Noi la diamo a tutti

La migliore del mese, fresca fresca dal sito di sforza itaglia (grazie a duemilaquattro)

L’Italia ha oggi un rapporto privilegiato con gli Stati Uniti d’America, ma è anche il paese europeo che gode di maggior favore in tutto l’Est Europeo e ha ottimi rapporti con la Cina. Questo è estremamente importante e consente ai nostri prodotti e alle nostre aziende di essere apprezzati, accolti e favoriti in ciascuno di questi paesi i cui mercati hanno grandi prospettive.
Oggi siamo anche il paese che riesce più di qualunque altro di avere buoni rapporti sia con Israele, sia con i Palestinesi e i paesi arabi, tant’è vero che gli unici incontri tra le due parti negli ultimi anni sono avvenuti sotto l’egida della Presidenza italiana dell’Unione Europea.

PS: scaricatevi il pdf e incorniciatelo. È un trattato di statistica; la dimostrazione vivente che con le percentuali si può dire tutto e il contrario di tutto.

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29 Commenti

  1. beh, a me sembra proprio vero il contrario: i dati e le statistiche rappresentano qualcosa di tangibile, le calunnie di una certa classe politica sono solo inutili parole al vento…

  2. Dagli un occhiata. Quando uno usa come riferimento per una statistica il 1998, per un’altra il 2000 e per un’altra ancora il 2001, allora e’ fumo.
    Se poi si gioca con le cifre sulla disoccupazione e sull’occupazione, allora e’ proprio fumo denso.

  3. dunque sulla occupazione mi dispiace darti un dispiacere Fabbrì, ma è un po’ che sto raccogliendo dati per farci un post. da quando governa misterbì sono stati “creati” circa 650.000 nuovi posti di lavoro. alla fine del triste quinquennio saranno probabilmente quel famoso milione di cui blaterava il nanetto prima di essere eletto. ora, quei posti non sono esattamente merito suo, sono merito della riforma del mercato del lavoro che lui ha completato dopo che Amato l’aveva iniziata e Prodi/D’Alema proseguita. quei posti di lavoro, insomma, sono merito di tutti *tranne* che di Rifondazione e della CGIL (le vere grandi forze conservatrici del Paese) che a quelle riforme strenuamente si sono opposte. il nanetto, naturalmente, si prenderà tutto il merito. toccherà di mangiarsi le mani invece a tutti i coglioncelli che a suo tempo, invece di infomare il Paese che *anche loro* in qualche modo avrebbero tirato fuori una milionata di occupati in più, si preoccuparono di fare della facile ironia sulle promesse elettorali del cav.
    Lui, rottinculo più che mai, continua a vincere per inconsistenza degli avversari, non certo per meriti propri. sadness.

  4. concordo con livefast.
    Il punto è proprio che i meriti o demeriti di certe cose non sono direttamente intuibili.
    Cmq la nostra politica ultimamente fa un po’ schifo. Ma che fare? Candidarsi? golpe? boh…

  5. chiunque abbia a che fare con i numeri riconosce la loro particolarità; che è quella di dimostrare tutto e il contrario di tutto.
    Quando un politico parla con i numeri, non ha argomenti validi. Sappiate che i numeri sono traditori.

  6. Livefast, io anche stavo pensando di fare un post. Mi stavo interessando della peculiarita’ italiana di decisa inconguruenza tra il dato dei disoccupati e quello degli occupati. Guardati eurostat, in particolare i dati sugli occupati e sui disoccupati di italia francia germania e uk, e poi magari ti potrebbe venire il dubbio che ho io.
    Cioe’ che qualcuno sta truccando i dati..

  7. gran parte di questi cosiddetti nuovi posti di lavoro sono: lavoro interinale, stages non retribuiti, collaborazioni e similari. I cosiddetti nuovi occupati non hanno alcuna speranza di programmare un futuro, vivono alla giornata ricattati da un contratto che si rinnova di tre mesi in tre mesi… forse!
    Diciamo pure che basta avere un ruolo sociale e parlare tutti i giorni con un po’ di gente di varia estrazione per accorgersi che non c’è un ambito della civile convivenza che non accusi un arretramento rispetto alle condizioni passate. Tutti quei numeri nei proclami del partito di proprietà di Silvio Berlusconi, somigliano molto più a fantapolitica di stampo orwelliano, piuttosto che ad una lucida analisi dello stato dell’arte.

  8. Livefast, non capisco bene cosa intendi. Io intendevo la differenza che c’e’ tra occupati e disoccupati (cioe’ chi non si iscrive al collocamento) tra i vari paesi europei, ed il fatto che gli occupati in Italia siano sempre cosi’ pochi, malgrado i disoccupati siano diminuiti..

  9. Raga, io di statistica non mi ricordo una fava: l’esame era di una facilità disarmante e non si studiava un cazzo (“Macchine”, ecco quello sì invece: mi sveglio ancora adesso con gli incubi di un assistente che chiedeva “E l’entropia? Cosa succede in questo caso all’entropia?). Però su come far dire ai numeri quello che si vuole, un po’ me ne intendo anch’io.
    Vogliamo, per esempio, far dire che il reggiseno fa venire il tumore alla mammella?
    Chiediamo ad un campione di donne affette da questa malattia quante di loro portano il reggiseno.
    Dato che il campione sarà costituito da donne in età compresa tra i 45 ed i 60 anni, praticamente tutte porteranno il reggiseno. O comunque una parte preponderante. Ed ecco fatto: si pubblica una tabella con relative conclusioni: il 96% delle donne affette da tumore porta il reggiseno ed il gioco è bello che fatto.

  10. freccianera: cioè meglio disoccupati che occupati in maniera precaria? non credo che gli interinali stessero meglio a spasso. bisognerebbe chiedere a loro in ogni caso.

    fabrizio: abbiamo meno disoccupati anche se continuiamo ad averne più della Germania e dellì’Inghilterra. In che modo questo è un male? Abbiamo anche stipendi più bassi ed automobili di cilindrata inferiore rispetto a quei paesi. Per tacere dei Ricchi e Poveri in luogo dei Beatles. Io dico che è ora di spedire un po’ di disoccupati in Germania, così il nostro tasso di occupazione cresce, quello tedesco cala e le statistiche europee, finalmente, possono darci qualche soddisfazione :-)

  11. Ci voleva il nano liftato, lo scandalo eurostat o il minuetto sull’inflazione percepita/reale per farci capire che purtroppo quando entrano in gioco i numeri si può dire tutto o il contrario di tutto? non c’è bisogno di essere statistici per capire che andrebbero citate fonti/metodologie di calcolo/base campionaria, il problema è che non è obbligatorio, neanche nella comunicazione politica che ormai dei numeri ha fatto il suo cavallo di battaglia.
    Ma, da statistica, mi domando quanto di tutto questo arrivi all’utente medio di tale comunicazione, e quanto pericolosamente invece se ne fruisca in maniera acritica.

  12. Livefast “meglio disoccupati che occupati in maniera precaria?”. Ma che cazzo di domanda è? Allora meglio mandare la propria figlia a fare la zoccola che averla disoccupata in giro per casa? Ti rendi conto che il giocare con i numeri e il pervertire le parole (due problemi di sottodeterminazione dei dati sulla teoria) è proprio il livello a cui si sta ricorrendo per risolvere i problemi in Italia? Se vedi le statistiche anche i furti sono diminuiti. Lo sai come hanno fatto? Hanno ridefinito il concetto per via legislativa. Mia moglie è stata scippata, siamo andati a fare la denuncia e lo sai come è stata catalogata? Non come furto (che secondo loro andava dimostrato) ma come smarrimento. Naturale che i furti sono diminuiti. Non trovi? E così si sta facendo per l’ambiente, per i beni pubblici, per le tasse e per la guerra. Loro hanno capito il meccanismo, voi, a quanto pare, no.

  13. Forse che nelle statistiche sono conteggiati, ma non evidenziati, i risultati della regolarizzazione della legge Bossi Fini? Sono oltre 500.000 nuove posizioni lavorative, in gran parte per lavoro a tempo indeterminato. Solo che era lavoro nero.

  14. livefast, non volevo dire : meglio disoccupati che occupati precari, ma solo che le fanfare della propaganda contengono sempre note stonate, e che a forza di strombazzarci nei timpani tutto sto gran pallottoliere di cazzate, finirà che qualcuno cui non tornano i conti “chiederà conto” di ciò al gran pelato dalla testa mozza.

  15. Mi dispiace, caro Stalker, che il settarismo prevalga anche qui. In che modo dire che l’occupazione è cresciuta il Berluslandia costituisce un avallo della politica giudiziaria o di quella estera del Governo? L’occupazione è cresciuta tanto sotto il nano quanto sotto i suoi predecessori, bravi tutti per quanto mi riguarda. Che avere un lavoro a tempo sia equivalente a fare la zoccola mi pare un po’ tirato per i capelli. Ripeto: gli interinali che conosco io (e ne conosco) sono felici di essere interinali piuttosto che disoccupati (o zoccole). Poi il posto fisso per sempre è una cosa fica a cui tutti hanno diritto ad aspirare, ma questo non significa che tutti abbiano il diritto di raggiungerla (o le capacità necessarie). Certo l’alternativa esiste, si chiama “economia pianificata socialista” e prevede (tra le molte cose fiche) la piena occupazione (prevede anche che posti come Macchianera dove ognuno è libero di dire la sua non esitano, ma non mi pare un gran prezzo da pagare, no?)

  16. freccianera: in questo caso sono pienamente d’accordo con te. le trombe della propaganda suonano alte e prima o poi qualcuno dovrà render conto. essendo questa l’Italia propendo per poi, molto ma molto poi. tristezza.

  17. La mia diffidenza per i numeri è, credo, dovuta al fatto che, in tanti campi, quello che dovrebbe essere un mezzo (il numero, appunto) diventa (nei discorsi politici, nei programmi aziendali, nelle percentuali di gradimento/ascolto/soddisfazione, ecc.) l’obiettivo cui tendere. Bah.
    Perciò, più che discutere di statistiche di cui non mi fido comunque, vorrei segnalarvi che, nella dichiarazione di S.E. il Capo del Governo Cav. Silvio Berlusconi riportata nel post, ho notato due cose:
    1) La Cina. Evidentemente, tutti quei discorsi che il suddetto ci elargisce sui comunisti, sui diritti umani e la democrazia da esportazione, e tante altre cose, non appena si sente profumo di soldi non contano più un cazzo.
    2) I buoni rapporti “sia con Israele, sia con i Palestinesi sia con i Paesi arabi” li abbiamo da più di trenta anni. sarebbe anzi il caso di dire che “li avevamo”, dato che Israele (a causa di AN)non vede proprio bene l’attuale governo di destra, e gli arabi non hanno molto gradito la partecipazione alla guerra di Bush.
    Ha detto bene Livefast: pagheremo a lungo le conseguenze di questa condotta scriteriata. E, come al solito, non le pagherà chi, invece, ne è colpevole.

  18. Livefast, la migrazione in direzione nord-europa c’e’ gia’ stata. E viene compensata da una analoga migrazione dal Maghreb all’Italia.
    E le statistiche non cambiano.

  19. fabrizio toglimi una curiosità: il senso dell’umorismo l’hai perso quando ti sei arruolato per la crociata anti-nano a o non l’hai proprio mai avuto? ti do una dritta: quando uno dopo una frase ci mette un :-) vuol dire che sta scherzando, rispondergli seriamente è patetico baby, don’t do that c’mon…

  20. Livefast il compito che ti sei prefisso è commendevole, però allora portalo a termine. Se ti accontenti di estrarre un dato e poi appiccicarci una serie di tue riflessioni non argomentate non è che hai fatto molta strada. Questo post parla proprio del citare informazioni non omogenee mettendo insieme tutto quello che serve per fare rumore invece che informazione.
    Dei dati sull’occupazione presentati sui cartelloni se ne sono già occupati un paio di blog fornendo qualche spunto interessante.
    Sull’essere ironici o meno mi pare che sia tu ad averla buttata sulla battute non avendo compreso l’osservazione di Fabrizio: dice che i dati sull’aumento dell’occupazione non trovano riscontro in quelli sulla diminuzione della disoccupazione. Se veramente vuoi approfondire l’argomento può essere qualcosa da indagare.

    ciao

  21. Livefast il compito che ti sei prefisso è commendevole, però allora portalo a termine. Se ti accontenti di estrarre un dato e poi appiccicarci una serie di tue riflessioni non argomentate non è che hai fatto molta strada. Questo post parla proprio del citare informazioni non omogenee mettendo insieme tutto quello che serve per fare rumore invece che informazione.
    Dei dati sull’occupazione presentati sui cartelloni se ne sono già occupati un paio di blog fornendo qualche spunto interessante.
    Sull’essere ironici o meno mi pare che sia tu ad averla buttata sulla battute non avendo compreso l’osservazione di Fabrizio: dice che i dati sull’aumento dell’occupazione non trovano riscontro in quelli sulla diminuzione della disoccupazione. Se veramente vuoi approfondire l’argomento può essere qualcosa da indagare.

    ciao

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