Al plagio!!!

sottotitolo: >>> Cristina Gavello è una copiona. <<<

Si chiama Cristina Gavello ed è autrice, dice di esserlo, di un ebook pubblicato su Net manager lo scorso Aprile.
Lo trovate qui. Ha avuto risonanza sul web l’uscita free di questo ebook sui weblog e anche altri bloggers ne hanno parlato. Io l’ho visto solo ieri. E l’ho visto con estremo stupore.

L’e book è stato COPIATO all’80% PARI PARI dalla MIA TESI di laurea. Ricordate la mia tesi? Ne avevo fatto un mini evento mediatico postando online dall’aula tesi della mia università. Ricordate? Avevo anche postato l’indice della mia tesi e, vedete, è chiaramente copiato dalla signorina GAVELLO.

In dettaglio:

copiato tutto da pag. 50 a 73
da pag. 9 a 17
da 31 a 34
conclusione
bibliografia
pure tutte le note
e varie frasi sparse

Se volete controllate qui.

Domande:

1. Cristina Gavello non so chi sei.
2. Cristina Gavello non so come hai avuto la mia tesi
3. Cristina Gavello fatti sentire altrimenti mi incazzo ancora di più
4. Vittorio Pasteris ha curato l’ebook e dirige net manger e voglio sapere se c’entra in questo plagio.

Conclusioni:

1. Cristina Gavello, hai copiato un ebook sulla “professione e PASSIONE di scrivere in rete” e sei andata contro ogni logica pura e divina del web. Non è questa la Creative commons legal code. Non è questo lo spirito di Internet.

2. Vittorio Pasteris non ho chiara la tua implicazione in questa storia… hai agito cmq con leggerezza. Non sapendo ora altro non indugio in commenti.

Inoltre, se cercate informazioni su di lei, si nota anche che ha avuto molto successo l’ebook!!
E’ roba mia! L’ho scritto io!!!!!

Prego di leggere e diffondere.

(da Comzine blog, di Monia Alessandrini)

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25 Commenti

  1. ribadisco solo quello che ho gia’ scritto su ManteBlog. Conosco bene Pasteris e so che non puo’ nemmeno lontanamente concepire una cosa del genere. Dato che il suo nome sta viaggiando alla leggera sul Web senza neanche avergli dato modo di dire la sua, mi sembra giusto mettere in chiaro le cose. Se poi l’e-book e’ copiato, fa bene la vera autrice a incazzarsi. Ma rispettiamo i nomi delle persone, per favore, soprattutto di uno come Vittorio.

  2. Marco – grazie di saluti & quant’altro, ma (fortunatamente) non è a me che hanno copiato la tesi, è Monia di Comzine blog che è stata plagiata, come ho specificato in fondo al post.

    Sttefano – io ho riportato solo le parole di Monia, che suppongo, da quel che ha scritto, abbia già contattato le due persone tirate in ballo, senza tuttavia ricevere risposta, e quindi credo abbia tutti i diritti d’essere incazzata.

  3. Monia, ti capisco: hanno copiato anche la mia tesi di laurea.. da pagina 3 a pagina 16 di “Paperone contro i Bassotti” sul Topolino del 15 agosto 1976.. tutto copiato!!.. scoprirlo fu una botta tremenda.. soprattutto perché avevo 2 anni..

  4. Giorgia,
    già ho visto, ma ho scritto di getto e me ne sono accorto solo quando ho riletto il post. :)
    Negli anni ho collezionato decine di e-mail senza allegati promessi, reply impulsivo-adrenalinici di cui poi sono pentito e altre varie distrazioni come questa.
    Rimedio in corner: Monia di Comzine blog, se ti hanno copiato, ti sono vicino. Se non ti hanno copiato, prima o poi ti capiterà di sicuro; che la forza (della ragione) sia con te. :)
    Argh, Lo sapevo, ho citato la Fallaci, sarò massacrato per questo… scusate, non volevo, era ironico, mi è scappato… chiedo venia… sono già vestito di sacco e ho appena svuotato tutto il portacenere sulla chioma…
    Il fatto è che devo pensare di più prima di scrivere… lo dico sempre… mumble…lo dico sempre… mumble mumble…
    ;)
    Ciao
    Marco

  5. eppure i network di fiducia funzionano così. lo dice la giorgia e dunque io ci credo. anche se lo sta solo riportando, perché è una cosa in cui lei crede a sua volta. una rete di fiducia che non ho ancora capito se funzioni meglio o peggio di quelle che esistono nel mondo reale, però c’è ed è sempre interessante quando il virtuale e il reale collidono. sempre. sono tempi interessanti :-)

  6. l’autrice ha dichiarato: “non so come sia potuto accadere, ero lì che scrivevo…ispirata… poi, giunta a pag.9 sono stata rapita dagli ufo… forse mi hanno impiantato un cip nel cervello…comunque è da quel momento che mi chiamo Monia.

  7. Ribadisco, Stefano, che il mio post non era una condanna a Pasteris. Aspetto con ansia anch’io che lui mi chiarisca le idee. Sono certa che lo farà perchè credo che anche lui sia stato ingannato. Il mio post oggi ha interessato molte persone e per questo è “girato” in Rete. Io non ho cercato conforto in Rete. Volevo solo dire agli “altri” che quell’e-book è scritto in gran parte da me. Molte volte hanno usato miei scritti, ma in ogni caso tutti hanno quantomeno citato la fonte o mi hanno avvertito per mail. Non è stato il caso di questa Cristina che ha poi avuto il coraggio di pubblicarlo come suo saggio. Tutto qui.

  8. la debolezza dei blog. ah, quanto sono delicati! ci si appropria indebitamente dei manufatti altrui. se fosse successso ad un giornalista iscritto all’albo, sai che casino. Sui blog (blogs ?. quel’è il plurale?) è concesso di tutto, di più. Uagliù, rassegnatevi, non è altro che un grande Maurizio Costanzo show.

  9. maxaff – eh no, qui non stiamo parlando solo di blog, qui stiamo parlando che a monia è stata rubbbbata la proprietà intellettuale della sua tesi di laurea, do you know tesi di laurea, quella cosa sulla quale, di solito, uno si fa un cosiddetto mazzo tanto per mesi per poi essere chiamato dott.? ecco, non mi pare poco, se ci pensi.

  10. Monia tu hai tutte le ragioni del mondo se hanno utilizzato la tua tesi. Io ho detto che prima di pubblicare il nome di Vittorio andava sentito in qualche modo e, eventualmente, dire “non ho ricevuto risposta”. Questo è un modo corretto di fare le cose. Proprio perchè un blog viene letto da tutti e non tutti hanno le possibilità di analizzare la cosa nel modo giusto. Tutto qua. Che poi tu abbia buttato giù impulsivamente il post data l’incazzatura, si può capire benissimo. Anche perchè non tutti quelli che ora ti linkano con spirito investigativo avranno poi la voglia di linkare a eventuale rettifica. In ogni caso complimenti, se ti hanno copiato vuol dire che sei brava.

  11. > non tutti quelli che ora ti linkano con spirito investigativo avranno poi la voglia di linkare a eventuale rettifica

    stefano, non fasciarti la testa prima di cadere (oppure, non dire gatto se non l’hai nel sacco; oppure, non mettere il carro davanti ai buoi – ed altre ovvietà simili). voglio dire, *se*, anzi, *quando* ci sarà da rettificare, stai tranquillo che si rettificherà, ché qui nessuno vuol mettere alla gogna chi non ha colpa (e va con le frasi fatte!! yuhù!).
    abbi più fiducia nel prossimo, figliuolo… :)

  12. Scusate, ma queste cose non si regolano con accuse e piagnistei via blog, dove si rischia di coinvolgere persone che non c’entrano, ma con l’aiuto di un buon avvocato. Se serve posso suggerire uno dei migliori sul tema specifico… ;-)

  13. Giorgia, nel caso non si fosse capito, provo a ribadire che non parlo di te. Ho detto che sarebbe carino (non dico intelligente eh, per carita’) verificare la situazione prima di pubblicare il nome di qualcuno su un sito. Per il resto, siamo d’accordo. Buona giornata.

  14. Non ho capito se qualcuno ha ricavato soldi da questa cosa. Se sì, allora venghino signori avvocati! se no, mi sembrerebbe solo una cosa poco carina (non citare le fonti dico). Però se sapessi che la mia tesi, letta finora da me, myself and I, venisse letta da tanta gente, anche se non con sopra il mio nome, non mi farebbe tanto schifo. Se penso a quanto sangue c’ho buttato sopra! Non ha qualche merito anche chi riesce a diffondere un opera nei confronti di chi non ne è stato capace? mmmmmh, complicata sta’ cosa….

  15. giuseppe – nel link che hai segnalato, però, c’è scritto, in fondo, “fonte: Giuseppe Mazza”, con tanto di link al tuo sito…

  16. Anche nella tesi della copiona c’era il link a Comzine. ;-) Nel mio caso, del tutto banale, ciò che mi preoccupa è che siano linkati dei contents tratti da libri su cui io non ho diritti editoriali e che mi ero guardato bene dal contestualizzare come citazioni bibliografiche nel sito originale.Mi rendo conto che sia un caso meno grave (non era una tesi di laurea ma una tesi e basta), ma era appunto per segnalare la “moda” di prendere in maniera indiscriminata contenuti altrui.

  17. non scherzavo affatto. so il mazzo che ci si fà in queste occasioni (anche non avendo mai partecipato a tali gare universitarie per manifesta inferiorità intellettuale) (ih, ih, ih!). volevo chhiedere, in maniera indiretta e in parole povere, se un giornalista è più bravo di uno scrittore che si esprime su un sito come questo (forse sito non è il termine esatto). adesso, mi scuserete, ma comincia su RAIUNO niente poco di meno che …MISS ITALIA!!!!!. by.

  18. Fai male a non sporgere querela per plagio ai carabinieri o in procura. il Web è infestato di gente che plagia l’opera altrui, il plagio è un furto, non lo dimenticare e troppi sfruttano l’opera altrui per fare anche denaro a volte a palate, com’è successo a me con il mio sito web plagiato per alytri libri e film in USA, ma io li ho denunciati penalmente e tra breve sarà chiusa l’inchiesta. L’ho fatto non tanto per fargli pagare i danni per la violazione del copyright, anche per questo certamente, ma perchè lasciar correre significa rendersi complice di questi plagiari che costringono a mille precauzioni coloro che pubblicanole loro opere gratuitamente sul web. Sono ladri di libertà e vanno puniti come coloro che distribuiscono virus sulla rete ….
    Cordialmente

    Nino

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