è rispettata e libera ove non confligga con una norma positiva
    se no te ne torni al tuo paese dove sono contenti che le donne girino velate

    e fare eccezioni per qualche categoria di persone, siano musulmani o nomadi o chicchessia è ingiusto per gli altri e alimenta inoltre il risentimento verso chi in nome delle sue convinzioni strappa regole di comodo rispetto al resto della società

    non mi sembra un concetto molto difficile

    e fa impressione leggere le tue parole, cose che se fossero dette da un cristano che parli dei suoi precetti contrari a una norma civile, verrebbero giustamente prese per ingerenze clericali e confessionali

    aggiungo che la religione non è il colore dei capelli e la si sceglie

    se poi una donna musulmana non ha diritto a scegliere, a maggior ragione toglierle i burqa non è più solo il rispetto di una regola sociale ma un aiuto a liberarsi di un’imposizione

    fai più bella figura ad ammettere il tuo errore che a provare a confutarmi

  10. ma lo sai, Piti, che in fondo non hai tutti torti? però continuerò a confutarti, su altri argomenti, perchè mi diverto.

  11. ciao, maxaff ;-))

    non parlo per me
    lo dico per te

    non hai divertimenti migliori che confutare un vecchio arteriosclerotico come piti?

  12. ero curioso di conoscere il tuo sesso e la tua età. adesso lo so. ho altri divertimenti, per fortuna, ma questo, sinceramente, è tra i miei preferiti.

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