Uccidiamo il cinghiale grasso

Io sono una persona che negli anni ottanta ha “politicamente sofferto” perchè a tutti i livelli di politica bisognava dialettizzarsi con il cinghialone e i suoi compagni di partito. Bisognava farlo a livello nazionale, per l’unità delle sinistre; a livello comunale, per eleggere un sindaco; e via via fino a livello condominiale, per installare un’antenna.
E la sofferenza nasceva dalla conoscenza di leggende metropolitane che poi si sono rivelate verità giudiziaria: il cinghialone è, dal punto di vista giudiziario, una persona condannata con sentenza definitiva per corruzione e illecito finanzamento dei partiti. La condanna non l’ha scontata.
Ecco, tolta questa premessa mi piace ricordare che la politica da lui e gli altri due del CAF nell’ordine:

1. Ha ingigantito il debito pubblico che dovrà essere pagato da generazioni e generazioni.
2. Ho portato l’Italia nel settembre 92 sull’orlo della crisi finanziaria con tanto di misure argentine, tipo il prelevo sui conti correnti.
3. Ha rovinato la politica italiana internazionale, frutto di decennali raffinamenti morotei nell’asse est-ovest.
4. Ha fatto chiudere un partito con cent’anni di gloriosa ed onesta storia. Un partito per cui un numero innumerevole di persone sono morte.
5. Ha sputtanato la sinistra, che per estrazione e tradizione era sempre stata la parte incorruttibile della società.

Come uomo i suoi ultimi anni mi hanno ispirato una grande e comprensione. Ma come politico è meglio dimenticarsene. L’Italia può far meglio.

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7 Commenti

  1. Siamo onesti: il punto 3 non è vero. Nella politica estera, l’Uomo dalla Fronte Alta ha seguito le linee guida dei predecessori, eliminando semplicemente gli eccessi bulgari di sottomissione silenziosa agli USA. Insomma, lo sappiamo tutti che con i palestinesi il patto era chiaro: voi passate tranquillamente da Fiumicino con tutto quello che volete, ma non ci piantate casini sul territorio nazionale.
    Sugli altri quattro punti, d’accordo: ovviamente per il 4 e il 5 non possiamo dare la colpa agli altri due terzi del CAF.

  2. “5. Ha sputtanato la sinistra, che per estrazione e tradizione era sempre stata la parte incorruttibile della società.”

    Con tutto che sono di sinistra (molto), questa frase è una favola, una leggenda urbana come quella del tipo che si sveglia in un fosso e gli hanno espiantato un rene (me l’ha detto mio cuggino).
    Gente “a sinistra” più che corruttibile c’è stata in passato, c’è tuttora e ce ne sarà in futuro.
    Socialisti, Ds, PDCI, RifCom. Davvero pensate che un qualche assessorino o un qualche consigliere comunale non abbia mai…
    Nah! E che non si sono fatti beccare!

  3. Ovviamente sulla 3 possiamo stare qui a discutere i prossimi 6 anni. Prendila come una mia opinione. La 4 e la 5 hanno avuto anche il contributo della parte AF del CAF, interessati allo sputtanamento.
    E Vandalo, un assessore saerbbe sì un marijolo. Un presidente del consiglio invece dovrebbe essere tutta un’altra figura..

  4. Non concordo né col punto 3, per quanto il sussulto di dignità di Sigonella con relativo “ciocco” con Reagan sia stato enfatizzato: forse serviva a farci digerire l’installazione dei missili; né col punto 5. Che le “leggende metroplitane” rivelatesi poi così veritiere coinvolgessero anche la sinistra maggioritaria, almeno a Milano, è dimostrato dalla sparizione dello stato maggiore dell’allora via Volturno, salvo, nella fase terminale, il buon Borghini e pochi altri. Ma attenzione, perché vedo che qualche esemplare di quei tempi sta tornando a galla nel partito presieduto dall’eurodeputato di Gallipoli. E comunque anche il PCI si era sputtanato di suo facendo lingua in bocca coi democristiani. Ancora ben prima dell’era del cinghiale. Qualcuno ricorda Togliatti? E l’art. 7 della Costituzione?
    E, Fabrizio, dimentichi il decreto salva Mediaset e lo “sdoganamento”, come si usa dire, del piduista brianzolo.
    Alla fine, non perdono al cinghialone l’uccisione del partito che solitamente votavo e che voterei anche adesso, nella sua versione “lombardiana” e azionista, perché era uno dei pochi spazi di laicità vera in questo Paese.

  5. Punto 2:era Amato.Punto 5:per estrazione e tradizione….??Vabbè,questo è un assunto discutibilissimo.Piuttosto,il cinghiale rubò come tutti e si pretendeva che pagasse per tutti,anche per chi non pagò mai…

  6. Come detto sul punto 3 c’e’ da discutere per i prossimi 5 anni. Per il decreto contro i pretori, c’hai ragione. Ma il nano si sarebbe fatto strada con o senza il cinghiale.
    Per il punto 2, sorry ma Amato e’ stato il poveraccio che si e’ beccato la tonnellata di cacca in faccia. Ma le responsabilita’ non erano le sue.

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